Fidenza, 41 indagati per il fallimento della coop Di Vittorio. Gambarini (FI): “Un passo avanti verso la chiarezza”

Fidenza, 11 settembre – “La chiusura della indagini sul fallimento della coop Di Vittorio e di Polis è un passo avanti importante verso la chiarezza. Spero che alla fine si arrivi a capire tutte le dinamiche che hanno portato ad un crac di dimensioni enormi e al quale si è arrivati attraverso operazioni edilizie e finanziarie discutibili andate avanti per anni e che hanno causato una mole impressionante di debiti. Naturalmente, sappiamo bene che si è innoncenti fino al terzo grado di giudizio e attendiamo gli esiti lavoro della magistratura. Chiedo, fin da ora, che nel processo che probabilmente ci sarà il Comune di Fidenza si costituisca parte civile e che una parte dell’eventuale risarcimento venga destinato ai soci truffati dalla coop Di Vittorio. Detto questo, sarebbe da ipocriti fingere di non sapere quale peso ha avuto la Di Vittorio nell’urbanistica fidentina e fingere di dimenticare i legami tra questa cooperativa e la sinistra locale: anche la politica dovrebbe fare mea culpa, dato che a certi progetti si sarebbe potuto dire no”. Così Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Fidenza (Pr), commenta la chiusura dell’indagine sul crac della coop Di Vittorio di Fidenza (Pr)

La Verità, 12 settembre 2017

Fidenza, Gambarini  (Fi): “Servono verifiche severe e rigorose sul capannone di Ennour”

Non fa mai piacere dire “l’avevo detto”, ma stavolta è proprio il caso di dirlo. Che la sede dell’associazione di promozione sociale Ennour in via Pertini sarebbe molto probabilmente stata utilizzata come moschea l’avevo detto più volte, con interventi stampa della sottoscritta e con interrogazioni presentate a nome del gruppo di Forza Italia. Il sindaco Massari, che ora finge di fare il poliziotto attento, aveva sempre detto che “a Fidenza non sarebbe sorta nessuna moschea”. Le sue parole sono nero su bianco nella risposte alle interrogazioni del gruppo di Forza Italia. Ora fa la voce grossa ma non ci caschiamo: doveva far sentire la sua voce prima, non adesso (per finta) che il problema si è rivelato nella sua totalità e che non si può più nascondere. La sua presa di posizione odierna, oltre a confermare che i nostri dubbi sull’utilizzo che sarebbe stato fatto del capannone di via Pertini erano più che fondati, è soltanto l’ennesima presa in giro verso i fidentini, che bene sanno che il sindaco ha sempre chiuso gli occhi su via Pertini. Per questo dovrebbe chiedere scusa a Fidenza e spiegare i veri motivi per cui ha voluto far finta di niente davanti all’evidenza e alle preoccupazioni dei fidentini. Il suo comportamento ancora più grave data la delicatezza del tema. Chiedo che relazioni alla prima occasione utile sulla situazione e che si prendano tutti i provvedimenti previsti dalla legge per le violazioni che verranno accertate dalle forze dell’ordine. Ricordo, infine, anche le risposte sdegnate e quasi offensive date nei mesi scorsi dall’associazione Ennour, che sbandierava ai quattro venti che mai la loro sede sarebbe stata usata come moschea. Ecco, oggi da loro vorremmo avere una spiegazione su quanto accaduto. E, soprattutto, che da oggi in poi rispettino i regolamenti. La legge è uguale per tutti, anche per loro.

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia

Fidenza, Gambarini  (FI): “Centro islamico usato come moschea”

Stamattina alle 7 tanti fidentini che vivono nei pressi della zona industriale di Coduro sono stati svegliati da una voce del tutto simile a quella di un muezzin che richiama i fedeli alla preghiera. E guarda caso oggi è venerdì, giorno di preghiera per i musulmani… Sarà anche vero che non ci sono minareti, ma le attività svolte in via Pertini in quella che doveva essere la semplice sede di un’associazione di promozione sociale sembrano proprio essere quelle di una moschea. Che dire: quante volte il sindaco Massari ha negato pubblicamente che sarebbe sorta una moschea a Fidenza? Abbiamo fatto interrogazioni su interrogazioni e ci è stato sempre risposto “a Fidenza nessuna moschea”, ma stavolta a parlare è la realtà. Il sindaco ci ha, di nuovo, preso in giro, giocando sui timori e sulle paure dei fidentini. Mi auguro che quanto meno il Comune abbia predisposto tutti i controlli per verificare che le leggi siano rispettate, tanto più in questi giorni, dato che si tratta proprio del periodo della Festa del sacrificio, durante la quale vengono sacrificati animali. Voglio rivolgere un appello a tutti, ma soprattutto a quelli che solitamente non vogliono credere alle mie parole: vogliamo renderci conto dove ci sta portando la politica del sindaco Massari? O ci risveglieremo solo quando la situazione sarà irrimediabilmente compromessa?


Fidenza, Gambarini (FI): “Lo stop al cantiere dell’ospedale? Un regalo delle coop rosse ai fidentini”

Paiono allungarsi all’infinito i tempi per il completamento dell’ampliamento dell’ospedale di Vaio. La nuova ala dell’ospedale è un intervento molto importante per la nostra città e devono esserci tempi certi di fine. Non può essere la sanità fidentina a pagare i danni del fallimento dell’Unieco, la coop reggiana incaricata di eseguire l’ampliamento. Dopo il crac di Unieco, infatti, i lavori si sono sostanzialmente fermati e ad oggi non si ha la minima idea di quello che accadrà. Non si sa a che punto sono i lavori e, men che meno, si ha un’idea sulla data di ripresa del cantiere. Chiediamo perciò all’Azienda Usl di informare tutti noi sullo stato dell’arte, spiegandoci chiaramente cosa succederà. La situazione è davvero preoccupante e se la ditta seconda classificata nella gara d’appalto non accetterà di proseguire i lavori si dovrà ricominciare tutto daccapo. Con una danno enorme per tutto il territorio. Danno da imputare soltanto all’implosione del sistema delle coop rosse emiliane. Prima il fallimento della Di Vittorio, poi quello di Unieco: quel che è certo è che a rimetterci sono sempre Fidenza e i fidentini.

Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia

Gambarini (FI): “Le mie proposte su sicurezza e decoro”

Qualche settimana fa, dopo aver ricevuto tante segnalazioni da parte dei fidentini, ho presentato un’interrogazione per chiedere all’amministrazione di prendersi cura dei parchi della nostra città, diventati sporchi ed insicuri. Come al solito, mi è stato risposto con l’elenco delle cose e con la promessa a fare di più. Peccato che siano state parole vane e che sembra quasi che dei parchi ci si debba prendere cura solo quando serve per fare belle foto per giornali e social. A distanza di un mese, i fidentini continuano a riscontrare gli stessi problemi: bivacchi notturni e rifiuti e bottiglie rotte (anche vicino ai giochi per i bimbi). Le situazioni più gravi sembrano essere quelle del parco di via Pilo e del parco del quartiere Luce, cuore vitale e punto di ritrovo delle famiglie dei rispettivi quartieri ma diventati terreno di gruppi di persone che disturbano i residenti con i loro schiamazzi notturni e lasciano rifiuti e bottiglie rotte. Situazioni di scarso decoro sono segnalate in tutto il territorio urbano: da via Giotto, al quartiere San Lazzaro, alle Azalee a Villa Ferro. Addirittura, in questi giorni leggiamo di persone che urinano e sporcano in pieno centro. Credo che si debba prendere atto che il problema non è stato affrontato finora nella maniera giusta e che si debba cambiare rotta. La mia non vuole essere però una critica fine a sè stessa ma una critica costruttiva che dia un contributo alla risoluzione del problema. Sottoporrò, quindi, alcune proposte all’amministrazione. Primo: ripristinare la figura del vigile di quartiere, in orario notturno e diurno, per dare un punto di riferimento ai cittadini e garantire un controllo capillare nei quartieri. Secondo: istituire la consulta del decoro urbano in modo da favorire una reale partecipazione dei cittadini che potranno in tal modo presentare all’amministrazione idee e iniziative sul tema del decoro urbano. 

Francesca Gambarini – Capogruppo Forza Italia

Unione Terre Verdiane, Gambarini (FI): “Costi esorbitanti”

L’Unione Terre Verdiane (o meglio l’Unione Fidenza Salso) sembra ormai una vera e propria barzelletta. Peccato che non ci sia da ridere, ma da piangere. Per il 2017 l’Unione – presieduta da Andrea Massari e svuotata di funzioni – costerà al Comune di Fidenza quasi 350 mila euro. Una cifra esorbitante (di cui, come da determina dirigenziale da poco pubblicata, ci apprestiamo a versare la seconda rata), soprattutto oggi che l’Unione è formata da due soli Comuni. Davvero non si capisce a cosa serva pagare una quota così alta. Quali sono i servizi che vengono erogati da questa Unione a due? Pagare ancora oggi centinaia di migliaia di euro per portare avanti l’Unione Terre Verdiane e i suoi debiti è davvero fuori da ogni logica. Si tratta di un ente di cui nessuno conosce le funzioni e l’utilità. Oggi paghiamo il frutto dell’incapacità di uscire da un pasticcio creati anni fa dalla sinistra locale. Come previsto, sono i fidentini a dover pagare l’incapacità gestionale di una sinistra che ha voluto, creato e (mal)gestito l’Unione Terre Verdiane. Forza Italia, da sola e inascoltata, è sempre stata contraria alla creazione di questo ente, che ha comportato solo costi per i cittadini. In grave ritardo lo ha capito anche la sinistra ma la toppa si sta rivelando peggio del buco.

Fidenza, Gambarini (FI): “Si parla di cantieri per nascondere i problemi della città”

Puntuale con il Ferragosto e le ferie è arrivata anche la tradizionale autocelebrazione estiva del sindaco Massari. Peccato che si parli sempre degli stessi lavori che si trascinano avanti di anno in anno e che ogni Ferragosto vengono riproposti nell’elenco di progetti. Un esempio su tutti: i 4 milioni di euro per le bonifiche, che il sindaco da 3 anni si vanta di aver conquistato ma che ancora devono essere utilizzati. Quest’anno addirittura inserisce lavori di cui ancora deve iniziare la progettazione e di cui si parlerà dal prossimo anno. Non è niente di più che il solito libro dei sogni che ci viene propinato ogni anno. E’ stato inserito di tutto, anche piccole asfaltature e lavori eseguiti da privati (come il parco degli Olmi). E i finanziamenti erogati da altri enti sono spacciati per investimenti di risorse proprie del Comune. In tutto questo, preoccupa vedere come non ci sia cenno alla riqualificazione dell’area dell’ex ospedale di via Borghesi, dell’ampliamento dell’ospedale di Vaio (sempre inserito negli anni precedenti) e della riqualificazione dello scheletro della Bellaria, che sembrava essere cosa fatta ma per cui in realtà non ci sono ancora nè soldi, nè progetto. Ogni giorno che passa è sempre più evidente che siamo ritornati al passato dell’espansione incontrollata, come se la qualità della vita dipendesse dal numero di cantieri. Mentre il sindaco conta i cantieri, ci sono, però, tanti fidentini che faticano ad arrivare a fine mese. Dovrebbero essere loro la priorità ma invece non lo sono. La priorità è il cemento. Una città vive anche e soprattutto di cultura, sociale, commercio, sicurezza ma nella Fidenza di Massari questi settori (forse perchè meno appariscenti di un cantiere annunciato) passano in secondo piano.

Fidenza, Gambarini (FI): “L’amministrazione aggiorni sugli sviluppi del caso Solveko”

Le notizie di stampa uscite oggi sulla Solveko sono davvero preoccupanti. Leggiamo di prescrizioni non rispettate che hanno portato a un’ordinanza di sospensione dell’attività e, soprattutto, di un sequestro, da parte della Magistratura, di un’area in cui si trovano fusti contenenti rifiuti. Sappiamo, inoltre, che la Solveko versa in gravi difficoltà economiche e ha richiesto il concordato preventivo. Spiace non essere stati informati prima dall’amministrazione di ciò che stava accadendo: la situazione in questi mesi pare essersi aggravata molto. Mi auguro che ciò che sta accadendo non comporti rischi seri per la salute dei fidentini e non crei ulteriori danni all’ambiente. Chiedo all’amministrazione di tenere informato il Consiglio comunale e la città sulla vicenda Solveko e, soprattutto, sulla reale pericolosità per ambiente e salute dei rifiuti prodotti dall’azienda.

AGGIORNAMENTO

Oggi è stato dichiarato il fallimento della Solveko. A maggior ragione chiedo all’amministrazione di tenerci informati sul processo di smaltimento dei rifiuti prodotti dall’azienda e su tutte le prossime fasi della vicenda.

Fidenza, Gambarini (FI): “Massima trasparenza sull’accoglienza profughi”

La Prefettura continua a cercare posti per richiedenti asilo. Il nuovo bando coinvolge anche Fidenza, che si prepara quindi ad ospitare altri migranti dato che secondo i calcoli matematici della Prefettura non ce ne sono abbastanza. Stavolta non ci sono scuse che tengano: la notizia è riportata sulla prima pagina della Gazzetta, il sindaco non può dire di non sapere nulla e cadere dalle nuvole, come fa di solito. Gli chiediamo di comunicare immediatamente alla città gli esiti del bando della Prefettura. Invece di trascorrere il suo tempo sui social o a fare video nei cantieri, il sindaco potrebbe fare qualcosa di più utile. Per esempio andare in Prefettura e far valere le ragioni della nostra città e dei suoi abitanti. Giorni fa il sindaco (mentre il suo capogruppo di maggioranza organizzava la festa di benvenuto ai richiedenti asilo arrivati a inizio luglio) aveva fatto la voce grossa contro il sistema. Adesso vogliamo i fatti, oppure dovremo pensare che questo sistema a lui va bene. Non possiamo essere succubi di questo meccanismo messo in piedi dal Governo del Pd e applicato dalle Prefetture che non fa altro che alimentare un grande business. Il Governo forse pensa che distribuire soldi a pioggia sia la soluzione ma non è così. E’ solo un modo per alimentare all’infinito un business fatto sulla pelle delle persone e che non aiuta nessuno, nè i migranti, nè gli italiani. Ricordo, infine, al Prefetto che, in percentuale, la provincia di Parma ospita più migranti di quella di Bologna. Non ritiene anche lui che sia ora di cambiare registro?

Fidenza, Gambarini (FI): “Ridicolo dare a Berlusconi la colpa degli errori della sinistra fidentina”

Che l’elettrodotto del quartiere Europa venga finalmente interrato fa piacere a tutti, che venga data la colpa a Berlusconi fa morir dal ridere!!!!! Ancora una volta però il sindaco Massari racconta solo la parte che gli conviene della storia. Dimentica, infatti, di dire che il quartiere Europa nasce con le amministrazioni di centro sinistra di cui lui ha fatto parte. Parliamo di una decina di anni fa circa. Hanno presentato ai fidentini il progetto di un quartiere all’avanguardia e, invece, chi ha acquistato casa, pagandola fior di quattrini, si è ritrovato in un quartiere che ancora oggi e incompleto e senza alcun tipo di servizio. Per anni i residenti hanno dovuto convivere con i problemi causati dalla centrale di cogenerazione e dal teleriscaldamento. Nel caso dell’elettrodotto, non riuscendo a trovare nessuno tra Fidenza e dintorni su cui scaricare la colpa, il sindaco tira in ballo Berlusconi. Inoltre l’elettrodotto viene interrato (e ribadisco di ciò sono molto felice) ma con un esborso di più di 2 milioni di euro da parte dei fidentini. Siamo sicuri che non si potesse trovare una soluzione meno costosa? Massari, quindi, sta cercando di risolvere problemi creati da lui e dai suoi colleghi dieci anni fa. Essendo un ottimo attore, riesce a fingere di essere nato politicamente ieri e di essere estraneo a tutto quanto fatto prima del giugno 2014. E’ così per il quartiere Europa, ma anche, per esempio, per il quartiere Gigliati o per l’area ex Esso. Ora che il Psc è stato approvato, mi auguro che il documento sia gestito diversamente che il Prg del 1996, e che non ci ritroveremo fra qualche anno con altre due torri, come quelle del piazzale della stazione.

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