Comunicato su Ponte Verdi – Ragazzola

La pazienza ha un limite. E oramai quella dei cittadini della Bassa parmense è esaurita. La riapertura (ahimè. ancora a senso unico alternato) del ponte Verdi tra Ragazzola e San Daniele Po slitta di nuovo per problemi ai piloni. Le condizioni del ponte sono note da anni ma a quanto pare i signori della sinistra locale e regionale mai li hanno presi sul serio dato che se ne accorgono solo ora. Il cantiere del ponte Verdi, per colpa dell’incapacità e del disinteresse del Pd, sembra diventato la storia infinita con infiniti danni al nostro territorio, dato che è diventato complicatissimo passare da una sponda all’altra del fiume. Ciò mette in gravissima difficoltà aziende e lavoratori perchè parliamo di due territori confinanti la cui economia e vita quotidiana sono fortemente intrecciati. Ma questo i signori del Pd non lo sanno, dato che per loro la Bassa esiste soltanto per venire a tagliare i nastri delle fiere gastronomiche. Se non sono in grado di sistemare il ponte, suggeriamo a Bonaccini di chiedere consiglio al presidente Toti che in molto meno tempo è riuscito a ricostruire un ponte molto più grande ed importante del nostro. Riteniamo, infine, che sia necessario, data appunto l’importanza del ponte per la Bassa parmense e la Bassa cremonese, che sia lo Stato ad interessarsi delle ristrutturazione del ponte dato che Provincia e Regione, come è evidente, non sono in grado di farlo. Invitiamo perciò la piacentina ministro De Micheli ad aprire gli occhi sulla situazione di un’infrastruttura a due passi da casa e a programmare a brevissimo un intervento che sia stavolta risolutivo.
Nicolas Brigati – Consigliere comunale maggioranza BussetoJacopo Rosa – Consigliere comunale maggioranza ColornoAndrea Carrara – Consigliere comunale “La nostra Bassa” RoccabiancaGianluca Copelli – Consigliere comunale maggioranza Polesine ZibelloFrancesca Gambarini – Coordinatore regionale Cambiamo!

Ponte Verdi, Gambarini e Brigati (Cambiamo!): “La nuova chiusura potrebbe mettere in ginocchio tutto il territorio”

Ponte Verdi, Gambarini e Brigati (Cambiamo!): “La nuova chiusura potrebbe mettere in ginocchio tutto il territorio”
PARMA, 21 lug. – “Altri due mesi di chiusura totale per il ponte sul Po tra Ragazzola e San Daniele Po. Per due mesi sarà impossibile passare da un parte all’altra del Po (a meno che non si percorrano almeno un centinaio di chilometri in più) per tutti i residenti e i lavoratori della Bassa Ovest. E, in più, nemmeno questi due mesi nemmeno serviranno a terminare i lavori dato che alla riapertura il ponte sarà aperto al traffico a senso unico alternato. Questa decisione, a poche settimane dalla fine del lockdown, potrebbe mettere in gravissima difficoltà le tante aziende della zona e creare disagi enormi a tutti i pendolari”. Lo scrivono in una nota gli esponenti di Cambiamo! Francesca Gambarini, coordinatore regionale, e Nicolas Brigati. “Mettere in sicurezza il ponte è sacrosanto ma davvero non riusciamo a capire perchè non lo sia fatto nei mesi scorsi, dato che parliamo di un cantiere aperto da tempo, e perchè non si siano sfruttate le settimane del lockdown, quando il traffico era per forze di cose minore – proseguono – . Ancora più assurdo che i due mesi di chiusura totale nemmeno servano a finire i lavori. Perchè tutto questo? Ci si rende conto che si sta mettendo in ginocchio un intero territorio? Se il problema sono i soldi, il presidente della Provincia li vada a prendere a Bologna o Roma. Faccia ciò che ritiene ma risolva il problema perchè non si può giocare in questo modo sulla pelle delle persone e delle aziende. I lavori di messa in sicurezza di questo importantissimo ponte stanno diventando la storia infinita e questo non è accettabile. Ci auguriamo che quanto meno venga comunicato quando si pensa di finire completamente i lavori perchè così non si può andare avanti”.

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