Francesca Gambarini nuovo commissario di Forza Italia per la provincia di Parma

La fidentina Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Fidenza, è il nuovo commissario di Forza Italia per la provincia di Parma. L’incarico è stato ufficializzato nella serata di ieri del neo commissario regionale, onorevole Galeazzo Bignami. “Ringrazio l’amico on. Galeazzo Bignami per la fiducia mostrami nell’affidarmi questo incarico e l’amica sen. Anna Maria Bernini per il sostegno che non mi hai mai fatto mancare – commenta Gambarini – . Il tempo di perdersi in chiacchiere però è finito: c’è tanto da fare per ricostruire e rilanciare il partito a Parma, in città e provincia. Il lavoro da fare è molto e il tempo poco perchè il primo appuntamento importante è vicino: la prossima primavera ci saranno le elezioni amministrative in tanti comuni della nostra provincia. E a tal proposito prenderò subito contatti con i nostri alleati di centrodestra per costruire insieme l’alternativa alla sinistra. Da oggi Forza Italia nel parmense cambierà registro: da un lato valorizzeremo chi già si impegna con passione e competenza per il proprio paese, dall’altro saremo aperti a idee e energie nuove. Sarò a disposizione e a servizio del territorio con il consueto impegno e la consueta passione per il mio territorio. Da oggi si volta pagina”.

Gambarini (FI): “Il Pd non ha più la maggioranza in Provincia”

Sorpresa: il Pd non ha più la maggioranza in Consiglio provinciale. Su 12 consiglieri eletti soltanto 5 sono in quota Pd. Questo vuol dire che il Pd non potrà più usare questo organo come un luogo dove approvare cose utili prima al partito e poi alla Provincia di Parma. Lo strano meccanismo messo a punto dal governo Renzi per togliere il diritto di voto ai cittadini stavolta non ha premiato il Pd. Magari, data la nuova composizione del Consiglio provinciale, è la volta buona per iniziare a pensare più al territorio e meno al partito…

Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza

Forza Italia: “Perché non si è pensato di ricollocare i dipendenti in uscita dalle Province nel settore sicurezza?

“Perché non è stata prevista la possibilità di ricollocare i dipendenti in uscita della Province nel settore sicurezza? In un momento come questo ricollocare i dipendenti negli uffici amministrativi delle questure, ad occuparsi ad esempio dei passaporti e dei visti, avrebbe consentito di “liberare” agenti da destinare al controllo della città”. Lo affermano in una nota Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia a Fidenza, e Antonella Amore, esponente di Forza Italia Parma. “Recentemente la Regione ha provveduto a ricollocare 1202 dipendenti in uscita dalle Province dopo la riforma Delrio (legge 56/2014), che ha fissato nuove disposizioni su città metropolitane, province, unioni e fusioni di comuni. Novità recepite dalle Regione con la legge regionale 13/2015. Per quanto riguarda il personale della Provincia di Parma, si tratta di 119 persone, 88 saranno assegnate alla Regione Emilia Romagna e 31 all’Arpa. A nostro avviso, si sarebbe potuta cogliere l’occasione per una riorganizzazione seria degli organici della pubblica amministrazione. Dopo aver analizzato attentamente i bisogni delle piante organiche di Regione e Arpa, si sarebbero potuti riorganizzare gli uffici, “liberando” una parte di personale da poter così destinare agli uffici amministrativi delle questure, in modo da consentire agli agenti di destinare più tempo al controllo del territorio e meno alla burocrazia”. Sulla questione è stata anche presentata un’interrogazione in Regione dal consigliere Galeazzo Bignami (Forza Italia). Bignami chiede alla giunta regionale “quali siano state le modalità di individuazione del personale da ricollocare e quelle di eventuale confronto con le organizzazioni sindacali; l’elenco dettagliato dei trasferimenti del personale con l’indicazione della struttura di provenienza e quella di destinazione di ciascuno; -quali costi abbia comportato tale operazione per la Regione Emilia Romagna e quali costi del personale saranno a carico suo e delle sue strutture territoriali”.

Il caos in Provincia è merito di Renzi

Oggi i dipendenti della Provincia di Parma protestano, preoccupati per il loro posto di lavoro. Nei giorni scorsi, la stessa cosa hanno fatto i dipendenti di tante altre Province, da nord a sud. Questo è il risultato della finta riforma voluta da Renzi e Delrio. Per ottenere consenso elettorale hanno annunciato l’abolizione delle Province. Peccato che le Province siano rimaste: l’unica cosa che è stata abolita è stata la democrazia. I cittadini non possono più votare per la Provincia e le elezioni si sono ridotte ad una spartizione di poltrone. Non sarà proprio per la necessità di avere poltrone da distribuire che il Governo non ha avuto il coraggio di abolire questo ente? Inoltre, non contenti di aver tolto ai cittadini il diritto di voto, Renzi e Delrio hanno pensato bene di fare tutto in fretta e furia, senza chiarire quali sono le competenze delle nuove province e lasciando i dipendenti in balia di sé stessi. Non sarebbe stato meglio abolire totalmente le province, definendo con chiarezza quali competenza sarebbero passate ai Comuni e quali alle Regione e ricollocando il personale? Invece no: in puro stile renziano si è buttato fumo negli occhi ai cittadini, con una finta riforma, che ha abolito il diritto di voto e ha creato solamente confusione. I cittadini non si facciano ingannare dagli annunci del premier non eletto: le Province esistono ancora però non si sa cosa devono fare. Le proteste dei dipendenti in tutta Italia sono la dimostrazione del caos creato della finta e pasticciata riforma di Matteo Renzi e Graziano Delrio.

 

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