Unione Terre Verdiane, Gambarini (FI): “Massari dia risposte agli agenti”

Gli agenti della Polizia municipale delle Terre Verdiane sono in stato di agitazione. La notizia, che circolava da tempo, oggi diventa ufficiale. Questo è il risultato della pessima gestione del sindaco/presidente Massari a cui chiediamo di dare presto risposte alle richieste dei sindacati. Questa è una questione molto importante, che va affrontata in maniera seria e non a colpi di annunci e slogan come è solito fare Massari. Ci sono in gioco la sicurezza di tutti i cittadini residenti nel territorio dell’Unione Terre Verdiane e di tutti gli agenti di polizia municipale, che anche l’altro giorno hanno dimostrato la loro preparazione e professionalità sedando una rissa in pieno centro a Fidenza. Colgo l’occasione per ringraziarli. Massari in un anno e mezzo ha cambiato idea diverse volte sull’Unione Terre Verdiane e l’unico risultato ottenuto è far preoccupare i lavoratori dell’ente per il loro futuro. Finora la giunta dell’Unione non è stata in grado di dare alcuna risposta sul loro futuro: Massari a forza di tirare la corda l’ha rotta. La Polizia municipale si è ribellata a lui e chiede con forza certezze. Quale sarà il loro futuro? Potranno lavorare con una certa tranquillità o dovranno ogni giorni rischiare in prima persona? Se ne sono accorte anche le sigle sindacali: quelli fatti finora sono stati solo proclami che rischiano di mettere a rischio la sicurezza di tutti noi. Massari e gli altri sindaci ci pensino: davvero vogliano assumersi la responsabilità di essere i padri di una situazione del genere? Colgano l’occasione della riorganizzazione del nostro territorio per riorganizzare e migliorare il servizio di Polizia municipale ascoltando i lavoratori. Facciano, per una volta almeno, le scelte giuste perché il prezzo da pagare può essere molto alto.

Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

 

Gambarini (Forza Italia): “No alla fusione Fidenza Salso”

Sindaco Massari, di cosa sta parlando? Il caldo sta giocando brutti scherzi! Smetta per una volta di raccontare favole ai fidentini e dica le cose come stanno. Invece di parlare di fusione con Salsomaggiore, racconti alla città cosa sta succedendo in questi giorni. Spieghi, innanzitutto, perchè la Polizia municipale ha dichiarato lo stato di agitazione. In un momento in cui c’è bisogno di sicurezza, se ne deve occupare si ribella, comprensibilmente, a Massari e alla sua Unione. È un fatto senza precedenti ma lui fa finta di niente, come non fosse importante… Spieghi, poi, perchè non sa come venire fuori da un’Unione Terre Verdiane piena di debiti e perchè le soluzioni da lui proposte si sono rivelate inapplicabili. Infine, spieghi anche perchè dovranno essere Fidenza e Salso a mantenere in vita il carrozzone delle Terre Verdiane e chi dovrà sobbarcarsi tutti i debiti di questo ente. Forse i fidentini e i salsesi? Come vede, sindaco, ci sono tanti problemi da risolvere. Ci parli di questo. Non faccia come suo solito, non faccia finta che i problemi non ci siano parlando d’altro per farsi bello di fronte alla città. E’ inconcepibile che davanti a una situazione del genere un sindaco, che non perde occasione per lodare il suo operato, pensi ad una fusione – e nel caso ha pensato a come gestire l’enorme debito figlio delle giunte di centrosinistra che Fidenza e Salso hanno? – o un’altra unione. Prima pensi  a risolvere i problemi dell’Unione Terre Verdiane, problemi che lui stesso ha contribuito a creare. E prima di fare proclami ascolti l’opinione dei cittadini. Stiamo parlando di un tema da affrontare in maniera seria per non ripetere gli errori fatti con l’Unione Terre Verdiane. Prima di fare mosse avventate si apra un confronto con i cittadini, le categorie economiche e le opposizioni per individuare quale possa essere la soluzione migliore per Fidenza e Salso. Ci si avvalga della collaborazione di esperti super partes (non di amici degli amici) per valutare la fattibilità del percorso che si intenderà intraprendere, tenendo presente che l’obiettivo deve essere dare migliori ai cittadini spendendo meno.

Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia

Fidenza, Gambarini (FI): “Bene la conclusione dei lavori al canile”

Dopo più di 4 anni finalmente il nuovo canile di Fidenza sembra essere ormai pronto. E’ una bellissima notizia perché i nostri amici a quattro zampe potranno avere una sistemazione più decorose e avere tutte le cure necessarie in attesa di essere adottati. Ringrazio di cuore i volontari dell’associazione Argo che, da anni, gestiscono il canile di Fidenza con passione, rendendo un grande servizio a tutta la città. Spiace, però, constatare che anche in questo caso l’amministrazione guidata dal sindaco Massari si attribuisce meriti che non ha. Il progetto per la realizzazione del nuovo canile è stato approvato dal Consiglio comunale nell’aprile 2012 con il voto sia dell’allora maggioranza, sia dell’allora minoranza. Si tratta, quindi, di un’opera pensata, finanziata e avviata dalla precedente amministrazione. Detto questo, spero che ad opera ormai ultimata i tempi possano essere rispettati in modo da poter dare ai cani ospiti del canile una sistemazione decorosa e consentirgli di vivere dignitosamente in attesa di trovare una famiglia che li adotti.

Unione Terre Verdiane, una spada di Damocle sul bilancio del Comune di Fidenza

Siamo alle solite. Il sindaco ci racconta un assestamento di bilancio diverso da quello scritto nei documenti. Su questo bilancio pende una spada di Damocle enorme, vale a dire il bilancio dell’Unione Terre Verdiane. Quali ripercussioni avrà il futuro dell’Unione sul bilancio del Comune di Fidenza? Per ora, l’unica cosa che si sa è che c’è in progetto di far mantenere l’Unione in vita da Fidenza e Salso. Se così fosse, i debiti di questo ente come saranno ripartiti? E cosa graverà su questo nuovo ente? Mi voglio soffermare, poi, su un’altra scelta che ritengo errata, quella di farsi carico della gestione dell’impianto fotovoltaico di San Michele Campagna (finora in capo a San Donnino Multiservizi) e del mutuo di oltre 3 milioni contratto per la sua realizzazione. Che bisogno c’era di indebitare ulteriormente il Comune? Il sindaco ci ha detto “a suo tempo avete votato anche voi la delibera”, ma noi caro sindaco abbiamo votato per l’affidamento in house del servizio di raccolta rifiuti alla San Donnino, non per “regalare” ai fidentini un altro mutuo! Questo è un assestamento in cui si nota l’aumento delle tariffe, con aumenti di spese (vedi le spese di personale) e con nuovi mutui. Quindi, ben vengano i finanziamenti arrivati, ma non c’è niente per cui stare allegri.

Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia

Fidenza, Gambarini (FI): “Troppi posti auto a pagamento”

L’amministrazione Massari si rivela ogni giorno più distante dalle esigenze dei fidentini. L’ultima grande idea è stata aumentare il numero di posti auto a pagamento. E’ tutto scritto nero su bianco nella delibera di giunta 146 del 6 luglio 2016 con cui la giunta ha deciso di portare il numero dei parcheggi a pagamento da 396 a 555. Secondo l’amministrazione, questa scelta andrebbe a vantaggio del commercio cittadino. Forse ai nostri amministratori è sfuggito che ai fidentini e a tutte le persone che per qualsiasi motivo vengono a Fidenza non fa per niente piacere dover pagare il parcheggio. Pensano forse che aumentare il numero dei posti auto a pagamento incentivi le persone a venire in centro? Ricordo poi alla lungimirante amministrazione di Fidenza che quello della sosta è sempre stato uno dei problemi che i commercianti hanno segnalato in qualsiasi occasione possibile, evidenziando il numero troppo alto di posti a pagamento. Aumentare le righe blu non farà altro che invogliare la gente ad andare a fare compere al polo commerciale di San Michele Campagna. Invito l’amministrazione a tornare sulla propria decisione. Se si vuole aumentare la rotazione nell’uso dei parcheggi, basta il disco orario. Non serve penalizzare ancora cittadini e commercianti.

 

Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

 

Gambarini contro Massari: “Ritorna la cementificazione”

Ci risiamo. La sinistra è tornata al governo di Fidenza e si ricomincia con il cemento e i centri commerciali. Siamo venuti a sapere – a dire il vero in maniera un po’ vaga, dato che il sindaco è stato insolitamente avaro di particolari – che la Coop si trasferirà al quartiere Gigliati insieme ad alcuni altri negozi. In parole povere: sarà costruito un altro centro commerciale. Nulla è dato a sapere sulle tempistiche. Sia chiaro: noi vogliamo che il quartiere Gigliati (che dopo tanti anni ancora attende di essere completato) sia un quartiere vivo, ma non pensiamo che la soluzione giusta sia riempirlo di cemento, portandoci un grosso supermercato. Ritengo sia meglio pensare ad attività che possano diventare punti di aggregazione a servizio del quartiere, come un bar, un’edicola o una tabacchiera, senza riempirlo di cemento e di traffico, snaturando la sua vocazione di zona residenziale di qualità. Non dimentichiamo neppure che con questa scelta si porta il commercio sempre più lontano dal centro storico, che sta vivendo un periodo di difficoltà. Niente, poi, sappiamo sulla fine che farà la struttura che ora ospita la Coop. Verrà riutilizzata? Come? Verrà demolita? Diverrà un’altra cattedrale nel deserto? Anche questo è un aspetto importante, su cui vorremmo spiegazioni dal sindaco, sperando che abbia quanto meno un’idea sul futuro che aspetta questo grande spazio in via Giavazzoli, a due passi dalla via Emilia. Infine, chiediamo al sindaco di fare una riflessione. La chiusura dello Sma significa anche che l’offerta di supermercati a Fidenza è più della domanda. Ha senso che la Coop si trasferisca e si ingrandisca?

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia

Una proposta per le coop

Più trasparenza, miglioramento del sistema di vigilanza, garanzie sul prestito sociale e costituzione di un fondo per le vittime delle cooperative in crisi che si vedono impossibilitate a restituire il prestito sociale. Sono alcune delle proposte elaborate da Federconsumatori e dal Coordinamento nazionale soci cooperative per tutelare il prestito sociale. E’ una bozza che mi trova totalmente d’accordo. E aggiungo un punto: evitiamo che le cooperative siano legate in maniera troppo stretta alla politica. Evitiamo, per esempio, che nei cda delle coop siedano esponenti di partiti politici o amministratori e funzionari comunali. Peccato soltanto che si corra ai ripari dopo che il danno è stato fatto. Qui a Fidenza lo sappiamo bene quali conseguenze può avere la mala gestio di una coop, dato che tanti fidentini lo hanno vissuto sulla propria pelle con il fallimento della coop Di Vittorio – legata a doppio filo alla sinistra fidentina, come si capisce dai nominativi dei suoi ex amministratori – che ha lasciato sul lastrico tante famiglie che si erano fidate e avevano affidato i propri risparmi alla coop attraverso il prestito sociale. Purtroppo il fine mutualistico con il quale era nata la Di Vittorio è stato tradito e il prestito sociale è stato usato per fare altro con le devastanti conseguenze che conosciamo bene. La proposta fatta da Federconsumatori e Coordinamento soci cooperative va nella direzione di evitare fatti del genere. Ma, come dicevo, il danno ormai è fatto e sarà la magistratura a fare chiarezza e ad individuare i responsabili del dissesto della Di Vittorio. Infine, suggerisco ai soci prestatori della Di Vittorio di provare a percorrere la strada seguita dai comitati soci prestatori nati in Friuli in occasione di due fallimenti drammaticamente analoghi a quello della Di Vittorio. Hanno coinvolto la presidente della Regione (e vicepresidente nazionale del Pd) tentando una causa civile risarcitoria in quanto è potestà delle Regioni la vigilanza sulla trasparenza e sul buon funzionamento delle coop.

Forza Italia denuncia: “Ufficio cimiteri chiuso: perchè?”

«L’ufficio Cimiteri all’interno del camposanto cittadino risulta chiuso. Perché?». Lo segnalano i consiglieri comunali di Forza Italia Francesca Gambarini e Giuseppe Comerci, che, nel corso di una conferenza stampa al cimitero, hanno chiesto chiarimenti a riguardo. «L’ufficio Cimiteri all’interno del camposanto comunale risulta chiuso. Abbiamo voluto verificare di persona la situazione e così stamattina (mercoledì 29 giugno, ndr) siamo venuti a controllare. E, sì, l’ufficio era chiuso. Non si sa né perché e nessuna indicazione è stata ai cittadini – ha dichiarato la Gambarini – . Anzi, addirittura all’ingresso del cimitero un primo cartello indica gli orari di apertura e poi si trova un altro cartello in cui gli orari sono cancellati». La capogruppo di Forza Italia è molto critica: «Ci sembra questa un’ulteriore presa in giro ai cittadini da parte di questa amministrazione, che, inspiegabilmente, ha tolto un servizio che funzionava e molto utile, dato che la presenza di questo ufficio all’interno del camposanto fa risparmiare molto tempo ai cittadini che possono sbrigare tutte le pratiche necessarie direttamente al cimitero». L’ufficio Cimiteri all’interno del camposanto era stato aperto nel 2009, quando il consigliere Comerci era assessore ai Servizi cimiteriali. «Spiace davvero molto perché era un servizio in cui noi avevamo creduto molto – ha aggiunto Comerci – . Nel 2009, in qualità di assessore ai Servizi cimiteriali, avevo fortemente voluto la creazione di questo ufficio all’interno del cimitero. Era stato il primo passo di un importante lavoro di riqualificazione dei servizi cimiteriali, che aveva ottenuto il gradimento dei cittadini. Spero che l’amministrazione comunale chiarisca la situazione e che l’ufficio Cimiteri all’interno del camposanto torni presto ad aprire regolarmente. Presenteremo un’interrogazione urgente per avere chiarimenti su questa incresciosa situazione». (dalla Gazzetta di Parma del 1° luglio 2016)

Trasporto scolastico, Forza Italia all’attacco

Il sindaco Massari aveva liquidato gli aumenti alle tariffe del trasporto scolastico paragonandole al costo di “una manciata di caffè”. Così facendo, aveva dimostrato ancora una volta di non avere nessun rispetto per cittadini (nemmeno per quelli che l’hanno votato). Il sindaco, prendendo così sottogamba il far pagare di più alle famiglie, dimostra di essere quanto mai staccato dalla realtà cittadina. In questi giorni, infatti, abbiamo ricevuto tantissime lamentele da parte delle famiglie venute a conoscenza delle nuove tariffe. La terza fascia Isee arriva a 12 mila euro l’anno, quindi tantissime sono le famiglie che superano il limite. Facendo qualche conto, le tariffe sono aumentate da 84 euro a trimestre a 99 euro a trimestre (una follia) e, per il secondo figlio, se prima lo sconto era del 50% ora, la riduzione è del 40%. Una famiglia con due figli che usano il pulmini va a pagare 99 euro in più rispetto all’anno precedente. Ecco, quindi, come userà gli 80 euro di Renzi, chi non dovrà restituirli. Chiediamo al nuovo assessore all’Istruzione se sia d’accordo con gli aumenti approvati prima del suo ingresso in giunta (e non votati dal precedente assessore) e di adoperarsi per fare in modo che l’amministrazione ritorni sui suoi passi, evitando alle famiglie questo ulteriore salasso.

 
Gruppo consiliare Forza Italia

Terre Verdiane, Gambarini (FI): “Si doveva trovare una soluzione per tempo”

Un nuovo capitolo si è aggiunto alla tragicomica saga dell’Unione Terre Verdiane. Giusto un anno dopo aver fatto votare dai Consigli comunali degli 8 Comuni membri il recesso da Utv, ora ci dicono che  “no, non si può fare: il recesso non è una via percorribile perché i debiti porterebbero i Comuni sull’orlo del default”. Quindi che si fa? La nuova geniale trovata è quella di far rimanere i Comuni di Fidenza e Salso all’interno dell’Unione con gli altri comuni che uscirebbero, collaborando però al pagamento del disavanzo e mantenendo in convenzione alcuni servizi. A me sembra una proposta raffazzonata e campata per aria. Se davvero si farà così quale futuro aspetta i fidentini e i salsesi? La mia preoccupazione è che tutti i debiti dell’Unione rimangano sul groppone di questi due Comuni, che non hanno certo bisogno di aggiungere altro debito a quello che già hanno. Attendiamo il prima possibile chiarimenti e spiegazioni su quello che ci attenderà. Con questa ennesima giravolta abbiamo una nuova dimostrazione dell’incapacità gestionale di chi ha voluto questo ente e, poi, non sapendolo gestire ha deciso di chiuderlo, non riuscendo però a fare nemmeno quello. E, così, ora si trova la peggior soluzione possibile, che spero sia stata almeno approfondita e studiata. Chiudere l’Unione Terre Verdiane era un’ottima idea ma si sarebbe dovuto studiare come fare un anno fa, non arrivare alle ultime settimane senza sapere che pesci pigliare. Infine una domanda al sindaco Massari: è sicuro che i fidentini siano contenti di tenere in piedi questo carrozzone?

Francesca Gambarini, consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane

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