Gambarini (Cambiamo!): “Nei piccoli paesi contano le persone”

I risultati delle elezioni amministrative ci dicono chiaramente una cosa: la politica urlata che va avanti a colpi di slogan non piace più agli italiani, che oggi chiedono concretezza, conoscenza del territorio, competenza. Questo vale ancora di più alle elezioni comunali, dove le persone contano molto di più dei simboli di partito. Il giochino del candidato imposto che vince grazie al leader , o a qualche simbolo, non funziona. Non ci sono scuse: per il centrodestra è stata una debacle nelle grandi città e nei piccoli comuni. Questo ci fa dire ancora una volta che il centrodestra deve rinnovarsi dando spazio ai moderati e liberali che agli slogan sostituiscono i progetti concreti. Il progetto di Cambiamo e Coraggio Italia diventa quindi ancora più importante alla luce di tutto ciò. Vorrei soffermarmi ora sulla nostra provincia e in particolare su un esempio per tutti, Busseto, dove l’arroganza di alcuni ha distrutto tutto ciò che di buono era stato costruito nei 5 anni scorsi. I simboli di partito se non sono sostenuti da altro, diventano contenitori vuoti e qualcuno forse dovrebbe finalmente capire che nei paesi si scelgono le persone e non i simboli. I risultati parlano chiaro: la candidata forte dei tre simboli di partito risulta la meno votata dai bussetani. Le segreterie dei tre partiti che si ritenevano invincibili dovrebbero finalmente capire che anche i piccoli partiti contano e a livello locale a volte possono contare anche più dei grandi. Soprattutto quando dietro ci sono l’amore e la passione per il proprio paese.

Francesca Gambarini 

Coordinatore regionale Cambiamo! 

Gambarini e Brigati (Cambiamo!): “Il ministro Franceschini intervenga per salvare la chiesa di Roncole Verdi”

Gambarini e Brigati (Cambiamo!): “Il ministro Franceschini intervenga per salvare la chiesa di Roncole Verdi”
PARMA, 3 ago. – “Chiediamo al ministro Franceschini di intervenire immediatamente per salvare la chiesa di Roncole Verdi, la chiesa di Giuseppe Verdi”. Lo scrivono in una nota gli esponenti di Cambiamo! Francesca Gambarini, coordinatore regionale, e Nicolas Brigati. “I problemi della chiesa sono noti da tempo e oggi siamo arrivati alla chiusura perchè la struttura è pericolante – proseguono – . Chiusura che si va ad aggiungere alla chiusura di un altro luogo verdiano come la chiesa di Madonna Prati e alla parziale chiusura di Santa Maria degli Angeli, sempre a Busseto. Senza dimenticare le difficoltà di Villa Verdi a Sant’Agata. Si tratta di una situazione gravissima su cui il Ministero dei Beni culturale e la Regione non possono chiudere gli occhi: il turismo nella Bassa rischia di essere messo in ginocchio per via dell’impossibilità di visitare luoghi così importanti. E’ inconcepibile che la ristrutturazione della chiesa di Roncole non sia finanziata dallo Stato ma i cittadini debbano sostenerla con una raccolta fondi. Il maestro Verdi ha fatto tanto per l’Italia, e noi oggi lasciamo che i suoi luoghi natali cadano a pezzi? Lo Stato intervenga immediatamente per salvaguardare un patrimonio così importante”.

Busseto, il capogruppo Brigati alla caccia di fondi europei

L’Unione Europea mette a disposizione di tutti i suoi comuni finanziamenti per fare diventare realtà le loro idee. Servono due cose: i buoni progetti e l’impegno per portare a casa i soldi. È per questo che venerdì 15 luglio ho partecipato a Isernia al convegno dell’associazione Siamo italiani, presieduta dall’europarlamentare Lara Comi. Siamo italiani è un’associazione europeista che ha come obiettivo proprio quello di rendere i piccoli comuni peotagonisti del rilancio dell’Italia. Ci sono state illustrate e presentate le tante opportunità che possiamo cogliere. Busseto deve tessere legami solidi con l’Unione europea. Non dobbiamo lasciarci scappare nessuna delle opportunità che ci sono. Fin da ora mi adopererò per individuare i bandi di finanziamento a cui possiamo partecipare. Il rilancio del nostro paese passa anche dall’Ue.

Nicolas Brigati, consigliere delegato ai Rapporti con l’Unione Europea

Busseto, Brigati (FI): “Stop all’accattonaggio”

La sicurezza, complice anche la crisi economica che sembra non finire mai, è uno dei principali problemi di questo particolare momento storico. Ad aumentare la sensazione di insicurezza dei cittadini ci sono anche le sempre più insistenti e stressanti richieste di elemosina dei parcheggiatori abusivi. Busseto non è esente da questo problema: andare a fare spesa è ormai diventato difficoltoso perché appena si parcheggia o si esce dal supermercato o peggio ancora il martedì e il venerdì durante il mercato settimanale  si viene assaliti da persone – quasi sempre straniere – che chiedono soldi. Spesso, se si rifiuta l’elemosina diventano aggressivi. Ormai bisogna aver paura anche ad andar a far spesa. La situazione di Busseto sta diventando insostenibile: bisogna fare qualcosa! Basterebbe mettere i nostri agenti della Polizia municipale nella condizioni di fare il loro lavoro. Il regolamento vieta e sanziona l’accattonaggio, soprattutto se fatto con insistenza o molestando i passanti. Invece, i nostri agenti, soprattutto a causa delle nefaste scelte sulla sicurezza portate avanti da quel baraccone chiamato Unione Terre Verdiane, sono pochi e costretti a impiegare il loro tempo a fare multe, invece che a vigilare sulla nostra sicurezza. Una maggior presenza degli agenti davanti ai supermercati indurrebbe i parcheggiatori ad andarsene. Invito, quindi, l’amministrazione comunale a rendersi conto del problema e ad intervenire presso chi di dovere (Unione Terre Verdiane e comandante della Polizia municipale) per studiare soluzioni. Ad esempio: perché non istituire la figura dell’osservatore civico volontario che, previa apposito corso di formazione, potrebbe segnalare situazioni sospette? Oppure: perchè non utilizzare i volontari del Auser per prevenire questo fenomeno fastidioso?

 

Nicolas Brigati

Coordinatore provinciale Forza Italia Giovani

Il Governo taglia e penalizza Parma e Busseto. Grazie Pd!

La scure ministeriale si abbatte sul Fondo unico per lo spettacolo e sulla nostra provincia con il taglio dei finanziamenti a enti di primaria importanza quali la Fondazione Teatro Regio, la Fondazione Toscanini, la Fondazione Prometeo, la Società dei Concerti ed anche il Comune di Busseto. Quest’ultimo, che aveva ricevuto lo scorso anno 10 mila euro per il concorso Voci Verdiane. Quest’anno non riceverà nulla! Una delle poche manifestazioni  di Busseto rimane senza finanziamenti. Si tratta di un “successo” di cui il Pd si può attribuire totalmente il merito, dato che governa tutti gli enti, a partire dal Comune di Busseto per arrivare al Governo, passando per Provincia e Regione. Un plauso particolare va ai tre parlamentari parmensi del Partito Democratico sempre pronti a criticare gli altri, dormono quando il loro Governo e il loro ministero penalizzano la nostra provincia. Ora, una volta che è il decreto è promulgato, loro arrivano e dicono che cercheranno di farlo cambiare. Ma finora dove sono stati? Sanno che il loro ministro metterà in grossa difficoltà gli enti a cui ha tagliato i fondi visto che il taglio dei finanziamenti è arrivata quando la programmazione è già stata fatta e finanziata? Tornando a Busseto, a nostro parere questa penalizzazione deve essere lo sprone a presentare progetti migliori per tornare ad avere fondi. In quanto a cultura, Busseto ha enormi potenzialità: compito dell’amministrazione comunale – soprattutto di quella che verrà – deve essere presentare il paese nel cui territorio è nato il maestro Giuseppe Verdi in ogni luogo dove ci possano essere finanziamenti, sia pubblici, sia privati. Per ottenerli ci vuole un progetto di grande respiro, che finora è mancato.

Francesca Gambarini – consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane

Nicolas Brigati – coordinatore provinciale Forza Italia Giovani

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