Sulla Giornata della Memoria

La Giornata della Memoria è stata istituita per commemorare le vittime dell’Olocausto. Lo scopo è quello di raccontare i crimini perpetrati dai nazisti e la tragedia di milioni di persone sterminate in nome di un’ideologia malata per fare in modo che non si ripetano più. Non è una frase fatta perchè più di una volta l’uomo si è macchiato di crimini orrendi: noi li condanniamo tutti e li vogliamo ricordare tutti perchè le tragedie e le vite umane spezzate hanno tutte la stessa importanza. Non importa se i carnefici siano rossi o neri: i criminali sono criminali. La Giornata della Memoria non deve essere una semplice commemorazione ma deve essere il momento in cui si danno ai più giovani spunti di riflessione. Quest’anno a Fidenza non è stato così: nemmeno si è raccontato cosa è successo nei campi di sterminio nazisti. Lo diciamo con dispiacere: abbiamo assistito a una lezione di storia asettica che ha toccato solo in maniera molto marginale il dramma dell’Olocausto. Va bene raccontare dei campi di internamento in Italia ma non va bene farlo (come si è fatto a Fidenza) senza raccontare cosa è successo ad Auschwitz, Dachau o Mathausen perchè si dà una visione parziale. Il sindaco, invece, ha colto l’occasione per parlare di immigrazione, ha fatto paragoni assurdi e ha dimenticato però, strumentalizzando il tutto, di citare il terrorismo islamico. Insomma, una visione parziale che non rende certo onore alla memoria delle milioni di vittime della follia umana.
Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia
Giuseppe Comerci, consigliere Forza Italia

Consiglio comunale straordinario all’Ospedale di Vaio

Comunicato condiviso da Forza Italia, Rete Civica e Movimento 5 Stelle

Esiste ancora oggi una diffusa percezione di insufficienza dei servizi sanitari dedicata alla nostra comunità. Pur avendo servizi di ottimo livello, basti pensare all’ospedale di Vaio e idee di sviluppo delle cure di primo livello nelle aspettative dei cittadini del nostro territorio ci sono ancora margini di miglioramento .
Come rappresentanti di opposizione in Consiglio Comunale abbiamo chiesto, per la seconda volta, un Consiglio straordinario sul tema delle sanità per seguire sviluppi del piano riorganizzativo in corso,di questo di cui diversamente non saremmo stati messi a conoscenza. Come movimento civico intendiamo essere informati e vigilare su un tema “quello della sanità” che ovviamente non ha, ne’ può avere colori politici.
Ringraziamo per questo i due Direttori Generali, Dr.ssa Saccenti e Dr. Fabi per la loro presenza e disponibilità.
Una sanità adeguata ai bisogni è un diritto dei cittadini ed un dovere da parte delle istituzioni . La qualità dei servizi sanitari del nostro territorio ha raggiunto in questi anni “buoni livelli” che, non possono essere messi in discussione dalla ricerca di una eccessiva efficienza.che, potrebbe mettere a rischio “. il mantenimento di un servizio sanitario pubblico, universale, che garantisca accesso alle cure a tutti i cittadini.
Ci auguriamo quindi non solo che, il sistema venga “mantenuto”, ma anche che si sviluppi ed abbia le risorse adeguate : spazi, persone e tecnologie.
E’ di questi giorni l’allarme dei Sindacati che registrano un forte calo del personale causato dal blocco del turn over in parallelo all’ aumento dell’età media dei dipendenti, 10.000 le persone in meno tra medici, infermieri,Oss e tecnici della riabilitazione, nel solo 2015.
Il rischio è che il sistema collassi e che “si ‘impoverisca’, non solo di risorse economiche ma anche umane.

E’ con estrema soddisfazione che cogliamo lo stato di avanzamento della “nuova ala ospedaliera partendo dai nuovi locali del P.Soccorso, recentemente inaugurati e e già funzionanti, ma con altrettanta preoccupazione cogliamo la preoccupazione interna e dei sindacati, in merito alla inadeguatezza delle risorse umane rispetto ai nuovi spazi e la nuova organizzazione del lavoro.
Abbiamo anche molte preoccupazioni sul rischio di perdere professionalità e competenze nei ruoli dirigenziali dei dipartimenti e reparti che potrebbero causare la diminuzione dell’ attrattiva del nostro ospedale e un “ fisiologico” appiattimento verso l’ Azienda ospedaliera di Parma o verso la sanità piacentina .
Crediamo che l’ Ospedale di Fidenza possa avere un’ opportunità importante : nell’asse della Via Emilia, potrebbe fare da cerniera tra Parma- Piacenza ma potrebbe anche rischiare, con due Aziende forti, Parma e Piacenza di diventare “ un polo troppo satellite “.

Oggi non siamo qui per mettere in discussione le integrazioni già in corso, Ospedale di Fidenza con l’Ospedale di Borgotaro ; Azienda Usl e Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma, ne tantomeno i confini delle aree vaste , anche se regioni che hanno già sperimentato questi percorsi obbligati dalle minori risorse economiche , ne hanno già constatato i limiti e stanno rivedendone la progettualità .
Oggi siamo qui per ribadire che per noi, l’uso integrato degli ospedali è una strada , ma valorizzandone e non svuotandone il ruolo! Dobbiamo dare una doppia risposta: centralizzata e multi-specialistica ma non perdere “la prossimità “ con servizi di base che tengano conto di un territorio che sta invecchiando ma anche specialistici ed una territorialità rafforzata.

A riguardo, riteniamo sia necessario dotare Fidenza di più posti di Lungodenza e riabilitazione. I 10 posti programmati “ rischiano di essere insufficienti”, anche alla luce di un Ospedale di Comunità, quello di S. Secondo P.se che, svolge un ruolo prevalentemente a favore per il territorio della Bassa. Al tal proposito basti pensare che la nostra comunità sta invecchiando e sarà sempre più gravata da situazioni di perdita di autonomia e indipendenza . Oggi, molto spesso, il dopo ricovero è gestito o a Parma ( Don Gnocchi ) o a Villa Igea o nelle Case Protette della Bassa parmense con disagio per i familiari a loro volta spesso anziani. Inoltre Fidenza ha rinunciato molti anni fa ad avere posti di RSA (residenza sanitaria assistita ). Questa scelta a nostro avviso va riconsiderata, così come riteniamo vada potenziata l’attività a domicilio con particolare riguardo al tema delle cure palliative .
Per quanto riguarda la specialistica l’Ospedale di Fidenza ha potenzialità di sviluppo anche su branche “altamente specialistiche” come quella delle “malattie rare “ dando seguito al progetto avviato alcuni anni fa sulle “malattie rare neuromuscolari” , finanziato dalla Fondazione Cariparma .

Altro tema: la costante riduzione di posti letto . L’Emilia-Romagna ha attualmente 4,2 posti letto per 1000 abitanti. Per adeguarsi agli standard nazionali indicati dal decreto ministeriale (3,7 posti letto per 1000 abitanti, comprensivi di 0,7 per la riabilitazione e la lungodegenza post-acuzie ) ha disposto un ulteriore contenimento di posti letto nel 2016 :- 815 posti per gli ospedali pubblici entro il 31 dicembre 2016 . Una “riduzione rischiosa”, se si pensa che questo ulteriore calo va a sommarsi ai meno 1700 degli anni precedenti e che l’indice di occupazione media non si combina con le caratteristiche di un territorio “sempre più anziano” .Quanti e in quali ambiti avverrà in Provincia di Parma ?
La riduzione di posti letto “ purtroppo” non è bilanciata da reali politiche sanitarie di crescita delle cure primarie e dell’integrazione ospedale-territorio. Basti pensare che la nuova Casa della Salute di Fidenza è stata pensata senza la piena integrazione professionale tra medici e altri operatori sanitari, tra servizi ospedalieri e territoriali, tra sanità e sociale, giacché non abiteranno gli stessi spazi. Il che crea dispendio di energie tra gli operatori e non adeguata accessibilità ai cittadini .Come può un cittadino autodeterminarsi nel pellegrinaggio alla ricerca di risposte di salute, se queste non sono disponibili in un unico luogo ?
Come può un processo di integrazione vera svilupparsi se non in una logistica comune del mondo professionale ?
E’ necessario “ nell’applicazione dei piani di riordino e di sviluppo” garantire la qualità dei servizi e coinvolgere tutti i professionisti nelle scelte strategiche.
Per l’Ospedale di Fidenza abbiamo bisogno di una forte caratterizzazione, di obiettivi di crescita e di “forte coinvolgimento “ .
Vigileremo affinchè il sindaco garantisca i giusti livelli di assistenza nella nostra realtà e come movimento civico intendiamo dare un contributo.

Fallimento Di Vittorio, Gambarini (FI): “Bene la Regione, ma fare chiarezza presto”

La Regione Emilia Romagna, facendo seguito ad un atto di alcuni mesi fa, ha approvato una delibera che facilita la vendita degli alloggi a proprietà indivisa ai soci assegnatari. Si tratta di una decisione che riguarda anche la cooperativa Di Vittorio. Come ho già dichiarato più volte, è un provvedimento che mi trova d’accordo dato che rappresenta uno strumento in più in mano ai curatori fallimentari (che ringrazio per il lavoro che stanno facendo) per recuperare risorse da restituire ai soci della Di Vittorio, che hanno perso i loro risparmi nel fallimento della cooperativa. Rinnovo, quindi, la richiesta all’amministrazione comunale di dare parere favorevole alla vendita degli alloggi. Questo, sebbene importante, è solo un piccolo passo. Il lavoro che deve essere fatto per restituire i propri soldi ai soci truffati è ancora molto e tanti sono gli aspetti da chiarire per capire le cause e le responsabilità di un crac dalle proporzioni enormi quale è stato quello della Di Vittorio. Questioni delle quali si sta occupando chi di dovere. Non posso, però, non ricordare che la vicenda si svolge in un contesto politico ben preciso: per capirlo basta leggere i nomi di chi ha fatto parte del Cda della Di Vittorio e della sua partecipata Polis, campionessa della speculazione spericolata. Balzeranno all’occhio nominativi di persone legate alla sinistra cittadina che hanno avuto (o hanno tuttora) ruoli politici o tecnici nel Comune di Fidenza. E, nonostante l’evidenza, il centrosinistra fidentino continua a fingere che niente sia successo…

 
Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

 

Brigati (FI Giovani): “No all’arrivo di altri profughi nel Parmense”

Nei giorni scorsi un nutrito gruppo di richiedenti asilo provenienti da Cona, la località del Veneto in cui i migranti hanno scatenato la rivolta, è stata trasferito al Cie di Bologna. I partiti di centrodestra, in concomitanza con l’arrivo in Emilia dei richiedenti asilo, hanno manifestato davanti al Cie del capoluogo emiliano per ribadire la loro contrarietà alle politiche di accoglienza portate avanti dal Governo. Presente anche una delegazione di Forza Italia Giovani Parma. “Gira insistentemente voce che parte dei migranti arrivati a Bologna dal Veneto possano essere trasferiti a Parma. Abbiamo partecipato alla manifestazione – spiega il coordinatore provinciale di Forza Italia Giovani Nicolas Brigati – per dire che Parma non può accogliere altri migranti, men che meno se tra di loro ci possono essere persone che hanno scatenato una rivolta. La nostra provincia, in relazione alla popolazione, ospita più migranti della ben più grande provincia di Bologna. Questo probabilmente è motivo di vanto per il prefetto e alcuni nostri amministratori di sinistra, ma per Forza Italia e per la stragrande maggioranza dei cittadini è un grosso problema. E’ ora di dire basta! Mi auguro quindi che il nuovo ministro dell’Interno Minniti si riveli migliore di Alfano e riesca quanto meno a limitare il business che sta dietro all’accoglienza. Qualche giorno fa il Governo ha accolto alcune proposte di Forza Italia sul tema. E’ sicuramente positivo e vigileremo perchè vengano messe in pratica”

Fidenza, Gambarini (FI): “Spostare la fermata dei bus sostitutivi in piazza Repubblica”

Più volte abbiamo segnalato la necessità di spostare in un luogo più consono la fermata dei bus sostitutivi dei treni, attualmente posta davanti al cimitero. Qui si fermano non solo i bus per Cremona, ma anche quelli per Salsomaggiore. Le persone in attesa sono spesso e volentieri tante e aspettano nel piazzale davanti al cimitero, raccolte in pochi metri quadrati. Questo quando abbiamo a disposizione un piazzale enorme ed inutilizzato, quale è piazza Repubblica, dove si trova la stazione ferroviaria. A mio avviso la fermata dei bus sostitutivi andrebbe spostata proprio in piazza Repubblica: lo proporrò in occasione del prossimo Consiglio comunale. Spostare la fermata del bus avrebbe due vantaggi: il primo e più evidente è che la piazza verrebbe finalmente utilizzata; il secondo è legato a questioni di sicurezza dei pendolari. Mi spiego: i pendolari attendono il bus in un piccolo parcheggio sul ciglio di una strada piuttosto trafficata, con il rischio di essere investiti e rendendo, allo stesso tempo, difficoltoso il parcheggio davanti al cimitero. Un problema che spostando la fermata in piazza Repubblica non si avrebbe.

Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

 

Fidenza, Gambarini (FI): “Si regolamenti la sosta in viale Martiri”

A metà ottobre circa, con un’interrogazione, avevo segnalato la pericolosità del tratto di via Martiri della libertà nei pressi della chiesetta di San Lazzaro. Raccogliendo le lamentele e le preoccupazioni dei residenti, avevo evidenziato come il parcheggio selvaggio da entrambi i lati della strada potesse costituire un pericolo per automobilisti, ciclisti e pedoni. Avevo invitato l’amministrazione e l’assessore alla Viabilità ad attivarsi per fare in modo che i veicoli sostassero correttamente ma la situazione non è stata affrontata. Con la macchine parcheggiate (oltretutto in malo modo) da entrambi i lati della strada, tutte le automobili in transito sono costrette a oltrepassare la linea di mezzeria per passare. Questo aumento esponenzialmente il rischio di incidenti. E l’altro ieri, infatti, due veicoli si sono scontrati. Per fortuna senza gravi conseguenze. Lo stesso problema si verifica in tutta via Martiri della libertà, ad eccezione del tratto in cui sono stati riqualificati i marciapiedi e regolamentati i parcheggi. Rinnovo, quindi, l’invito all’amministrazione ad intervenire per regolamentare il parcheggio in tutta la via.

Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia

INTERROGAZIONE: viale Martiri della libertà

Al Sindaco
All’Assessore competente

Interrogazione a risposta scritta
Oggetto: viale Martiri della libertà

PREMESSO CHE

– In un comunicato stampa del 3 ottobre scorso il sindaco Andrea Massari e l’assessore alla Sicurezza Davide Malvisi davano notizia di un blitz della Polizia municipale e dei Carabinieri nel quartiere San Lazzaro.

– In seguito a questo intervento sono stati denunciati due extracomunitari, risultati non in regola. CONSIDERATO CHE

– Alcuni cittadini residenti in viale Martiri della Libertà ci hanno segnalato, preoccupati, che lo spazio verde intorno alla chiesetta di San Lazzaro è spesso e volentieri utilizzato come luogo di bivacco.

– Gli stessi residenti segnalano anche che in viale Martiri della Libertà le auto vengono par-cheggiate in maniera scorretta, creando situazioni di pericolo.

RITENUTO CHE

– L’ intervento di sistemazione di marciapiedi e parcheggi fatto in un breve tratto di viale Martiri della libertà dovrebbe essere esteso all’intera via.

SI INTERROGA IL SINDACO E LA GIUNTA PER SAPERE

– quali azioni si intende mettere in campo per evitare che l’area verde di San Lazzaro e tutte le aree verdi di Fidenza siano luoghi di bivacco.

– se si ha intenzione di sistemare marciapiedi e parcheggi in tutto viale Martiri della Libertà.

– per quale motivo sono stati sistemati parcheggi e marciapiedi solo in un piccolo tratto della via, quando il fenomeno del “parcheggio selvaggio” interessa l’intero viale.

Fidenza, 19 ottobre 2016

Gruppo consiliare Forza Italia

Gambarini (FI): “Chi sono i due profughi in fuga nel Parmense?”

Due profughi sono scappati dai centri che li ospitavano, quelli di Fontevivo e Polesine Zibello. Di loro non si hanno più notizie. Chi sono? Perchè sono scappati? Che intenzioni hanno? Sono tante le spiegazioni che ci devono essere date da chi di dovere. Invece, pare che di queste persone, si conosca poco più che il nome. Dopo i gravissimi fatti di Cona, questo fatto – e i tanti altri simili che accadono qua e là per l’Italia intera – che il modello di accoglienza dei governi di sinistra e dei prefetti non funziona. I presunti profughi che arrivano in Italia dovrebbero essere immediatamente identificati e solo chi davvero scappa dalla guerra dovrebbe essere accolto. Invece, si è avviato un meccanismo in cui si continuano a stanziare milioni su milioni a favore di coop o onlus nate nel giro di una notte che sull’immigrazione lucrano. In provincia di Parma, in particolare, la situazione è davvero seria, dato che in proporzione ospita più richiedenti asilo la nostra provincia che quella di Bologna. Spiace vedere che c’è chi, come il sindaco di Polesine Zibello, invece di proteggere i suoi cittadini minimizza quanto accaduto.

Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia

Solari, FI e Rete Civica: “Il buon senso ha prevalso sull’arroganza”

Il buonsenso ha prevalso sull’arroganza. La delibera con cui la Provincia aveva deciso l’aggregazione forzata di Solari e Magnaghi sarà revocata. Finalmente, con calma e facendo gli approfondimenti necessari, si potrà dare il via ad un percorso condiviso con le scuole per valutare e studiare la creazione di un Polo a quattro con Solari, Bocchialini, Galilei e Magnaghi. Ringraziamo il gruppo Provincia nuova che ha accolto la proposta di Forza Italia Fidenza e Rete Civica Fidenza presentando la mozione e tutti i consiglieri che l’hanno votata. Tutti insieme siamo riusciti a fermare il piano del sindaco Massari e dell’assessore Bariggi che a tutti i costi e contro tutto e tutti volevano disaggregare il Polo agroindustriale scorporando il Solari. Un’operazione di cui ancora oggi non sono noti i veri motivi. Speriamo che almeno ora i due (quando il sindaco Massari tornerà dalle ferie) avranno l’umiltà di ammettere che portare avanti questa operazione è stato un errore. Adesso, però, è necessario vigilare attentamente sui prossimi passaggi che verranno fatti perchè l’obiettivo deve essere quello di arrivare alla soluzione migliore possibile per tutte e quattro le scuole coinvolte. La politica faccia un passo indietro e lasci lavorare chi la scuola la vive.

Forza Italia – Rete Civica

Fidenza, Gambarini (FI): “Perchè il canile non è stato realizzato su un terreno del Comune?”

Il canile non è stato costruito su un terreno di proprietà comunale, ma su un terreno che a breve sarà messo all’asta. E’ lo sconcertante fatto che emerge dalle dichiarazioni rilasciate dal vicesindaco Giancarlo Castellani. Il canile, la cui inaugurazione spero sia veramente ormai imminente, è stato costruito su un terreno di proprietà di Soprip, una società fallita che ha avuto tra i suoi presidenti anche un attuale consigliere regionale Pd. In seguito al fallimento, il terreno è stato messo in vendita e il vicesindaco ci dice anche che il Comune parteciperà all’asta per acquistarlo e che i soldi sono già a bilancio. Domanda: e se l’asta la vince qualcun’altro il canile che fine fa? E il bosco urbano (anch’esso all’asta) che doveva essere il fiore all’occhiello delle passate amministrazioni di centro sinistra? Il dirigente dei Servizi tecnici comunali ha qualcosa da dirci? Si tratta, infatti, del risultato di una scelta fatta molti anni fa, ancora prima che venisse approvata la realizzazione del canile. Non se ne è mai parlato finchè non è apparso sul web l’annuncio della vendita all’asta del terreno in questione. Leggendo l’articolo pubblicato sulla stampa non è chiara quale utilità abbia avuto per il Comune di Fidenza questo accordo fatto con Soprip dalle vecchie amministrazioni di centrosinistra. Accordo che, a dirla tutta, pare piuttosto nebuloso. Ancora meno chiaro appare perchè non si sia acquisita l’area appena Soprip è fallita nel 2014. Le spiegazioni probabilmente sono da ricercare a palazzo Porcellini, dato che le amministrazioni cambiano, ma il dirigente no.

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