INTERROGAZIONE: aggregazione Solari/Magnaghi

Al Sindaco
All’Assessore competente
Interrogazione a risposta scritta
Oggetto: aggregazione Solari – Magnaghi

PREMESSO CHE

– Il 13 luglio 2016 il Consiglio comunale di Fidenza ha approvato l’atto di indirizzo per l’accorpamento dell’Ipsaa Solari di Fidenza con l’istituto alberghiero Magnaghi di Salsomaggiore Terme.

– Il 4 settembre 2016 lo stesso atto di indirizzo è stato votato dal Consiglio comunale di Salsomaggiore Terme.

CONSIDERATO CHE

– Il Consiglio di istituto del polo agroindustriale Galilei – Bocchialini – Solari, i genitori, gli insegnanti e gli studenti della scuola si sono detti contrari a questa fusione.

– Pareri negativi sono arrivati anche da parte del dirigente dell’ufficio scolastico territoriale e da parte di diverse aziende del territorio.

RITENUTO CHE

– Alla luce dei tanti pareri negativi si sarebbe dovuto aprire un confronto con i rappresentanti del polo agroindustriale Galilei – Bocchialini – Solari, coinvolgendo anche il Consiglio comunale.

– A luglio anche noi ci eravamo detti favorevoli all’aggregazione tra le due scuole a patto che il percorso fosse condiviso da studenti, insegnanti e famiglie. Ci era stato assicurato che sarebbe stato così ma, a quanto pare, così non è stato.

SI INTERROGANO IL SINDACO E LA GIUNTA PER SAPERE

– Se, nonostante i pareri negativi di tutti i soggetti interessati, si intende comunque portare avanti l’accorpamento tra Solari e Magnaghi e, se sì, perchè.
Fidenza, 27 novembre 2016
Gruppo consiliare Forza Italia

Gambarini (FI): “Il sindaco fomenta un clima intimidatorio, la smetta”

Caro sindaco, è ora di smetterla, adesso basta. Ma basta davvero. Da subito ho condannato minacce e insulti, a chiunque fossero rivolti. Invece, lo stesso non ha fatto lei: non ho mai letto una sua parola di solidarietà rivolta a Silvio Berlusconi, Donald Trump, Mario Monti e tanti altri che sono stati oggetto di minacce e insulti. Ma non c’è bisogno di andare tanto lontano: si ricorda il blog Piazza Fidenza? Dovrebbe conoscerlo bene… Il blog fu cancellato in fretta e furia, forse per sfuggire alla Polizia postale, che – e sicuramente il sindaco lo sa – mise tante cose nero su bianco. E gli sviluppi di quella vicenda sono noti… In quel caso fui io ad essere vittima di insulti e minacce e onestamente, prima di ergersi a moralizzatore, guardi in casa propria. E come dimenticare le dichiarazioni dell’ex vicesindaco Gruzza che ha affermato di aver ricevuto “minacce, insulti e pressioni politiche”… Come vede sindaco, non è l’unico ad avere ricevuto insulti ma è l’unico ad aver strumentalizzato una malattia. E questa è la cosa più triste. Perché, sindaco, non è lei l’unico ad avere avuto problemi di salute. La sua sembra un’operazione mediatica mirata a screditare gli avversari politici, a cosa devo tutto questo livore nei miei confronti? Perchè costruire un collage che fa sembra abbia anch’io scritto certe cose? E poi perché mettere alla berlina tanti fidentini? È vero che si sono espressi in termini non appropriati ma si chieda il perché. Potrebbe purtroppo essere lo sfogo del malessere di chi non arriva a fine mese? O lo sfogo di chi si sente preso in giro? Purtroppo sui social tanti si lasciano prendere la mano, è sbagliato ma se Massari ne è così infastidito, si ritiri a vita privata. Non sono più disposta a tollerare questo clima intimidatorio che lei fomenta: questo è da denunciare. Lo farò perchè non si può continuare così. Il sindaco dovrebbe stemperare il clima, invece fomenta le tensioni. Il tutto per non parlare dei veri problemi della città. Evidenzio infine che non è possibile pagare il comunicatore del sindaco per fargli usare Facebook tutto il giorno. Utilizzi meglio i soldi dei fidentini, la prego. E inizi a occuparsi di Fidenza.

Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia

Gambarini e Zanardi (FI): “Serve chiarezza su province e aree vaste. Con la riforma solo caos”

COMUNICATO CONGIUNTO 

FRANCESCA GAMBARINI – capogruppo Forza Italia cons. comunale Fidenza 

GLORIA ZANARDI – consigliere provinciale Forza Italia a Piacenza 

A pochi giorni dal voto sul referendum costituzionale e dalle nuove elezioni dei consigli provinciali, aleggia la solita sensazione di incertezza sul futuro degli enti istituzionali e dell’assetto politico-amministrativo del territorio.

Continuiamo ad invocare chiarezza ma rimaniamo sempre inascoltate. 

Prima la Legge Delrio (L. n. 57/2014): doveva riformare l’assetto delle province ma, al contrario, ha stravolto l’organizzazione territoriale, avviando un riordino istituzionale confuso e disorganico, generando solo l’instabilità dell’ente. E’ stata fatta una legge che, come la riforma costituzionale, non è né carne, né pesce: non ha ridotti i costi e non ha risolto alcun problema, anzi ne ha creati di nuovi dato che il ruolo delle nuove Province non è mai stato chiaro.

Solo con una riforma seria si sarebbero potuti ridurre le spese per la collettività ed avviare un riordino istituzionale vero con l’obiettivo di rendere più efficienti gli enti locali e, soprattutto, migliorare i servizi offerti ai cittadini. Ma questo non è stato fatto preferendo, come sempre, réclame ed annunci, con l’unico obiettivo di gettare fumo negli occhi ai cittadini.

Poi, l’accordo interprovinciale tra Parma e Piacenza, nelle stesse infauste condizioni, al fine di delineare un quadro collaborativo per tamponare i problemi che sono stati creati proprio da quella che doveva essere una riforma semplificatrice.

Tutto in prospettiva area vasta che secondo le linee di indirizzo della regione Emilia-Romagna dovrebbe esprimere un’attitudine strategica ed unitaria dei territori, in grado di fare sintesi tra gli interessi e le posizioni espresse dai Comuni, con funzione non di mero coordinamento. Questo, nell’ottica, a dire del governo e della regione ER, della semplificazione in attesa della riforma costituzionale.

L’ultimo passaggio proprio il 4 dicembre, il voto sulla riforma costituzionale che prevede l’eliminazione del termine “province” dal dettato della carta fondamentale, tout court, senza dirci cosa verrà dopo.

L’importante, per il governo Renzi, è che si abbia appeal sul pubblico vantandosi di riduzione dei costi della politica. Manca, infatti, un ragionamento serio su quello che sarà l’assetto istituzionale ed amministrativo dopo le province.

A nostro avviso il riordino deve partire dall’individuazione di “macroprovince” – o “aree vaste” che dir si voglia – non a tavolino, ma sulla base di vocazioni sociali, economiche e culturali simili.

Tra l’altro, il governo e la regione, a fronte di loro scelte politiche che vanno ad incidere sull’assetto istituzionale costituzionale ed incisive sul piano territoriale, e che spesso sventagliano come risultati eccezionali, in verità, non sono mai stati in grado di affrontarle compiutamente, facendo carico agli enti locali, sempre più bistrattati, di attuarle in qualche modo con i loro scarsi mezzi o, con disinvoltura, posticipandone, a data da destinarsi, l’attuazione, alla faccia dei termini imposti dalle loro stesse leggi (come per le aree vaste – la giunta regionale ER doveva definire gli ambiti ottimali della gestione associata entro limiti temporali non rispettati).

Nessuna semplificazione e nessun taglio ai costi dei politici con le scelte di riordino istituzionale, a tutti i livelli, del PD, ma solo confusione e false speranze e, soprattutto, nessuna attenzione per un aspetto prioritario e fondamentale per i cittadini, l’efficienza dei servizi.

Tutto questo è un finto riordino, buono solo per coniare slogan ed ottenere titoli sui giornali, che genera incertezza e, soprattutto, inadeguatezza dei servizi fondamentali per la collettività.

Siamo entrambe amministratrici impegnate sul territorio e, dunque, a contatto con i reali problemi dei cittadini. Pur nella consapevolezza della necessità di semplificazione istituzionale, soprattutto a livello burocratico, siamo convinte che la stessa debba essere fatta con criterio e per, a sua volta, agevolare il rapporto del cittadino con gli enti a tutti i livelli.

Il premier ha fatto visita a Piacenza e nel parmense. Basta passerelle pre elettorali, vogliamo chiarezza e concretezza.

Renzi a Fidenza, Gambarini (FI): “Una kermesse elettorale”

Il premier Renzi a Fidenza. L’evento del secolo per il sindaco Massari, bersaniano saltato sul carro del vincitore. Ma diciamo la verità: quella di oggi non è stata l’inaugurazione di un pronto soccorso ma una passerella elettorale di un premier (arrivato con circa due ore di ritardo) che in queste settimane invece di pensare a far qualcosa per l’Italia pensa soltanto a fare campagna elettorale. E, infatti, Matteo Renzi si è lanciato in mirabolanti promesse al personale sanitario. Tutti presi dalla foga di organizzare una kermesse elettorale perfetta per il loro capo, il sindaco Massari e il Pd locale hanno blindato l’ospedale. Si sono dimenticati di un dettaglio che, evidentemente, per loro è trascurabile: il Pronto soccorso di Vaio fa parte di un ospedale, frequentato ogni giorno da tantissime persone per cure e visite specialistiche. Mi è stato riferito che oggi l’ospedale era praticamente inaccessibile e che numerose persone hanno avuto enormi difficoltà a fare le visite e le cure che avevano prenotato e pagato perché il parcheggio era praticamente inutilizzabile. Se vero, si tratta di un fatto molto grave che vuol dire una sola cosa: per il Pd la ragion di partito viene prima di tutto

MOZIONE: misure a sostegno del commercio fidentino

Al Sindaco
All’Assessore competente

Mozione
Oggetto: misure a sostegno del commercio fidentino

PREMESSO CHE
– Un anno fa abbiamo presentato una mozione per sottoporre all’attenzione dell’amministrazione comunale alcune proposte immediatamente applicabili almeno in via sperimentale.
– L’amministrazione comunale non ha ancora reso noti i dati relativi alle attività commerciali relativi al 2015 ma la situazione non ci sembra migliorata.
– I negozi del centro storico di Fidenza devono combattere la concorrenza del Fidenza Village e del Fidenza Shopping Park;

CONSIDERATO CHE
– Il commercio cittadino sta vivendo una situazione di difficoltà, a cui bisogna porre rimedio prima che sia troppo tardi;
– Le misure messe in campo dall’amministrazione comunale, a quanto pare, non sono sufficienti per far fronte alla crisi;
– L’amministrazione comunale ha promesso di portare in centro storico i visitatori del Fidenza Village;
– L’amministrazione comunale ha deciso di aumentare il numero di parcheggi a pagamento

RITENUTO CHE
– E’ necessario fare in modo che il centro di Fidenza sia più frequentato, rendendolo più attrattivo e più facilmente accessibile;

IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA A
– Spostare in via sperimentale in centro storico il mercato del mercoledì o del sabato ;
– Aumentare il numero dei posti auto non a pagamento
– Creare un maggior numero di eventi, coinvolgendo le associazioni cittadine
– Migliorare l’accessibilità al centro storico, rendendo la viabilità e la segnaletica più chiare;
– Curare maggiormente il decoro urbano, l’illuminazione, l’arredo urbano, la pulizia e la
sicurezza.

Fidenza, 26 agosto 2016
Gruppo consiliare Forza Italia

Fidenza, Gambarini (FI): “L’amministrazione non prenda in giro i commercianti”

Davanti alle dichiarazioni rilasciate dall’assessore al Commercio Bonatti non si sa davvero come reagire. Siamo basiti nel leggere che, a suo dire, l’amministrazione comunale ha fatto tanto a favore del commercio cittadino e che i visitatori dell’outlet sono stati portati in centro storico. Quando parla di tasse più basse della provincia non si sa se piangere o che altro fare. Nemmeno davanti alle sacrosante proteste dei commercianti l’assessore si rende conto della gravità della situazione. Siamo davvero amareggiati per l’inconsapevolezza dimostrata da questa amministrazione: leggere le loro parole fa pensare che mai abbiano fatto un giro per il centro e mai abbiano parlato con uno degli esercenti. I commercianti si sentono presi in giro dalle sue parole. L’amministrazione dovrebbe stare dalla loro parte, non irriderli. Presto ne parleremo di nuovo in Consiglio comunale. Presenteremo delle proposte e speriamo che almeno per una volta se ne possa almeno discutere.

Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

 

Francesca Gambarini incontra Silvio Berlusconi per dire No al referendum

Prosegue la campagna elettorale di Forza Italia per il NO al referendum costituzionale del 4 dicembre prossimo. Venerdì a Villa Gernetto il presidente Silvio Berlusconi ha incontrato alcuni amministratori locali del partito per illustrare le ragioni del NO di Forza Italia a questa riforma e per presentare una riforma alternativa. Tra i presenti anche Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Fidenza. “E’ stato un incontro molto interessante e denso di contenuti: il nostro NO alla riforma non è un no a prescindere ma un no motivato e ragionato – dichiara – . Al contrario di quanto viene propagandato, la riforma Renzi/Boschi non riduce i costi della politica perchè il Senato (fatto di nominati) rimane rendendo il bicameralismo più contorto, aumenta la confusione perchè aumentano i procedimenti legislativi e, inoltre, è scritta in modo tale da non essere compresa. Un altro aspetto importante è la diminuzione della sovranità popolare perchè insieme alla nuova legge elettorale consegnerà tutti i potere ad una sola parte politica (una falsa maggioranza) che controllerà tutto. Come se non bastasse, vengono triplicate le firme necessarie per i disegni di legge di iniziativa popolare. Infine, non dimentichiamo che stiamo parlando di una legge prodotta da un Parlamento eletto con una legge dichiarata incostituzionale e votata da una maggioranza composta da transfughi”. La Gambarini illustra, quindi, la riforma alternativa proposta da Forza Italia: “Inserimento in Costituzione di un limite massimo di tassazione, introduzione del vincolo di mandato, riduzione di oltre la metà del numero dei parlamentari e dei relativi costi, elezione diretta del Capo dello Stato, regioni più snelle e meno burocratiche al servizio dei cittadini”.

Parma, Forza Italia: “Città sempre più insicura, necessari rinforzi per polizia e carabirinieri”

Paolo Buzzi (Forza Italia Parma) e Francesca Gambarini (Forza Italia
Fidenza) intervengono sul tema della sicurezza a Parma. I due
dichiarano: “Ronde in auto per disturbare i pusher e i loro clienti.
E’ quello che sono costretti a fare i residenti di alcuni quartieri di
Parma, ormai totalmente in mano agli spacciatori. E’ una notizia che
ci preoccupa moltissimo e che sale agli onori delle cronache dopo un
fatto sconcertante quale è l’omicidio di alcuni giorni fa nel
quartiere San Leonardo. Non è possibile che i parmigiani siano
costretti a rischiare in prima persona per cercare di avere un po’ di
tranquillità e di non dover aver paura ogni volta che escono di casa.
Ricordiamo bene che il Prefetto si era espresso in maniera molto
critica sulle ronde ma pensiamo che prima di giudicare dovrebbe
mettere i cittadini nelle condizioni di non sentire le esigenze di
monitorare la sicurezza del proprio quartiere. Non è certo per
divertimento che escono in auto per cercare di disturbare gli
spacciatori. Il Prefetto perciò si attivi per fare in modo che il
Ministero dell’Interno colmi le lacune delle piante organiche delle
forze dell’ordine, in modo da dare loro la possibilità di essere
presenti in forze sul territorio e fare il loro lavoro nel migliore
dei modi”.
Paolo Buzzi aggiunge: “Chiederò la convocazione di una seduta
straordinaria del Consiglio comunale di Parma per affrontare questo
tema. Dovrà essere un consiglio aperto alla partecipazione di tutte le
istituzioni: il Comune, la Provincia, la Regione, i parlamentari, il
Prefetto, il Questore. Non dobbiamo dividerci su questi temi ma
chiedere tutti uniti rinforzi per le forze dell’ordine della nostre
città. Il morto a quanto pare c’è stato. Cosa ancora vogliamo
aspettare?”

Brigati (FI Giovani): “Intervenire sul ponte Verdi di Ragazzola”

Cosa aspettano Provincia e Regione ad intervenire per ripristinare la sicurezza del ponte Verdi di Ragazzola? Questo ponte sul fiume Po è un’infrastruttura fondamentale per tutti i lavoratori della Bassa parmense e del cremonese che ogni giorno lo attraversano per andare a lavorare. E sono davvero tanti. Pensiamo semplicemente a Busseto: quanti sono i bussetani che ogni utilizzano il ponte Verdi per raggiungere il proprio posto di lavoro? Sono tanti, lo sappiamo bene. E sappiamo bene anche che senza questo ponte dovrebbero percorrere diversi chilometri in più. Mi unisco, quindi, agli appelli dei sindaci di San Daniele Po e Roccabianca che si sono rivolti alle autorità competenti per spiegare loro quali siano le condizioni del ponte (che sta letteralmente perdendo i pezzi) e sollecitare un intervento di manutenzione. Cosa stiamo aspettando? Aspettiamo la tragedia? Spero che quanto successo in Brianza sia un campanello d’allarme per i nostri amministratori. Spiace, da ultimo constatare, come Provincia e Regione (da sempre guidate dalla sinistra) non si siano mai interessate a questa infrastruttura nonostante le sue condizioni siano da tempo precarie. Ricordo loro, dato che forse non sanno neppure di che zona della provincia stiamo parlando, che se questo ponte dovesse essere chiuso per la sua insicurezza sarebbe un gravissimo danno per migliaia di persone che ogni giorno lo utilizzano.

Nicolas Brigati
Capogruppo Cambiamo Musica Busseto
Coordinatore provinciale Forza Italia Giovani

 

Gambarini (FI): “Una firma per salvare i negozi di Fidenza”

Già vessati da tasse e balzelli vari, i commercianti del centro storico di Fidenza non ci stanno e hanno deciso di far sentire la loro voce contro la deleteria scelta dell’amministrazione comunale di aumentare il numero dei parcheggi a pagamento. Una scelta che non trova nessuna spiegazione razionale se non quella di portare la gente fuori dal centro storico. Il sindaco, insieme ai suoi assessori, dovrebbe uscire dal palazzo in cui si è chiuso e fare un giro per il centro. Si renderà conto che quello che i commercianti denunciano è la nuda e cruda verità: da quando il numero dei parcheggi aumentati il centro storico è deserto e i potenziali clienti dei negozi sono calati vertiginosamente. Non dimentichiamo poi l’emergenza sicurezza, che oggi torna al centro delle cronache locali, con la notizia del furto in una negozio di via Gramsci. Chiedo all’amministrazione di agire per risolvere queste criticità. Magari anche prendendo in considerazione le proposte fatte dalle opposizioni su questi temi. Ribadisco che i commercianti hanno il mio pieno sostegno e farò di nuovo presente la situazione in Consiglio comunale, quando verrà discusso il documento che ho presentato per chiedere di diminuire il numero dei parcheggi a pagamento. Invito tutti i fidentini ad andare a partecipare alla raccolta firme avviata nei nostri negozi. Non è una semplice firma per i parcheggi, è una firma per chiedere di salvare il nostro centro e i nostri negozi.

Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia

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