Il dissesto idrogeologico non ha colore politico

Spiace vedere come il sindaco Fedeli e il suo capogruppo Pisaroni, invece, di valutare la nostra proposta abbiano sprecato questa opportunità, preferendo buttarla sulla polemica politica. Pare proprio che siano loro a guardare al colore politico, non noi. Nel nostro intervento, infatti, invitavamo la Regione a darsi da fare per un piano di manutenzione del territorio per prevenire almeno in parte gli smottamenti. Lo abbiamo già detto e lo ripetiamo: il nostro territorio si sta sgretolando pezzo dopo pezzo e non dobbiamo stare con le mani in mano o intervenire sempre dopo. Gli interventi a spot servono solo per una foto sul giornale e una comparsata al tg. Vanno programmati interventi di manutenzione e solo la Regione può prendere in mano la situazione e coordinare questo programma. Non può certo farlo il piccolo Comune. Il sindaco Fedeli e il capogruppo Pisaroni, invece, di rispondere nel merito parlano di tutt’altro. Parlano di partiti. Quindi chiediamo loro: è meglio cercare di fare una programmazione seria per provare a limitare i danni degli smottamenti o è meglio intervenire solo per tamponare le emergenze? Secondo noi, sarebbe meglio studiare un piano serio di manutenzione del territorio, coordinato dalla Regione. Anche Bonaccini e il ministro Galletti la pensavano così, ora hanno cambiato idea?

Francesca Gambarini, consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane

Brunella Mainardi, consigliere comunale Polesine

Serve un piano serio per la manutenzione del territorio

Non c’è pace per il nostro territorio. Dalla montagna alla bassa, sembra un bollettino di guerra. Purtroppo, all’emergenza frane, va aggiunta ora quella degli smottamenti sugli argini del Po, che sta interessando in particolare il Comune di Polesine. La situazione è seria: quando si interverrà? Si aspetta che qualcuno si faccia male? Le immagini pubblicate dalla Gazzetta parlano da sole e leggiamo che il sindaco Fedeli sta seriamente pensando di chiudere al traffico l’argine. Il Pd, se qualcosa gli interessa della bassa parmense, batta un colpo. O forse gli interessa solo in campagna elettorale? Naturalmente, un piccolo Comune come Polesine (governato dalla sinistra) non può affrontare da solo l’emergenza. Quello che più volte è stato detto per la montagna vale anche per la bassa: serve un piano serio per la manutenzione del territorio. Non si può procedere con annunci e interventi spot che non risolvono nulla, ma servono solo a spendere soldi dei cittadini e a fare pubblicità al politico di turno. La <filiera> del Pd si svegli: dalla Provincia, ai consiglieri regionali – eletti promettendo che la manutenzione del territorio sarebbe stata la loro priorità – ai parlamentari parmensi del Pd per arrivare al Governo. Non ci stancheremo mai di ripeterlo: dobbiamo prenderci cura del nostro territorio che si sta sgretolando pezzo dopo pezzo. Bonaccini dia seguito alle sue promesse elettorali e i parlamentari parmensi del Pd, almeno per una volta, cerchino di arrivare prima. Non si dica che non ci sono soldi: le risorse si trovano, tagliando i tanti sprechi del settore pubblico. La Regione prenda in mano una situazione che peggiora ogni giorno. Non abbandoni a se stessi i cittadini e i sindaci e si metta seriamente a lavorare per mettere in sicurezza il nostro territorio. Il fiume Po deve essere una risorsa, non un pericolo per Polesine e la Bassa.

Francesca Gambarini, consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane

Brunella Mainardi, consigliere comunale Polesine

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