INTERROGAZIONE: immobile della coop Di Vittorio in via De Gasperi

Al Sindaco
All’Assessore competente

Interrogazione a risposta scritta

Oggetto: immobile di proprietà della coop Di Vittorio in via De Gasperi

PREMESSO CHE
• Una famiglia residente nell’immobile di proprietà della cooperativa Di Vittorio, sito in via De Gasperi, 14, ha segnalato infiltrazioni d’acqua nell’alloggio in cui vive.

CONSIDERATO CHE
• Nel 2008, nell’ambito del programma “Contratti di quartiere” sono stati finanziati interventi di manutenzione all’interno di questo stabile.

SI INTERROGANO IL SINDACO E LA GIUNTA PER SAPERE
• Quali interventi, di che tipo e per che cifra sono stati finanziati nello stabile di via De Gasperi, 14
• Se i lavori sono stati effettivamente eseguiti e quando.

Fidenza, 20 aprile 2015
Gruppo consiliare Forza Italia

Terre Verdiane, Gambarini (FI): “Si doveva trovare una soluzione per tempo”

Un nuovo capitolo si è aggiunto alla tragicomica saga dell’Unione Terre Verdiane. Giusto un anno dopo aver fatto votare dai Consigli comunali degli 8 Comuni membri il recesso da Utv, ora ci dicono che  “no, non si può fare: il recesso non è una via percorribile perché i debiti porterebbero i Comuni sull’orlo del default”. Quindi che si fa? La nuova geniale trovata è quella di far rimanere i Comuni di Fidenza e Salso all’interno dell’Unione con gli altri comuni che uscirebbero, collaborando però al pagamento del disavanzo e mantenendo in convenzione alcuni servizi. A me sembra una proposta raffazzonata e campata per aria. Se davvero si farà così quale futuro aspetta i fidentini e i salsesi? La mia preoccupazione è che tutti i debiti dell’Unione rimangano sul groppone di questi due Comuni, che non hanno certo bisogno di aggiungere altro debito a quello che già hanno. Attendiamo il prima possibile chiarimenti e spiegazioni su quello che ci attenderà. Con questa ennesima giravolta abbiamo una nuova dimostrazione dell’incapacità gestionale di chi ha voluto questo ente e, poi, non sapendolo gestire ha deciso di chiuderlo, non riuscendo però a fare nemmeno quello. E, così, ora si trova la peggior soluzione possibile, che spero sia stata almeno approfondita e studiata. Chiudere l’Unione Terre Verdiane era un’ottima idea ma si sarebbe dovuto studiare come fare un anno fa, non arrivare alle ultime settimane senza sapere che pesci pigliare. Infine una domanda al sindaco Massari: è sicuro che i fidentini siano contenti di tenere in piedi questo carrozzone?

Francesca Gambarini, consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane

Forza Italia, il coordinatore Palmizio sfiduciato in tutta l’Emilia Romagna

Ieri in Romagna tantissimi esponenti di Forza Italia hanno sfiduciato il coordinamento regionale del partito. Oggi a “ribellarsi”, ancora una volta, è la provincia di Parma. A sfiduciare il coordinatore regionale di Forza Italia, on. Massimo Palmizio, in un lungo e duro comunicato stampa sono i consiglieri comunali in carica Francesca Gambarini (capogruppo Fidenza), Nicolas Brigati (capogruppo Busseto), Alessandro Saglia Codeluppi (capogruppo Varano de’ Melegari), Giuseppe Comerci (Fidenza), Silvia Barbieri (Fidenza), Gianmarco Rossi (Varano de’ Melegari), Paolo Buzzi (capogruppo Parma) e altri su tutto il territorio, ma anche ex consiglieri come per esempio Roberta Papotti (Fontanellato) o Antonella Amore (Parma), o militanti di Forza Italia Giovani come Jacopo Rosa, Luca Ziveri, Alice Brambilla e altri. E l’elenco dei ribelli non finisce qui. “Non possiamo che unirci alla richiesta degli amici di Ravenna. Infatti, a Parma e non solo, abbiamo sempre chiesto di poter scegliere, in modo democratico, il coordinamento, scegliendo chi ci rappresenta. Lo abbiamo chiesto tante volte. Invano. E la gente si è allontanata da Forza Italia, rendendosi conto che il partito, nonostante gli sforzi e l’impegno di chi ogni giorno lavora sul territorio, non è interessato alle richieste dei militanti che ancora credono nei nostri ideali”. Una situazione, ricordano, già denunciata più volte. Ad esempio nell’aprile 2015: “Forza Italia – scrivevano già più di un anno fa – è diventata un partito staccato dal mondo reale, forse perchè si è lasciata la gestione del partito a persone che da anni vivono nei palazzi romani ed hanno perso qualsiasi contatto con i territori, che, almeno in teoria, dovrebbero rappresentare. Facciano un passo indietro e lascino spazio a chi ha dimostrato di avere la fiducia dei loro concittadini”. E invece? “Abbiamo invece assistito a spartizioni di ruoli o ruolini come per esempio la nomina, mai vista da nessuna parte, da parte del coordinatore, onorevole Palmizio, della sua assistente parlamentare a vice coordinatrice regionale. Inoltre, in risposta ad una legittima ed educata richiesta, invece di confrontarsi con la base, ha a suo tempo nominato un coordinatore provinciale che non è nemmeno del parmense. Quale conoscenza della nostra provincia e della sue problematiche può avere chi non ci vive? Nessuna e i risultati, anche dove sono stati buoni, delle ultime amministrative sono esclusivamente il risultato del lavoro di eletti e militanti che lavorano sul territorio per i loro concittadini. Nonostante il trionfalismo del coordinatore, quanti dei consiglieri eletti si riconoscono nei vertici regionali o provinciali del partito? Crediamo pochissimi! Ora ci aspettiamo un nuovo giro di nomine di coordinatori comunali per piantare bandierine in vista delle elezioni amministrative del 2017”. “Poco male, l’unica autorità che noi riconosciamo è quella dei cittadini che, con il loro voto, decidono da chi vogliono essere rappresentati. E né in provincia di Parma, né in nessun’altra città dell’Emilia Romagna e dell’Italia intera vogliono essere rappresentati da un parlamentare che mai si è confrontato, nel bene e nel male, con le preferenze alle elezioni. Chiaramente, riconosciamo la leadership del presidente Berlusconi e confidiamo possa fare la scelta migliore per il futuro del nostro movimento. Cogliamo l’occasione di augurargli una pronta guarigione. La politica per noi è quella fatta ogni giorno in mezzo alla gente, ascoltando i loro problemi e elaborando insieme a loro risposte. Non è quella fatta nel chiuso dei palazzi, pensando solo a spartirsi poltrone. Continueremo il nostro impegno a favore del nostro territorio, cercando di fare qualcosa di buono per i cittadini dei paesi in cui viviamo. Non abbiamo certo bisogno di ordini da parte di chi non conosce il territorio o da parte di chi si basa su simpatie e personalismi. Forza Italia per ritornare ad essere il traino del centrodestra ha bisogno assolutamente di rinnovarsi, ancora di più in un periodo in cui il Partito democratico è in evidente difficoltà. Il momento giusto per cambiare, per farlo davvero, è questo!”

Fidenza, Gambarini (FI): “Aperti troppi supermercati”

Alla luce di quanto emerso dal tavolo istituzionale in ‪Provincia‬, spero si riesca a trovare un punto di incontro fra le esigenze dell’azienda e dei lavoratori dello ‪Sma‬: mi auguro che nessuno di loro perda il proprio posto di lavoro. Detto questo, dobbiamo fare una riflessione. Sma ha motivato la decisione di chiudere i due punti vendita di ‪Fidenza‬ e ‪Salso‬ con le perdite fatte registrare dai due esercizi commerciali. Questo vuol dire che non c’è più spazio sul mercato per nuovi centri commerciali. Negli ultimi anni a Fidenza e Salso sono stati aperti numerosi supermercati nuovi e questo è il risultato. Bisogna dire basta alle nuove aperture di centri commerciali per evitare nuovi casi Sma. Invito, infine, l’amministrazione comunale a ricordarsi anche di tutte le persone che ogni giorno, in silenzio, perdono il lavoro e a lavorare per la salvaguardia del centro storico e delle sue attività commerciali. Dobbiamo essere al fianco di tutti.

Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

 

Sulla Scuola per l’Europa di Parma…

Ancora una volta abbiamo esempio della millanteria con cui il nostro sindaco si incensa di meriti non suoi, nel momento in cui annuncia al mondo di aver sbloccato la scuola europea e di aver rimediato (te pareva) ad una mala gestione della amministrazione precedente. Senonchè, nel caso specifico, non solo nessun merito può essere riconosciuto alla attua le amministrazione, ma anzi un danno erariale enorme di cui dovrà rispondere. Già nel 2012 l’allora amministratore unico di Stu Autority Ing Fochi confermò sia al Commissario Ciclosi prima che al sindaco Pizzarotti poi della possibilità di concludere l’opera rimanendo entro il piano di spesa. Con l’impresa esecutrice concluse un accordo notarile con cui la stessa si impegnava a rispettare tutti gli impegni contrattuali e a completare il lavoro entro il dicembre 2012. In base a tale accordo la Stu Autority riconosceva i danni causati per la sospensione temporanea dei pagamenti e dal conseguente blocco dei lavori durato circa quattro mesi. L’importo dell’indennizzo riconosciuto era di circa 700 mila euro, cifra assolutamente compatibile ed affrontabile nell’ambito del bilancio del progetto. L’accordo prevedeva che lo stesso sarebbe divenuto efficace solamente a seguito dell’approvazione della nuova amministrazione comunale, socio unico di Stu Autority, e qui viene il bello: quella approvazione non venne mai effettuata e non fu mai motivato il perché. Il cantiere è stato abbandonato e l’opera incustodita a deteriorarsi progressivamente fino ad oggi. Vengono immediate alcune domande che vorrei porre al sindaco:

1. sono state escusse le fideiussioni fornite dall’impresa esecutrice che garantivano la buona esecuzione e l’acquisto della scuola Pascoli di via Saffi in conto pagamento del prezzo per la realizzazione della Scuola Europea?

2. Perché è stato necessario un ulteriore finanziamento dello Stato quando il piano finanziario dimostrava che i fondi stanziati insieme al valore pattuito per la scuola Pascoli erano sufficienti?

3. Ed infine domanda retorica: può forse il nostro sindaco gloriarsi di un risultato che vede un’opera colpevolmente ferma da quasi quattro anni e che viene ultimata (forse) con un esborso di fondi pubblici di oltre 4 milioni di euro in più rispetto a quanto era possibile fare quattro anni fa ?

La morale da trarre da questa vicenda è che ancora una volta la faccia tosta amministrativa di questa giunta cerca di far bere ai cittadini di Parma di aver risolto una situazione, quando in realtà l’ha enormemente peggiorata!

Paolo Buzzi-Forza Italia Parma

Francesca Gambarini – Forza Italia Fidenza

Terre Verdiane, Gambarini (FI): “Il presidente ci dica cosa vuole fare di questo ente”

Centinaia di migliaia di euro dei fidentini stanziati dal Comune all’Unione Terre Verdiane. Nonostante questo ente sia destinato a chiudere fra pochi mesi, il Comune con la determina 430 del 1 giugno 2016 ha impegnato 686 mila euro a favore dell’Unione Terre Verdiane. Perché? Per pagare le funzioni, le attività e i servizi gestiti dall’Unione Terre Verdiane per i primi sei mesi del 2016. Questo mentre il sindaco di Fidenza e presidente di Unione Terre Verdiane ancora non ha detto come verrà gestito il recesso da Unione Terre Verdiane. Siamo a giugno, fra 6 mesi l’Unione Terre Verdiane chiuderà fra sei mesi. Ad oggi non sono stati approvati né il bilancio 2016, né il rendiconto del bilancio 2015 e non si sa che fine farà questo ente, voluto, creato e gestito male dal Pd. Il fatto che dal sindaco Massari e dal Pd non si senta una parola su Unione Terre Verdiane fa pensare che non abbiano la minima idea di come fare per uscire dal disastro che loro stessi hanno creato. Non vorrei che, sciaguratamente, cambiassero idea e decidessero di mantenere in vita l’Unione, non sapendo come fare a chiuderla. Chiediamo risposte chiare per i dipendenti dell’ente e per i cittadini che da anni mantengono in vita con i loro soldi l’Unione Terre Verdiane. Vedendo determine come la 430/2016, ci si può fare un’idea di quanto l’Unione Terre Verdiane sia costata ai contribuenti, offrendo servizi spesso e volentieri non rispondenti alle esigenze dei cittadini. Forza Italia – da sola e inascoltata – ha sempre denunciato le criticità di questo ente. Se, per una volta, ci avessero ascoltato avremmo risparmiato tanti soldi dei cittadini.

Sicurezza nel Parmense, Forza Italia: “Le forze politiche unite si rivolgano al ministero dell’Interno”

Mentre il prefetto è tutto concentrato a incontrare sindaci per parlare dell’accoglienza ai migranti, nell’indifferenza di tutti Parma e provincia diventano ogni giorno meno sicure, nonostante per il questore i furti siano in calo. E’ notizia di oggi un fatto gravissimo: due coniugi sono stati aggrediti e legati dai ladri che hanno svaligiato la loro casa. Non è possibile continuare a tollerare fatti di questo genere senza che nessuno muova un dito. Non dobbiamo rassegnarci ma dobbiamo continuare ad indignarci e a reclamare più sicurezza, più rinforzi è più mezzi. Invitiamo tutte le forze politiche a rivolgersi direttamente al ministro dell’Interno. Tutte, nessuna esclusa. La sicurezza non ha colore politico e non va strumentalizzata a fini elettorali. Tutti gli amministratori di Parma e provincia, in quanto rappresentanti dei cittadini, si uniscano e chiedano direttamente al ministero rinforzi per le forze dell’ordine di Parma. Chiediamo al sindaco di Parma e al presidente della Provincia di muoversi immediatamente per far sentire la voce del nostro territorio. Invitiamo, di nuovo, il prefetto a parlare con i parmigiani. Forse, così, si renderà conto che le persone sono preoccupate dai furti nelle loro case e nelle loro aziende e che questa dovrebbe essere la sua priorità.

Paolo Buzzi, capogruppo Forza Italia Parma – Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza

Caso Sma, Gambarini (FI): “Esiste un problema lavoro a Fidenza?”

Sono vicina alle lavoratrici e ai lavoratori dello Sma‬ che vedono il loro posto di lavoro messo a serio rischio. Bene hanno fatto a far sentire la loro voce per cercare di far cambiare idea alla proprietà di Sma, arrivando ad una soluzione che possa salvaguardare sia i dipendenti, sia l’azienda.
Quanto successo, però, deve farci riflettere: esiste un “problema lavoro” a Fidenza‬? Oggi ad essere in difficoltà sono i lavoratori della Sma, domani potrebbero essere altri. E non dimentichiamoci dei tanti piccoli imprenditori che ogni giorno hanno a che fare con crisi, tasse e burocrazia. Invito, perciò, l’amministrazione a non ragionare a spot ma ad elaborare una strategia per sostenere tutti i lavoratori in difficoltà e a bloccare le aperture di nuovi supermercati o centri commerciali in modo che non si ripetano più altri “casi Sma”.

Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza

Forza Italia e Rete civica: “Il sindaco parla della Di Vittorio per giustificare Of4, scandaloso!”

Paragonare il concerto dei Subsonica allo Street Food ci sembra decisamente fuori luogo: trattasi di due eventi totalmente diversi. Ridicolo anche il calcolo delle presenze: se si fossero usati i dati di flusso ai varchi di Fidenza registrati dalle “telecamere istituzionali” e non delle effettive presenze in piazza, forse avremmo parlato di migliaia di persone in più anche per i Subsonica! Ma non tocca a noi difendere una situazione piuttosto che un’altra:  l’unico dato è che per Of4 sono stati usati 57 mila euro dei cittadini mentre per il concerto la cifra è stata sponsorizzata da privati. Ma se possiamo comprendere che il sindaco cerchi di giustificare una spesa spropositata e da far raddrizzare i capelli attaccandosi a cose che nulla c’entrano, scandaloso è che lo faccia anche tirando fuori la Di Vittorio. Il sindaco in questo modo si fa beffa di tutte le persone che hanno perso i loro soldi nel fallimento della coop Di Vittorio e anche di tutti i fidentini che rischiano di doversi accollare il pagamento dei mutui della coop. Il suo atteggiamento è scandaloso! Singolare è che il sindaco parli della Di Vittorio ora (e soprattutto che lo faccia in questo modo, senza rispetto per chi ha perso i risparmi di una vita) mentre non ha detto una parola dopo l’intervista rilasciata dai curatori della coop che hanno ben raccontato i termini del disastro. Non una parola sui 70 milioni di passivo o sui 19 milioni di mutui contratti in spregio alla legge. Questo nonostante fino al 2006 il sindaco fosse nel cda della Di Vittorio e contemporaneamente assessore del Comune di Fidenza. Immaginiamo quindi che sappia molto più di noi delle scelte che hanno portato i curatori ad affermare che nel 2008 i segni del dissesto erano già evidenti. E’ inutile che continui a far finta di niente e a parlare d’altro… Proprio lui!!!! Nei cda di Di Vittorio e Polis si sono alternati, insieme al sindaco Massari, importanti esponenti del centrosinistra locale e spiace molto vedere l’indifferenza e il menefreghismo di chi governa Fidenza verso un fallimento di queste dimensioni.

Forza Italia – Rete Civica

Pizzarotti indagato per disastro colposo, Gambarini (FI): “Noi garantisti ma spieghi la sua posizione”

PARMA, 8 giugno – “Nel 2014 la piena del Baganza causo milioni di euro di danni a Parma. Nei giorni successivi scoppiò la polemica sulla corretta gestione del sistema d’allerta – anche noi chiedemmo i chiarimenti del caso –  e la Procura aprì un’indagine. Oggi veniamo a sapere che il sindaco Pizzarotti, il comandante della Polizia municipale Noè e alcuni tecnici sono indagati per disastro colposo proprio in riferimento all’alluvione. Magari con una maggiore attenzione si sarebbero potuti limitare i danni della piena… Non vogliamo entrare nel merito della vicenda e dare giudizi che competono alla Magistratura, ma riteniamo che un sindaco che aveva fatto della trasparenza il suo vessillo (presto riposto in un cassetto) debba spiegare alla città la sua posizione, invece di starsene in Cina come se nulla fosse. Fermo restando che noi siamo garantisti e che Pizzarotti (come qualsiasi altra persona) è innocente fino al terzo grado di giudizio, vorremmo ricordare al sindaco che quando erano altri ad essere indagati lui ne chiedeva le dimissioni gridando sotto i portici del Comune. Perché oggi non fa la stessa cosa? Ora si lasci lavorare la magistratura in pace e si torni a parlare di Parma e dei suoi problemi: la città ha bisogno di essere amministrata”. Così Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Fidenza (Pr), commenta la notizia dell’indagine per disastro colposo in relazione all’alluvione che colpì Parma nel 2014.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi