Fidenza, Gambarini (FI): “Serve più chiarezza sulla nuova sede di Ennour”

L’associazione islamica Ennour conferma che trasferirà la propria sede nel capannone da loro acquistato in via Pertini. Chiedo al direttivo dell’associazione di fare un altro passo verso la chiarezza e rispondere ai tanti altri interrogativi sollevati in questi giorni. Quante persone potrà contenere la struttura? Quali attività verranno svolte? Come ben saprà anche il direttivo di Ennour, spesso e volentieri i centri culturali islamici vengono utilizzati per lo svolgimento di riti religiosi. La mancanza di informazioni chiare e precise, in un periodo come questo, non fa altro che aumentare il timore dei cittadini che vogliono certezze. Se davvero questa struttura potrà contenere 500 persone, saranno necessarie tutte le misure di sicurezza previste quando si radunano così tante persone. Chi se ne farà carico? Le risposte vanno ai cittadini, a cui non interessa il colore politico della giunta o in che anno l’associazione Ennour ha iniziato l’iter per diventare associazione di promozione sociale, interessa sapere se in via Pertini – pur non essendo la struttura in questione ufficialmente una moschea – verranno o no celebrati riti religiosi. Ci piacerebbe che fosse il sindaco a rispondere e fare chiarezza documenti alla mano. Invece, dato che l’argomento è scomodo, ha preferito mandare avanti gli altri.

Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

 

Fidenza, Gambarini (FI): “Si faccia chiarezza sul centro islamico”

Da tempo a Fidenza si parla della possibile costruzione di un grosso centro culturale islamico. Una notizia che nessuno ha mai smentito ufficialmente e che, nonostante il sindaco sulla stampa abbia detto che si tratta di “frottole”, ora pare essere anche sostenuta da fatti e documenti. A quanto pare, un privato avrebbe venduto all’associazione di promozione sociale Ennour un grosso capannone in via Pertini. Ennour avrebbe poi presentato la richiesta di cambio di destinazione d’uso per stabilire in via Pertini la propria sede. Notizia questa che trova riscontro anche in un’affermazione fatta dal sindaco rispondendo ad una mia interrogazione: “L’associazione Ennour sta cercando una nuova sede”. Credo sia arrivato il momento per il sindaco Massari di dire come stanno le cose: cosa verrà realizzato in via Pertini? Deve dare risposte precise: quale progetto è stato presentato per il capannone in questione? Quale sarà la sua capienza? Sono corrisposti oneri al Comune per questo progetto? E soprattutto: è in grado di garantire che quella struttura non verrà utilizzata esclusivamente per la celebrazione di riti religiosi islamici? Notizie di stampa (non smentite) parlano di una struttura che potrebbe contenere fino a 500 persone. Se così fosse, chi si occuperà di tutte le misure di sicurezza necessarie quando si radunano così tante persone? Il sindaco deve chiarire questa vicenda una volta per tutte. Dica come stanno le cose davvero: i fidentini meritano rispetto.

Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

 

INTERROGAZIONE: nuova sede centro culturale islamico

Al Sindaco
All’Assessore competente

Interrogazione a risposta scritta

Oggetto: nuova sede centro culturale islamico

PREMESSO CHE

– Da tempo a Fidenza si rincorrono voci sull’apertura di un grosso centro culturale islamico nella prima periferia di Fidenza.

– Il 10.12.2015 il sindaco Andrea Massari, rispondendo sulla stampa ad una richiesta della consigliera Francesca Gambarini aveva affermato: “La moschea a Fidenza? Una frottola!

– Il sindaco Andrea Massari, rispondendo ad una nostra precedente interrogazione, aveva però confermato che l’associazione di promozione sociale Ennour aveva manifestato l’intenzione di trovare una nuova e più ampia sede.

CONSIDERATO CHE

– Sulla cronaca locale è comparso un articolo (a cui non è seguita nessuna smentita da parte dell’amministrazione comunale) in cui si dice che l’associazione Ennour avrebbe acquistato da un privato un grosso capannone sito in via Pertini ed avrebbe già presentato la richiesta di cambio di destinazione d’uso per poterlo utilizzare come propria sede.

RITENUTO CHE

– I centri culturali islamici spesso sono utilizzati come moschee, anche se ufficialmente non sono luoghi di culto.

SI INTERROGANO IL SINDACO E LA GIUNTA PER SAPERE

– se quanto sopra esposto corrisponde al vero e, se sì, quale progetto è stato presentato per l’utilizzo della struttura in questione, quali interventi sono stati eseguiti e quale sarà la capienza dell’edificio

– quali attività saranno svolte nell’edificio di via Pertini e se si è in grado di affermare che non verrà utilizzato per la maggior parte del tempo per celebrazioni di riti della religione islamica.

Fidenza, 16 marzo 2017

Gruppo consiliare Forza Italia

Gambarini (FI): “Il sistema dell’accoglienza non funziona? Colpa delle politiche del partito del sindaco”

Il sindaco Massari si straccia le vesti, denunciando l’insostenibilità del sistema dell’accoglienza. Finora dov’era? Dov’era quando, anche in Consiglio comunale, gli facevamo presente questo problema? Era impegnato a farsi bello davanti al Prefetto, osannato in qualsiasi occasione. Perchè, si sa, nella vecchia mentalità comunista incarnata dal sindaco, il Prefetto ha sempre ragione e non può essere contraddetto. Ricordo anche le risposte sprezzanti del sindaco alle nostre interrogazioni, sindaco che si limitava a dire che i sindaci non hanno alcuna voce in capitolo nella gestione dell’accoglienza. Ora, venuta meno con la vittoria del no al referendum la possibilità di diventare senatore, improvvisamente apre gli occhi e si rende conto che la situazione così com’è non va. Adesso è tardi, l’invasione c’è già stata e già da tempo il nostro territorio è saturo. Per Massari però andava tutto bene. Caro sindaco, la situazione contro cui lei ora fa fuoco e fiamme è quella creata della politica portata avanti dal suo partito e che le andava bene fino a ieri. Quindi, se le cose ora stanno così chi, pur essendo nella posizione di farlo, non ha mai aperto bocca dovrebbe farsi almeno un esame di coscienza.

Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

 

Fidenza, Gambarini (FI): “Quale futuro per l’area dell’ex ospedale?”

Quale futuro per l’area dell’ex ospedale di Fidenza? Ancora non lo sappiamo. Aspettiamo di saperlo da anni. E ogni giorno che passa la zona dell’ex ospedale di via Borghesi diventa più degradata. E’ un biglietto da visita pessimo per Fidenza. Dove penserà di trovarsi chi arriva nella nostra città e ci passa davanti? E le case dei fidentini in via Borghesi e dintorni quanto valore avranno perso? In tutti questi anni nulla si è fatto per smuovere la situazione. Un progetto di riqualificazione c’era. Non è andato avanti, e ora? Attendiamo di vedere il nuovo progetto che, a quanto pare, dovrebbe ormai arrivare in Consiglio comunale. Mi auguro che davvero, come è stato detto, sia un progetto con più verde e meno residenziale rispetto al precedente. Fidenza, come ben sappiamo, non ha bisogno di nuovi condomini. Ha bisogno di essere amata e riqualificata. E se parliamo di via Borghesi, questo vale ancora di più: è una zona centrale di Fidenza ed è il biglietto da visita della nostra città. Non lasciamo questo pezzo di Fidenza nel degrado e non creiamo un nuovo quartiere dormitorio.

Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

 

Fidenza, Gambarini (FI): “Bene il consumo di suolo zero, ma Massari che farà?”

La Regione Emilia Romagna sceglie il consumo di suolo zero. Lo ha scelto davvero, forse perchè obbligata dalle banche che devono vendere e riqualificare gli immobili che hanno in pancia. Il sindaco di Fidenza, invece, lo aveva sbandierato a parole in campagna elettorale ma nei fatti del Psc non si è più sentito parlare nemmeno lontanamente. D’altronde che chi ha fatto parte delle amministrazioni che hanno costruito le torri della stazione parli di consumo di suolo zero è piuttosto strano… Ora però la Regione va davvero verso lo stop al consumo di suolo, che presto sarà legge. Massari che farà? Contraddirà il suo capo Bonaccini? Il Psc di Fidenza prevede ancora una volta diverse zone di espansione ma a questo punto dovrà essere modificato. Attendiamo al varco il sindaco Massari: cosa farà? Immaginiamo che sarà una scelta ardua dato che si rischia di scontentare qualcuno. Da anni Forza Italia sostiene che Fidenza, in termini di consumo di suolo, abbia già dato e sofferto tanto. Ci siamo sempre opposti a scelte deleterie quali la costruzione delle torri. Finalmente anche la Regione si rende conto che non è più il tempo dell’espansione urbanistica indiscriminata: speriamo che anche il sindaco Massari, impegnato a decidere chi sostenere tra Orlando, Renzi e Emiliano, se ne renda conto.

Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

 

MOZIONE divieto di accattonaggio

Al Sindaco

Al Presidente del Consiglio comunale

Mozione

Oggetto: divieto di accattonaggio

PREMESSO CHE – Il problema dei parcheggiatori abusivi che chiedono soldi ai cittadini nei parcheggi e davanti ai supermercati diventa sempre più grande,

CONSIDERATO CHE – Il Comune di Fidenza dispone di un regolamento di Polizia urbana che, all’articolo 6, stabilisce quali sono le attività vietate sul suolo pubblico.

RITENUTO CHE – I fidentini sono ormai stanchi di essere infastiditi dai parcheggiatori abusivi, che a volte sono an-che aggressivi, e chiedono interventi per contrastare questo fenomeno.

IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA A

– aggiungere l’accattonaggio alle attività vietate sul territorio del Comune di Fidenza, rendendo in tal modo i parcheggiatori abusivi sanzionabili.

Fidenza, 3 marzo 2017

Gruppo consiliare Forza Italia

Fidenza, Gambarini (FI): “Sulle politiche giovanili serve fare di più”

Fidenza non è un paese per giovani. Per questa amministrazione comunale le politiche giovanili contano talmente poco che non è nemmeno chiaro se ci sia oppure no un assessore con questa delega. Non risulta, infatti, che, dopo le dimissioni di Alessia Gruzza, questo incarico sia stato affidato a qualcuno. E, così, a Fidenza le occasioni di svago e divertimento latitano. Invito l’assessore alla Cultura – che finora ha dedicato tutte le sue energie all’aggregazione Solori Magnaghi – a parlare con i giovani fidentini: si renderà conto di come sia diffusa l’opinione che a Fidenza non ci sia nulla da fare nel tempo libero. Forse scoprirà anche che sono in tanti i ragazzi che guardano altrove sia per il proprio lavoro, sia per il proprio tempo libero. Dove è finita ad esempio la Consulta giovanile? E l’Informagiovani? Da centro aggregatore di giovani e propulsore di eventi e manifestazioni e braccio operativo dell’amministrazione, è diventato un semplice doppione del centro per l’impiego. Invito perciò l’amministrazione a riprendere in mano il tema delle politiche giovanili e a darsi da fare per dare la possibilità ai più giovani di stare insieme e vivere la nostra città. La comunità e la Fidenza del futuro si creano anche così. Guardando ai fatti, invece, dopo un Natale privo di eventi, dobbiamo registrare un Carnevale che pare sia stato per pochi. Chiedo all’assessore di rompere il silenzio in cui è caduta dopo il veglione in teatro. Ci dica quanti partecipanti paganti ci sono stati e quanto il Comune ha speso per smontare le poltroncine della platea del Magnani.

Lotti, Renzi e Consip: il Pd avrà capito la lezione?

Non so cosa emergerà dall’inchiesta che coinvolge Tiziano Renzi e il ministro Lotti. Da quello che leggo sembra qualcosa di davvero grave e fatico a pensare che non sia vero nulla. Rimango convinta che chiunque sia innocente fino al terzo grado di giudizio. Il Pd, che ora si scopre, a tratti, garantista, se fossero altri sotto indagine, sarebbe già in piazza a chiedere le dimissioni. E, sono certa, scenderà in piazza indignato se domani sarà un Grillo o un altro a essere sotto inchiesta. Mi auguro che il Pd stavolta, con po’ di umiltà, si renda conto che in alcune situazioni è meglio farsi da parte e che capisca la lezione. Temiamo però non abbia capito nulla dato che chiedono le dimissioni del sindaco Raggi e non del ministro Lotti o dei dirigenti di Consip. Lasciamo poi le inchieste alla magistratura e i processi ai tribunali e pensiamo all’Italia. Perchè se andiamo avanti così l’Italia, che loro non sanno governare, muore.
Prima ci fu Craxi: titoloni di giornale, verbali di interrogatori resi pubblici, trasmissioni televisive che si sostituiscono ai tribunali. Via, tutti corrotti, tutti a casa e avanti un altro!
Arrivò Berlusconi e il film ricominciò: giornali, tv, manifestazioni. I pm hanno sempre ragione: tutti colpevoli prima del processo e tutti a casa. Ora c’è Renzi e la storia si ripete. E domani?
Toccherà a Grillo? Poco importa che tante inchieste una volte in tribunale finiscano nel nulla. La condanna c’è già stata ed è quella mediatica.

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