MOZIONE divieto di accattonaggio

Al Sindaco

Al Presidente del Consiglio comunale

Mozione

Oggetto: divieto di accattonaggio

PREMESSO CHE – Il problema dei parcheggiatori abusivi che chiedono soldi ai cittadini nei parcheggi e davanti ai supermercati diventa sempre più grande,

CONSIDERATO CHE – Il Comune di Fidenza dispone di un regolamento di Polizia urbana che, all’articolo 6, stabilisce quali sono le attività vietate sul suolo pubblico.

RITENUTO CHE – I fidentini sono ormai stanchi di essere infastiditi dai parcheggiatori abusivi, che a volte sono an-che aggressivi, e chiedono interventi per contrastare questo fenomeno.

IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA A

– aggiungere l’accattonaggio alle attività vietate sul territorio del Comune di Fidenza, rendendo in tal modo i parcheggiatori abusivi sanzionabili.

Fidenza, 3 marzo 2017

Gruppo consiliare Forza Italia

Fidenza, Gambarini (FI): “Sulle politiche giovanili serve fare di più”

Fidenza non è un paese per giovani. Per questa amministrazione comunale le politiche giovanili contano talmente poco che non è nemmeno chiaro se ci sia oppure no un assessore con questa delega. Non risulta, infatti, che, dopo le dimissioni di Alessia Gruzza, questo incarico sia stato affidato a qualcuno. E, così, a Fidenza le occasioni di svago e divertimento latitano. Invito l’assessore alla Cultura – che finora ha dedicato tutte le sue energie all’aggregazione Solori Magnaghi – a parlare con i giovani fidentini: si renderà conto di come sia diffusa l’opinione che a Fidenza non ci sia nulla da fare nel tempo libero. Forse scoprirà anche che sono in tanti i ragazzi che guardano altrove sia per il proprio lavoro, sia per il proprio tempo libero. Dove è finita ad esempio la Consulta giovanile? E l’Informagiovani? Da centro aggregatore di giovani e propulsore di eventi e manifestazioni e braccio operativo dell’amministrazione, è diventato un semplice doppione del centro per l’impiego. Invito perciò l’amministrazione a riprendere in mano il tema delle politiche giovanili e a darsi da fare per dare la possibilità ai più giovani di stare insieme e vivere la nostra città. La comunità e la Fidenza del futuro si creano anche così. Guardando ai fatti, invece, dopo un Natale privo di eventi, dobbiamo registrare un Carnevale che pare sia stato per pochi. Chiedo all’assessore di rompere il silenzio in cui è caduta dopo il veglione in teatro. Ci dica quanti partecipanti paganti ci sono stati e quanto il Comune ha speso per smontare le poltroncine della platea del Magnani.

Lotti, Renzi e Consip: il Pd avrà capito la lezione?

Non so cosa emergerà dall’inchiesta che coinvolge Tiziano Renzi e il ministro Lotti. Da quello che leggo sembra qualcosa di davvero grave e fatico a pensare che non sia vero nulla. Rimango convinta che chiunque sia innocente fino al terzo grado di giudizio. Il Pd, che ora si scopre, a tratti, garantista, se fossero altri sotto indagine, sarebbe già in piazza a chiedere le dimissioni. E, sono certa, scenderà in piazza indignato se domani sarà un Grillo o un altro a essere sotto inchiesta. Mi auguro che il Pd stavolta, con po’ di umiltà, si renda conto che in alcune situazioni è meglio farsi da parte e che capisca la lezione. Temiamo però non abbia capito nulla dato che chiedono le dimissioni del sindaco Raggi e non del ministro Lotti o dei dirigenti di Consip. Lasciamo poi le inchieste alla magistratura e i processi ai tribunali e pensiamo all’Italia. Perchè se andiamo avanti così l’Italia, che loro non sanno governare, muore.
Prima ci fu Craxi: titoloni di giornale, verbali di interrogatori resi pubblici, trasmissioni televisive che si sostituiscono ai tribunali. Via, tutti corrotti, tutti a casa e avanti un altro!
Arrivò Berlusconi e il film ricominciò: giornali, tv, manifestazioni. I pm hanno sempre ragione: tutti colpevoli prima del processo e tutti a casa. Ora c’è Renzi e la storia si ripete. E domani?
Toccherà a Grillo? Poco importa che tante inchieste una volte in tribunale finiscano nel nulla. La condanna c’è già stata ed è quella mediatica.

Fidenza, Gambarini (FI): “Problemi in mensa? Il sindaco se ne faccia carico”

Il sindaco Massari ha passato mesi a lodare la qualità dei cibi delle mense scolastiche. Ora leggiamo che i problemi segnalati dalle famiglie e dagli insegnanti qualche mese fa non sono risolti. Da tempo, infatti, famiglie e docenti delle scuole cittadine segnalano problemi con la qualità e la quantità del cibo servito nelle mense scolastiche. Invitiamo il sindaco e l’amministrazione a prestare maggiore attenzione a ciò che i nostri bimbi mangiano. Se ci sono dei problemi, Massari li affronti e ascolti le richieste di famiglie e insegnanti, non li nasconda dietro una foto con i bimbi. Leggiamo, ad esempio, che è stato ufficialmente chiesto di cambiare il tipo di pesce che viene servito. Mi auguro che non si tratti del solito annuncio fine a sé stesso, ma che l’amministrazione si impegni davvero per fare in modo che uno dei problemi segnalati venga risolto. Ciclicamente la cronaca locale racconta di problemi nelle mense: forse è il caso che il sindaco e l’assessore se ne facciano davvero carico, prendendo in considerazione le richieste fatte da chi la scuola la vive ogni giorno.
Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

Il ricordo non ha colore politico

Egregio direttore,

Sabato mattina a Fidenza in occasione del Giorno del Ricordo il Consiglio comunale si è riunito in seduta solenne. Finalmente si è parlato della tragedia delle foibe e dell’esodo dei giuliano dalmati in modo sostanzialmente corretto, sdoganando finalmente il termine “comunisti”. Sia il presidente del Consiglio comunale Amedeo Tosi, sia il relatore don Mario Fontanelli hanno parlato chiaramente della tragedia delle foibe come di un crimine commesso dai partigiani comunisti di Tito, personaggio a cui addirittura l’Italia ha dato un’onorificenza. Nello stesso tempo, don Fontanelli ha contestualizzato quanto avvenuto senza cercare di giustificare i crimini degli slavi con i crimini commessi dagli italiani in Slovenia e Croazia. Il ricordo e la memoria non devono avere colore politico: gli assassini sono semplicemente assassini. Mi auguro che si inizi a parlare e a raccontare anche dei crimini commessi dai regimi comunisti in modo che si possa davvero arrivare ad una riflessione approfondita sulle atrocità commesse dall’uomo. Ai più giovani dobbiamo raccontare la realtà, non dare una visione distorta dalle passioni politiche di ognuno di noi.
Fidenza, 12 febbrario 2017
Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia
Giuseppe Comerci, consigliere Forza Italia
Domenico Muollo, Fratelli d’Italia

Su foibe e dintorni

Pulizia etnica. E’ cosi che dobbiamo definire ciò che è avvenuto in Istria e in Dalmazia alla fine della Seconda guerra mondiale. E’ questo che è successo: migliaia di persone sono state brutalmente uccise dai partigiani comunisti di Tito soltanto perchè italiani. Per anni non se ne è parlato, anzi si è addirittura cercato di giustificare quello che è successo dicendo che queste persone erano fasciste o ricordando la dominazione fascista in quelle terre durante la guerra. Niente può giustificare l’aver gettato migliaia di persone senza colpa in cavità profonda centinaia di metri. Non se ne è parlato perchè, come sappiamo, la storia la scrivono i vincitori. E sai che onta per i comunisti italiani ammettere che per ordine del maresciallo Tito, uno dei loro idoli aveva fatto uccidere migliaia di loro connazionali e costretti altri centinaia di migliaia a fuggire dalla loro terra? E, forse, ancora peggio, sarebbe stato ricordare l’accoglienza che questi italiani hanno avuto in Italia… Allora non se ne è parlato. Finalmente il velo di ipocrisia è caduto. Dobbiamo raccontare i fatti ai più giovani perchè parlane aiuta a capire di cose è capace l’uomo e aiuta a capire che non ci sono buoni e cattivi. I criminali rossi o neri che siano sono criminali e le vittime meritano tutte lo stesso rispetto. Il ricordo e la memoria però devono essere tutti i giorni, non solo il 27 gennaio o il 10 febbraio, altrimenti sarebbero soltanto una stanca ed inutile commemorazione fine a se stessa.

Gambarini e Rigoni: “Per l’amministrazione le preoccupazioni dei cittadini sono bufale”

Prendiamo atto con sconcerto che le segnalazioni e le preoccupazioni dei cittadini per l’assessore Malvisi e la sua giunta sono “bufale”. E evidentemente era una “bufala” anche il documento (protocollo 2972 del 26 gennaio 2017) redatto dai Servizi tecnici comunali e pubblicato su Facebook dall’assessore stesso in cui è messo nero su bianco lo sfilamento di un’anta di una finestra della scuola Zani. L’amministrazione dovrebbe sapere, dato che passano gran parte del loro tempo a monitorare i social network, che il problema della sicurezza alla scuola Zani è stato sollevato da più genitori della scuola, che preoccupati hanno chiesto un intervento immediato dell’amministrazione. Noi ci siamo fatti loro portavoce, segnalando un problema e proponendo una soluzione. La nostra interrogazione non ha nessun fine polemico ma è una semplice richiesta di chiarimenti. Ci è stato segnalato da più parti un problema e abbiamo chiesto a chi di dovere di attivarsi per risolvere. Abbiamo provato anche a proporre una possibile soluzione. Tutto qui. L’amministrazione, invece, ha preferito buttarla in caciara e sollevare una inutile polemica. Quindi i genitori dovranno mettersi l’anima in pace: le loro preoccupazioni sono bufale. Questo è il rispetto dell’amministrazione per i cittadini e lo si era già visto in altre occasioni. Aspettiamo perciò il supercantiere già annunciato più volte: intanto vorremmo sapere perché non è possibile sostituire gli infissi al pomeriggio quando gli studenti non sono a scuola. Vorremmo ricordare all’assessore e alla giunta che gli amministratori di questo Comune sono loro, non noi. E sono loro che devono intervenire. Non basta dire faremo, bisogna fare. Gli annunci non portano a nulla, vedi, per esempio, tra le tante, via Martiri della libertà, dove si continuano a promettere interventi per la messa in sicurezza della strada ma non si muove un dito, oppure il tunnel di via Mascagni, su cui si vuole andare avanti senza nemmeno fermarsi a ascoltare i dubbi di chi in via Mascagni vive. E, ancora, per rimanere in ambito scolastico: i fondi per il sostegno agli studenti disabili, su cui si negò la diminuzione salvo poi dover fare una variazione di bilancio per aumentare gli stanziamenti, oppure le mense, per le quali ancora siamo in attesa che vengano affrontati i problemi segnalati dai genitori. Invitiamo l’assessore a riflettere prima di intervenire con queste dichiarazioni irrispettose dei cittadini e strumentali.
Francesca Gambarini – Forza Italia
Gabriele Rigoni – Rete civica

Fidenza, Gambarini e Rigoni: “Subito i lavori alla scuola Zani”

In questi giorni, a causa di un episodio che sarebbe accaduto alla scuola media Zani, la sicurezza delle nostre scuole e (di conseguenza) dei nostri ragazzi è al centro dell’attenzione. Diversi genitori ci hanno segnalato problemi relativi alle finestre della scuola, aggiungendo che sarebbe stata diramata una circolare, che vieterebbe ai bimbi di aprire le finestre. Solo gli adulti possono farlo. Questo, unito al fatto che l’edificio in cui ha sede la Zani è molto vecchio, sta preoccupando molto le famiglie. La loro richiesta è semplice: vogliono una scuola sicura per i loro figli. A nostro avviso, gli episodi segnalati e la circolare della dirigenza della Zani costituiscono un motivo sufficiente per anticipare i lavori di sostituzione degli infissi della scuola già previsti per la prossima estate. Abbiamo depositato un’interrogazione per chiedere all’amministrazione di eseguire immediatamente i lavori in questione. Il problema della sicurezza della scuola, però, non si limita alla Zani, dobbiamo avere uno sguardo più ampio. I piccoli problemi quotidiani che si possono verificare sono tanti e, spesso, per una piccola riparazione bisogna seguire un iter burocratico lunghissimo che non fa altro che allungare i tempi di risoluzione del problema. Per questo nell’interrogazione che abbiamo depositato, abbiamo proposto di mettere un manutentore comunale a disposizione della scuole, in modo che i piccoli problemi possano trovare risoluzione immediata.

Francesca Gambarini – Forza Italia
Gabriele Rigoni – Rete Civica

Sulla Giornata della Memoria

La Giornata della Memoria è stata istituita per commemorare le vittime dell’Olocausto. Lo scopo è quello di raccontare i crimini perpetrati dai nazisti e la tragedia di milioni di persone sterminate in nome di un’ideologia malata per fare in modo che non si ripetano più. Non è una frase fatta perchè più di una volta l’uomo si è macchiato di crimini orrendi: noi li condanniamo tutti e li vogliamo ricordare tutti perchè le tragedie e le vite umane spezzate hanno tutte la stessa importanza. Non importa se i carnefici siano rossi o neri: i criminali sono criminali. La Giornata della Memoria non deve essere una semplice commemorazione ma deve essere il momento in cui si danno ai più giovani spunti di riflessione. Quest’anno a Fidenza non è stato così: nemmeno si è raccontato cosa è successo nei campi di sterminio nazisti. Lo diciamo con dispiacere: abbiamo assistito a una lezione di storia asettica che ha toccato solo in maniera molto marginale il dramma dell’Olocausto. Va bene raccontare dei campi di internamento in Italia ma non va bene farlo (come si è fatto a Fidenza) senza raccontare cosa è successo ad Auschwitz, Dachau o Mathausen perchè si dà una visione parziale. Il sindaco, invece, ha colto l’occasione per parlare di immigrazione, ha fatto paragoni assurdi e ha dimenticato però, strumentalizzando il tutto, di citare il terrorismo islamico. Insomma, una visione parziale che non rende certo onore alla memoria delle milioni di vittime della follia umana.
Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia
Giuseppe Comerci, consigliere Forza Italia

Consiglio comunale straordinario all’Ospedale di Vaio

Comunicato condiviso da Forza Italia, Rete Civica e Movimento 5 Stelle

Esiste ancora oggi una diffusa percezione di insufficienza dei servizi sanitari dedicata alla nostra comunità. Pur avendo servizi di ottimo livello, basti pensare all’ospedale di Vaio e idee di sviluppo delle cure di primo livello nelle aspettative dei cittadini del nostro territorio ci sono ancora margini di miglioramento .
Come rappresentanti di opposizione in Consiglio Comunale abbiamo chiesto, per la seconda volta, un Consiglio straordinario sul tema delle sanità per seguire sviluppi del piano riorganizzativo in corso,di questo di cui diversamente non saremmo stati messi a conoscenza. Come movimento civico intendiamo essere informati e vigilare su un tema “quello della sanità” che ovviamente non ha, ne’ può avere colori politici.
Ringraziamo per questo i due Direttori Generali, Dr.ssa Saccenti e Dr. Fabi per la loro presenza e disponibilità.
Una sanità adeguata ai bisogni è un diritto dei cittadini ed un dovere da parte delle istituzioni . La qualità dei servizi sanitari del nostro territorio ha raggiunto in questi anni “buoni livelli” che, non possono essere messi in discussione dalla ricerca di una eccessiva efficienza.che, potrebbe mettere a rischio “. il mantenimento di un servizio sanitario pubblico, universale, che garantisca accesso alle cure a tutti i cittadini.
Ci auguriamo quindi non solo che, il sistema venga “mantenuto”, ma anche che si sviluppi ed abbia le risorse adeguate : spazi, persone e tecnologie.
E’ di questi giorni l’allarme dei Sindacati che registrano un forte calo del personale causato dal blocco del turn over in parallelo all’ aumento dell’età media dei dipendenti, 10.000 le persone in meno tra medici, infermieri,Oss e tecnici della riabilitazione, nel solo 2015.
Il rischio è che il sistema collassi e che “si ‘impoverisca’, non solo di risorse economiche ma anche umane.

E’ con estrema soddisfazione che cogliamo lo stato di avanzamento della “nuova ala ospedaliera partendo dai nuovi locali del P.Soccorso, recentemente inaugurati e e già funzionanti, ma con altrettanta preoccupazione cogliamo la preoccupazione interna e dei sindacati, in merito alla inadeguatezza delle risorse umane rispetto ai nuovi spazi e la nuova organizzazione del lavoro.
Abbiamo anche molte preoccupazioni sul rischio di perdere professionalità e competenze nei ruoli dirigenziali dei dipartimenti e reparti che potrebbero causare la diminuzione dell’ attrattiva del nostro ospedale e un “ fisiologico” appiattimento verso l’ Azienda ospedaliera di Parma o verso la sanità piacentina .
Crediamo che l’ Ospedale di Fidenza possa avere un’ opportunità importante : nell’asse della Via Emilia, potrebbe fare da cerniera tra Parma- Piacenza ma potrebbe anche rischiare, con due Aziende forti, Parma e Piacenza di diventare “ un polo troppo satellite “.

Oggi non siamo qui per mettere in discussione le integrazioni già in corso, Ospedale di Fidenza con l’Ospedale di Borgotaro ; Azienda Usl e Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma, ne tantomeno i confini delle aree vaste , anche se regioni che hanno già sperimentato questi percorsi obbligati dalle minori risorse economiche , ne hanno già constatato i limiti e stanno rivedendone la progettualità .
Oggi siamo qui per ribadire che per noi, l’uso integrato degli ospedali è una strada , ma valorizzandone e non svuotandone il ruolo! Dobbiamo dare una doppia risposta: centralizzata e multi-specialistica ma non perdere “la prossimità “ con servizi di base che tengano conto di un territorio che sta invecchiando ma anche specialistici ed una territorialità rafforzata.

A riguardo, riteniamo sia necessario dotare Fidenza di più posti di Lungodenza e riabilitazione. I 10 posti programmati “ rischiano di essere insufficienti”, anche alla luce di un Ospedale di Comunità, quello di S. Secondo P.se che, svolge un ruolo prevalentemente a favore per il territorio della Bassa. Al tal proposito basti pensare che la nostra comunità sta invecchiando e sarà sempre più gravata da situazioni di perdita di autonomia e indipendenza . Oggi, molto spesso, il dopo ricovero è gestito o a Parma ( Don Gnocchi ) o a Villa Igea o nelle Case Protette della Bassa parmense con disagio per i familiari a loro volta spesso anziani. Inoltre Fidenza ha rinunciato molti anni fa ad avere posti di RSA (residenza sanitaria assistita ). Questa scelta a nostro avviso va riconsiderata, così come riteniamo vada potenziata l’attività a domicilio con particolare riguardo al tema delle cure palliative .
Per quanto riguarda la specialistica l’Ospedale di Fidenza ha potenzialità di sviluppo anche su branche “altamente specialistiche” come quella delle “malattie rare “ dando seguito al progetto avviato alcuni anni fa sulle “malattie rare neuromuscolari” , finanziato dalla Fondazione Cariparma .

Altro tema: la costante riduzione di posti letto . L’Emilia-Romagna ha attualmente 4,2 posti letto per 1000 abitanti. Per adeguarsi agli standard nazionali indicati dal decreto ministeriale (3,7 posti letto per 1000 abitanti, comprensivi di 0,7 per la riabilitazione e la lungodegenza post-acuzie ) ha disposto un ulteriore contenimento di posti letto nel 2016 :- 815 posti per gli ospedali pubblici entro il 31 dicembre 2016 . Una “riduzione rischiosa”, se si pensa che questo ulteriore calo va a sommarsi ai meno 1700 degli anni precedenti e che l’indice di occupazione media non si combina con le caratteristiche di un territorio “sempre più anziano” .Quanti e in quali ambiti avverrà in Provincia di Parma ?
La riduzione di posti letto “ purtroppo” non è bilanciata da reali politiche sanitarie di crescita delle cure primarie e dell’integrazione ospedale-territorio. Basti pensare che la nuova Casa della Salute di Fidenza è stata pensata senza la piena integrazione professionale tra medici e altri operatori sanitari, tra servizi ospedalieri e territoriali, tra sanità e sociale, giacché non abiteranno gli stessi spazi. Il che crea dispendio di energie tra gli operatori e non adeguata accessibilità ai cittadini .Come può un cittadino autodeterminarsi nel pellegrinaggio alla ricerca di risposte di salute, se queste non sono disponibili in un unico luogo ?
Come può un processo di integrazione vera svilupparsi se non in una logistica comune del mondo professionale ?
E’ necessario “ nell’applicazione dei piani di riordino e di sviluppo” garantire la qualità dei servizi e coinvolgere tutti i professionisti nelle scelte strategiche.
Per l’Ospedale di Fidenza abbiamo bisogno di una forte caratterizzazione, di obiettivi di crescita e di “forte coinvolgimento “ .
Vigileremo affinchè il sindaco garantisca i giusti livelli di assistenza nella nostra realtà e come movimento civico intendiamo dare un contributo.

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