Fidenza, Gambarini (FI): “Sulle politiche giovanili serve fare di più”

Fidenza non è un paese per giovani. Per questa amministrazione comunale le politiche giovanili contano talmente poco che non è nemmeno chiaro se ci sia oppure no un assessore con questa delega. Non risulta, infatti, che, dopo le dimissioni di Alessia Gruzza, questo incarico sia stato affidato a qualcuno. E, così, a Fidenza le occasioni di svago e divertimento latitano. Invito l’assessore alla Cultura – che finora ha dedicato tutte le sue energie all’aggregazione Solori Magnaghi – a parlare con i giovani fidentini: si renderà conto di come sia diffusa l’opinione che a Fidenza non ci sia nulla da fare nel tempo libero. Forse scoprirà anche che sono in tanti i ragazzi che guardano altrove sia per il proprio lavoro, sia per il proprio tempo libero. Dove è finita ad esempio la Consulta giovanile? E l’Informagiovani? Da centro aggregatore di giovani e propulsore di eventi e manifestazioni e braccio operativo dell’amministrazione, è diventato un semplice doppione del centro per l’impiego. Invito perciò l’amministrazione a riprendere in mano il tema delle politiche giovanili e a darsi da fare per dare la possibilità ai più giovani di stare insieme e vivere la nostra città. La comunità e la Fidenza del futuro si creano anche così. Guardando ai fatti, invece, dopo un Natale privo di eventi, dobbiamo registrare un Carnevale che pare sia stato per pochi. Chiedo all’assessore di rompere il silenzio in cui è caduta dopo il veglione in teatro. Ci dica quanti partecipanti paganti ci sono stati e quanto il Comune ha speso per smontare le poltroncine della platea del Magnani.

Fallimento Di Vittorio, Gambarini (FI): “Bene la Regione, ma fare chiarezza presto”

La Regione Emilia Romagna, facendo seguito ad un atto di alcuni mesi fa, ha approvato una delibera che facilita la vendita degli alloggi a proprietà indivisa ai soci assegnatari. Si tratta di una decisione che riguarda anche la cooperativa Di Vittorio. Come ho già dichiarato più volte, è un provvedimento che mi trova d’accordo dato che rappresenta uno strumento in più in mano ai curatori fallimentari (che ringrazio per il lavoro che stanno facendo) per recuperare risorse da restituire ai soci della Di Vittorio, che hanno perso i loro risparmi nel fallimento della cooperativa. Rinnovo, quindi, la richiesta all’amministrazione comunale di dare parere favorevole alla vendita degli alloggi. Questo, sebbene importante, è solo un piccolo passo. Il lavoro che deve essere fatto per restituire i propri soldi ai soci truffati è ancora molto e tanti sono gli aspetti da chiarire per capire le cause e le responsabilità di un crac dalle proporzioni enormi quale è stato quello della Di Vittorio. Questioni delle quali si sta occupando chi di dovere. Non posso, però, non ricordare che la vicenda si svolge in un contesto politico ben preciso: per capirlo basta leggere i nomi di chi ha fatto parte del Cda della Di Vittorio e della sua partecipata Polis, campionessa della speculazione spericolata. Balzeranno all’occhio nominativi di persone legate alla sinistra cittadina che hanno avuto (o hanno tuttora) ruoli politici o tecnici nel Comune di Fidenza. E, nonostante l’evidenza, il centrosinistra fidentino continua a fingere che niente sia successo…

 
Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

 

Fidenza, Gambarini (FI): “Spostare la fermata dei bus sostitutivi in piazza Repubblica”

Più volte abbiamo segnalato la necessità di spostare in un luogo più consono la fermata dei bus sostitutivi dei treni, attualmente posta davanti al cimitero. Qui si fermano non solo i bus per Cremona, ma anche quelli per Salsomaggiore. Le persone in attesa sono spesso e volentieri tante e aspettano nel piazzale davanti al cimitero, raccolte in pochi metri quadrati. Questo quando abbiamo a disposizione un piazzale enorme ed inutilizzato, quale è piazza Repubblica, dove si trova la stazione ferroviaria. A mio avviso la fermata dei bus sostitutivi andrebbe spostata proprio in piazza Repubblica: lo proporrò in occasione del prossimo Consiglio comunale. Spostare la fermata del bus avrebbe due vantaggi: il primo e più evidente è che la piazza verrebbe finalmente utilizzata; il secondo è legato a questioni di sicurezza dei pendolari. Mi spiego: i pendolari attendono il bus in un piccolo parcheggio sul ciglio di una strada piuttosto trafficata, con il rischio di essere investiti e rendendo, allo stesso tempo, difficoltoso il parcheggio davanti al cimitero. Un problema che spostando la fermata in piazza Repubblica non si avrebbe.

Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

 

Fidenza, Gambarini (FI): “Si regolamenti la sosta in viale Martiri”

A metà ottobre circa, con un’interrogazione, avevo segnalato la pericolosità del tratto di via Martiri della libertà nei pressi della chiesetta di San Lazzaro. Raccogliendo le lamentele e le preoccupazioni dei residenti, avevo evidenziato come il parcheggio selvaggio da entrambi i lati della strada potesse costituire un pericolo per automobilisti, ciclisti e pedoni. Avevo invitato l’amministrazione e l’assessore alla Viabilità ad attivarsi per fare in modo che i veicoli sostassero correttamente ma la situazione non è stata affrontata. Con la macchine parcheggiate (oltretutto in malo modo) da entrambi i lati della strada, tutte le automobili in transito sono costrette a oltrepassare la linea di mezzeria per passare. Questo aumento esponenzialmente il rischio di incidenti. E l’altro ieri, infatti, due veicoli si sono scontrati. Per fortuna senza gravi conseguenze. Lo stesso problema si verifica in tutta via Martiri della libertà, ad eccezione del tratto in cui sono stati riqualificati i marciapiedi e regolamentati i parcheggi. Rinnovo, quindi, l’invito all’amministrazione ad intervenire per regolamentare il parcheggio in tutta la via.

Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia

Gambarini (FI): “Chi sono i due profughi in fuga nel Parmense?”

Due profughi sono scappati dai centri che li ospitavano, quelli di Fontevivo e Polesine Zibello. Di loro non si hanno più notizie. Chi sono? Perchè sono scappati? Che intenzioni hanno? Sono tante le spiegazioni che ci devono essere date da chi di dovere. Invece, pare che di queste persone, si conosca poco più che il nome. Dopo i gravissimi fatti di Cona, questo fatto – e i tanti altri simili che accadono qua e là per l’Italia intera – che il modello di accoglienza dei governi di sinistra e dei prefetti non funziona. I presunti profughi che arrivano in Italia dovrebbero essere immediatamente identificati e solo chi davvero scappa dalla guerra dovrebbe essere accolto. Invece, si è avviato un meccanismo in cui si continuano a stanziare milioni su milioni a favore di coop o onlus nate nel giro di una notte che sull’immigrazione lucrano. In provincia di Parma, in particolare, la situazione è davvero seria, dato che in proporzione ospita più richiedenti asilo la nostra provincia che quella di Bologna. Spiace vedere che c’è chi, come il sindaco di Polesine Zibello, invece di proteggere i suoi cittadini minimizza quanto accaduto.

Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia

Solari, FI e Rete Civica: “Il buon senso ha prevalso sull’arroganza”

Il buonsenso ha prevalso sull’arroganza. La delibera con cui la Provincia aveva deciso l’aggregazione forzata di Solari e Magnaghi sarà revocata. Finalmente, con calma e facendo gli approfondimenti necessari, si potrà dare il via ad un percorso condiviso con le scuole per valutare e studiare la creazione di un Polo a quattro con Solari, Bocchialini, Galilei e Magnaghi. Ringraziamo il gruppo Provincia nuova che ha accolto la proposta di Forza Italia Fidenza e Rete Civica Fidenza presentando la mozione e tutti i consiglieri che l’hanno votata. Tutti insieme siamo riusciti a fermare il piano del sindaco Massari e dell’assessore Bariggi che a tutti i costi e contro tutto e tutti volevano disaggregare il Polo agroindustriale scorporando il Solari. Un’operazione di cui ancora oggi non sono noti i veri motivi. Speriamo che almeno ora i due (quando il sindaco Massari tornerà dalle ferie) avranno l’umiltà di ammettere che portare avanti questa operazione è stato un errore. Adesso, però, è necessario vigilare attentamente sui prossimi passaggi che verranno fatti perchè l’obiettivo deve essere quello di arrivare alla soluzione migliore possibile per tutte e quattro le scuole coinvolte. La politica faccia un passo indietro e lasci lavorare chi la scuola la vive.

Forza Italia – Rete Civica

Fidenza, Gambarini (FI): “Perchè il canile non è stato realizzato su un terreno del Comune?”

Il canile non è stato costruito su un terreno di proprietà comunale, ma su un terreno che a breve sarà messo all’asta. E’ lo sconcertante fatto che emerge dalle dichiarazioni rilasciate dal vicesindaco Giancarlo Castellani. Il canile, la cui inaugurazione spero sia veramente ormai imminente, è stato costruito su un terreno di proprietà di Soprip, una società fallita che ha avuto tra i suoi presidenti anche un attuale consigliere regionale Pd. In seguito al fallimento, il terreno è stato messo in vendita e il vicesindaco ci dice anche che il Comune parteciperà all’asta per acquistarlo e che i soldi sono già a bilancio. Domanda: e se l’asta la vince qualcun’altro il canile che fine fa? E il bosco urbano (anch’esso all’asta) che doveva essere il fiore all’occhiello delle passate amministrazioni di centro sinistra? Il dirigente dei Servizi tecnici comunali ha qualcosa da dirci? Si tratta, infatti, del risultato di una scelta fatta molti anni fa, ancora prima che venisse approvata la realizzazione del canile. Non se ne è mai parlato finchè non è apparso sul web l’annuncio della vendita all’asta del terreno in questione. Leggendo l’articolo pubblicato sulla stampa non è chiara quale utilità abbia avuto per il Comune di Fidenza questo accordo fatto con Soprip dalle vecchie amministrazioni di centrosinistra. Accordo che, a dirla tutta, pare piuttosto nebuloso. Ancora meno chiaro appare perchè non si sia acquisita l’area appena Soprip è fallita nel 2014. Le spiegazioni probabilmente sono da ricercare a palazzo Porcellini, dato che le amministrazioni cambiano, ma il dirigente no.

Fidenza, Gambarini (FI): “Sul tunnel di via Mascagni si interpellino i cittadini”

Trasparenza e partecipazione erano le parole d’ordine di questo sindaco e di questa amministrazione. O almeno lo erano in campagna elettorale. Sono tanti i casi in cui il sindaco si è completamente dimenticato di aver promesso di coinvolgere ed ascoltare i cittadini nelle sue scelte. Uno di questi è il tunnel di via Mascagni. Se ne parla da oltre 10 anni e da oltre 10 anni i residenti della zona sono fortemente contrari. Nel 2005 hanno anche raccolto 800 firme per esprimere la loro contrarietà a questa opera. Arrivato Massari, il tunnel di via Mascagni è stato ritirato fuori dal cassetto e nemmeno sappiamo se il progetto, che ha più di 10 anni, è stato quanto meno rivisto o se la voglia di cementificare anche la campagna al di là della ferrovia ha prevalso su tutto il resto. Oltre a questo, il sindaco ha mai pensato alla sostenibilità ambientale o all’impatto acustico dell’opera? La normativa sull’inquinamento acustico è molto rigorosa e già ci pare che in via Mascagni, data la vicinanza con la ferrovia, la situazione sia al limite. Con un tunnel che aumenterà notevolmente il traffico aumenteranno sia l’inquinamento acustico sia quello atmosferico. Mi chiedo, poi, anche se siano stati fatti accertamenti sulla situazione statica degli edifici di via Mascagni, dato che le vibrazioni a cui saranno sottoposti aumenteranno notevolmente. Da ultimo, ricordo che esistono aree verdi che verranno probabilmente ridotte per realizzare il tunnel e che gli alloggi, acquistati con sacrifici dai proprietari, si svaluteranno. Amministrare bene, caro sindaco, non vuol dire solo ottenere finanziamenti e costruire, ma anche ascoltare i cittadini per realizzare insieme a loro una Fidenza vivibile.
Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

Unione Fidenza Salso, Gambarini (FI): “Quanto costa ai fidentini?”

Tra Natale e Capodanno, periodo in cui tanti si prendono qualche giorno di meritato riposo, il sindaco Massari porta a compimento il suo nuovo giochino, l’Unione Fidenza Salso. Da domenica, infatti, nell’Unione Terre Verdiane rimarranno soltanto Fidenza e Salso. Per domani, 28 dicembre, il sindaco e presidente dell’Unione Terre Verdiane Massari ha fatto convocare il Consiglio dell’Unione che dovrebbe approvare il bilancio dell’ente. Un Consiglio così importante non si può convocare in periodo festivo, ma forse si agisce così per fare in modo che i fidentini non si accorgano del regalo che il sindaco sta preparando loro. In questo bilancio immaginavo di trovare la spiegazione di come funzionerà la nuova Unione a due. Invece, niente di tutto questo. E nulla neppure sulle funzioni che resteranno in convenzione con gli altri Comuni. La sensazione è quella che si stia facendo per l’ennesima volta un salto nel buio e che non si abbia la minima idea di come verrà gestito l’ente da domenica prossima. O forse il sindaco Massari ha preferito lasciare tutto nel vago per poter usare il giochino come meglio crede? Sono davvero preoccupata per le conseguenze che tutto questo avrà sul bilancio del Comune di Fidenza. Ad oggi nulla si sa di come funzionerà la nuova Unione a due e dei suoi costi di funzionamento, che, come sempre ricadranno sulle tasche dei fidentini. La vicenda dell’Unione Terre Verdiane è emblematica di come il Pd consideri questo territorio una proprietà su cui fare ciò che si vuole. Prima si è creato l’ente per motivi elettorali e per avere qualche poltrona in più da distribuire, poi sono stati creati il debito e tutti gli altri problemi. Infine non sapendo più come fare si è pensato di chiudere tutto. Salvo non riuscire a fare nemmeno questo e stabilire che Fidenza e Salso dovranno tenere in piedi il baraccone.
Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

Solari – Magnaghi, Gambarini (FI): “Ogni scuola deve mantenere la propria autonomia”

Il Partito democratico (che di democratico ha ormai solo il nome) cerca di nuovo di rigirare la frittata dicendo che l’idea di creare un unico polo formato da Solari, Magnaghi, Galilei e Bocchialini è una loro idea. Peccato, che mai prima d’ora nè il sindaco Massari, nè l’assessore Bariggi vi abbiano fatto cenno nel rispondere alle interrogazioni presentate in Consiglio comunale. Se lo hanno proposto il 14 dicembre, perchè non lo hanno detto durante il Consiglio comunale del 20 dicembre? Qualcosa non torna. E, infatti, la proposta di unire il Magnaghi al Polo agroindustriale è stata fatta dalla vicesindaco di San Secondo Ketty Pellegrini. Una proposta che andava incontro alle esigenze di entrambe le scuole, ma che il Pd di Fidenza e Salso nemmeno aveva preso in considerazione. Addirittura, in Consiglio comunale ci hanno detto che gli altri Comuni non erano titolati a dire la loro su questa faccenda. All’improvviso, quando la Regione va oltre la loro visione, la proposta della vicesindaco di San Secondo diventata la loro. Forse sarebbe meglio fare un bagno di umiltà, senza cercare di appuntarsi a tutti i costi la medaglia sul petto. Perchè, caro Pd, in qualunque modo la si racconti il risultato finale è sempre la creazione di un polo formato da 4 scuole. Se queste sono le premesse, sarà necessario vigilare attentamente sui lavori del tavolo tecnico per non rischiare di cadere dalla padella alla brace. Devono essere salvaguardate le peculiarità didattiche e le risorse umane e strumentali di tutte e 4 le scuole coinvolte.

Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia

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