Caso teatro Regio, Forza Italia: “Il sindaco Pizzarotti collabori con i parlamentari di Parma, invece di litigare con loro”

PARMA, 7 dic. – “La battaglia legale avviata dal Teatro Regio con il Ministero dei beni culturali per i finanziamenti del Fondo unico per lo spettacolo ha il sapore di una beffa. Quel che è certo è che a rimetterci saranno Parma, Busseto e tutto il nostro territorio”. Lo scrivono in una nota Francesca Gambarini, commissario provinciale di Forza Italia, e Nicolas Brigati, coordinatore provinciale di Forza Italia Giovani. “Il maestro Verdi di certo non apprezzerebbe questa battaglia da azzeccagarbugli fatta di carte bollate e cavilli legali – evidenziano – . Appare inspiegabile come, dopo il successo fatto registrare quest’anno dal Festival Verdi con numeri record, il nostro teatro abbia ricevuto meno fondi del previsto. Ci chiediamo, però, dove sia stato il sindaco Pizzarotti che, ora si straccia le vesti, mentre venivano suddivisi i fondi. Forse, se invece di pensare al suo nuovo partito e se invece di litigare ogni giorno con i parlamentari di Parma avesse collaborato con loro, il teatro Regio sarebbe stato tenuto in maggiore considerazione. Detto questo, ci auguriamo che Parma possa ottenere un finanziamento maggiore. Noi siamo dalla parte della nostra città”.

Fidenza, Forza Italia: “Potenziare al più presto l’illuminazione nel piazzale della Stazione”

FIDENZA, 20 ott. – “Depositeremo un’interrogazione per sollecitare il Comune ad attivarsi il prima possibile per potenziare l’illuminazione in piazza Repubblica e nelle aree limitrofe”. Lo annuncia in una nota il gruppo consiliare di Forza Italia, formato da Francesca Gambarini, Giuseppe Comerci e Silvia Barbieri.”Piazza Repubblica, piazza Ponzi e tutte gli spazi adiacenti alle due torri sono scarsamente illuminate. Il buio favorisce bivacchi e altre situazioni di scarsa sicurezza e scarso decoro. E’ ben noto a tutti che in piazza Ponzi e in tutti gli spazi vicini alle torri si radunano spesso e volentieri gruppi di ragazzini, che, di sera e di notte, trascorrono i loro tempo in bivacchi di vario tipo. Più volte abbiamo sottolineato la necessità di maggiori controlli in questa zona, come anche di un potenziamento della videosorveglianza. Insieme a questo è necessario al più presto potenziare l’illuminazione in piazza Repubblica (in particolare nella zona adiacente le torri) e anche in piazza Ponzi. Si tratta di aree che si presentano, quando è buio, scarsamente illuminate, favorendo così l’azione dei malintenzionati. Parliamo, in tanti casi di gruppi di ragazzini, probabilmente il sapere di non essere più protetti dal buio, potrebbe farli desistere dal trascorrere il loro tempo in bivacchi notturni. Si tratta di un intervento che a nostro dire non è più rinviabile, anche perchè stiamo parlando di una zona attraversata ogni giorno da tantissime persone. Depositeremo quindi un’interrogazione per sollecitare il Comune ad attivarsi il prima possibile per potenziare l’illuminazione in piazza Repubblica e in tutte le zone circostanti”.

Brigati (FI Giovani): “No all’arrivo di altri profughi nel Parmense”

Nei giorni scorsi un nutrito gruppo di richiedenti asilo provenienti da Cona, la località del Veneto in cui i migranti hanno scatenato la rivolta, è stata trasferito al Cie di Bologna. I partiti di centrodestra, in concomitanza con l’arrivo in Emilia dei richiedenti asilo, hanno manifestato davanti al Cie del capoluogo emiliano per ribadire la loro contrarietà alle politiche di accoglienza portate avanti dal Governo. Presente anche una delegazione di Forza Italia Giovani Parma. “Gira insistentemente voce che parte dei migranti arrivati a Bologna dal Veneto possano essere trasferiti a Parma. Abbiamo partecipato alla manifestazione – spiega il coordinatore provinciale di Forza Italia Giovani Nicolas Brigati – per dire che Parma non può accogliere altri migranti, men che meno se tra di loro ci possono essere persone che hanno scatenato una rivolta. La nostra provincia, in relazione alla popolazione, ospita più migranti della ben più grande provincia di Bologna. Questo probabilmente è motivo di vanto per il prefetto e alcuni nostri amministratori di sinistra, ma per Forza Italia e per la stragrande maggioranza dei cittadini è un grosso problema. E’ ora di dire basta! Mi auguro quindi che il nuovo ministro dell’Interno Minniti si riveli migliore di Alfano e riesca quanto meno a limitare il business che sta dietro all’accoglienza. Qualche giorno fa il Governo ha accolto alcune proposte di Forza Italia sul tema. E’ sicuramente positivo e vigileremo perchè vengano messe in pratica”

Brigati (FI Giovani): “Intervenire sul ponte Verdi di Ragazzola”

Cosa aspettano Provincia e Regione ad intervenire per ripristinare la sicurezza del ponte Verdi di Ragazzola? Questo ponte sul fiume Po è un’infrastruttura fondamentale per tutti i lavoratori della Bassa parmense e del cremonese che ogni giorno lo attraversano per andare a lavorare. E sono davvero tanti. Pensiamo semplicemente a Busseto: quanti sono i bussetani che ogni utilizzano il ponte Verdi per raggiungere il proprio posto di lavoro? Sono tanti, lo sappiamo bene. E sappiamo bene anche che senza questo ponte dovrebbero percorrere diversi chilometri in più. Mi unisco, quindi, agli appelli dei sindaci di San Daniele Po e Roccabianca che si sono rivolti alle autorità competenti per spiegare loro quali siano le condizioni del ponte (che sta letteralmente perdendo i pezzi) e sollecitare un intervento di manutenzione. Cosa stiamo aspettando? Aspettiamo la tragedia? Spero che quanto successo in Brianza sia un campanello d’allarme per i nostri amministratori. Spiace, da ultimo constatare, come Provincia e Regione (da sempre guidate dalla sinistra) non si siano mai interessate a questa infrastruttura nonostante le sue condizioni siano da tempo precarie. Ricordo loro, dato che forse non sanno neppure di che zona della provincia stiamo parlando, che se questo ponte dovesse essere chiuso per la sua insicurezza sarebbe un gravissimo danno per migliaia di persone che ogni giorno lo utilizzano.

Nicolas Brigati
Capogruppo Cambiamo Musica Busseto
Coordinatore provinciale Forza Italia Giovani

 

Brigati (FI Giovani): “Votiamo NO perchè all’Italia non serve una deriva autoritaria”

Ha preso il via nei giorni scorsi dal teatro Nuovo di Milano, in piazza San Babila, la campagna per il No al referendum costituzionale del 4 dicembre di Forza Italia. Alla kermesse erano presenti diversi esponenti di primo piano del partito di SIlvio Berlusconi. Grande l’affluenza di pubblico – il teatro era gremito – per dire un no forte e chiaro alla riforma di Renzi e della Boschi. Presente anche il coordinatore provinciale di Forza Italia Giovani Parma Nicolas Brigati. “E’ stata una mattinata molto bella ed interessante. Abbiamo dimostrato che Forza Italia è viva e vegeta. Ci siamo e parliamo di contenuti con il solo scopo di rendere più moderna ed efficiente la nostra Italia. E’ per questo che dobbiamo dire no a questa riforma. Una riforma che complica il procedimento legislativo, toglie ai cittadini il diritto di votare per il Senato e, combinata insieme alla legge elettorale, dà un potere enorme e senza contrappesi al premier di turno. Dobbiamo votare no perchè l’Italia non ha bisogno non di una deriva autoritaria ma di una riforma che la renda moderna e efficiente per tornare ad essere competitiva”.

Mercoledì 26 ottobre – incontro con Stefano Bruno Galli

Mercoledì 26 ottobre, alle 18, nella sala delle Carrozze delle Scuderie Pallavicino, in via Provesi, 35 a Busseto, il comitato per il no Parma per l’Italia incontra il prof. Stefano Bruno Galli, docente di Dottrine politiche all’Università di Milano, per parlare della riforma costituzionale, approfondirne i contenuti e illustrare le ragioni del no.
Dialoga con Stefano Bruno Galli, Nicolas Brigati, socio fondatore del comitato Parma per l’Italia.
Ingresso libero.

Soci fondatori di Parma per l’Italia sono Lupo Barral (presidente), Alice Brambilla (vicepresidente), Francesca Gambarini, Nicolas Brigati e Beatrice Peronaci.

Forza Italia Parma dice no alla riforma Renzi/Boschi

Forza Italia ha illustrato le regioni del proprio no al referendum costituzionale del 4 dicembre in occasione di una conferenza stampa tenuta nei giorni scorsi a Parma. Oltre a diversi esponenti parmensi del partito, era presente anche Alessandro Cattaneo, responsabile nazionale Formazione di Forza Italia. “Il nostro è un No propositivo perchè vogliamo una riforma seria e che renda davvero l’Italia più moderna ed efficiente. Bocciamo questa legge scritta male, poco chiara e complicherà ancora di più le cose per poi metterci subito al lavoro per una riforma migliore. Questa legge ha l’unico scopo di eliminare la democrazia dato che il Senato rimarrà ma sarà composto non più da eletti ma da nominati dai partiti. E, ancor peggio, il combinato di riforma e Italicum darà un potere enorme al premier, che sarò letteralmente uomo solo al comando”. Sono poi stati illustrati altri motivi per cui votare no: “Non è vero che si riducono i costi perchè il Senato rimane con tutte le sue spese di funzionamento ma solo in una forma diversa e si rende il procedimento legislativo estremamente più complicato. Non è possibile neppure che a cambiare le regole del gioco a colpi di maggioranza sia un Parlamento eletto attraverso una legge dichiarata incostituzionale. Le regole del gioco vanno cambiate insieme. Riflettiamo bene: basta il fatto che la Merkel e Obama dicano di votare sì per convincerci a votare no. Se loro si sono espressi in questo modo, vuol dire che questa legge va incontro a interessi che stanno fuori dall’Italia”. Infine una sottolineatura importante: “Ricordiamo a tutti di andare a votare e votare no il 4 dicembre. Questo referendum non ha il quorum, quindi è fondamentale andare a votare. L’astensionismo favorisce il sì”. Erano presenti alla conferenza stampa Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia a Fidenza, Paolo Buzzi, capogruppo di Forza Italia a Parma, Nicolas Brigati, coordinatore provinciale di Forza Italia Giovani, con Jacopo Rosa (coordinatore FI Giovani Parma città) e Luca Ziveri (coordinatore FI Giovani Pedemontana), e Lupo Barral, presidente del comitato per il no Parma per l’Italia.

Profughi, Brigati: “Una conferenza stampa non risolve il problema”

Buongiorno, dormito bene? Fa piacere vedere che il presidente della Provincia si sia accorto che esiste un’emergenza profughi. Noi, pur senza usare demagogia e senza strumentalizzare come fanno altri, lo diciamo inascoltati da tempo. Ora ci aspettiamo che il presidente sindaco passi ai fatti. Lo doveva fare prima.

In quanto presidente della Provincia doveva battersi per difendere il nostro territorio dagli arrivi incontrollati. Invece? Per tanto tempo si è lasciato che i profughi venissero sistemati nelle strutture del nostro territorio senza di dire nulla, non ci si è opposti e questo è il risultato. Per non sembrare brutti e cattivi, si è portata avanti la politica dell’accoglienza a tutti i costi e questo è il risultato. E guai a contraddire il Prefetto!

Il problema profughi, però, non si risolve certo con una conferenza stampa, oltretutto tardiva. Il problema si risolve a Roma dove il capo di Fritelli, renziano della prima ora, continua sulla linea dell’accoglienza a tutti i costi. Quindi, caro presidente, vai da Matteo Renzi e Angelino Alfano e spiega loro come stanno le cose. Devono cambiare rotta!

Non possono dal loro ufficio di Roma decidere dove devono essere alloggiati i profughi. Non possono essere loro, seduti su comode e ben remunerare poltrone, a decidere della sorte di un territorio che non conoscono. Accogliendo tutti indiscriminatamente non rendiamo un buon servizio a nessuno, ma creiamo soltanto situazioni di pericolo. Fa piacere che se ne sia accorto anche il presidente della Provincia, ora lo dimostri perchè non si può più andare avanti così.

Nicolas Brigati

Coordinatore provinciale Forza Italia Giovani

Forza Italia, Brigati: “I giovani sono una risorsa, non un problema”

Quale futuro per il centrodestra italiano? La discussione su questo tema continua ad essere molto vivace e se ne è parlato anche lo scorso weekend a Giovinazzo (Bari) in occasione della convention “Everest” di Forza Italia Giovani, giunta alla 4^ edizione. Vi ha preso parte anche Nicolas Brigati, coordinatore provinciale di Forza Italia Giovani e consigliere comunale di maggioranza a Busseto. “E’ stata un’esperienza molto interessante. I dirigenti del partito hanno avuto la possibilità di confrontarsi e di ascoltare i ragazzi del movimento giovanile. Le ultime elezioni amministrative non sono andate bene per il centrodestra ma Forza Italia Giovani ha eletto 55 consiglieri comunali, 3 sindaci e 5 vicesindaci. Mi sembra un risultato lusinghiero che dimostra che, quando si presentano volti nuovi con buone idee, i cittadini ci premiano. Credo che questo sia un punto di partenza per il futuro – dichiara Brigati – . Da Everest è emersa la voglia dei giovani di partecipare ed essere parte attiva e di avere la possibilità di esprimere le proprie idee, ma anche la richiesta verso la dirigenza del partito di avere una linea politica chiara e definita. Noi giovani siamo una risorsa, non un pericolo da fermare, come pensa qualcuno che da anni siede su una comoda poltrona a Roma”.

Nicolas Brigati

Busseto, il capogruppo Brigati alla caccia di fondi europei

L’Unione Europea mette a disposizione di tutti i suoi comuni finanziamenti per fare diventare realtà le loro idee. Servono due cose: i buoni progetti e l’impegno per portare a casa i soldi. È per questo che venerdì 15 luglio ho partecipato a Isernia al convegno dell’associazione Siamo italiani, presieduta dall’europarlamentare Lara Comi. Siamo italiani è un’associazione europeista che ha come obiettivo proprio quello di rendere i piccoli comuni peotagonisti del rilancio dell’Italia. Ci sono state illustrate e presentate le tante opportunità che possiamo cogliere. Busseto deve tessere legami solidi con l’Unione europea. Non dobbiamo lasciarci scappare nessuna delle opportunità che ci sono. Fin da ora mi adopererò per individuare i bandi di finanziamento a cui possiamo partecipare. Il rilancio del nostro paese passa anche dall’Ue.

Nicolas Brigati, consigliere delegato ai Rapporti con l’Unione Europea

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