Fidenza, Gambarini (FI): “È davvero necessario un tempio della cremazione?”

L’inserimento del tempio per la cremazione nell’elenco delle opere pubbliche ha spaccato la maggioranza. Il presidente del Consiglio comunale Amedeo Tosi (Pd) ha votato contro. Un no netto: Tosi avrebbe potuto astenersi o uscire dall’aula ma invece ha votato contro. I dubbi di Tosi, di natura etica, sono più che comprensibili. Personalmente, vorrei soffermarmi anche sulla posizione scelta per il tempio della cremazione. Sappiamo che deve essere vicino al cimitero, ma sappiamo bene anche che il cimitero di Fidenza non è isolato ma si trova a due passi dal centro città. Oltretutto, attaccata al cimitero è stata costruita anche una scuola. Davvero si ritiene opportuno realizzare una struttura come un tempio per la cremazione in centro città e vicino a una scuola? Invito l’amministrazione comunale a riflettere molto bene su questa decisione. Davvero vogliamo un tempio per la cremazione a pochi metri dal centro città e da una scuola?
Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia

Fidenza, Gambarini (FI): “Chiediamo al sindaco più rispetto per i cittadini”

Di seguito la lettera che avrei voluto leggere in occasione del Consiglio comunale di Fidenza del 20 novembre 2017 a nome del gruppo di Forza Italia ma che, di fatto, ci è stato impedito di leggere.

 

“Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo”.

Questa citazione, attribuita dalla tradizione al filosofo francese Voltaire, rappresenta lo spirito della democrazia. E’ una frase che racchiude perfettamente il senso della democrazia: ognuno deve avere il diritto di poter esprimere la propria idea, sempre nel rispetto delle idee e della libertà altrui. Il sindaco di Fidenza Andrea Massari, però, non la pensa così. Anzi.
Probabilmente affibbierebbe anche a Voltaire, a tutti i filosofi che hanno teorizzato il concetto di democrazia e a tutti coloro che pensano che ognuno debba poter esprimere le proprie idee l’appellativo di “gentucola”. Perchè è così che il sindaco Andrea Massari chiama chi non la pensa come lui. Abbiamo controllato diversi dizionari per non sbagliare: è un termine dispregiativo che significa “gente da poco”. Finchè gli sberleffi sono rivolti a noi consiglieri di opposizione possiamo in qualche modo accettarlo, ma non possiamo accettare che il primo cittadino prenda in giro i fidentini. Noi abbiamo portato un esempio, ma i social network ne sono pieni. Quello che le chiediamo, signor sindaco, è rispetto per la città, per il ruolo che ricopre, per i cittadini e, da ultimo, anche per l’opposizione, che, semplicemente, porta in consiglio comunale la voce di quei cittadini che non sono soddisfati dell’operato dell’amministrazione.
La democrazia funziona così: se non ci fosse un’opposizione si chiamerebbe dittatura. E, sindaco, l’opposizione ha il diritto/dovere di presentare interrogazioni, e lei ha il diritto/dovere di rispondere, senza chiamare “gianni e pinotto” chi queste interrogazioni le ha presentate. Se non vuole critiche, si dimetta e scelga un lavoro dove non ha contatti con il pubblico. Se vuole continuare ad essere sindaco, usi rispetto e educazione nei confronti dei cittadini.
Il dibattito deve essere sì duro e accesso ma mai deve scendere nell’insulto e nell’attacco personale come purtroppo sta accadendo. Lei è il primo cittadino, sia il primo anche nel rispetto verso gli altri e nell’educazione.

Fidenza, Gambarini (FI): “I fidentini chiedono più sicurezza”

I fidentini chiedono a gran voce più sicurezza e il sindaco che fa? Incontra il prefetto, dice ai cittadini “Tranquilli, i furti sono calati del 40%” e si appunta un’altra medaglietta sul petto. A Massari nemmeno viene in mente che le persone sono talmente sfiduciate che nemmeno vanno più a denunciare i furti, ritenendo l’andare a fare denuncia un’inutile perdita di tempo. Per lui e per il prefetto va tutto bene. Quindi si può continuare a dedicarsi alla ricerca di nuovi posti per sistemare i richiedenti asilo. Il modo con cui il sindaco risponde alla esigenze dei cittadini ci sembra davvero arrogante e irrispettoso, come a voler negare il problema. Dallo stesso articolo, veniamo a sapere che altri Comuni hanno firmato un patto con la sicurezza con la Prefettura, perchè Fidenza no? Massari crede non ce ne sia bisogno? Questo atteggiamento ci preoccupa davvero molto. Prima di tutto perchè sembra che il sindaco non conosca la città e non la viva, rimanendo così convinto che non ci siano problemi. Certo, se si sta sempre chiusi nel palazzo i problemi certo non si notano. L’incontro col prefetto poteva essere l’occasione per illustrare la problematiche della nostra città e chiedere un aumento della dotazione organica delle forze dell’ordine. Invece è stato semplicemente un farsi i complimenti a vicenda dato che va tutto bene.

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia Fidenza

Fidenza, Gambarini (FI): “A Cabriolo arrivano le ruspe del Pd”

Le ruspe e il cemento della sinistra fidentina sono arrivate a Cabriolo. Sono iniziati i lavori per la nuova rotonda e, sorpresa, l’intervento non si limiterà all’incrocio sulla strada per Tabiano ma si allargherà per arrivare fino a metà del viale alberato di Cabriolo. I segni già si vedono: il cartello “inizio cantiere” e le prime opere che segneranno irrimediabilmente quel paesaggio. Questo accade in barba alla parole del sindaco Massari che, in occasione della discussione sul Piano strutturale comunale, aveva parlato di salvaguardia della piana di Cabriolo, rispondendo in malo modo ai consiglieri di opposizione che avevano osato far presente il problema. Per il sindaco, probabilmente, salvaguardare vuol probabilmente dire realizzare nuovo asfalto e progettare un intervento di dimensioni esagerate che va a intaccare troppi metri quadri di terreno. Con questo intervento si va a toccare un pezzo di Fidenza, amato da tutti. Sono tantissimi, infatti, i fidentini che ogni giorno vanno a camminare o correre sul viale di Cabriolo. Oggi ancora lo si può fare fra il verde, fra poco lo si farà fra cemento e asfalto. Sarebbe bastato un progetto dall’impatto ambientale minore, ma, invece, dobbiamo di nuovo fare i conti con la manie di grandezza della sinistra fidentina.

Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia Fidenza

 

Fidenza, Gambarini (FI): “L’emergenza sicurezza è una realtà”

In tempi non sospetti, più e più volte era stato fatto presente al sindaco che in via Cavour e in tante altre zone di Fidenza c’era (e c’è) un problema di sicurezza. Lui rispose, come suo solito, con sberleffi. Addirittura disse che non risultavano nè segnalazioni, nè denunce su via Cavour. Oggi che la situazione è degenerata dobbiamo dire grazie ai carabinieri che hanno evitato fatti più gravi. Notizia di ieri è la condanna di uno dei giovani arrestati per i vandalismi in via Cavour. Una notizia che non deve essere motivo per il sindaco di appuntarsi una medaglia sul petto, ma deve essere motivo per fare di più per la sicurezza di Fidenza. Per esempio, ci piacerebbe sapere se e come sta proseguendo l’iter per la nuova caserma dei carabinieri. Sembrava già cosa fatta ma, invece, è caduto il silenzio. Rispondendo a una nostra interrogazione, il sindaco ci aveva garantito che con il mese di settembre si sarebbe avuti maggiori dettagli sulla realizzazione della caserma. Siamo a novembre e nulla si sa sull’iter che verrà seguito. Il silenzio ci preoccupa: sappiamo bene che per realizzare una caserma va seguito un procedimento complesso (anche se il sindaco forse non lo sapeva dato che dava la caserma già per inaugurata alcuni mesi fa) e vorremmo che l’amministrazione comunale informasse la città sul questo tema. Stiamo parlando di un argomento serio e sarebbe quanto meno irresponsabile averlo usato per guadagnare in immagine. Infine, dato che è sempre utile farlo, ricordiamo al sindaco di dire al prefetto, in occasione di uno dei loro tanti incontri, che Fidenza ha bisogno di più forze dell’ordine.

Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

 

Sogis, Fidenza e il campo da golf

Sogis, società di cui il Comune di Fidenza è il socio di maggioranza, ha preso in carico la gestione del campo da golf di Salsomaggiore, impianto pieno di problematiche gestionali. Lo abbiamo saputo qualche giorno fa dai giornali. La notizia, piovuta dal cielo come un fulmine a ciel sereno, ci ha subito preoccupato: si riuscirà a trovare un soggetto gestore? Quello che ci chiediamo è: nel caso che non si riesca a trovare un gestore adeguato, ci saranno ripercussioni su Sogis? Per noi questa è una scelta sbagliata che, nonostante le rassicurazioni di sindaco e assessore, temiamo possa avere conseguenze negative per Sogis e, quindi, anche per il socio di maggioranza Comune di Fidenza.
Abbiamo chiesto documentazione per approfondire e non abbiamo ricevuto risposta. Abbiamo chiesto chiarimenti in Consiglio e siamo stati definiti “penosi”. Non ci tranquillizza affatto sapere che il sindaco dice che questa operazione non comporta alcun rischio, nè presente, nè futuro. Sappiamo bene che la rassicurazioni del sindaco non hanno nessun valore. Un esempio? Aveva detto che la “piana di Cabriolo” non sarebbe stata toccata. Invece lo scempio che si sta compiendo è sotto gli occhi di tutti

Fidenza, Gambarini (FI): “Valorizzare il tiro a segno”

A Fidenza esiste da anni una sezione di Tiro a segno nazionale ma l’Unione Terre Verdiane ieri e il Comune di Fidenza oggi preferiscono far riferimento al Tiro a segno di Parma per l’addestramento, l’aggiornamento e la formazione degli agenti della Polizia municipale. Il Tiro a segno di Fidenza ha tutte le caratteristiche per ospiterà questa attività e davvero non si capisce perchè si continua a scegliere di penalizzare Fidenza e di valorizzare Parma. Affidando l’attività di addestramento e formazione degli agenti, si sarebbe inoltre contribuito a dare slancio ad una sezione sportiva della nostra città. Già avevamo segnalato la questione nel 2014, dopo essere venuti a conoscenza del fatto che l’Unione Terre Verdiane si era appoggiata al Tiro a segno di Parma. Da qualche mese l’Unione Terre Verdiane si è ridotta ai Comuni di Fidenza e Salso e la gestione della Polizia municipale è tornata in capo al Comune. Speravamo – e lo abbiamo sollecitato con un’interrogazione di cui attendiamo la risposta – che dopo la riorganizzazione del servizio la formazione e l’addestramento si potessero svolgere a Fidenza. E, magari, si sarebbe potuto invitare il Comune di Salsomaggiore a fare la stessa. Invece no, si preferisce Parma. I motivi non si conoscono ma quel che è certo che una realtà di Fidenza viene danneggiata dalla scelta di questa amministrazione.

Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia

Fidenza, Gambarini (FI): “Aumentare la dotazione organica delle forze dell’ordine”

“Il prefetto? Il sindaco non lo contatti solo per gli eventi ma lo solleciti affinchè faccia aumentare la dotazione organica delle forze dell’ordine sul nostro territorio”. Lo chiedeFrancesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia, commentando l’aggressione subita ieri note a Fidenza da una ragazza. “Il problema sicurezza sta diventando sempre più urgente – prosegue – . Lo dimostra quest’ultimo episodio. L’amministrazione Massari, nonostante, gli annunci e i proclami non è riuscita a risolvere, nè quantomeno a migliorare le cose. Cosa si aspetta a prendere in mano la situazione? Dato che gli episodi di criminalità non si fermano, ci chiediamo perchè l’amministrazione e il sindaco in particolare ancora non siano intervenuti presso il prefetto per chiedere con forza di attivarsi per far aumentare l’organico delle forze dell’ordine che presidiano il nostro territorio. E pensare che le occasioni di incontro fra sindaco e prefetto sono tante dato che Massari continua a invitare sua eccellenza il prefetto ad ogni evento organizzato a Fidenza. E’ un problema, a nostro avviso, da affrontare con urgenza dato che – solo per fare un esempio – attualmente la pattuglia del 112 di Fidenza copre un territorio molto vasto. Il tempo degli annunci e delle frasi ad effetto è finito: l’amministrazione deve capire che la sicurezza dei fidentini è un bene primario da tutelare. Vogliamo aspettare che succeda qualcosa di ancora più grave?”

Fidenza, Gambarini (FI): “I problemi al cantiere dell’ospedale di Vaio? Un regalo delle coop rosse”

Le ultime dichiarazioni della direzione generale dell’Azienda Usl sulla ripresa dei lavori di ampliamento dell’ospedale di Vaio ci rincuorano e ci auguriamo che il percorso di ripartenza del cantiere sia davvero imminente. Quello che vorremmo sono maggiori certezze e una data precisa di inizio e fine del cantiere. Certezze che potremo avere soltanto dopo il sopralluogo che effettuerà la ditta che si è dichiarata disponibile a proseguire i lavori. Mi auguro che l’azienda in questione accetti ufficialmente di subentrare nel cantiere in modo che l’ampliamento possa essere terminato presto. Se non accettasse, i tempi si dilaterebbero davvero all’infinito. Le peripezie accorso a questo importantissimo cantiere sono l’ennesimo esempio dei danni che il sistema delle cooperative rosse ha causato e continua a causare al nostro territorio. L’Unieco, coop che si era aggiudicata l’appalto, è, infatti, una delle tanti coop che stanno fallendo una dopo l’altra. L’Unieco, come la nostrana Di VIttorio, è sempre stata gestita da persone legate alla sinistra e nel tempo è cresciuta a dismisura per poi crollare sotto il peso della malagestio e di affari mal riusciti. E a rimetterci come sempre sono i cittadini. Cittadini che ancora una volta sono stati presi in giro: tutti ricordiamo l’arrivo del presidente del consiglio Renzi (Pd) invitato dal sindaco di Fidenza Massari (Pd) per inaugurare il pronto soccorso, una parte dell’ampliamento. Tutto questo sapendo che di lì a poco l’Unieco avrebbe potuto chiudere i battenti. Cosa che è avvenuta causando il blocco del cantiere, che speriamo possa ripartire il prima possibile.
Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

 

Di Vittorio, Gambarini (FI): “I soci truffati sono le vere vittime del crac”

“Si ascoltino I soci prestatori truffati dalla Di Vittorio: ascoltiamo la loro voce e spezziamo il filo rosso che lega coop e politica”. Lo chiede Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia, in un comunicato stampa. La Gambarini scrive: “Nove miliardi di euro di prestito sociale che potrebbe andare in fumo a causa degli affari spericolati delle coop rosse da Nord a Sud. E’ una cifra di dimensioni enormi che ci dà l’idea di come la finanza rossa abbia fatto danni in tutta Italia. Ora che il sistema cooperativo sta implodendo e tante coop sono fallite, sta emergendo tutto quello che ci sta sotto. Anche Fidenza sta pagando il conto di tutto questo: con il fallimento della coop Di Vittorio rischiano di svanire 12,5 milioni di prestito sociale, cioè di risparmi dei soci, cittadini che si sono fidati della Di Vittorio e dei suoi amministratori e le hanno affidato i risparmi. Ciò che ha contraddistinto il crac Di Vittorio rispetto a tanti altri crac di coop è un silenzio assordante. Il mio invito ai soci è quello di far sentire la propria voce e chiedere con forza in tutti i modi e in tutte le sedi possibili le sacrosante spiegazioni e i dovuti risarcimenti. Ad esempio chiedere chi sono quei soci che hanno ritirato i loro soldi prima del fallimento. Il crac della Di Vittorio e della sua partecipata Polis è una grande ferita per la nostra città: dobbiamo tenere alta l’attenzione e continuare a chiedere che si faccia luce fino in fondo su questa vicenda, ancor più grave se si pensa che la coop fallita è stata gestita da persone provenienti dallo stesso mondo di sinistra che da sempre amministra Fidenza. Ora la magistratura con la chiusura delle indagini ha messo un primo punto fermo: chiedo al sindaco Massari (che ben conosce la Di Vittorio avendola amministrata dal 2004 al 2006) di costituire il Comune di Fidenza parte civile nel processo che verrà”.

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