Fidenza, Gambarini (FI): “Sul tunnel di via Mascagni si interpellino i cittadini”

Trasparenza e partecipazione erano le parole d’ordine di questo sindaco e di questa amministrazione. O almeno lo erano in campagna elettorale. Sono tanti i casi in cui il sindaco si è completamente dimenticato di aver promesso di coinvolgere ed ascoltare i cittadini nelle sue scelte. Uno di questi è il tunnel di via Mascagni. Se ne parla da oltre 10 anni e da oltre 10 anni i residenti della zona sono fortemente contrari. Nel 2005 hanno anche raccolto 800 firme per esprimere la loro contrarietà a questa opera. Arrivato Massari, il tunnel di via Mascagni è stato ritirato fuori dal cassetto e nemmeno sappiamo se il progetto, che ha più di 10 anni, è stato quanto meno rivisto o se la voglia di cementificare anche la campagna al di là della ferrovia ha prevalso su tutto il resto. Oltre a questo, il sindaco ha mai pensato alla sostenibilità ambientale o all’impatto acustico dell’opera? La normativa sull’inquinamento acustico è molto rigorosa e già ci pare che in via Mascagni, data la vicinanza con la ferrovia, la situazione sia al limite. Con un tunnel che aumenterà notevolmente il traffico aumenteranno sia l’inquinamento acustico sia quello atmosferico. Mi chiedo, poi, anche se siano stati fatti accertamenti sulla situazione statica degli edifici di via Mascagni, dato che le vibrazioni a cui saranno sottoposti aumenteranno notevolmente. Da ultimo, ricordo che esistono aree verdi che verranno probabilmente ridotte per realizzare il tunnel e che gli alloggi, acquistati con sacrifici dai proprietari, si svaluteranno. Amministrare bene, caro sindaco, non vuol dire solo ottenere finanziamenti e costruire, ma anche ascoltare i cittadini per realizzare insieme a loro una Fidenza vivibile.
Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

Unione Fidenza Salso, Gambarini (FI): “Quanto costa ai fidentini?”

Tra Natale e Capodanno, periodo in cui tanti si prendono qualche giorno di meritato riposo, il sindaco Massari porta a compimento il suo nuovo giochino, l’Unione Fidenza Salso. Da domenica, infatti, nell’Unione Terre Verdiane rimarranno soltanto Fidenza e Salso. Per domani, 28 dicembre, il sindaco e presidente dell’Unione Terre Verdiane Massari ha fatto convocare il Consiglio dell’Unione che dovrebbe approvare il bilancio dell’ente. Un Consiglio così importante non si può convocare in periodo festivo, ma forse si agisce così per fare in modo che i fidentini non si accorgano del regalo che il sindaco sta preparando loro. In questo bilancio immaginavo di trovare la spiegazione di come funzionerà la nuova Unione a due. Invece, niente di tutto questo. E nulla neppure sulle funzioni che resteranno in convenzione con gli altri Comuni. La sensazione è quella che si stia facendo per l’ennesima volta un salto nel buio e che non si abbia la minima idea di come verrà gestito l’ente da domenica prossima. O forse il sindaco Massari ha preferito lasciare tutto nel vago per poter usare il giochino come meglio crede? Sono davvero preoccupata per le conseguenze che tutto questo avrà sul bilancio del Comune di Fidenza. Ad oggi nulla si sa di come funzionerà la nuova Unione a due e dei suoi costi di funzionamento, che, come sempre ricadranno sulle tasche dei fidentini. La vicenda dell’Unione Terre Verdiane è emblematica di come il Pd consideri questo territorio una proprietà su cui fare ciò che si vuole. Prima si è creato l’ente per motivi elettorali e per avere qualche poltrona in più da distribuire, poi sono stati creati il debito e tutti gli altri problemi. Infine non sapendo più come fare si è pensato di chiudere tutto. Salvo non riuscire a fare nemmeno questo e stabilire che Fidenza e Salso dovranno tenere in piedi il baraccone.
Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

Forza Italia: “No al trasferimento dei presunti profughi ribelli nel parmense”

A Cona, in Veneto, è successo qualcosa di gravissimo. Presunti profughi si sono ribellati, sequestrando il personale del centro che li ospita. In tutta risposta, il ministero dell’Interno decide di trasferirli. Dove? In Emilia Romagna. E a quanto pare una parte arriverà anche a Parma o nel parmense. La nostra provincia è quella che ne ospita di più dopo la ben più grande Bologna e non è concepibile che ne vengano portati altri. E chi ci dice che tra questi non ci saranno proprio i promotori della rivolta? Queste persone dovrebbero essere immediatamente arrestate ed espulse, non trasferite. Ma a questo probabilmente Sua Eccellenza il Prefetto non ci pensa, forse è troppo impegnato a cercare di appuntarsi al petto un’altra medaglia per farsi bello con i suoi capi a Roma, quelli che promuovono l’accoglienza a tutti i costi. Il modello di accoglienza dei prefetti e dei governi di centrosinistra ha palesemente fallito. Non è possibile che a una sola cooperativa vengano affidati 1500 migranti: questo è business, non ci sono altri termini per definirlo. Quanti controlli sono stati fatti sulla cooperativa in questione e sul centro di Cona? Probabilmente nessuno, altrimenti non si sarebbe arrivati a questo punto. E’ sempre più evidente che non si può andare avanti così. Le politiche sull’immigrazione vanno cambiate. Il presidente Bonaccini si svegli e si faccia sentire perchè non può essere l’Emilia Romagna la Regione che si fa carico di questo enorme problema.

Paolo Buzzi – Forza Italia Parma
Francesca Gambarini – Forza Italia Fidenza

Solari – Magnaghi, Gambarini (FI): “Ogni scuola deve mantenere la propria autonomia”

Il Partito democratico (che di democratico ha ormai solo il nome) cerca di nuovo di rigirare la frittata dicendo che l’idea di creare un unico polo formato da Solari, Magnaghi, Galilei e Bocchialini è una loro idea. Peccato, che mai prima d’ora nè il sindaco Massari, nè l’assessore Bariggi vi abbiano fatto cenno nel rispondere alle interrogazioni presentate in Consiglio comunale. Se lo hanno proposto il 14 dicembre, perchè non lo hanno detto durante il Consiglio comunale del 20 dicembre? Qualcosa non torna. E, infatti, la proposta di unire il Magnaghi al Polo agroindustriale è stata fatta dalla vicesindaco di San Secondo Ketty Pellegrini. Una proposta che andava incontro alle esigenze di entrambe le scuole, ma che il Pd di Fidenza e Salso nemmeno aveva preso in considerazione. Addirittura, in Consiglio comunale ci hanno detto che gli altri Comuni non erano titolati a dire la loro su questa faccenda. All’improvviso, quando la Regione va oltre la loro visione, la proposta della vicesindaco di San Secondo diventata la loro. Forse sarebbe meglio fare un bagno di umiltà, senza cercare di appuntarsi a tutti i costi la medaglia sul petto. Perchè, caro Pd, in qualunque modo la si racconti il risultato finale è sempre la creazione di un polo formato da 4 scuole. Se queste sono le premesse, sarà necessario vigilare attentamente sui lavori del tavolo tecnico per non rischiare di cadere dalla padella alla brace. Devono essere salvaguardate le peculiarità didattiche e le risorse umane e strumentali di tutte e 4 le scuole coinvolte.

Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia

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