Coop Connection a Fidenza

Il mio intervento in occasione della presentazione del libro Coop Connection di Antonio Amorosi

 

La cooperazione nel bene e nel male fa parte della storia dell’Emilia Romagna, la terra in cui viviamo e che tutti noi amiamo. E proprio perché la amiamo vogliamo che cambi. Vogliamo cambiare un sistema che ha visto le cooperative – nate per nobili scopi – trasformarsi in grandi aziende multiservizi, attive in svariati campi e, purtroppo, legate a doppio filo alla politica di un certo colore. La vicinanza a chi da sempre governa la nostra Regione a tutti i livelli, unita alla mancanza di una legislazione chiara in materia, ha fatto sì che le cooperative instaurassero una sorta di monopolio. Si sono aggiudicate appalti in ogni settore, in particolare nell’edilizia, sbaragliando completamente la concorrenza.

Tutto questo è andato avanti per anni, senza che nessuno – tranne qualche isolata voce prontamente messa a tacere – avesse niente da ridere, anche perchè la situazione di generale benessere copriva tutte le magagne. Da qualche anno a questa parte, però, è arrivata la crisi. E con la crisi si è smesso di costruire. Come prima conseguenza diversi colossi della cooperazione hanno dovuto ridimensionarsi. A pagare anni di speculazione e consumo del suolo sono stati i lavoratori, rimasti senza un’occupazione da un momento all’altro. Già, le coop non danno nessuna tutela a chi lavora con loro. Ultimamente sono caduti in disgrazia due colossi delle cooperazione, Coopsette e Unieco. Quest’ultima la conosciamo molto bene anche a Fidenza, dato che si è aggiudicata numerosi appalti. Da ultimo quello per l’ampliamento dell’ospedale di Vaio. Peccato che i lavori siano bloccati a causa dei problemi delle cooperativa. Se la nuova ala verrà terminata in ritardo sappiamo chi dobbiamo ringraziare.

E in questi ultimi anni, vuoi per la crisi, vuoi per la mala gestione, le coop di danni ne hanno fatti fin troppo. Da Trento a Palermo: dal vaso di Pandora che si è aperto con Mafia Capitale, dalla vergognosa speculazione fatta sull’immigrazione, alle indagini che hanno coinvolto le cooperative del modenese, vedi il caso di Cpl Concordia. Finalmente qualcuno indaga su questo sistema di potere e cerca di spiegarlo alla persone. Siamo davvero soddisfatti di poter avere qui Antonio Amorosi. Mi auguro che questa serata aiuti Fidenza e i fidentini ad aprire gli occhi.

Ne avremmo davvero bisogno per evitare nuovi disastri. Mi riferisco al crac della coop Di Vittorio, di cui tutti sembrano essersi dimenticati. La storia della Di Vittorio la conosciamo bene. Si tratta di una cooperativa di edilizia sociale, nata 46 anni fa e diventata la più grande della Regione. Era nata con un fine nobile: quello di dare una casa a basso costo ai propri soci. L’idea era piaciuta ai fidentini e anche agli abitanti dei paesi vicini, tanto che vengono costruiti centinaia di appartamenti e centinaia di persone decidono di diventarne soci. La Di Vittorio, grazie anche alla vicinanza politica con le amministrazioni comunali di Fidenza che si sono susseguite negli anni, continua a espandersi. L’attività non si limita all’edilizia, vengono portate avanti operazione speculative, che niente hanno a che fare con la cooperazione. Quali? Un agenzia viaggi, un poliambulatorio o un panificio. Il risultato è un disastro. Si crea un buco di bilancio di decine di milioni di euro e, alla fine del 2014, il Tribunale di Parma ne certifica il fallimento con frode. Milioni di euro (tra cui i risparmi di una vita di centinaia di famiglie) finiti chissà dove. Su questa vicenda è in corso un’inchiesta giudiziaria che mi auguro possa fare chiarezza. Nel frattempo, chi ha gestito questa cooperativa continua a gestire la cosa pubblica, facendo finta che niente sia successo.

EmiliAmbiente, Gambarini  (Fi): “Si è vigilato abbastanza?”

Il Pd, come sempre, prova a buttarla in caciara. Non smette di cercare di gettare fumo negli occhi ai cittadini nemmeno davanti a fatti gravi come l’arresto del direttore generale di una società di cui il Comune di Fidenza è il principale socio. Il sindaco di Fidenza con la sua maggioranza dovrebbe fermarsi a riflettere e cercare di approfondire e capire i fatti. Immagino che il Cda, dopo le denunce fatte e l’annullamento in autotutela della gara “incriminata”, abbia informato l’assemblea dei soci, di cui fa parte anche il sindaco di Fidenza. Personalmente, avrei gradito che il Consiglio comunale fosse stato informato di questi fatti e messo a conoscenza delle azioni intraprese per approfondire l’accaduto. Il sindaco era a conoscenza o no dei problemi legati a questo bando di gara? Invece, silenzio su tutto. E, ora, come al solito, il sindaco e il suo partito minimizzano l’accaduto, dimenticando che il direttore di Emiliambiente ricopre quel ruolo da prima del 2009. Chi chiede chiarimenti viene bollato come “giudice da bar Sport”. Stavolta, non sapendo che pesci pigliare, il Pd addirittura mi mette in bocca parole mai dette. Evitate di inventare storie da bar! Le responsabilità penali verranno individuate dalla magistratura. Chi si interessa della cosa pubblica però non dovrebbe far finta di niente e minimizzare (comportamento tenuto solo quando si parla della loro parte politica): è irresponsabile nei confronti dei cittadini e della città. Invece, come sempre, si cerca di sviare l’attenzione: è stato così per il crac Di Vittorio, ed è così ora, per tante cose.

Fidenza, Gambarini (FI): “Nel 2017 Tari più alta del 2016”

La Tari a Fidenza nel 2017 sarà più alta che nel 2016. E’ questo quanto deciso del sindaco Andrea Massari, dai suoi assessori e dai consiglieri comunali del Pd che lo sostengono. I fidentini sanno, quindi, chi dover ringraziare se dovranno pagare di più. In Consiglio comunale il sindaco e il vicesindaco hanno cercato di nascondersi dietro i soliti slogan, tirando in ballo la Regione e facendo il confronto con altri comuni. Possono raccontarla come vogliono ma la sostanza non cambia: la tassa sui rifiuti aumenta. E lo hanno dovuto ammettere anche loro, messi alle strette. Dopo le tante belle parole spese per ringraziare i fidentini bravi a fare la raccolta differenziata, mi sarei aspettata una riduzione almeno simbolica della tariffa. Invece no. Si aumenta ancora. E l’aumento, per quanto basso possa essere, si andrà a sommare a tutti gli aumenti di tasse e tariffe che i fidentini hanno già subito. In questo momento di crisi sono tante le famiglie che non riescono ad arrivare a fine. L’aumento della Tari si farà sentire, a prescindere dall’opinione del sindaco.

Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

 

Fidenza, Gambarini (FI): “Chiuso il centro benessere della piscina. Perchè?”

Sul sito internet di Sogis, la società che gestisce gli impianti sportivi, e all’interno della piscina coperta leggiamo “L’ Area Wellness è momentaneamente chiusa per manutenzione straordinaria. La riapertura è prevista a data da destinarsi. Ci scusiamo per il disagio”. Perchè? Cosa è successo? L’amministrazione comunale, tanto brava a far caciara quando le conviene, è muta e non ha dato nessuna spiegazione. Il fatto che la riapertura del centrobenessere della piscina coperta di via Togliatti sia a data da destinarsi ci preoccupa molto e fa supporre che il problema da risolvere che si cela dietro la dicitura “manutenzione straordinaria” sia grave. Abbiamo perciò presentato un’interrogazione in modo da avere risposte riguardo questa problematica. Riteniamo, infatti, che la chiusura fino data da destinarsi del centro benessere della piscina coperta crei un danno economico (dato che verranno meno i ricavi del centro benessere) e di immagine (dato che la notizia si sta diffondendo velocemente sui social). Ci auguriamo che in Consiglio comunale ci vengano date risposte certe e chiare sui lavori da eseguire, sui loro costi e sui tempi di riapertura. Sui social abbiamo letto solo giustificazioni vaghe che paiono campate per aria. Non bastano.

 
Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

 

Fidenza, Gambarini (FI): “Serve più chiarezza sulla nuova sede di Ennour”

L’associazione islamica Ennour conferma che trasferirà la propria sede nel capannone da loro acquistato in via Pertini. Chiedo al direttivo dell’associazione di fare un altro passo verso la chiarezza e rispondere ai tanti altri interrogativi sollevati in questi giorni. Quante persone potrà contenere la struttura? Quali attività verranno svolte? Come ben saprà anche il direttivo di Ennour, spesso e volentieri i centri culturali islamici vengono utilizzati per lo svolgimento di riti religiosi. La mancanza di informazioni chiare e precise, in un periodo come questo, non fa altro che aumentare il timore dei cittadini che vogliono certezze. Se davvero questa struttura potrà contenere 500 persone, saranno necessarie tutte le misure di sicurezza previste quando si radunano così tante persone. Chi se ne farà carico? Le risposte vanno ai cittadini, a cui non interessa il colore politico della giunta o in che anno l’associazione Ennour ha iniziato l’iter per diventare associazione di promozione sociale, interessa sapere se in via Pertini – pur non essendo la struttura in questione ufficialmente una moschea – verranno o no celebrati riti religiosi. Ci piacerebbe che fosse il sindaco a rispondere e fare chiarezza documenti alla mano. Invece, dato che l’argomento è scomodo, ha preferito mandare avanti gli altri.

Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

 

Fidenza, Gambarini (FI): “Si faccia chiarezza sul centro islamico”

Da tempo a Fidenza si parla della possibile costruzione di un grosso centro culturale islamico. Una notizia che nessuno ha mai smentito ufficialmente e che, nonostante il sindaco sulla stampa abbia detto che si tratta di “frottole”, ora pare essere anche sostenuta da fatti e documenti. A quanto pare, un privato avrebbe venduto all’associazione di promozione sociale Ennour un grosso capannone in via Pertini. Ennour avrebbe poi presentato la richiesta di cambio di destinazione d’uso per stabilire in via Pertini la propria sede. Notizia questa che trova riscontro anche in un’affermazione fatta dal sindaco rispondendo ad una mia interrogazione: “L’associazione Ennour sta cercando una nuova sede”. Credo sia arrivato il momento per il sindaco Massari di dire come stanno le cose: cosa verrà realizzato in via Pertini? Deve dare risposte precise: quale progetto è stato presentato per il capannone in questione? Quale sarà la sua capienza? Sono corrisposti oneri al Comune per questo progetto? E soprattutto: è in grado di garantire che quella struttura non verrà utilizzata esclusivamente per la celebrazione di riti religiosi islamici? Notizie di stampa (non smentite) parlano di una struttura che potrebbe contenere fino a 500 persone. Se così fosse, chi si occuperà di tutte le misure di sicurezza necessarie quando si radunano così tante persone? Il sindaco deve chiarire questa vicenda una volta per tutte. Dica come stanno le cose davvero: i fidentini meritano rispetto.

Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

 

INTERROGAZIONE: nuova sede centro culturale islamico

Al Sindaco
All’Assessore competente

Interrogazione a risposta scritta

Oggetto: nuova sede centro culturale islamico

PREMESSO CHE

– Da tempo a Fidenza si rincorrono voci sull’apertura di un grosso centro culturale islamico nella prima periferia di Fidenza.

– Il 10.12.2015 il sindaco Andrea Massari, rispondendo sulla stampa ad una richiesta della consigliera Francesca Gambarini aveva affermato: “La moschea a Fidenza? Una frottola!

– Il sindaco Andrea Massari, rispondendo ad una nostra precedente interrogazione, aveva però confermato che l’associazione di promozione sociale Ennour aveva manifestato l’intenzione di trovare una nuova e più ampia sede.

CONSIDERATO CHE

– Sulla cronaca locale è comparso un articolo (a cui non è seguita nessuna smentita da parte dell’amministrazione comunale) in cui si dice che l’associazione Ennour avrebbe acquistato da un privato un grosso capannone sito in via Pertini ed avrebbe già presentato la richiesta di cambio di destinazione d’uso per poterlo utilizzare come propria sede.

RITENUTO CHE

– I centri culturali islamici spesso sono utilizzati come moschee, anche se ufficialmente non sono luoghi di culto.

SI INTERROGANO IL SINDACO E LA GIUNTA PER SAPERE

– se quanto sopra esposto corrisponde al vero e, se sì, quale progetto è stato presentato per l’utilizzo della struttura in questione, quali interventi sono stati eseguiti e quale sarà la capienza dell’edificio

– quali attività saranno svolte nell’edificio di via Pertini e se si è in grado di affermare che non verrà utilizzato per la maggior parte del tempo per celebrazioni di riti della religione islamica.

Fidenza, 16 marzo 2017

Gruppo consiliare Forza Italia

Gambarini (FI): “Il sistema dell’accoglienza non funziona? Colpa delle politiche del partito del sindaco”

Il sindaco Massari si straccia le vesti, denunciando l’insostenibilità del sistema dell’accoglienza. Finora dov’era? Dov’era quando, anche in Consiglio comunale, gli facevamo presente questo problema? Era impegnato a farsi bello davanti al Prefetto, osannato in qualsiasi occasione. Perchè, si sa, nella vecchia mentalità comunista incarnata dal sindaco, il Prefetto ha sempre ragione e non può essere contraddetto. Ricordo anche le risposte sprezzanti del sindaco alle nostre interrogazioni, sindaco che si limitava a dire che i sindaci non hanno alcuna voce in capitolo nella gestione dell’accoglienza. Ora, venuta meno con la vittoria del no al referendum la possibilità di diventare senatore, improvvisamente apre gli occhi e si rende conto che la situazione così com’è non va. Adesso è tardi, l’invasione c’è già stata e già da tempo il nostro territorio è saturo. Per Massari però andava tutto bene. Caro sindaco, la situazione contro cui lei ora fa fuoco e fiamme è quella creata della politica portata avanti dal suo partito e che le andava bene fino a ieri. Quindi, se le cose ora stanno così chi, pur essendo nella posizione di farlo, non ha mai aperto bocca dovrebbe farsi almeno un esame di coscienza.

Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

 

Fidenza, Gambarini (FI): “Quale futuro per l’area dell’ex ospedale?”

Quale futuro per l’area dell’ex ospedale di Fidenza? Ancora non lo sappiamo. Aspettiamo di saperlo da anni. E ogni giorno che passa la zona dell’ex ospedale di via Borghesi diventa più degradata. E’ un biglietto da visita pessimo per Fidenza. Dove penserà di trovarsi chi arriva nella nostra città e ci passa davanti? E le case dei fidentini in via Borghesi e dintorni quanto valore avranno perso? In tutti questi anni nulla si è fatto per smuovere la situazione. Un progetto di riqualificazione c’era. Non è andato avanti, e ora? Attendiamo di vedere il nuovo progetto che, a quanto pare, dovrebbe ormai arrivare in Consiglio comunale. Mi auguro che davvero, come è stato detto, sia un progetto con più verde e meno residenziale rispetto al precedente. Fidenza, come ben sappiamo, non ha bisogno di nuovi condomini. Ha bisogno di essere amata e riqualificata. E se parliamo di via Borghesi, questo vale ancora di più: è una zona centrale di Fidenza ed è il biglietto da visita della nostra città. Non lasciamo questo pezzo di Fidenza nel degrado e non creiamo un nuovo quartiere dormitorio.

Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

 

Fidenza, Gambarini (FI): “Bene il consumo di suolo zero, ma Massari che farà?”

La Regione Emilia Romagna sceglie il consumo di suolo zero. Lo ha scelto davvero, forse perchè obbligata dalle banche che devono vendere e riqualificare gli immobili che hanno in pancia. Il sindaco di Fidenza, invece, lo aveva sbandierato a parole in campagna elettorale ma nei fatti del Psc non si è più sentito parlare nemmeno lontanamente. D’altronde che chi ha fatto parte delle amministrazioni che hanno costruito le torri della stazione parli di consumo di suolo zero è piuttosto strano… Ora però la Regione va davvero verso lo stop al consumo di suolo, che presto sarà legge. Massari che farà? Contraddirà il suo capo Bonaccini? Il Psc di Fidenza prevede ancora una volta diverse zone di espansione ma a questo punto dovrà essere modificato. Attendiamo al varco il sindaco Massari: cosa farà? Immaginiamo che sarà una scelta ardua dato che si rischia di scontentare qualcuno. Da anni Forza Italia sostiene che Fidenza, in termini di consumo di suolo, abbia già dato e sofferto tanto. Ci siamo sempre opposti a scelte deleterie quali la costruzione delle torri. Finalmente anche la Regione si rende conto che non è più il tempo dell’espansione urbanistica indiscriminata: speriamo che anche il sindaco Massari, impegnato a decidere chi sostenere tra Orlando, Renzi e Emiliano, se ne renda conto.

Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

 

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