Parma, Forza Italia: “L’uomo ricercato per l’omicidio di Alessia non doveva essere qui”

“L’uomo ricercato per il brutale omicidio di Alessia era stato espulso dall’Italia. Non doveva essere qui, ma, invece, c’era ed era un uomo libero, nonostante la lunga serie di precedenti penali. L’iter per mandarlo via dall’Italia si è arenato fra le pieghe della burocrazia italiana. I criminali devono andare via subito dall’Italia: vanno messi su un aereo e fatti ritornare nel loro Paese”. Lo scrivono in una nota Paolo Buzzi, capogruppo di Forza Italia a Parma, e Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia a Fidenza. “Se la procedura di espulsione fosse stata più rapida e veloce, forse, Alessia non sarebbe morta. Ora si cerchi almeno di rimediare a questo buco nero della nostra legislazione: più controlli e più severi su chi arriva in Italia basati su norme chiare e precise dall’interpretazione univoca e espulsione immediata dei criminali stranieri. Vanno riportati nel loro Paese, senza perdersi in lunghe (e in questo caso anche dannose) procedure burocratiche”.

Forza Italia: “L’asilo Quadrifoglio preveda un momento dedicato ai canti natalizi”

“Una mamma dell’asilo Quadrifoglio di Parma denuncia la mancanza quest’anno dei canti natalizi intonati dai bambini, sostituiti con uno spettacolo di un attore professionista, senza riferimenti al Natale. Se le cose effettivamente stanno così, si tratta, a nostro avviso, di un errore a cui la scuola potrebbe rimediare, prevedendo anche un momento in cui i bimbi eseguono i canti natalizi. Non è una questione religiosa, ma di tradizione: il Natale con i suoi canti e i suoi simboli fa parte della nostra storia. E’ una festa che insegna la pace e la fratellanza, valori che appartengono a tutti e che noi adulti dobbiamo trasmettere ai bambini. E, poi, perchè togliere ai bimbi un momento di gioia e divertimento?” Lo affermano Paolo Buzzi, capogruppo di Forza Italia a Parma, Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia a Fidenza, e Nicolas Brigati, coordinatore provinciale di Forza Italia Giovani, commentando la notizia pubblicata oggi dalla Gazzetta di Parma.

Forza Italia: “Perché non si è pensato di ricollocare i dipendenti in uscita dalle Province nel settore sicurezza?

“Perché non è stata prevista la possibilità di ricollocare i dipendenti in uscita della Province nel settore sicurezza? In un momento come questo ricollocare i dipendenti negli uffici amministrativi delle questure, ad occuparsi ad esempio dei passaporti e dei visti, avrebbe consentito di “liberare” agenti da destinare al controllo della città”. Lo affermano in una nota Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia a Fidenza, e Antonella Amore, esponente di Forza Italia Parma. “Recentemente la Regione ha provveduto a ricollocare 1202 dipendenti in uscita dalle Province dopo la riforma Delrio (legge 56/2014), che ha fissato nuove disposizioni su città metropolitane, province, unioni e fusioni di comuni. Novità recepite dalle Regione con la legge regionale 13/2015. Per quanto riguarda il personale della Provincia di Parma, si tratta di 119 persone, 88 saranno assegnate alla Regione Emilia Romagna e 31 all’Arpa. A nostro avviso, si sarebbe potuta cogliere l’occasione per una riorganizzazione seria degli organici della pubblica amministrazione. Dopo aver analizzato attentamente i bisogni delle piante organiche di Regione e Arpa, si sarebbero potuti riorganizzare gli uffici, “liberando” una parte di personale da poter così destinare agli uffici amministrativi delle questure, in modo da consentire agli agenti di destinare più tempo al controllo del territorio e meno alla burocrazia”. Sulla questione è stata anche presentata un’interrogazione in Regione dal consigliere Galeazzo Bignami (Forza Italia). Bignami chiede alla giunta regionale “quali siano state le modalità di individuazione del personale da ricollocare e quelle di eventuale confronto con le organizzazioni sindacali; l’elenco dettagliato dei trasferimenti del personale con l’indicazione della struttura di provenienza e quella di destinazione di ciascuno; -quali costi abbia comportato tale operazione per la Regione Emilia Romagna e quali costi del personale saranno a carico suo e delle sue strutture territoriali”.

Sanità, Forza Italia: “Coprire le carenze di organico negli ospedali”

“La direttiva europea 161/2014 sull’orario di lavoro del personale sanitario è una fondamentale disposizione dell’Europa sociale ed assicura non solo in ambito medico una protezione minima a tutti i lavoratori contro orari eccessivi e contro il mancato rispetto dei periodi minimi di riposo. Allo stesso tempo, la norma in questione pone diversi problemi organizzativi, legati anche alle dotazioni organiche che sono carenti di circa 3000 medici e 20.000 infermieri a livello nazionale. Per questo, riteniamo necessario che la Regione Emilia Romagna avvii al più presto un accurato censimento delle carenze nelle piante organiche per poi procedere ad espletare le necessarie procedure per la loro copertura. Fare ciò è fondamentale per garantire e migliorare il livello qualitativo delle prestazioni erogate dalle strutture ospedaliere. Per questo abbiamo deciso di presentare a Parma e a Fidenza una mozione per impegnare le amministrazioni comunali a sollecitare la Regione a muoversi in tal senso. Dato che si tratta di un tema che riguarda da vicino la nostra salute e che non ha colore politico, speriamo questa mozione possa essere approvata e che venga presentata anche in altri Comuni. Più solleciti arrivano dal territorio, più la Regione sarà invogliata ad agire in fretta, in modo da garantire quantità e qualità dei servizi ospedalieri. Cogliamo anche l’occasione per ringraziare il personale sanitario che, nonostante queste carenze – associate al ridimensionamento di strutture operative e al forte utilizzo di lavoratori precari -,con spirito di sacrificio e senso di responsabilità, sobbarcandosi con carichi di lavoro eccessivi e rischiosi, ha consentito al servizio sanitario di continuare ad erogare prestazioni di qualità”. Lo affermano in una nota Paolo Buzzi, capogruppo di Forza Italia a Parma, e Francesca Gambarini, consigliere di Forza Italia in Unione Terre Verdiane.

Forza Italia: “Parma rischia di diventare una città di serie B”

“Parma rischia sempre più di diventare una città di serie B. La commissione Bilancio del Senato ha accantonato sia l’emendamento relativo al Festival Verdi, sia quello per la scuola europea. Che dire? E’ il risultato dell’insipienza dell’amministrazione comunale a 5 Stelle, che non riesce a farsi valere e a fare gli interessi della nostra città quando deve rapportarsi con il Governo nazionale”. Lo affermano in una nota Paolo Buzzi, consigliere comunale di Forza Italia a Parma, e Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia a Fidenza. “Spiace, inoltre, vedere che il Festival Verdi si è trasformato da fiore all’occhiello della nostra città a macchiettistico terreno di scontro politico fra Pd e 5 Stelle e fra 5 Stelle ed ex 5 Stelle. I parlamentari parmensi del Pd avrebbero fatto meglio a usare il loro tempo a spiegare ai loro colleghi e al ministro della Cultura l’importanza del Festival Verdi e perché merita di essere sostenuto. Invece, prima hanno litigato con il sindaco Pizzarotti poi con la senatrice ex 5 Stelle Mussini. E, poi, come se non bastasse, i parlamentari 5 Stelle hanno bollato il Festival Verdi come evento localistico e se la sono presi con Pizzarotti e la Mussini. Il risultato è che almeno per ora il Festival Verdi non avrà alcun finanziamento. E poi c’è la Scuola europea: tanti soldi sono già stati spesi e il cantiere, pur essendo completo al 85%, è fermo da anni. Anche in questo la giunta a 5 Stelle ha dimostrato la sua inadeguatezza e il Governo di Renzi e Alfano ha dato il colpo di grazia. L’amministrazione ha cercato di percorrere strade esterne per risolvere un problema che non riesce a sistemare a livello locale. Il risultato è uno stallo drammatico da due e mezzo e un edificio che sta deperendo ogni giorno di più: risultato davvero eclatante”.

Parma, Forza Italia: “Ancora un fatto di sangue. Sindaco e prefetto non stiano a guardare”

Purtroppo le cronache locali registrano un nuovo fatto di sangue, dopo
l’accoltellamento in pieno centro: una sparatoria all’alba all’ex
Salamini. Il bilancio è di un ferito. Dalle prime notizie pare sia
stato un regolamento di conti o un litigio fra sudamericani. Il
sindaco non ci venga più a dire che Parma è una città tranquilla ma
guardi in faccia alla realtà e non stia con le mani in mano. Aspetta
che ci scappi il morto prima di far qualcosa? L’episodio di stamattina
è gravissimo perchè avvenuto in un’area piena di locali molto
frequentati dai giovani e che dovrebbe per questo essere sicura e
presidiata dalle forza dell’ordine, magari anche in borghese. Ci
chiediamo anche come sia possibile che una persona possa
tranquillamente andare in giro armata ed entrare e uscire a proprio
piacimento dai locali della nostra città. Una prima soluzione, anche
se solo temporanea, potrebbe essere il ripristino dei presidi mobili
della polizia, che almeno farebbero da deterrente. Quantomeno, è
necessario che i carabinieri aumentino la propria presenza in questa
zona della città per garantire un divertimento sicuro a chi frequenta
i locali dell’area. Forse, se l’amministrazione a 5 stelle non avesse
smantellato tutto ciò che di buono era stato fatto in materia di
sicurezza dalla precedente amministrazione, ora non saremmo a questo
punto. In ogni modo, la soluzione definitiva – non ci stancheremo mai
di dirlo – deve venire dal Governo: il ministro Alfano e il premier
Renzi si facciano un giro per una delle nostre città e si rendano
conto della situazione. Parma sta diventando invivibile: bisogna
investire sulla sicurezza, dando più uomini e più risorse alla forze
dell’ordine. Cosa aspettano il sindaco e il Prefetto (che perde il
proprio tempo a parlare di ronde) a far sentire la propria voce a
Roma?

Paolo Buzzi, consigliere comunale Forza Italia Parma
Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza

Parma, Forza Italia: “Per il Prefetto le ronde sono illegali? Faccia in modo che i cittadini non debbano farle”

Per il Prefetto le ronde sono illegali? Faccia in modo che i cittadini
non debbano farle. Nel suo intervento il Prefetto si è dimenticato che
i cittadini che hanno deciso di organizzare le cosiddette “ronde” lo
hanno fatto perché non si sentono sicuri e perché non si sentono
abbastanza protetti dalle istituzioni. Pensa forse il Prefetto che lo
facciano per divertirsi? Le istituzioni preposte alla nostra sicurezza
latitano a tal punto che i cittadini di Parma e anche di diversi
comuni della Provincia hanno sentito la necessità di sopperire alle
loro carenze. Pattugliare i quartieri dovrebbe essere compito affidato
alle forze dell’ordine che, purtroppo, a causa dei continui tagli alla
sicurezza approvati dal Governo non hanno né i mezzi, né gli uomini
per farlo. Il Prefetto, che ha fra i suoi compiti quello di occuparsi
della sicurezza dell’ordine pubblico, invece di bollare le ronde come
illegali, dovrebbe fare tutto quello che è nelle sue possibilità per
fare in modo che i cittadini non siano più costretti a farle. Ad
esempio convincere il ministro dell’Interno ad investire sulla
sicurezza, dando più risorse alle forze dell’ordine. Invitiamo,
infine, il Prefetto a provare a lasciare la macchina in viale Piacenza
alla sera o andare da solo a piedi in via San Leonardo dopo le 22.
Siamo certi che capirebbe perché i residenti di quelle zone non si
sentono sicuri.

Paolo Buzzi, consigliere comunale Forza Italia Parma
Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza

Università di Parma, Gambarini (FI): “Il nuovo corso non dà frutti. Si cambi rotta”

L’Università di Parma perde studenti, l’Università di Bologna e, soprattutto, l’Università di Modena-Reggio Emilia ne guadagnano. E’ quanto emerge dai dati pubblicati oggi dal Sole 24 Ore. Entrando nel dettaglio, Parma regista 3.301 studenti immatricolati nel 2014-2015 e un -36,1% di ingressi tra 2015 e 2011; l’Università di Modena e Reggio Emilia, invece, registra 3.905 studenti immatricolati nel 2014-2015 e un +9,9% tra 2015 e 2011. Un dato molto preoccupante che – dopo l’indagine di Federconsumatori che ha stabilito che quella di Parma è l’università più cara d’Italia – rappresenta l’ennesima brutta notizia legata al nostro ateneo. E’ evidente che il nuovo corso, tanto lodato dal rettore Borghi, non sta dando i risultati sperati. Anzi, i dati dimostrano che la situazione dell’Università di Parma sta diventando sempre più difficile. Che il rettore abbia perso troppo tempo a giocare a fare il politico con un presenzialismo degno di miglior causa? A nostro avviso, dovrebbe essere onorato dell’importante incarico che è stato chiamato a ricoprire e lavorare solo ed esclusivamente per il bene della nostra Università. Un lavoro per il quale, tra l’altro, riceve un lauto stipendio. I dati negativi, però, non sono da imputare solamente alla governance dell’ateneo. Probabilmente è tutta la città di Parma a non essere considerata attrattiva. Cerchiamo di capire cosa porta gli studenti a scegliere Reggio e Modena e non Parma. Tasse meno alte? Corsi più interessanti? Città con più servizi per gli studenti? Un sistema di trasporti migliore? Il rettore e tutte le istituzioni comunale e provinciali trovino presto una risposta a queste domande. Un’Università che funziona è un volano per lo sviluppo di tutto il nostro territorio.

Francesca Gambarini (capogruppo Forza Italia Fidenza)

Ti – Bre, ovvero la decadenza di un territorio

Il dibattito ricorrente sulla realizzazione del collegamento A15-A22 Tirreno-Brennero è sintomatico di come l’indecisione ed il continuo andirivieni in ordine alla costruzione di questa infrastruttura alla fine determini non solo gravissimo ritardo, ma rischi davvero di affossare definitivamente un’opera che i territori del nord aspettano da 40 anni. Ovviamente il tema non è se questa infrastruttura sia utile o meno: sono convinta che con l’attuale sistema dei trasporti essa sia un importante corridoio nord-est/sud-ovest non solo utile, ma necessario per un più agevole e veloce spostamento di merci e persone, in attesa di un potenziamento dei sistemi su rotaia che anch’esso tarda a venire e che non rappresenta una alternativa, ma un importante complemento al traffico su gomma. Lasciamo però stare le solite idiozie ambientaliste su partiti del cemento o del mattone, che inquinano ideologicamente un tema maledettamente serio,
il punto è se una tale opera sia sostenibile economicamente ed ambientalmente. La copertura finanziaria per la realizzazione della Pontetaro-Nogarole Rocca è stata individuata dato che, per buona parte, è già stata addirittura appaltata e, come ben spiegato ieri dal sindaco di Noceto Fabio Fecci, è a totale carico di risorse private che poco o nulla incidono su finanze pubbliche. Quindi il tema fondamentale è se un’opera di tale impatto sia compatibile con l’esigenza di tutela ambientale che è  ormai entrata nella coscienza collettiva, oltrechè nella legislazione di settore. Naturalmente il tracciato del nastro autostradale andrebbe ad incidere su un’area pressochè esclusivamente agricola, sottraendo zone verdi produttive per l’agricoltura. Ma è anche vero che il nuovo tracciato consentirebbe una riduzione del chilometraggio rispetto all’attuale necessità di arrivare fino a Modena tramite l’A1  per poi imboccare l’A22 del Brennero, con notevole risparmio di tempo, carburante e, quindi, con riflessi positivi sull’inquinamento da emissioni veicolari. Effetto che non credo si verificherebbe se il collegamento A15 – A22, come sembra essere nelle intenzione dell’assessore regionale Donini e del ministro Del Rio, venisse ridotto per confluire su strada normale , non a pedaggio, i cui tempi di percorrenza e conseguente inquinamento ambientale sarebbe maggiori. A proposito della nostra cara Regione matrigna, sarà una coincidenza o una strana congiuntura astrale ma mentre la Giunta regionale inserisce in priorità 1 il potenziamento della linea ferroviaria Pontremolese, distribuisce circa 2 miliardi e mezzo di euro in altre opere stradali in quel di Rimini, Reggio Emilia, Forlì, Ravenna, Sassuolo ed altro ancora verso oriente, ma per Parma ZERO EURO ! Ottimo risultato del nostro sistema territoriale!
Comunque sia, è amaro constatare che l’insipienza dei nostri amministratori locali ancora una volta consentirà il declino del nostro territorio rinunciando ad un’opera infrastrutturale che in tutto il mondo verrebbe invocata come prezioso elemento di sviluppo ma qui, visto che siamo sempre i più furbi, la consideriamo inutile e costosa.
Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia Fidenza

Accoltellamento a Parma, Forza Italia: “Le istituzioni lavorino per far tornare Parma una città sicura”

Ieri un ragazzo è stato accoltellato in pieno centro a Parma, davanti a decine di passanti. Dalle prime notizie emerse pare si tratti di un regolamenti di conti. Speriamo che il lavoro delle forze dell’ordine riesca a fare chiarezza sull’accaduto. Si tratta di un fatto gravissimo, che riporta al centro dell’attenzione il problema della sicurezza nella nostra città. Episodi del genere non devono verificarsi, né in periferia, né, tanto meno, in pieno centro storico. Le istituzioni tutte – da quelle civili a quelle militari – devono lavorare insieme per fare in modo che Parma torni ad essere una città sicura e vivibile. In centro storico tante sono le zone diventate pericolose: pensiamo ad esempio a piazzale della Pace, dove gli spacciatori spadroneggiano giorno e notte. Servono, per cominciare, più uomini delle forze dell’ordine in giro per la città a fare da deterrente. Il problema, però, non si risolverà davvero fino a quando il Governo non si deciderà ad investire sulla sicurezza. Servono più uomini e più mezzi per poter consentire alle forze dell’ordine di fare al meglio il loro lavoro. Il sindaco Pizzarotti faccia perciò sentire la sua voce, coinvolga i parlamentare di Parma e quelli del suo partito per fare capire a chi ci governa a Roma di cosa abbiamo bisogno per vivere più tranquilli e sicuri.

 

Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza

Paolo Buzzi, consigliere comunale Forza Italia Parma

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