Forza Italia, il coordinatore Palmizio sfiduciato in tutta l’Emilia Romagna

Ieri in Romagna tantissimi esponenti di Forza Italia hanno sfiduciato il coordinamento regionale del partito. Oggi a “ribellarsi”, ancora una volta, è la provincia di Parma. A sfiduciare il coordinatore regionale di Forza Italia, on. Massimo Palmizio, in un lungo e duro comunicato stampa sono i consiglieri comunali in carica Francesca Gambarini (capogruppo Fidenza), Nicolas Brigati (capogruppo Busseto), Alessandro Saglia Codeluppi (capogruppo Varano de’ Melegari), Giuseppe Comerci (Fidenza), Silvia Barbieri (Fidenza), Gianmarco Rossi (Varano de’ Melegari), Paolo Buzzi (capogruppo Parma) e altri su tutto il territorio, ma anche ex consiglieri come per esempio Roberta Papotti (Fontanellato) o Antonella Amore (Parma), o militanti di Forza Italia Giovani come Jacopo Rosa, Luca Ziveri, Alice Brambilla e altri. E l’elenco dei ribelli non finisce qui. “Non possiamo che unirci alla richiesta degli amici di Ravenna. Infatti, a Parma e non solo, abbiamo sempre chiesto di poter scegliere, in modo democratico, il coordinamento, scegliendo chi ci rappresenta. Lo abbiamo chiesto tante volte. Invano. E la gente si è allontanata da Forza Italia, rendendosi conto che il partito, nonostante gli sforzi e l’impegno di chi ogni giorno lavora sul territorio, non è interessato alle richieste dei militanti che ancora credono nei nostri ideali”. Una situazione, ricordano, già denunciata più volte. Ad esempio nell’aprile 2015: “Forza Italia – scrivevano già più di un anno fa – è diventata un partito staccato dal mondo reale, forse perchè si è lasciata la gestione del partito a persone che da anni vivono nei palazzi romani ed hanno perso qualsiasi contatto con i territori, che, almeno in teoria, dovrebbero rappresentare. Facciano un passo indietro e lascino spazio a chi ha dimostrato di avere la fiducia dei loro concittadini”. E invece? “Abbiamo invece assistito a spartizioni di ruoli o ruolini come per esempio la nomina, mai vista da nessuna parte, da parte del coordinatore, onorevole Palmizio, della sua assistente parlamentare a vice coordinatrice regionale. Inoltre, in risposta ad una legittima ed educata richiesta, invece di confrontarsi con la base, ha a suo tempo nominato un coordinatore provinciale che non è nemmeno del parmense. Quale conoscenza della nostra provincia e della sue problematiche può avere chi non ci vive? Nessuna e i risultati, anche dove sono stati buoni, delle ultime amministrative sono esclusivamente il risultato del lavoro di eletti e militanti che lavorano sul territorio per i loro concittadini. Nonostante il trionfalismo del coordinatore, quanti dei consiglieri eletti si riconoscono nei vertici regionali o provinciali del partito? Crediamo pochissimi! Ora ci aspettiamo un nuovo giro di nomine di coordinatori comunali per piantare bandierine in vista delle elezioni amministrative del 2017”. “Poco male, l’unica autorità che noi riconosciamo è quella dei cittadini che, con il loro voto, decidono da chi vogliono essere rappresentati. E né in provincia di Parma, né in nessun’altra città dell’Emilia Romagna e dell’Italia intera vogliono essere rappresentati da un parlamentare che mai si è confrontato, nel bene e nel male, con le preferenze alle elezioni. Chiaramente, riconosciamo la leadership del presidente Berlusconi e confidiamo possa fare la scelta migliore per il futuro del nostro movimento. Cogliamo l’occasione di augurargli una pronta guarigione. La politica per noi è quella fatta ogni giorno in mezzo alla gente, ascoltando i loro problemi e elaborando insieme a loro risposte. Non è quella fatta nel chiuso dei palazzi, pensando solo a spartirsi poltrone. Continueremo il nostro impegno a favore del nostro territorio, cercando di fare qualcosa di buono per i cittadini dei paesi in cui viviamo. Non abbiamo certo bisogno di ordini da parte di chi non conosce il territorio o da parte di chi si basa su simpatie e personalismi. Forza Italia per ritornare ad essere il traino del centrodestra ha bisogno assolutamente di rinnovarsi, ancora di più in un periodo in cui il Partito democratico è in evidente difficoltà. Il momento giusto per cambiare, per farlo davvero, è questo!”

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