Gambarini (Noi Moderati): “Sull’alta velocità non si ripetano gli errori del passato”

“Oggi la Gazzetta – scrive in un nota Francesca Gambarini (Noi moderati) – racconta con dovizia di particolare quella brutta pagina della storia recente della nostra città, legata a quello spreco di soldi pubblici che è stata l’interconnessione tra la stazione storica di Parma e la linea ferroviaria ad alta velocità. Anche se le responsabilità delle allora amministrazioni comunali e provinciali di centrosinistra appaiono chiare, non vogliamo perdere tempo a sottolineare ancora una volta come la sinistra parmigiana abbia regalato la stazione dell’alta velocità a Reggio. Quello che vogliamo evidenziare è come non si debbano ripetere gli errori del passato, trattando il tema con leggerezza. Oggi si è tornati a parlare di alta velocità a Parma. Ecco questo è il momento buono perché le istituzioni facciano sentire la loro voce, la voce dei parmigiani, per portare finalmente l’alta velocità a Parma. Si insista perché finalmente l’interconnessione, costata 200 milioni, venga utilizzata dai treni AV in modo che diverse coppie di treni possano entrare in stazione e collegare Parma con Roma, Napoli e il resto dell’Italia”.

Gambarini (Noi Moderati): “Mettere un freno all’accoglienza indiscriminata”

Le gravi problematiche legate alla gestione dell’immigrazione ormai non sono più un emergenza, ma una criticità da risolvere al più presto. Il governo deve mettere un freno alla accoglienza indiscriminata a prescindere voluta dal centrosinistra. Sarà faticoso ma è la via da perseguire e la premier Meloni ha intrapreso questa via.

Non si può andare avanti a tentoni e vivendo alla giornata con soluzioni tampone come il centro di transito aperto al Cornocchio. E’ necessario elaborare e attuare serie politiche legate alla gestione dell’immigrazione e all’integrazione, ovviamente insieme all’Unione Europea. Non si può perdere tempo perchè la situazione continua ad aggravarsi. Non è più il tempo dell’opposizione o quello degli annunci. E’ il tempo dell’azione.

Siamo certi che la premier Meloni si dedicherà con successo anche a questo dossier, come già fatto su altri temi. Siamo fiduciosi di vedere a breve un cambio di passo.

Gambarini (Noi Moderati): “Comune e Regione sostengano l’aeroporto”

Facciamo nostro e rilanciamo l’appello che il presidente dell’Unione parmense degli Industriali Gabriele Buia qualche giorno fa ha rivolto alla politica riguardo il futuro dell’aeroporto di Parma. Vediamo con piacere che l’appello di Buia ha dato i suoi frutti dato che la Regione ha confermato lo stanziamento di 12 milioni di euro a favore dell’aeroporto Verdi. Ora attendiamo che anche il Comune batta un colpo. La politica non può più tergiversare e deve prendersi le proprie responsabilità, dicendo chiaramente se sostiene il progetto di rilancio dell’aeroporto. Non è più il tempo della solita politica cerchiobottista della sinistra, è il tempo delle decisioni. Bisogna scegliere se stare dalla parte di chi dice no a tutto o dalla parte di chi ha investito tempo e denaro non per un ritorno economico privato ma per contribuire allo sviluppo e alla crescita della nostra città. Avere un aeroporto funzionante vuol dire rendere le nostre aziende più competitive e rendere Parma una meta turistica raggiungibile facilmente da ogni parte d’Europa. Questo deve essere chiaro a tutti. Il sindaco Guerra e il presidente Bonaccini dicano se sono dalla parte di Parma o dalla parte di chi dice no.

Francesca Gambarini

Noi  Moderati – Italia al Centro

Gambarini (Noi Moderati): “No al Mercante in Fiera a Parigi”

Le Fiere di Parma hanno annunciato la prima edizione di MercanteinFiera a Paris che si terrà il prossimo autunno. La notizia ci lascia alquanto perplessi. Questo spostamento quali benefici porterà alla nostra città? Sarà una vetrina promozionale per Parma? Noi crediamo di no. Per questo motivo chiediamo che vengono spiegati chiaramente i motivi di questa scelta e le sue conseguenze su Parma. Il MercanteinFiera è una manifestazione importantissima per la nostra citta grazie al suo prestigio e all’indotto che crea. Non possiamo tollerare che venga depotenziata e condivisa con altre città. Per noi un punto fermo deve essere non depotenziare la manifestazione a Parma. L’edizione parigina (in cui magari promuovere il nostro territorio) deve essere un plus rispetto a quella parmigiana, non un’alternativa. Quindi: no al trasferimento del MercanteinFiera a Parigi, sì ad un’edizione parigina in aggiunta a quella parmigiana. Chiediamo poi chiarimenti sui piani futuri. Le Fiere di Parma e le istituzioni ci dicano quali sono le loro idee e ci garantiscano di non voler impoverire il nostro polo fieristico.

Francesca Gambarini

Noi moderati

Sanità in Emilia Romagna, Gambarini (Noi Moderati): “Necessario un intervento del Governo”

La sanità emiliano romagnola necessità di una cura da cavallo per tornare a livelli di decenza. Quindi ben venga la richiesta fatta dagli amici parlamentari della Lega di un invio di ispettori ministeriali da parte del Governo. Sia chiaro che non è il lavoro di medici ed infermieri a dover essere messo sotto la lente di ingrandimento ma le modalità di gestione attuata dalla Regione Emilia Romagna da sempre guidata dalla sinistra. Sinistra che negli anni ha politicizzato sempre più la sanità (che ovviamente non dovrebbe avere alcun colore politico) e aumentato a dismisura l’apparato burocratico. Il risultato è ora una voragine nel bilancio di circa 800 milioni di euro. Serve invertire i trend negativi ed è per questo che serve un intervento del Governo. Come sempre a pagare le incapacità gestionali della sinistra sono lavoratori ed utenti. Da un lato medici e infermieri sono sempre meno e sottoposti a carichi di lavoro sempre più pesanti. Dall’altro i cittadini si vedono costretti a rivolgersi alla sanità privata per avere una visita in tempi brevi. Chi non se lo può permettere deve aspettare mesi e mesi o addirittura non riesce a prenotare visite ed esami. Tutto ciò è inaccettabile e auspichiamo un intervento rapido del Governo per invertire la rotta.

Francesca Gambarini

Noi Moderati – Italia al centro

Gambarini (Noi Moderati – Italia al Centro): “No al blocco dei diesel euro 4 ed euro 5”

l blocco delle auto diesel euro 4, a cui si aggiunge nei giorni in cui il PM10 supera i limiti quello dei diesel euro 5, voluto dalla Regione Emilia Romagna nei comuni superiori a 30 mila abitanti è totalmente senza senso. Più che un provvedimento contro l’inquinamento, sembra una punizione a tutte quelle persone che non possono comprarsi una macchina nuova. Non permettere ai diesel euro4 e, in condizioni particolari, anche ai diesel euro5 di circolare significa mettere in grandissima difficoltà migliaia di persone che ogni giorno utilizzano l’auto per andare al lavoro. Nella nostra provincia fino al 30 aprile 2023 saranno tantissimi i cittadini che non potranno entrare a Parma. Chiediamo quindi al presidente Bonaccini, ora concentrato nella sua personale scalata al Pd, di ritirare questo provvedimento che non fa altro che creare disagi alle persone. Ancora una volta il presidente della Regione si dimostra staccato dalla realtà: prendiamo atto che non ha minimamente conoscenza delle necessità di chi non percepisce come lui un super stipendio.

Francesca Gambarini (Noi Moderati – Italia al Centro)

Parma, Gambarini (Noi Moderati): “Aeroporto Verdi, basta con il partito dei No”

“Investiamo in efficienza energetica per rendere le nostre imprese più competitive”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, candidata alla Camera per Noi Moderati (centrodestra) nel collegio di Piacenza, Parma e Reggio Emilia. “Il caro energia è oggi il problema più grande da affrontare. Servono politiche energetiche di lungo respiro per incentivare gli investimenti di privati in efficienza energetica. Questo avrebbe sul medio e lungo termine un impatto positivo sulle bollette e sui consumi e sarebbe un volano per tutte le imprese dell’edilizia che avrebbero importanti opportunità e che potrebbero evitare una pandemia economica con perdite di posti di lavoro. La crisi non ci deve fermare, ma deve essere uno stimolo per nuove soluzioni e nuove idee. Diventa necessario estrarre gas nell’ adriatico, incentivare il fotovoltaico e l’eolico senza strumentalizzazioni . Oggi il nucleare deve superare le resistenze che ci hanno messo in una situazione di drammatica dipendenza energetica. E Anche la nostra città non deve fermarsi, non dobbiamo dire no a chi vuole investire. Troppi no, troppi tentennamenti possono farci perdere delle opportunità. Penso ad esempio all’aeroporto. Parma non può permettersi di perderlo. Quindi – e mi rivolgo ora agli esponenti del partito del no a prescindere – dobbiamo stare molto attenti prima di dire no al progetto di ampliamento e dobbiamo considerare l’apertura a soluzioni diverse. Perdere l’aeroporto e, contemporaneamente, non avere l’interconnessione con l’Alta Velocità funzionante, nonostante grandi investimenti effettuati, potrebbe avere conseguenze gravi sul lungo periodo. Senza infrastrutture importanti e efficienti, rischiamo di vedere ridursi sempre più anche un contenitore importante come le Fiere di Parma con conseguenze negative sul Made in Parma e sull’ indotto degli eventi. Svegliamoci!”

Gambarini (Italia al Centro): “TiBre e Pontremolese, aspettiamo i fatti”

Ormai non si contano più le volte in cui dalla Regione Emilia Romagna hanno parlato di TiBre e raddoppio della Pontremolese come opere prioritarie per il territorio. Vorremmo iniziare a vedere i fatti. Ogni minuto perso su queste due opere è un passettino indietro del nostro territorio. L’importanza di avere un collegamento diretto di gomma con la A22 e quindi con il nordovest e l’Europa è palese ma per troppo tempo tanti non lo hanno capito, facendo perdere tempo in discussione inutili. Lo stesso dicasi per il raddoppio della Pontremolese, per il quale non si fa altro che continuare ad annunciare i finanziamenti per il tratto fino a Vicofertile. E il resto? La Regione lavori per fare ottenere al più presto i fondi per entrambe le opere e lavori senza sosta per portarle a termine

Francesca Gambarini – Coordinatore regionale Italia al Centro

Gambarini (Italia al Centro): “Ponte Nord, Pizzarotti e Guerra ci dicano perché hanno perso così tanto tempo”

Pochi giorni fa finalmente dopo una lunga attesa è stato sbloccato l’utilizzo del Ponte Nord. Guardo caso, proprio a ridosso delle elezioni. Perchè ora? Perchè l’amministrazione Pizzarotti non si è attivata prima? Perchè si è perso così tanto tempo? Un caso o una precisa volontà dell’amministrazione Pizzarotti? A nostro avviso, ci sono molte ombre nelle modalità con cui l’amministrazione Pizzarotti ha gestito questa vicenda. L’unica cosa certa è che si è strumentalizzata la situazione a fini politici. Prima dicendo pesta e corna del ponte, poi avvicinandosi le elezioni cercando di appuntarsi al petto la medaglia per averlo finalmente utilizzato. Ci chiediamo perchè si sia perso così tanto tempo. Perchè non è voluto utilizzare il ponte prima? Sono domande a cui l’amministrazione uscente deve dare un risposta. Vorremmo poi anche sapere cosa ne pensa l’assessore e candidato sindaco Guerra. In questi anni lui sedeva in giunta. Ha mai chiesto chiarimenti o era un’assessore inconsapevole di dov’era? Si è mai mosso per fare in modo che il ponte venisse utilizzato? Oppure è stato seduto sulla sua sedia lasciando che il tempo passasse senza muovere un dito? Notiamo con piacere che questi dubbi non solo soltanto nostri ma che tanti in città vogliono sapere la verità. Ben venga quindi l’esposto presentato da associazioni di cittadini per andare in fondo a questa vicenda. La città deve sapere perchè si sono sprecati anni prima di utilizzare il ponte Nord.

Francesca Gambarini – Coordinatore regionale Italia al Centro 

Gambarini (Idea – Cambiamo!): “Il Festival Verdi torni ad essere di Parma e Busseto”

Prendiamo atto con estrema preoccupazione della dettagliata lettera scritta dal presidente del coro del Teatro Regio, che denuncia, con dati e cifre precise, come poco a poco il teatro Regio venga “svuotato” a favore del teatro Comunale di Bologna. Il fatto più clamoroso è l’assegnazione dell’intera opera inaugurale del Festival Verdi, la più importante di tutto il cartellone. E’ qualcosa di davvero grave, anche a livello simbolico: l’opera più importante di uno dei principali eventi della nostra città viene affidato ad un teatro di un’altra città. Come se il teatro Regio fosse un contenitore da riempire e non avesse maestranze adeguate. Guarda caso Bologna è la città capoluogo di regione: speriamo di sbagliarci ma questo ci sembra un’ulteriore tassello nell’ambito della “svendita” di Parma a Bologna che sta portando avanti questa amministrazione comunale. Per fortuna, fra pochi mesi ci libereremo del sindaco Pizzarotti e Parma finalmente avrà un sindaco che si adopererà per valorizzare il teatro Regio e il Festival Verdi. Che deve tornare ad essere il Festival Verdi di Parma e Busseto, non di Parma e Bologna.


Francesca Gambarini – Coordinatore regionale Idea – Cambiamo

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi