Basta penalizzare Parma e la sua provincia!

E’ notizia di ieri la preoccupazione dei dipendenti parmigiani del ministero dei Beni culturali per le conseguenze che potrebbe avere sulla Soprintendenza e sulla biblioteca Palatina l’ultimo del decreto di Dario Franceschini, ministro ai Beni culturali del governo Renzi, sostenuto da Pd e Ncd. A quanto pare, ancora una volta il Pd a Parma dice una cosa ma a Roma ne fa un’altra, continuando a prendere in giro i cittadini: la Soprintendenza e la biblioteca Palatina rischiano di perdere la propria autonomia, col rischi di conseguenza anche sui dipendenti. Aspettiamo una spiegazione dai parlamentari parmensi del Pd. E il sindaco Pizzarotti e l’assessore alla Cultura Ferraris della giunta a 5 Stelle non hanno niente da dire? Siamo di fronte all’ennesimo tentativo di penalizzare e impoverire Parma, andando addirittura a toccare la biblioteca Palatina, uno dei fiori all’occhiello della nostra città. Purtroppo quest’ultimo attacco alla nostra città si va aggiungere a tanti altri. I più recenti riguardano l’aeroporto – e purtroppo oggi leggiamo di difficoltà e rallentamenti nella trattativa con i cinese – e l’ospedale, penalizzato in favore di quello della vicina Reggio Emilia. E non dimentichiamoci del Tar a rischio chiusura, della sede cittadina della Banca d’Italia chiusa di anni, della chiusura della sezione distaccata di Fidenza del tribunale e della chiusura degli uffici del giudice di pace di Fidenza, Borgotaro e Fornovo. A rimetterci sono come sempre i cittadini. La Regione a guida Pd in questi anni ha sempre favorito la Romagna a discapito di Parma, nel silenzio dei consiglieri del Pd, forse più interessati al loro partito che ai cittadini che li hanno scelti come loro rappresentanti. La Regione deve iniziare a prendersi cura di Parma e della sua provincia e, perché lo faccia, servono rappresentanti che mettano da parte gli interessi di partito e portino la voce e le regioni del nostro territorio a Bologna. Parma e la sua provincia non devono diventare di serie B.

Francesca Gambarini
Candidata al Consiglio regionale per Forza Italia

La stazione di Fidenza va rilanciata

“La stazione ferroviaria di Fidenza va valorizzata e rilanciata”. Lo ha affermato Francesca Gambarini, candidata alle Regionali per Forza Italia nel corso di una conferenza stampa nella sede del suo comitato elettorale in via Gramsci a Fidenza. “Quello di Fidenza è uno snodo ferroviario importante: si trova sulla linea Milano – Bologna e da Fidenza partono i collegamenti con Cremona, molto usati dai pendolari, ma anche per Fornovo, da dove si può proseguire per la Toscana e la Liguria. La Regione dovrebbe curarsi di più di chi ogni giorno utilizza il treno, invece di lasciarli viaggiare in condizioni disagevoli. Servono più corse da e per Milano e Bologna e vanno rilanciate le tratte secondarie per Cremona, Fornovo e Salso.  Non dimentichiamo, inoltre, che nella nostra città transitano 3 milioni di visitatori all’anno, diretti al polo commerciale di San Michele campagna, che potrebbe utilizzare il treno, se solo ci fossero collegamenti efficienti. Si deve ragionare anche in ottica Expo 2015: senza collegamenti ferroviari decenti come possono i turisti venire a Fidenza? Indispensabile è anche una fermata dell’alta velocità. La Regione deve prendersi cura anche di Parma e della sua provincia, non pensare soltanto a Bologna e alla Romagna”. A margine della conferenza stampa dedicata a Fidenza, la Gambarini ha parlato anche della Pontremolese: “E’ un’infrastruttura fondamentale per il nostro territorio. Anche in questo caso dobbiamo purtroppo prendere atto di come il Pd a Parma dica una cosa e a Roma ne faccia un’altra. Il candidato del Pd Bonaccini ha promesso la realizzazione della Pontremolese. Peccato che Renzi non l’abbia inserita nell’elenco delle opere da completare del decreto Sblocca Italia”.

La Regione si prenda cura delle nostre montagne

Piove e di nuovo ci ritroviamo a contare i danni causati dal maltempo. E l’allerta non è finita. Stavolta ad essere colpita è la nostra montagna, già sofferente per le frane dei mesi scorsi e per l’alluvione di ottobre. Purtroppo, le bombe d’acqua stanno diventando sempre più frequenti e ogni volta ci ritroviamo a fare la conta dei danni e a dover intervenire per ripristinare la normalità. Colgo anche l’occasione per sottolineare che la giunta Errani, a fronte degli oltre 100 milioni di danni causati dall’alluvione del Baganza, ha stanziato solo 5 milioni di euro per tutta la Regione. Di questi quanti arriveranno nel Parmense? Si poteva agire prima per mettere in sicurezza il territorio. La Regione deve studiare e coordinare un progetto serio di manutenzione e messa in sicurezza dei nostri Appennini, dei torrenti e dei rii. Invece di spendere soldi in cose inutili, si utilizzino le risorse disponibili per prendersi cura del nostro territorio, iniziando dalla montagna per arrivare alla bassa. I comuni vanno messi nelle condizioni di poter intervenire per evitare di doversi sempre più spesso ritrovare a contare i danni del maltempo. Per reperire i soldi necessari, si deve iniziare un’analisi seria delle spese e degli sprechi della Regione e delle sue quasi 500 società partecipate, tagliando le spese superflue e dirottando le risorse su interventi indispensabili, come, appunto, la manutenzione del territorio. Qualche indicazione su dove trovare i soldi, la dà anche la Corte dei conti. E’, infatti, il procuratore della magistratura contabile Salvatore Pilato – e non solo la sottoscritta –  a parlare della “necessità di razionalizzare l’organizzazione delle società partecipate”. Infine, vorrei anche sollecitare la Regione e gli altri enti a non dimenticarsi dell’alluvione di Sala Baganza del 2011, in cui, purtroppo, un uomo ha perso la vita. Non vanno considerati alluvionati di serie B.

 

Francesca Gambarini

Candidata alle Regionali per Forza Italia

Regole chiare e rigide su immigrazione e nuove moschee

Recentemente abbiamo letto delle polemiche legate all’utilizzo di negozi o sedi di associazioni come moschee. Mi riferisco ai casi di Traversetolo e Busseto; nel primo caso si è parlato di un negozio utilizzato come luogo di culto, nel secondo della sede di un’associazione. Mi vorrei soffermare sul caso di Traversetolo: abbiamo assistito ad un botta e risposta durato settimane fra le diverse parti politiche con il solo risultato di creare preoccupazione fra i cittadini, che, probabilmente, volevano semplicemente sapere se quel negozio fosse o meno utilizzato come moschea. Ritengo, quindi, che sia necessario fare chiarezza su situazioni come questa per rispetto verso i cittadini. Hanno il diritto di sapere se e dove nel loro paese esiste una moschea. La Regione deve intervenire con una regolamentazione chiara che eviti il ripetersi di episodi che non fanno altro che creare preoccupazione e aumentare la percezione si insicurezza. Purtroppo, spesso si assiste al tentativo da parte di associazioni islamiche di trasformare le loro sedi in luoghi di culto dovuta ad una discutibile interpretazione della normativa sulle associazioni di volontariato. Probabilmente, questo è quanto accaduto a Traversetolo, complice la scarsa chiarezza normativa e la scarsità di controlli su questi locali. I comuni possono sì destinare le aree a luoghi di culto ma solo per le fedi religiose che hanno siglato l’intesa con lo Stato: i musulmani non l’hanno fatto e non hanno quindi alcun diritto in questo senso. Tanto meno possono usare negozi o sedi di associazioni come moschee. Penso, inoltre, che sia arrivato il momento di fare chiarezza sui regolamenti per l’accesso ai servizi sociali e degli alloggi popolari. Leggendo le statistiche regionali notiamo che gli stranieri sono una minoranza (il 13% circa) ma a loro sono assegnati il 50% degli alloggi. In un momento di crisi in cui tante famiglie italiane sono in difficoltà, dobbiamo dare a loro la precedenza nell’accesso ai servizi sociali, riservando una quota minoritaria agli stranieri.

Francesca Gambarini
Candidata al Consiglio regionale per Forza Italia

Rifiuti a Parma da fuori provincia? Il Pd dia delle spiegazioni

Leggiamo dalla “Gazzetta” che il decreto Sblocca Italia del governo Renzi, sostenuto da Pd e Ncd, dà il via il libera all’arrivo a Parma di rifiuti provenienti da altri territori. Devo, purtroppo, constatare che uno dei presupposti per la costruzione del termovalorizzatore di Parma – ossia che bruciasse solo rifiuti della provincia di Parma – cade nell’inerzia del Pd e del Movimento 5 Stelle che governa la città. I parlamentari parmigiani del Pd devono spiegare ai cittadini perché il governo che loro sostengono ha approvato una norma che potrebbe essere così penalizzante per Parma. La rappresentanza parlamentare del Pd di Parma ci ha abituato ormai (vedi l’eliminazione dei finanziamenti della Pontremolese e quelli a dir poco risibili per il Festival Verdi) ai “ruggiti del giorno dopo” che abbiamo ben compreso divengono belati nei confronti del governo amico.
Noi rimaniamo convinti della necessità, in una fase transitoria (dalle discariche all’utopia del rifiuto zero), di un impianto moderno efficace e controllato come quello di Ugozzolo e crediamo che molti temi di attualità, compresa la gestione e l’afferenza dei rifiuti agli impianti esistenti, dovranno essere dibattuti nel piano rifiuti regionali che il nuovo consiglio dovrà affrontare.

Francesca Gambarini

Candidata al Consiglio regionale per Forza Italia

La cultura al centro del rilancio di Parma e della sua provincia

Stiamo assistendo in questi giorni allo scontro fra la giunta a 5 stelle e il senatore Pd Pagliari sulla governance del teatro Regio. Dato per scontato che eventuali irregolarità nelle procedure vanno perseguite, devo evidenziare che questo scontro politico non fa altro che danneggiare il teatro della nostra città. Il teatro Regio può essere una grande risorsa per Parma e bisogna lavorare tutti insieme, mettendo da parte le casacche di partito, per farlo tornare ad essere un’eccellenza riconosciuta a livello nazionale. Invece, si sta pian piano spegnendo: basta vedere cosa sta succedendo al Festival Verdi, ormai relegato ad evento locale, anche per via dell’inerzia della giunta grillina, dei parlamentari del Pd e della Regione a guida Pd. Al teatro serve innanzitutto un direttore preparato e competente che sappia predisporre un progetto di alto livello in modo da attirare finanziamenti dei privati e i media nazionali ed esteri e rilanciare così il teatro. Giuseppe Verdi deve essere al centro del progetto ma Parma e il parmense non sono solo musica lirica. Tante altre sono le eccellenze della nostra cultura. Pensiamo – e si tratta solo di alcuni esempi – a Giovannino Guareschi, ad Attilio Bertolucci, al Parmigianino o al Correggio. Ritengo debbano essere studiati percorsi culturali, in collaborazione con i comuni del parmense, l’Università e le Fondazioni, per mettere in rete tutti i luoghi di interesse storico culturale della nostra provincia, creando pacchetti turistici che facciano diventare il nostro territorio una meta del turismo culturale di richiamo europeo. La Regione deve essere in prima fila: vanno tagliati gli sprechi per recuperare di risorse da utilizzare per progetti per il rilancio culturale del nostro territorio. I rappresentanti di Parma a Bologna, invece di piegarsi alle logiche di partito, devono prendersi a cuore la nostra città e la nostra provincia e lavorare per il suo rilancio, partendo proprio dalle cultura e dall’arte. Non dobbiamo diventare un territorio di serie B.

 

Francesca Gambarini
Candidata al Consiglio regionale per Forza Italia

La nostra provincia non perda altri servizi

Ieri ti ho parlato dell’ospedale e di come si stia cercando di impoverirlo. Non è l’unico servizio a rischio per la nostra città. Pensiamo alla vicenda dell’aeroporto o alla nostra università, che risulta essere fra le più care. Un altro esempio che ti voglio fare riguarda ‪#‎Fidenza‬: aveva un ‪#‎tribunale‬ e un ‪#‎giudicedipace‬ e ora non ha più nulla. Come consigliere comunale ho appoggiato la richiesta di presentare istanza di mantenimento al ministero. I tuoi rappresentanti in Regione devono impegnarsi per evitare che i cittadini perdano altri servizi. ‪#‎difendiamolanostraprovincia‬‪#‎parmameritadipiù‬ quali pensi debbano essere la priorità da portare all’attenzione della regione? Aspetto i tuoi suggerimenti per portare‪#‎latuavoceinregione‬

Caro Bonaccini, Parma non è il paese dei gonzi

“Non solo il raddoppio della Pontremolese non è stato inserito dal Governo Renzi nel decreto legge Sblocca Italia fra le opere immediatamente cantierabili e da completare, con inevitabili penalizzazioni per la nostra economia, ma per di più ci sentiamo dire dal candidato del PD alla Presidenza della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che abbiamo bisogno di infrastrutture e che questa opera è una priorità per Parma e il suo territorio. Caro Bonaccini, Parma non è il paese dei gonzi!”. Con queste parole interviene la candidata al consiglio regionale in lista Forza Italia, Francesca Gambarini, in merito alle ultime dichiarazioni del candidato Governatore PD Stefano Bonaccini rilasciate durante il suo tour elettorale nella provincia di Parma. “Quindi – conclude Gambarini – Bonaccini è meglio che utilizzi temi concreti e faccia promesse realizzabili durante i suoi comizi e non si contraddica rispetto al suo governo col solo scopo di crearsi consenso a buon mercato”.

La Regione vuole affossare il nostro ospedale

«Parma e il suo territorio hanno bisogno di qualcuno che si prenda cura di loro in Regione e che sappia difenderne le ragioni e i diritti». Presenta così la sua candidatura a Bologna Francesca Gambarini la 36enne capolista di Forza Italia.

«Già da tempo – continua la Gambarini – è in atto a livello regionale il tentativo di ridimensionamento del ruolo di Parma per farla ritornare una città di serie B, a favore di realtà a noi vicine come Reggio Emilia. Non è un caso che nessuno, nella giunta di Errani, abbia mosso un dito per sostenere e difendere il ruolo dell’aeroporto Verdi di Parma; così come non è un caso che si faccia di tutto per affossare il nostro ospedale, investendo decine di milioni di euro in doppioni, come nel caso della nuova struttura dedicata ai bambini che è stata finanziata a Reggio. Proprio dopo che Parma, grazie al contributo fattivo di tante realtà economiche, è stata in grado di costruire ed inaugurare in tempo record il suo Ospedale dei Bambini, oggi un esempio a livello nazionale».

«Ma tutto questo – prosegue la capolista di Forza Italia – non lo dico per propaganda elettorale ma perché è ora che qualcuno esca dalle logiche di partito e di schieramento e riveli come stanno le cose. Per altro basta guardare le dichiarazioni del presidente dell’ordine dei medici di Parma per rendersi conto che la situazione è grave e il piano di ridimensionamento di Parma, del suo territorio e del suo Ospedale è ormai chiaro. Esprime, infatti, preoccupazione per le scelte regionali di gestione relative all’Ospedale Maggiore, arrivando a dire che il nostro nosocomio rischia di essere stravolto e penalizzato da scelte politiche che, aggiungo io, sembrano apparentemente incomprensibili. Qualcuno, insomma, a Bologna, ma anche a Parma, sta giocando con la salute dei nostri concittadini. E questo non è accettabile»

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