Il sindaco di Fidenza Massari condannato dalla Corte dei Conti

Ora è scritto nero su bianco: il sindaco Andrea Massari con il suo fido dirigente Gilioli e tutta la giunta comunale in carica all’epoca della vicenda (il 2018) non hanno agito correttamente nella vicenda della mancata assunzione di Claudio Malavasi come dirigente amministrativo del Comune di Fidenza.
La Procura della Corte dei Conti nella prima sentenza di condanna definiva così questo comportamento illegittimo:
– […] La condotta tenuta dai vertici del Comune di Fidenza, nell’occorso, è stata improntata alla massima sprezzante negligenza, lasciando trasparire una pervicace volontà di ostacolare in ogni modo l’assunzione del sig. Malavasi,
impegnando a tal fine tutte le risorse a disposizione dell’Ente locale che, invece, avrebbero dovuto essere utilizzate per perseguire finalità di pubblico interesse. […]
Per questi motivi sono stati condannati definitivamente dalla Corte dei Conti a risarcire il danno causato per non aver voluto assumere come dirigente amministrativo il dottor Claudio Malavasi, che a quel posto aveva diritto dopo aver partecipato al concorso indetto dal comune. Testardamente e caparbiamente il sindaco Massari ha voluto sfidare ogni grado di giudizio amministrativo e contabile, uscendone sempre sconfitto.
Tanti soldi pubblici sono stati spesi solo perchè Massari aveva deciso che non poteva essere Malavasi il dirigente assunto dal comune, come poi emerso anche da alcune testimonianze tra cui quella di un assessore di allora.
La Procura della Corte dei Conti ha descritto così la cosa:
[…]E’ comunque un dato di fatto oggettivo che il Comune di Fidenza (il cui vertice politico è il Massari), ha pervicacemente ostacolato l’assunzione del sig. Malavasi, con una serie di condotte finalizzate a renderla impossibile, condotte che non si sono fermate neanche a seguito di pronunce dell’Autorità giudiziaria, pur lapidarie nel giudicare il ricorso del sig. Malavasi “manifestamente fondato”, pronunce che sono state dapprima impugnate, quindi impunemente disattese. […]
Sulla questione, si era già pronunciata più volte la giustizia amministrativa, ora è stata la volta di quella contabile. E sappiamo che è aperto anche un filone penale sulla vicenda, di cui attendiamo gli sviluppi. Ora al sindaco, alla sua giunta e al suo fido dirigente resta da fare una sola cosa. Anzi due.
Pagare quanto dovuto e dimettersi.

Francesca Gambarini

(Noi Moderati)

Fidenza, Cambiamo!: “Chiarezza sulle indagini della Corte dei Conti”

Sono passati alcuni giorni da quando il postino ha bussato alla porta del Comune di Fidenza. Sembra che il postino sia stato mandato dalla procura della Corte dei Conti, che ha deciso di approfondire la vicenda del concorso da dirigente amministrativo e le innumerevoli sconfitte al Tar del Comune di Fidenza. Pare che la Corte dei Conti abbia deciso di valutare se c’è stato o meno un danno erariale. Ecco che quindi sarebbe spiegato il motivo delle “lettere” arrivate in Comune che quindi sarebbero inviti a dedurre inviati al sindaco Massari, alla giunta, al dirigente unico dei servizi tecnici e ad altri funzionari. Naturalmente sarà la Corte dei Conti a decidere se c’è stato o meno un danno erariale. Noi chiediamo al sindaco trasparenza e serietà: informi il consiglio comunale e la città di quanto sta accadendo e chiarisca la sua posizione e quella della sua giunta. Ben ricordiamo infatti che nonostante le sentenze del Tar il sindaco volle portare avanti la sua battaglia ad personam. Questo è il risultato. Chi amministra la cosa pubblica è dipendente dei cittadini e a loro deve rendere conto, soprattutto quando si parla di utilizzo di soldi pubblici. Da parte nostra ribadiamo un semplice concetto: se qualcuno ha sbagliato deve pagare di tasca propria.

Francesca Gambarini, coordinatore regionale Cambiamo!

Giuseppe Comerci, consigliere comunale Cambiamo!

Cambiamo!: “Rendere pubblici i contenuti delle comunicazioni mandate dalla Corte dei Conti al Comune di Fidenza”

C’è posta per il Comune di Fidenza. Sembra, infatti, che il postino in questi giorni abbia suonato e abbia lasciato delle lettere per la giunta comunale e per il dirigente unico dei Servizi tecnici. Di cosa si tratterà? Abbiamo pensato che potrebbero esserci stati sviluppi in seguito alla relazione degli ispettori del Ministero dell’Economia, che avevano contestato numerose presunte irregolarità al Comune. Quindi la Corte dei Conti potrebbe aver bussato alla porta del Comune. Oppure abbiamo pensato che tutto potrebbe essere legato alle varie cause perse al Tar nelle querelle relativa al concorso da dirigente amministrativo.Chiediamo al sindaco Massari di dare una spiegazione e di dare comunicazione al consiglio comunale e alla città. Se ci sono stati sviluppi dopo la relazione degli ispettori o dopo le sentenze del Tar è doveroso che la città ne sia a conoscenza. Il sindaco Massari deve dire con chiarezza che non saranno i cittadini a pagare di tasca propria gli errori che potrebbero essere stati fatti. Chi ha eventualmente percepito somme senza averne diritto e chi ha redatto atti non corretti deve assumersene la responsabilità pagando di tasca propria l’eventuale cifre da restituire al Comune.


Francesca Gambarini, coordinatore regionale Cambiamo!

Giuseppe Comerci, consigliere comunale Cambiamo!

Gambarini (FI): “L’Unione Terre Verdiane bocciata dalla Corte dei conti”

«La Corte dei conti ha bocciato l’Unione Terre Verdiane. Addirittura l’ente voluto, creato e gestito male dalla sinistra viene indicato come esempio negativo». Lo afferma Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia a Fidenza e consigliera anche in Unione Terre Verdiane. In una conferenza stampa, tenuta nel primo pomeriggio di lunedì sotto i portici del Municipio, la Gambarini ha mostrato una relazione della Corte dei conti (sezione delle autonomie) sul tema «La gestione associata delle funzioni e dei servizi comunali», presentata il 1° dicembre 2015 alla commissione Affari costituzionali della Camera dei deputati. La consigliera fa riferimento ad un passaggio ben preciso del documento. Cita: «”Non sempre la gestione associata delle funzioni e dei servizi ha determinato i benefici attesi, in termini di efficienza ed economicità, per effetto delle sinergie ed economie di scala realizzate. Almeno in un caso (Unione Terre Verdiane) la gestione unificata del servizio di polizia municipale ha prodotto un notevole incremento della spesa non compatibile con le capacità finanziarie dei comuni di più ridotte dimensioni, tanto da indurre recentemente ad una deliberazione di scioglimento”». Come noto, infatti, l’Unione Terre Verdiane non esisterà più a partire dal 1° gennaio 2017. «L’Unione Terre Verdiane si conferma un disastro. E stavolta non lo dico io, ma la Corte dei conti. Anch’io ho votato il recesso dall’Unione Terre Verdiane, proprio perché da tempo sostengo che l’ente abbia solo sprecato soldi e fatto pagare multe – commenta la Gambarini – . Ora, mi auguro che il presidente si decida a dare risposte e a intraprendere un percorso serio. Spero che la risposta non sia l’unione Fidenza Salso, che non poterebbe nessun beneficio ai fidentini». (Gazzetta di Parma, 9 marzo 2016)

Le Terme? La peggior partecipata della Regione. Parola della Corte dei conti

Terme di Salsomaggiore e Tabiano salgono ancora una volta agli orrori della cronaca. La Corte dei conti, infatti, ha rilevato come sia la peggiore partecipata della Regione Emilia Romagna. La Corte sottolinea come i 2,4 milioni di euro di perdita nel 2013 abbiano inguaiato il bilancio della Regione e come sia già al terzo esercizio negativo consecutivo. Ma il giudizio della corte è stranamente clemente. Infatti, Terme perde 4 milioni di euro, non 2,4 (se si conta la cassa integrazione) e perde non da 3 esercizi consecutivi, ma ormai quasi da 10. Secondo la relazione dei revisori dei conti di Salsomaggiore, Terme ha perso 15 milioni di euro di valore patrimoniale il 30% del valore della produzione (ovvero dei ricavi). Da 5 anni ha piazzato 81 dipendenti su 220 in cassa integrazione in deroga, saccheggiando il fondo regionale senza alcun progetto serio di rilancio. Finita la cassa, il 30 novembre prossimo, gli 81 cassaintegrati diventeranno, per l’azienda, di colpo, 81 esuberi da licenziare. Negli ultimi 7 anni ha bruciato milioni di euro in investimenti assurdi, con la complicità di Comune, Regione, Provincia e di manager incapaci. Insomma, di fronte a tutto questo e al fatto che gli autori sono noti e riconoscibili, nessuna autorità fa nulla, nonostante da anni Forza Italia denunci questo autentico scandalo. Ormai l’azienda è morta, ma sarebbe moralmente doveroso chiedere conto agli autori del misfatto. Ma siamo in Emilia e la Corte dei conti guarda i conti degli altri ma non quelli, in rosso, dei compagni.

Francesca Gambarini

Candidata al Consiglio regionale per Forza Italia

Interrogazione ad oggetto: limiti assunzioni secondo legge

Premesso che:

a) Con determinazione 604del11/7/2014 è stato approvato avviso di selezione per il conferimento di incarico a tempo determinato di dirigente dei Servizi tecnici comunali ex art.110 tueel;

b) Con deliberazione nr 170/2014 PAR della Corte dei Conti Emilia Romagna Sezione Controlli depositata e rese disponibile il 7/7/2014 la Corte ha stabilito che il Comune di Fidenza debba procedere ad un riconteggio dei limiti assunzionali previsti dall’art. 1 comma 557 e 557 bis della legge 296/2006 e succ. mod. in quanto deve tenere conto della quota di personale ASP transitata da altri enti (USL) che di quella riferita alle assunzioni dirette nonché depurarla della quota che si riferisce ai dipendenti trasferiti dal Comune di Fidenza alla stessa ASP;

Considerato di dover verificare se alla luce di queste rettifiche il Comune potrà ancora assumere il Dirigente in parola ed alfine di evitare di dare corso alla procedura di selezione in assenza del processo di autorizzazione alla luce di questa modifica della quale si sarebbe dovuto già tener conto al momento dell’approvazione dell’avviso che è infatti successivo alla pubblicazione della succitata sentenza;

INTERROGA il Sindaco e la Giunta per:

-avere copia del conteggio del nuovo limite assunzionale adeguato a seguito della delibera della Corte dei Conti Emilia Romagna nr 170/2014 con allegato il parere del Collegio dei revisori dei Conti;

-sapere per quale motivo tale conteggio non viene evidenziato nella determinazione nr. 604/2014

-avere copia della valutazione rilevata nel sistema di controllo degli atti interno (se risulta conforme o meno visto che non tiene conto della delibera della Corte dei Conti ER nr 170/2014) e nel sistema qualità ISO 9001:2000

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