L’Unione Terre Verdiane? Un costo inutile per i cittadini

Chi mantiene quel carrozzone mangiasoldi chiamato Unione Terre Verdiane? I cittadini dei comuni che ne fanno parte. Un bel modo per usare i nostri soldi! Non sono io a dirlo ma lo dicono i dati in bilancio. Mantenere Utv costa centinaia di migliaia di euro all’anno…. E nonostante questo non si riesce a pagare il gpl ?!?! Una barzelletta! Le cifre dovrebbero essere rese note a tutti, non tenute nascoste nei cassetti degli uffici dell’Unione. Il rapporto qualità/prezzo è pessimo, visto che l’Unione è distante anni luce dalle esigenze dei cittadini. C’è carenza di vigili, la sicurezza scarseggia ma si continua a pensare a fare cassa con le multe sminuendo anche le competenze di chi dovrebbe prima di tutto lavorare per la difesa e la sicurezza dei cittadini. Il sindaco di Fidenza Massari aveva proclamato che avrebbe rivoluzionato l’Unione e si era preso 60 giorni di tempo per presentare il suo progetto di cambiamento radicale. I due mesi ormai sono trascorsi e non abbiamo visto nulla. Quindi, ancora non si capisce perché il presidente doveva essere per forza lui e non poteva essere un altro. Mistero! Intanto, ha affidato all’ex presidente di Utv, il sindaco di Soragna Iaconi Farina, la delega più importante, quella alla polizia municipale. Si, l’ha affidato proprio a colui che ha gestito l’Unione in questi anni. Gestione criticata pubblicamente senza mezzi termini dai sindacati delle polizia municipale. Va sottolineato anche che il sindaco di Soragna era stato eletto promettendo di uscire da Utv ma invece, una volta eletto, ne è diventato il primo sostenitore, divenendone il presidente e oggi ne è assessore. Se l’Unione Terre Verdiane deve essere questa, tanto vale chiuderla ed evitare di dissanguare i cittadini, già oberati dalle tasse locali e nazionali.

Francesca Gambarini

Consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane

Qualcuno si ricorda ancora degli italiani?

La Prefettura di Parma ha pubblicato un bando per affidare l’accoglienza di cittadini stranieri. Si parla della possibilità di 350 persone da ospitare nel nostro territorio. Il contributo pubblico che riceverà chi si aggiudicherà il bando è di 35 euro al giorno. Circa 900 euro al mese, di più dello stipendio o della pensione di tanti italiani. Non si tratta di populismo o demagogia, ma di dati che tutti possono ricavare leggendo il bando, disponibile sul sito della Prefettura di Parma. Ci sono tanti cittadini italiani in difficoltà, che non riescono ad arrivare a fine mese, che non hanno lavoro; ci sono imprenditori italiani che, da nord a sud, hanno visto le loro aziende fallire, oppure si sono visti recapitare cartelle esattoriali che non potevano pagare. Agli italiani non pensiamo? Questi denari andrebbero impegnati per sostenere le nostre famiglie in difficoltà. E’ necessario chiedere al Comune di Fidenza e a tutti i comuni delle Terre Verdiane, di farci sapere quante persone verranno ospitate nella nostra zona e dove.  Richiesta analoga l’avevo fatto diversi mesi fa quando diversi stranieri erano arrivati nella nostra provincia. Sto ancora aspettando una risposta dal sindaco di Fidenza e oggi anche presidente dell’Unione Terre Verdiane. Nella nostra provincia sono state accolte 230 persone ospitate nelle strutture di 8 comuni per una spesa stimata di 3 milioni annui. Alla luce di queste cifre, i sindaci dovrebbero sentire l’obbligo morale di dire come sono distribuite queste persone. La ciliegina sulla torta è poi l’assessore Frangipane che dice che “Fidenza deve essere in prima linea per creare una società cosmopolita”. Spero che l’assessore ai Servizi sociali sia in prima linea anche per aiutare gli italiani in difficoltà!

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia Fidenza

Condominio Ecosol, servono chiarimenti

Ho presentato un’interrogazione sul condominio Ecosol, nel quartiere Europa a Fidenza. Ecco il testo.

 

Premesso che

-in data 12 gennaio 2015 ho richiesto la documentazione relativa alla realizzazione del condominio “Ecosol” nel quartiere Europa come da concessione ad edificare n. 44/2010 a nome Coop Di Vittorio;

-alla fine del mese di gennaio mi sono stati consegnati gli elaborati della concessione edilizia e relativa variante compresa la richiesta del certificato “ parziale “di conformità edilizia ed agibilità inoltrato al Comune in data 22 gennaio 2015 (strana coincidenza che questo sia stato presentato subito dopo la mia richiesta di accesso ai documenti);

-in data 5 febbraio 2015 richiedo la conformità degli impianti;

Considerato che nella documentazione ricevuta si evidenzia che

-il 13 febbraio 2015 il Dirigente precisa che la richiesta parziale di certificato di conformità edilizia ed agibilità risulta carente di diversa documentazione;

-il 19 febbraio 2015 si conferma che tutta la documentazione richiesta è pervenuta

Considerato

-che l’immobile in questione risulta da tempo abitato, probabilmente gia da quando i lavori non erano ultimati

-che la chiusura parziale della pratica edilizia è arrivata solo dopo una mia richiesta di documento

Si interroga il Sindaco e la Giunta per sapere

chi ha autorizzato l’occupazione dei locali considerato che, presumibilmente, questi non erano ancora ultimati e se, nonostante cio , il comune ha provveduto all’incasso della Tares e delle altre imposte sugli immobili in questione

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia

No alla tassa di soggiorno a Salso

A coronamento di una serie di operazioni amministrative da record, Fritelli, il nostro “Renzino”, somministra la dose letale all’economia di Salso con l’introduzione della tassa di soggiorno. Con una situazione economica tragica, per parare gli interessi dei soliti noti e per fare cassa, il sindaco introduce la tassa di soggiorno in un contesto turistico ed economico molto difficile con numeri sempre più bassi. Introduce la tassa ad anno in corso, quando le attività serie hanno programmato dall’anno prima la loro stagione. La mette su 7 giorni di permanenza andando ad infierire sul soggiorno termale, tradizionalmente di 12 giorni e che dovrebbe essere tutelato non tartassato. Lo sa che ormai da anni il soggiorno medio in città non supera i 4 giorni? Prende in giro gli albergatori giurando che i fondi serviranno per finanziare l’attività turistica. Riteniamo non sia così: i fondi serviranno per ripianare i buchi del bilancio comunale, cosi prodigo di tasse e stipendi di dirigenti importati dall’ospedale di Parma; inoltre, se qualcosa rimarrà, finirà per essere speso per il palazzetto delle sport, ad uso e consumo dei soliti noti assegnatari. Insomma, la solita storia.

Francesca Gambarini
Consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane

 

Basta consumo di suolo, Fidenza ha già dato

Con il nuovo Psc si deve chiudere definitivamente quella brutta stagione dell’espansione urbanistica incontrollata di Fidenza. I fidentini non vogliano altri quartieri privi di servizi e ancora da completare e in parte disabitati, di cui l’emblema è il quartiere Europa, e nemmeno altre torri, come quelle della stazione. Le possiamo considerare, insieme allo scheletro di via IV Novembre, il simbolo delle politiche urbanistiche passate amministrazioni di centrosinistra, di cui hanno fatto parte sia il sindaco Massari, sia il presidente del Consiglio comunale Tosi. Senza dimenticare che il dirigente comunale che si occupa di urbanistica è lo stesso da tantissimi anni. Per evitare una nuova stagione di consumo incontrollato del territorio, abbiamo presentato alcuni osservazione al Piano strutturale comunale, adottato nel marzo scorso. Vogliamo evitare che si continui a costruire, ci si deve concentrare sul recupero dell’esistente. Dobbiamo ridare valore alle case dei fidentini. Leggendo la documentazione relativa al Psc ci siamo accorti che per alcune aree oggi classificate come agricole si prevede la possibilità di riclassificare come commerciali o residenziali. Fidenza ha già dato: non servono altri quartieri e men che meno in area a vocazione agricola. Abbiamo, poi, proposto anche alcuni accorgimenti relativi alla viabilità in alcune aree per evitare di peggiorare una situazione già problematica .

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia Fidenza

Il Baistrocchi è l’unica realtà termale viva di Salso

Il consigliere Fellini, che è stato – senza essere eletto – sia assessore del Comune di Salso con il Sindaco Tedeschi, che assessore provinciale con il Presidente Bernazzoli, dovrebbe sapere bene che i guai di Terme sono iniziati tanti anni fa e che la situazione è gravemente peggiorata durante la fantastica e progressista amministrazione Tedeschi. Quindi risponda nel merito delle questioni che ho sollevato anche se non c’è da stupirsi che uno come Fellini, che ha ancora il coraggio di dirsi comunista al giorno d’oggi, cerchi di nascondere le sue colpe parlando d’altro. La situazione attuale di Terme è fallimentare e i soci pubblici Comune, Provincia e Regione (tutti a guida Pd) lasciano , a dimostrazione del totale disimpegno della proprietà, tutto in mano all’amministratore unico. Eviti poi, Fellini, di infangare l’unica realtà termale ancora attiva : il Baistrocchi , nonostante gli innumerevoli attacchi interessati di ex consiglieri provinciali e di alcuni poteri pseudo forti, continua a vivere e a dare occupazione forse proprio perchè personaggi come il compagno Fellini non se ne sono occupati. Ma lo strabismo del nostro è evidente: dove era lui quando l’azienda termale è stata gestita ed ha ricevuto il colpo di grazia dal famoso clan dei modenesi sulle cui gesta abbiamo abbondantemente detto? Inutile ricordare come da pluri assessore Fellini abbia quindi legittimato chi depauperava Terme di quel poco che rimaneva. Per quanto riguarda le inchieste di Parma o le indagini sul Baistrocchi è bene che Fellini inizi a gigioneggiare meno pensando al caso Di Vittorio e alle parole del Presidente di Terme nell’ultimo Consiglio comunale in cui parlava di vari accessi della finanza ai libri contabili dell’azienda. Sappiamo bene che la magistratura è strabica , ma purtroppo per lui non è cieca. Da ultimo ha ragione Fellini nel dire che noi mandiamo a casa i Sindaci: lo facciamo quando non mantengono gli impegni elettorali presi coi cittadini perchè noi, al contrario suo e dei suoi compagni, non siamo disposti a tutto pur di rimanere attaccati alla poltrona!

Francesca Gambarini

Consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane

Terre Verdiane, diminuire le spese e garantire i servizi

Sono ormai passati diversi giorni dall’elezione di Andrea Massari a presidente dell’Unione Terre Verdiane: stiamo aspettando di vedere quel progetto di rilancio e riforma dell’ente che solo lui può attuare. Forza Italia ha contestato l’impostazione dell’Unione fin dall’inizio, perché si tratta di una sovrastruttura che raddoppia le poltrone e le strutture dei Comuni aumentando i costi. Abbiamo, però, a cuore il futuro dei dipendenti e delle loro famiglie. Massari e gli altri sindaci dell’Unione cosa hanno in mente di fare? Non dobbiamo dimenticare che dall’Unione Terre Verdiane dipende la Polizia municipale. Immaginiamo che gli agenti, in questo momento di grande confusione, siano preoccupati per il loro futuro. Spesso, inoltre, la loro professionalità viene sminuita e usata per fare cassa attraverso le contravvenzioni. Invece ci sono tanti agenti preparati con professionalità da valorizzare e idee e progetti da proporre: auspichiamo che il loro servizio possa essere valorizzato smantellando invece il “carrozzone” creato ad arte su un preciso collegio elettorale. Oggi si devono fare scelte che garantiscano la qualità dei servizi diminuendo le spese inutili che questo ente ha mantenuto in tutti questi anni.

Francesca Gambarini

Consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane

Una nuova poltrona per Massari

Massari ce l’ha fatta: è riuscito a diventare presidente di Unione Terre Verdiane. Ci ha messo due mesi ma ci è riuscito. Massari diventa presidente di un ente allo sbando per colpa dei giochi di potere di Massari e degli altri sindaci del Pd. Lo dimostra la protesta dei dipendenti, che vedono il loro futuro lavorativo a rischio. Cosa intende fare Massari per loro? Come può risultare credibile un presidente che fino a pochi giorni fa criticava Unione Terre Verdiane solo perché non era stato eletto presidente? Ora, invece, si presenta con tante belle parole, dicendo di voler cambiare l’ente e con tante proposte fantasiose e irrealizzabili. In questi due mesi abbiamo vissuto una situazione ridicola, con il sindaco di Fidenza che, invece di pensare ai problemi dei suoi cittadini, ha pensato solo ad arrivare ad una nuova poltrona. In questi due mesi, però, né lui, né il suo socio Fritelli, ci hanno detto perché il presidente doveva essere proprio Massari. Quel Massari che 2 mesi fa nemmeno esponenti del suo stesso partito avevano votato. Io sono sempre stata molto critica nei confronti di Unione Terre Verdiane. Ritengo questo ente un carrozzone mangiasoldi dei cittadini, che non offre servizi adeguati ai costi che ha. Un mostro di burocrazia, utile solo a spartire poltrone, e che non tutela i propri dipendenti. Anche alla luce di quanto successo ultimamente, sono sempre più convinta della necessità di fare una riflessione seria sull’Unione Terre Verdiane. Ha senso mantenerla in vita? Ha senso per Fidenza farne parte?

Francesca Gambarini

Consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane

 

Il Pd dica la verità ai soci della Di Vittorio

Leggiamo che il Pd fidentino ritiene di risolvere il problema del fallimento della  Coop Di Vittorio, interpellando la regione e il governo.

Proprio la stessa regione Emilia Romagna, governata negli ultimi decenni sempre dal prima  Pc,i poi Ds e ora Pd, che ha vissuto di recente la questione dell’ ex presidente  Vasco Errani, dimessosi perché condannato in secondo grado per aver agevolato la cooperativa del fratello, dovrebbe ora farsi carico della Coop Di Vittorio! Crediamo sia necessario dire ai soci quella che è l’amara verità e che non si conoscono situazioni di fallimento in cui gli stessi soci abbiano recuperato il denaro investito, e che la regione non può intervenire in una questione privata! Si vergogni Gallicani quando dice che noi facciamo cassa elettorale perché a strumentalizzare e imbrogliare le aspettative dei soci, sono stati proprio loro del PD; inoltre ricordiamo al capogruppo del Pd che le elezioni si sono svolte la scorsa primavera ma evidentemente lui sa qualcosa  che ancora noi non conosciamo,  ci apprestiamo quindi a stampare ancora qualche manifesto! Infine ricordiamo a Gallicani e al Pd, visto che insistono nel parlare di “degenerazione post 2008”, che è stato dichiarato il fallimento con “frode” e ciò implica reati penali risalenti anche a molto prima del 2008… Basta leggere la relazione di Capretti per rendersene conto.

Francesca Gambarini (Forza Italia)

Gabriele Rigoni (Rete civica)

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