Salso, le terme Baistrocchi si sono sempre rette sulle proprie gambe

Leggendo l’intervista al Commissario Straordinario dott. Conti sul bando di vendita del Baistrocchi, sono necessarie alcune precisazioni. Data per certa la buona fede del Commissario, non si può però parlare con così tanta leggerezza di 7,5 milioni di debiti per l’Istituto. E’ certamente vero che negli ultimi 12 anni il Baistrocchi ha fatto ricorso al credito bancario, ma lo ha fatto (come lo fanno tutte le aziende nel mondo) per finanziare importanti investimenti che hanno permesso alla struttura di fare un balzo in avanti indiscutibile. quindi 5 milioni di euro di mutui non possono essere liquidati come debiti, ma devono essere considerati fondamentali investimenti. E’ certamente vero che la situazione attuale non è facile (ma quante aziende, al giorno, falliscono in provincia di parma???) e la flessione c’è stata dal 2012, ma è altrettanto vero che il Baistrocchi ha vissuto una lunga parentesi (2002 – 2012) di crescita, mentre, per esempio, nello stesso periodo si assisteva al declino inesorabile di Salsomaggiore e allo sfacelo assoluto di Terme . Senza contare, a dire del Commissario, che nonostante tutto, segnali di ripresa, pur nelle mille difficoltà, ci sono stati anche nel 2014. Il commissario poi dice che gli enti proprietari non possono finanziare il Baistrocchi di qui la necessità di vendere.  Tranquillizziamo il dott. Conti: non lo hanno mai fatto in oltre 110 anni di storia. Il Baistrocchi si è sempre retto sulle sue gambe e sul suo lavoro. Al contrario della storia parassitaria di terme che ha devastato i suoi conti e messo a rischio quelli di provincia – regione – comune di Salsomaggiore Terme. Invero però un debito certo lo ha portato purtroppo il commissario che ha chiuso la pendenza con Terme per l’utilizzo delle acque termali senza che ce ne fosse una ragione processuale o una convenienza per il Baistrocchi; infatti la quantificazione del debito, dopo che Terme aveva solennemente perso fin li ogni grado di giudizio, era demandata al Tribunale di Parma che avrebbe forse deciso nel settembre del 2015. Controproducente quindi per il Baistrocchi pagare Terme per chiudere il contenzioso, controproducente ed inopportuno sotto il profilo gestionale. Ma sappiamo tutti che il Baistrocchi è stato commissariato, su farneticante richiesta del fu presidente Bernazzoli e del purtroppo attuale Sindaco di Parma Pizzarotti, solo e soltanto per dare 4 soldi a Terme che già nel 2013 era sull’orlo del fallimento. Mai azione fu più sconsiderata, e lo vediamo oggi che Terme si avvia verso il massacro sociale e spera nel concordato fallimentare, col rischio vero che nel gorgo si infili anche il Baistrocchi. Così sono andate le cose e questo è il peggior debito che si potesse pensare per il glorioso Baistrocchi.

Galeazzo Bignami, consigliere regionale Forza Italia
Francesca Gambarini, consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane

Frane, il Pd mantenga le promesse elettorali

Calestano rischia di rimanere isolato; cinque famiglie evacuate in Comune di Berceto, un’altra strada franata in Comune di Langhirano. Oggi si aggiunge un’altra frana a Bazzano. Ancora una volta, leggendo i giornali, ci si ritrova davanti ad un bollettino di guerra. Sono ormai alcuni anni che l’Appennino parmense è alle prese con l’emergenza frane. In questi mesi, ci sono state famiglie che hanno perso la loro casa e aziende che hanno dovuto chiudere a cause delle frane. A distanza di mesi poco o nulla è cambiato, solo promesse. La situazione continua a peggiorare e rischia di creare difficoltà anche ai prosciuttifici, la vera risorsa di Langhirano e dintorni. Con le strane sempre più dissestate o addirittura chiuse, i nostri imprenditori potrebbero trovarsi in difficoltà per il trasporto dei loro prodotti. I piccoli Comuni, alle prese con tanti altri problemi grandi e piccoli, da soli non possono affrontare questa situazione. Nella campagna elettorale per le Regionali Bonaccini e il Pd avevano sbandierato che sarebbero intervenuti: forse è il momento. Deve essere lo Stato, insieme alla Regione a prendere in mano la situazione. Non servono grandi spot e annunci roboanti in stile renziano, ma serve studiare un piano di manutenzione del nostro territorio, a partire proprio dalla montagna. Altrimenti, continueremo a ritrovarci a contare i danni e a dire che si doveva prevenire. Perché non lo si fa? Perché la Regione non mette la manutenzione del territorio in cima alla sua agenda e non prepara, finalmente, un piano serio e dettagliato di interventi? I soldi, se si vuole, si trovano. E non sarebbe male se, per una volta, i parlamentari parmensi del Pd agissero per tempo, sollecitando il Governo a investire sulla manutenzione del territorio. E’ stata avviata anche una raccolta firme per sensibilizzare il Governo, speriamo che, almeno per una volta, gli interessi dei cittadini vengano messi davanti a quelli del partito.

 
Luca Ziveri (Forza Italia)
Francesca Gambarini (Forza Italia)

Serve un piano serio per la manutenzione del territorio

Non c’è pace per il nostro territorio. Dalla montagna alla bassa, sembra un bollettino di guerra. Purtroppo, all’emergenza frane, va aggiunta ora quella degli smottamenti sugli argini del Po, che sta interessando in particolare il Comune di Polesine. La situazione è seria: quando si interverrà? Si aspetta che qualcuno si faccia male? Le immagini pubblicate dalla Gazzetta parlano da sole e leggiamo che il sindaco Fedeli sta seriamente pensando di chiudere al traffico l’argine. Il Pd, se qualcosa gli interessa della bassa parmense, batta un colpo. O forse gli interessa solo in campagna elettorale? Naturalmente, un piccolo Comune come Polesine (governato dalla sinistra) non può affrontare da solo l’emergenza. Quello che più volte è stato detto per la montagna vale anche per la bassa: serve un piano serio per la manutenzione del territorio. Non si può procedere con annunci e interventi spot che non risolvono nulla, ma servono solo a spendere soldi dei cittadini e a fare pubblicità al politico di turno. La <filiera> del Pd si svegli: dalla Provincia, ai consiglieri regionali – eletti promettendo che la manutenzione del territorio sarebbe stata la loro priorità – ai parlamentari parmensi del Pd per arrivare al Governo. Non ci stancheremo mai di ripeterlo: dobbiamo prenderci cura del nostro territorio che si sta sgretolando pezzo dopo pezzo. Bonaccini dia seguito alle sue promesse elettorali e i parlamentari parmensi del Pd, almeno per una volta, cerchino di arrivare prima. Non si dica che non ci sono soldi: le risorse si trovano, tagliando i tanti sprechi del settore pubblico. La Regione prenda in mano una situazione che peggiora ogni giorno. Non abbandoni a se stessi i cittadini e i sindaci e si metta seriamente a lavorare per mettere in sicurezza il nostro territorio. Il fiume Po deve essere una risorsa, non un pericolo per Polesine e la Bassa.

Francesca Gambarini, consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane

Brunella Mainardi, consigliere comunale Polesine

Gambarini (FI), agire in fretta per salvare l’Appennino parmense

Calestano rischia di rimanere isolato; cinque famiglie evacuate in Comune di Berceto, un’altra strada franata in Comune di Langhirano. Ancora una volta, leggendo i giornali, ci si ritrova davanti ad un bollettino di guerra. Sono ormai alcuni anni che l’Appennino parmense è alle prese con l’emergenza frane, senza dimenticare l’alluvione che ha colpito la Valparma e la Valbaganza lo scorso ottobre. I piccoli Comuni montani, alle prese con tanti altri problemi grandi e piccoli, da soli non possono affrontare questa situazione, nonostante la buona volontà e l’amore per il loro paese di tanti di questi sindaci. La montagna soffre da tempo e se non si fa nulla per sostenere chi ci vive e ci lavora, verrà sempre più abbandonata. Nella campagna elettorale per le Regionali Bonaccini e il Pd avevano sbandierato che sarebbero intervenuti in favore della montagna. Ecco, oggi leggiamo, di un paese che rischia di rimanere isolato: forse è il momento di intervenire. Deve essere lo Stato, insieme alla Regione a prendere in mano la situazione. Non servono grandi spot e annunci roboanti in stile renziano, ma serve studiare un piano di manutenzione del nostro territorio, a partire proprio dalla montagna. E’, ormai, evidente che curare le nostre montagne e tenere puliti i nostri fiumi deve essere la priorità dei nostri governanti. Altrimenti, continueremo a ritrovarci a contare i danni e a dire che si doveva prevenire. Perché non lo si fa? Perché la Regione non mette la manutenzione del territorio in cima alla sua agenda e non prepara, finalmente, un piano serio e dettagliato di interventi? I soldi, se si vuole, si trovano. Nei mesi scorsi l’Emilia Romagna ha destinato più risorse agli immigrati che alla manutenzione del territorio, spero che il nuovo presidente abbia priorità diverse. E non sarebbe male se, per una volta, i parlamentari parmensi del Pd agissero per tempo, sollecitando il Governo a investire sulla manutenzione del territorio.

Francesca Gambarini

Forza Italia

Qualcuno si ricorda ancora degli italiani?

La Prefettura di Parma ha pubblicato un bando per affidare l’accoglienza di cittadini stranieri. Si parla della possibilità di 350 persone da ospitare nel nostro territorio. Il contributo pubblico che riceverà chi si aggiudicherà il bando è di 35 euro al giorno. Circa 900 euro al mese, di più dello stipendio o della pensione di tanti italiani. Non si tratta di populismo o demagogia, ma di dati che tutti possono ricavare leggendo il bando, disponibile sul sito della Prefettura di Parma. Ci sono tanti cittadini italiani in difficoltà, che non riescono ad arrivare a fine mese, che non hanno lavoro; ci sono imprenditori italiani che, da nord a sud, hanno visto le loro aziende fallire, oppure si sono visti recapitare cartelle esattoriali che non potevano pagare. Agli italiani non pensiamo? Questi denari andrebbero impegnati per sostenere le nostre famiglie in difficoltà. E’ necessario chiedere al Comune di Fidenza e a tutti i comuni delle Terre Verdiane, di farci sapere quante persone verranno ospitate nella nostra zona e dove.  Richiesta analoga l’avevo fatto diversi mesi fa quando diversi stranieri erano arrivati nella nostra provincia. Sto ancora aspettando una risposta dal sindaco di Fidenza e oggi anche presidente dell’Unione Terre Verdiane. Nella nostra provincia sono state accolte 230 persone ospitate nelle strutture di 8 comuni per una spesa stimata di 3 milioni annui. Alla luce di queste cifre, i sindaci dovrebbero sentire l’obbligo morale di dire come sono distribuite queste persone. La ciliegina sulla torta è poi l’assessore Frangipane che dice che “Fidenza deve essere in prima linea per creare una società cosmopolita”. Spero che l’assessore ai Servizi sociali sia in prima linea anche per aiutare gli italiani in difficoltà!

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia Fidenza

Comerci: ripristinare i bagni pubblici in zona mercato

L’interrogazione del collega consigliere Giuseppe Comerci sui bagni pubblici in largo Battisti a Fidenza.
Premesso che i bagni pubblici ubicati in largo Cesare Battisti, utilizzati prevalentemente  in occasione del mercato ambulante del mercoledì e del sabato mattina, sono già da tempo in condizione di estremo degrado;
gli ambulanti hanno ripetutamente segnalato lo stato di abbandono e di incuria dei servizi, soprattutto dal punto di vista igienico, ma tali segnalazioni, ad oggi, non sono state prese in considerazione dagli uffici preposti;
questo stato di cose non sembra rispettoso nei confronti degli operatori commerciali, i quali pagano una tassa per poter utilizzare gli spazi del mercato ambulante.
                                                                       SI INTERROGA
L’Assessore competente per sapere se l’Amministrazione Comunale intende provvedere al più presto a ripristinare uno stato decoroso  di pulizia e di manutenzione dei servizi igenici in oggetto, al fine di soddisfare una legittima richiesta degli operatori e della comunità che ne fa uso.
Giuseppe Comerci
Consigliere comunale Forza Italia

Accoltellamento a Parma, Gambarini (FI): “La città è allo sbando”

“Parma è allo sbando! Una persona è stata accoltellata su un autobus in via Mazzini, in pieno centro. Dalle prime notizie pare sia molto grave. Si tratta di un fatto di sangue gravissimo avvenuto di pomeriggio e di fronte ad altri passeggeri dell’autobus. Il sindaco Pizzarotti non può continuare a perdere tempo su Twitter e deve prendere in mano la situazione: faccia qualcosa! Ha smantellato tutto quello che era stato fatto dalla passata amministrazione in termini di sicurezza e questi sono i risultati. Sembra il Bronx: agli spacciatori e alla sporcizia, ora dobbiamo anche aggiungere questo episodio di violenza in pieno giorno e in pieno centro. Spero che le forze dell’ordine e la magistratura individuino presto la causa di quanto avvenuto”. Così Francesca Gambarini, esponente parmense di Forza Italia commenta l’accoltellamento avvenuto a Parma nel primo pomeriggio.

Condominio Ecosol, servono chiarimenti

Ho presentato un’interrogazione sul condominio Ecosol, nel quartiere Europa a Fidenza. Ecco il testo.

 

Premesso che

-in data 12 gennaio 2015 ho richiesto la documentazione relativa alla realizzazione del condominio “Ecosol” nel quartiere Europa come da concessione ad edificare n. 44/2010 a nome Coop Di Vittorio;

-alla fine del mese di gennaio mi sono stati consegnati gli elaborati della concessione edilizia e relativa variante compresa la richiesta del certificato “ parziale “di conformità edilizia ed agibilità inoltrato al Comune in data 22 gennaio 2015 (strana coincidenza che questo sia stato presentato subito dopo la mia richiesta di accesso ai documenti);

-in data 5 febbraio 2015 richiedo la conformità degli impianti;

Considerato che nella documentazione ricevuta si evidenzia che

-il 13 febbraio 2015 il Dirigente precisa che la richiesta parziale di certificato di conformità edilizia ed agibilità risulta carente di diversa documentazione;

-il 19 febbraio 2015 si conferma che tutta la documentazione richiesta è pervenuta

Considerato

-che l’immobile in questione risulta da tempo abitato, probabilmente gia da quando i lavori non erano ultimati

-che la chiusura parziale della pratica edilizia è arrivata solo dopo una mia richiesta di documento

Si interroga il Sindaco e la Giunta per sapere

chi ha autorizzato l’occupazione dei locali considerato che, presumibilmente, questi non erano ancora ultimati e se, nonostante cio , il comune ha provveduto all’incasso della Tares e delle altre imposte sugli immobili in questione

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia

Parma ha perso il treno

Nei giorni scorsi il Pd e tutto il suo apparato avevano sbandierato come grande successo la richiesta di un treno in più sulla linea Milano – Piacenza – Parma. Oggi dalla pagina Facebook dell’assessore regionale ai Trasporti Donini del Pd si viene a sapere che si tratta di un treno regionale!!!  E, se non bastasse, oltretutto Parma si è accodata alla richiesta fatta da Piacenza. Immaginiamoci i turisti che verranno in Italia per visitare Expo: preferiranno salire su un treno alta velocità e andare a Reggio Emilia o a Bologna in poco tempo o su un regionale lento per venire a Parma? Tutto quest’anno nell’anno di Expo2015, che inizierà fra meno di tre mesi ma che sembra non interessi a nessuno. Non dimentichiamo, poi, che esiste un’interconnessione che non viene usata e di cui si finge di non conoscerne l’esistenza. Parma ha davvero perso il treno! Rimaniamo in attesa che se ne accorgano anche i parlamentari parmensi del Pd, che, come al solito arriveranno dopo ossia quando tutto è già deciso e non si possono più cambiare le cose. O forse interverranno per dire che un treno regionale in più è un successo? Questo è , purtroppo, un ulteriore episodio che dimostra come Parma sia una città in declino, con un’amministrazione senza progetti, e come la Regione ci consideri un territorio di serie B. Il declino di Parma è ormai talmente evidente che è finito sulle prima pagine dei giornali nazionali. Parma sta pezzo dopo pezzo perdendo tutto. Tanti gli esempi, grandi e piccoli: la squadra di calcio, l’aeroporto, il teatro Regio ma anche la scarsa sicurezza e una città sporca e poco illuminata. E’ ora di invertire la rotta!

Francesca Gambarini

Forza Italia

No alla tassa di soggiorno a Salso

A coronamento di una serie di operazioni amministrative da record, Fritelli, il nostro “Renzino”, somministra la dose letale all’economia di Salso con l’introduzione della tassa di soggiorno. Con una situazione economica tragica, per parare gli interessi dei soliti noti e per fare cassa, il sindaco introduce la tassa di soggiorno in un contesto turistico ed economico molto difficile con numeri sempre più bassi. Introduce la tassa ad anno in corso, quando le attività serie hanno programmato dall’anno prima la loro stagione. La mette su 7 giorni di permanenza andando ad infierire sul soggiorno termale, tradizionalmente di 12 giorni e che dovrebbe essere tutelato non tartassato. Lo sa che ormai da anni il soggiorno medio in città non supera i 4 giorni? Prende in giro gli albergatori giurando che i fondi serviranno per finanziare l’attività turistica. Riteniamo non sia così: i fondi serviranno per ripianare i buchi del bilancio comunale, cosi prodigo di tasse e stipendi di dirigenti importati dall’ospedale di Parma; inoltre, se qualcosa rimarrà, finirà per essere speso per il palazzetto delle sport, ad uso e consumo dei soliti noti assegnatari. Insomma, la solita storia.

Francesca Gambarini
Consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane

 

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