Gambarini (Coraggio Italia): “La classifica del Sole 24 Ore un campanello d’allarme per Parma”

La classifica del Sole 24 Ore vede Parma al dodicesimo posto in Italia per qualità della vita, in calo di 4 posizioni rispetto al passato. Sappiamo che questa classifiche non sono la Bibbia, come non lo era la classifica di ItaliaOggi che vedeva Parma al primo posto. Ci limiteremo perciò a sottolineare alcuni degli indicatori dove Parma risulta classificata peggio. Si tratta di campanelli d’allarme che non dovrebbero essere sottovalutati. Al di là dell’ormai stranoto problema legato alla sicurezza (dove Parma figura al 71esimo posto di questa classifica) ci preoccupare vede come Parma sia mal posizionata per quanto riguarda la presenza di medici di medicina generale e la qualità della vita della donne. Quello sui medici di medicina generale è un dato molto grave soprattutto se calato nell’attuale contesto socio-sanitario. In un momento come questo in cui quella del medico di medicina generale è una figura fondamentale Parma risulta tra le città italiane con il minor numero di medici generici: invitiamo chi di dovere a riflettere su questo dato e fare qualcosa. La cattiva posizione riguardo la qualità della vita delle donne ci dice invece che la tante belle parole dell’amministrazione Pizzarotti sulle Pari opportunità non sono seguite da fatti. Invitiamo l’amministrazione comunale perciò a riflettere sulle indicazioni positive e negative date da questa classifica.

Francesca Gambarini – Portavoce regionale Coraggio Italia!

Gambarini (Coraggio Italia): “A Parma insicurezza dilagante”

L’insicurezza a Parma è sempre maggiore. La situazione è degenerata a tal punto da essere oggetto di una trasmissione in prima serata su canali nazionali. Con immagini che lasciano poco all’immaginazione e che non possono lasciare indifferenti. Il fenomeno delle baby gang purtroppo sta assumendo proporzioni sempre più preoccupanti in centro storico e in tanti quartieri della città. E’ un problema gravissimo che purtroppo si trascina da tantissimo tempo senza che l’amministrazione Pizzarotti abbia messo in campo azioni di contrasto efficaci. Soltanto slogan e progetti campati in aria per un tema delicatissimo. Il disagio sociale è tangibile causato anche da un’amministrazione incapace di prendersi cura della sua comunità. Esempio lampante è l’omicidio avvenuto alcuni mesi fa in un casolare. Da 10 anni ormai l’amministrazione Pizzarotti si occupa solo del suo posizionamento politico nazionale trascurando i giovani, che non hanno più punti di riferimento. Quei punti di riferimento che erano dati dalla scuola, dall’oratorio, dallo sport e dalla comunità che ora si sono persi con una generazione di giovani travolti da un’ipertecnologia senza più valori. Le nuove generazioni si trovano ad affrontare sfide difficilissime senza più punti di riferimento e con un mondo che sta cambiando. Le amministrazioni pubbliche dovrebbero costituire per loro una guida. Noi riteniamo si debba lavorare su due fronti. Il primo quello della sicurezza; il secondo, ancora più delicato, quello sociale. E’ necessario far capire ai ragazzi che c’è un’alternativa alla strada, dando loro opportunità di svago sane e cercando di capire quali sono le situazioni che stanno dietro a certi comportamenti. Parallelamente va spiegato che ogni azione ha conseguenze legale e penali. C’è tanto da fare e ci auguriamo che il sindaco Pizzarotti almeno negli ultimi mesi del suo mandato voglia occuparsene per non lasciare i nostri quartieri allo sbando più totale. Intanto un altro risultato lo ha raggiunto: far finire Parma in prima serata per la sua insicurezza invece che per la sua bellezza.

Francesca Gambarini – Portavoce regionale Coraggio Italia!

Parma, Gambarini (Cambiamo!): “Subito interventi per la sicurezza”

Povera Parma. Cosa è diventata la nostra città? La maxirissa in viale Toschi, lo spaccio che imperversa al quartiere San Leonardo e il primato in Italia per rapine nei negozi. E questa è solo la “rassegna stampa” di oggi. Chiediamo al sindaco Pizzarotti, a Effetto Parma e ai suoi nuovi alleati del Pd di prendere atto della situazione e almeno per questi ultimi mesi di mettere in campo azioni per arginare tutto questo. E’ necessario davvero agire subito e con decisione perchè ogni giorno la situazione peggiora. Sottolineiamo che fondamentale è pensare anche ad azioni di prevenzione, agendo sui più giovani e facendo tutto il possibile per dare loro alternative sane alla strada. O sediamo subito certi fenomeni, o il futuro sarà sempre peggio. Oggi vediamo i risultati del lavoro di un’amministrazione comune che ha trascurato la sicurezza ed i giovani. E i risultati sono davvero pessimi.

Francesca Gambarini, coordinatore regionale Cambiamo!

Gambarini (Cambiamo!): “Si alla quarta corsia dell’Autostrada A1”

L’arrivo dei primi freddi ha portato consiglio alla Regione Emilia Romagna, che si è resa conto della necessità di realizzare la quarta corsia della autostrada A1 tra Piacenza e Modena. Tornando sui propri passi rispetto alle dichiarazioni di qualche settimana fa, la Regione ha deciso di inserire tra le priorità questa opera. Meglio tardi che mai! A questo punto non resta che passare dalle parole ai fatti e avviare l’iter che porterà alla realizzazione dell’opera, allargando un tratto di autostrada trafficato e dove si sono verificati tanti incidenti. Come abbiamo già più volte detto, la quarta corsia della A1 è di grande importanza per il nostro territorio, dato che renderà più scorrevole il traffico autostradale semplificando gli spostamenti di persone e mezzi.


Francesca Gambarini – Coordinatore regionale Cambiamo!

Fidenza, Cambiamo!: “Solidarietà all’agente ferito”

Esprimiamo tutta la nostra solidarietà all’agente della nostra Polizia locale ferito nel corso di una maxirissa nel piazzale della Stazione. Gli auguriamo di riprendersi velocemente e tornare al più presto in servizio. Ne approfittiamo anche per ringraziare la polizia locale e tutte le forze dell’ordine per il lavoro che ogni giorno svolgono. Detto questo, credo che ci dobbiamo tutti chiedere cosa fare per evitare che la piazza della stazione diventi un campo di battaglia. Crediamo che sia il momento di riflettere e progettare azioni per aumentare la sicurezza di quella zona. Vediamo invece che di nuovo il sindaco si erge a sceriffo, facendo la voce grossa, senza mai fare fatti. E’ inutile fare lo sceriffo se prima non si fa l’amministratore serio. Così facendo non fa altro che aggiungere ulteriore allarmismo alla legittima preoccupazione dei cittadini, con l’unico scopo di migliorare il suo engagement. Non condividiamo questo modo di fare: le chiacchiere vanno bene ad aumentare i follower sui social, non a risolvere i problemi. D’altronde già in passato, quando era assessore alla Sicurezza amava farsi notare e fare lo sceriffo, addirittura salendo su una macchina della Polizia municipale, azione ai limiti del regolamento. Il suo modo di fare ci ha stancato: smetta di fare Superman e si concentri su ciò che gli compete. Renda viva quella zona, peraltro centrale in città, perchè una città viva è una città sicura. Inoltre è necessario potenziare immediatamente l’illuminazione. Questo farebbe da deterrente non solo alla risse ma anche allo spaccio nella vicina zona dei Nuovi Terragli. Da tempo segnaliamo le criticità legate a questa parte della città; ogni volta ci è stato detto che si sarebbe fatto qualcosa ma invece si ripresentano sempre gli stessi problemi. Serve intervenire con urgenza, per quanto di competenza dell’amministrazione comunale, dato che con il ritorno dell’ora solare e l’avvicinarsi dell’inverno le ore di buio aumentano e con loro anche l’insicurezza reale e percepita.

Gambarini (Cambiamo!): “Nei piccoli paesi contano le persone”

I risultati delle elezioni amministrative ci dicono chiaramente una cosa: la politica urlata che va avanti a colpi di slogan non piace più agli italiani, che oggi chiedono concretezza, conoscenza del territorio, competenza. Questo vale ancora di più alle elezioni comunali, dove le persone contano molto di più dei simboli di partito. Il giochino del candidato imposto che vince grazie al leader , o a qualche simbolo, non funziona. Non ci sono scuse: per il centrodestra è stata una debacle nelle grandi città e nei piccoli comuni. Questo ci fa dire ancora una volta che il centrodestra deve rinnovarsi dando spazio ai moderati e liberali che agli slogan sostituiscono i progetti concreti. Il progetto di Cambiamo e Coraggio Italia diventa quindi ancora più importante alla luce di tutto ciò. Vorrei soffermarmi ora sulla nostra provincia e in particolare su un esempio per tutti, Busseto, dove l’arroganza di alcuni ha distrutto tutto ciò che di buono era stato costruito nei 5 anni scorsi. I simboli di partito se non sono sostenuti da altro, diventano contenitori vuoti e qualcuno forse dovrebbe finalmente capire che nei paesi si scelgono le persone e non i simboli. I risultati parlano chiaro: la candidata forte dei tre simboli di partito risulta la meno votata dai bussetani. Le segreterie dei tre partiti che si ritenevano invincibili dovrebbero finalmente capire che anche i piccoli partiti contano e a livello locale a volte possono contare anche più dei grandi. Soprattutto quando dietro ci sono l’amore e la passione per il proprio paese.

Francesca Gambarini 

Coordinatore regionale Cambiamo! 

Gambarini (Cambiamo!): “Governo e Regione intervengano per ripristinare i corsi serali”

I corsi scolastici serali a rischio in tutta la provincia di Parma. Mille studenti, che non possono frequentare i corsi diurni, che rischiano di non poter terminare gli studi. Questo per mancanza di insegnanti, trasferiti dai corsi serali ai corsi diurni. Ci chiediamo perchè questo problema non si stato affrontato nei mesi scorsi ma si sia lasciato scoppiare il bubbone a pochi giorni dall’inizio delle scuole. E’ un problema che va risolto con un’urgenza: se necessario intervengano anche la Regione e il Governo stanziando le risorse necessarie per assegnare gli incarichi per i corsi serali.  La possibile scomparsa dei corsi serali è un fatto gravissimo che nega a tante persone la possibilità di completare la loro formazione. I corsi serali sono infatti spesso e volentieri frequentati da adulti lavoratori che non possono frequentare i corsi diurni perchè appunto lavorano. Ora questa possibilità viene negata loro senza alcun preavviso e senza alcuna spiegazione logica. Ciò è gravissimo. Chiediamo perciò che si faccia il possibile e l’impossibile perchè vengano immediatamente ripristinati i corsi serali, dando agli iscritti la possibilità di proseguire e concludere il loro percorso di studi.

Francesca Gambarini, coordinatore regionale Cambiamo!

Gambarini (Cambiamo!): “Più controlli su chi percepisce il reddito di cittadinanza”

Spacciava ma percepiva il reddito di cittadinanza. L’arresto di un pusher nigeriano precettore del reddito di cittadinanza ha evidenziato due problemi: l’ormai endemica mancanza di sicurezza a Parma e le storture del reddito di cittadinanza. È inaccettabile che a fronte di tante brave persone che non arrivano a fine mese che non percepiscono un euro dallo Stato ci siano delinquenti che percepiscono il sussidio. Dove sono i controlli? Chi vigila sulla corretta applicazione di questa legge? Ci rivolgiamo poi al sindaco Pizzarotti: cosa intende fare per contrastare gli spacciatori? Ci sono zone di Parma che sono ormai totalmente in mano agli spacciatori ma lui continua a chiedere gli occhi davanti ai problemi. Riteniamo che il Comune debba far sentire la sua presenza in queste zone con iniziative forti. Almeno in questi ultimi mesi Pizzarotti cerchi di fare il suo lavoro decentemente…

Francesca Gambarini, Coordinatore regionale Cambiamo!

Parma, Gambarini (Cambiamo!): “I problemi di via Verdi il risultato dell’inerzia di Pizzarotti

Via Verdi è una delle vie di ingresso al centro storico di Parma. La via che imboccano tutti coloro che, arrivando in treno, si dirigono a piedi verso il centro storico. Una via che una volta brulicava di vita e di negozi. Ora, con l’amministrazione Pizzarotti, è una terra di nessuno, fatta di degrado e bivacchi. Ci chiediamo come il sindaco Pizzarotti e la sua amministrazione possano assistere inermi a tutto questo. Tra l’altro non si tratta di un problema nuovo ma di un problema che i cittadini segnalano da tempo. Crediamo questa sia una delle tante conseguenze della disorganizzazione e dell’incapacità di programmazione di Pizzarotti e dei suoi, che hanno lasciato allo sbando il corpo di polizia locale senza una guida da mesi. L’assenza di un comandante che possa coordinare e programmare gli interventi e gestire le segnalazioni fa si che il settore sicurezza viva alla giornata senza programmazione, fondamentale per sconfiggere la piccola delinquenza e il degrado e per far sentire la presenza dell’istituzione sul territorio. Ma ormai a Pizzarotti questo non interessa più, se mai gli sia interessato.

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