La cultura al centro del rilancio di Parma e della sua provincia

Stiamo assistendo in questi giorni allo scontro fra la giunta a 5 stelle e il senatore Pd Pagliari sulla governance del teatro Regio. Dato per scontato che eventuali irregolarità nelle procedure vanno perseguite, devo evidenziare che questo scontro politico non fa altro che danneggiare il teatro della nostra città. Il teatro Regio può essere una grande risorsa per Parma e bisogna lavorare tutti insieme, mettendo da parte le casacche di partito, per farlo tornare ad essere un’eccellenza riconosciuta a livello nazionale. Invece, si sta pian piano spegnendo: basta vedere cosa sta succedendo al Festival Verdi, ormai relegato ad evento locale, anche per via dell’inerzia della giunta grillina, dei parlamentari del Pd e della Regione a guida Pd. Al teatro serve innanzitutto un direttore preparato e competente che sappia predisporre un progetto di alto livello in modo da attirare finanziamenti dei privati e i media nazionali ed esteri e rilanciare così il teatro. Giuseppe Verdi deve essere al centro del progetto ma Parma e il parmense non sono solo musica lirica. Tante altre sono le eccellenze della nostra cultura. Pensiamo – e si tratta solo di alcuni esempi – a Giovannino Guareschi, ad Attilio Bertolucci, al Parmigianino o al Correggio. Ritengo debbano essere studiati percorsi culturali, in collaborazione con i comuni del parmense, l’Università e le Fondazioni, per mettere in rete tutti i luoghi di interesse storico culturale della nostra provincia, creando pacchetti turistici che facciano diventare il nostro territorio una meta del turismo culturale di richiamo europeo. La Regione deve essere in prima fila: vanno tagliati gli sprechi per recuperare di risorse da utilizzare per progetti per il rilancio culturale del nostro territorio. I rappresentanti di Parma a Bologna, invece di piegarsi alle logiche di partito, devono prendersi a cuore la nostra città e la nostra provincia e lavorare per il suo rilancio, partendo proprio dalle cultura e dall’arte. Non dobbiamo diventare un territorio di serie B.

 

Francesca Gambarini
Candidata al Consiglio regionale per Forza Italia

La nostra provincia non perda altri servizi

Ieri ti ho parlato dell’ospedale e di come si stia cercando di impoverirlo. Non è l’unico servizio a rischio per la nostra città. Pensiamo alla vicenda dell’aeroporto o alla nostra università, che risulta essere fra le più care. Un altro esempio che ti voglio fare riguarda ‪#‎Fidenza‬: aveva un ‪#‎tribunale‬ e un ‪#‎giudicedipace‬ e ora non ha più nulla. Come consigliere comunale ho appoggiato la richiesta di presentare istanza di mantenimento al ministero. I tuoi rappresentanti in Regione devono impegnarsi per evitare che i cittadini perdano altri servizi. ‪#‎difendiamolanostraprovincia‬‪#‎parmameritadipiù‬ quali pensi debbano essere la priorità da portare all’attenzione della regione? Aspetto i tuoi suggerimenti per portare‪#‎latuavoceinregione‬

Caro Bonaccini, Parma non è il paese dei gonzi

“Non solo il raddoppio della Pontremolese non è stato inserito dal Governo Renzi nel decreto legge Sblocca Italia fra le opere immediatamente cantierabili e da completare, con inevitabili penalizzazioni per la nostra economia, ma per di più ci sentiamo dire dal candidato del PD alla Presidenza della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che abbiamo bisogno di infrastrutture e che questa opera è una priorità per Parma e il suo territorio. Caro Bonaccini, Parma non è il paese dei gonzi!”. Con queste parole interviene la candidata al consiglio regionale in lista Forza Italia, Francesca Gambarini, in merito alle ultime dichiarazioni del candidato Governatore PD Stefano Bonaccini rilasciate durante il suo tour elettorale nella provincia di Parma. “Quindi – conclude Gambarini – Bonaccini è meglio che utilizzi temi concreti e faccia promesse realizzabili durante i suoi comizi e non si contraddica rispetto al suo governo col solo scopo di crearsi consenso a buon mercato”.

La Regione vuole affossare il nostro ospedale

«Parma e il suo territorio hanno bisogno di qualcuno che si prenda cura di loro in Regione e che sappia difenderne le ragioni e i diritti». Presenta così la sua candidatura a Bologna Francesca Gambarini la 36enne capolista di Forza Italia.

«Già da tempo – continua la Gambarini – è in atto a livello regionale il tentativo di ridimensionamento del ruolo di Parma per farla ritornare una città di serie B, a favore di realtà a noi vicine come Reggio Emilia. Non è un caso che nessuno, nella giunta di Errani, abbia mosso un dito per sostenere e difendere il ruolo dell’aeroporto Verdi di Parma; così come non è un caso che si faccia di tutto per affossare il nostro ospedale, investendo decine di milioni di euro in doppioni, come nel caso della nuova struttura dedicata ai bambini che è stata finanziata a Reggio. Proprio dopo che Parma, grazie al contributo fattivo di tante realtà economiche, è stata in grado di costruire ed inaugurare in tempo record il suo Ospedale dei Bambini, oggi un esempio a livello nazionale».

«Ma tutto questo – prosegue la capolista di Forza Italia – non lo dico per propaganda elettorale ma perché è ora che qualcuno esca dalle logiche di partito e di schieramento e riveli come stanno le cose. Per altro basta guardare le dichiarazioni del presidente dell’ordine dei medici di Parma per rendersi conto che la situazione è grave e il piano di ridimensionamento di Parma, del suo territorio e del suo Ospedale è ormai chiaro. Esprime, infatti, preoccupazione per le scelte regionali di gestione relative all’Ospedale Maggiore, arrivando a dire che il nostro nosocomio rischia di essere stravolto e penalizzato da scelte politiche che, aggiungo io, sembrano apparentemente incomprensibili. Qualcuno, insomma, a Bologna, ma anche a Parma, sta giocando con la salute dei nostri concittadini. E questo non è accettabile»

La mia priorità? Difendere il nostro territorio

Ieri, insieme agli altri candidati di #ForzaItalia, ho incontrato la stampa locale. Ho avuto modo di spiegare perchè ho deciso di iniziare questa nuova avventura e quali saranno le mie priorità. Ecco quanto pubblicato dallaGazzetta di Parma. <Sono scesa in campo con lo stesso spirito con il quale ho condotto le mie battaglie. Sono scesa in campo con coerenza e mettendoci la faccia. Fra le priorità c’è la #difesadelterritorio, perchè in seguito alla creazione delle città metropolitane c’è il rischio che Bologna diventi sempre più accentratrice, a discapito delle nostre realtà”. Ho parlato anche delle #Terme di #Salso: “La Corte dei Conti ha sottolineato la malagestione delle Terme, e quando sento la #Mirti, candidata del #Pd, parlare di termalismo come nuova frontiera del benessere, quando le terme sono sempre state gestite dal #centrosinistra, mi chiedo di che cosa stiamo parlando”. Infine l’#immigrazione: “Ci deve essere una chiara regolazione dei flussi”.

Le Terme? La peggior partecipata della Regione. Parola della Corte dei conti

Terme di Salsomaggiore e Tabiano salgono ancora una volta agli orrori della cronaca. La Corte dei conti, infatti, ha rilevato come sia la peggiore partecipata della Regione Emilia Romagna. La Corte sottolinea come i 2,4 milioni di euro di perdita nel 2013 abbiano inguaiato il bilancio della Regione e come sia già al terzo esercizio negativo consecutivo. Ma il giudizio della corte è stranamente clemente. Infatti, Terme perde 4 milioni di euro, non 2,4 (se si conta la cassa integrazione) e perde non da 3 esercizi consecutivi, ma ormai quasi da 10. Secondo la relazione dei revisori dei conti di Salsomaggiore, Terme ha perso 15 milioni di euro di valore patrimoniale il 30% del valore della produzione (ovvero dei ricavi). Da 5 anni ha piazzato 81 dipendenti su 220 in cassa integrazione in deroga, saccheggiando il fondo regionale senza alcun progetto serio di rilancio. Finita la cassa, il 30 novembre prossimo, gli 81 cassaintegrati diventeranno, per l’azienda, di colpo, 81 esuberi da licenziare. Negli ultimi 7 anni ha bruciato milioni di euro in investimenti assurdi, con la complicità di Comune, Regione, Provincia e di manager incapaci. Insomma, di fronte a tutto questo e al fatto che gli autori sono noti e riconoscibili, nessuna autorità fa nulla, nonostante da anni Forza Italia denunci questo autentico scandalo. Ormai l’azienda è morta, ma sarebbe moralmente doveroso chiedere conto agli autori del misfatto. Ma siamo in Emilia e la Corte dei conti guarda i conti degli altri ma non quelli, in rosso, dei compagni.

Francesca Gambarini

Candidata al Consiglio regionale per Forza Italia

Francesca Gambarini si racconta

Pubblichiamo il testo dell’intervista rilasciata a Parmaquotidiano.info

Gambarini, mi permetta di partire dalle Regionali 2014. Lei sarà in campo…

Si, sarò in campo. Ho accettato questa candidatura, nel segno del rinnovamento che Forza Italia vuole attuare, per dare il mio contributo alla difesa nel nostro territorio in un momento di grandi stravolgimenti istituzionali e di diffuso malessere sociale ed economico. La nostra Provincia deve far sentire la propria voce per difendere le proprie eccellenze e pretendere parità di trattamento con gli altri territori. Tanti sono gli ambiti in cui l’Emilia Romagna deve cambiare marcia.

Quali sono, a suo parere, le priorità per la nuova Regione Emilia Romagna? Facciamo un gioco, se fosse lei la nuova Presidente, cosa farebbe appena insediata?

Penso serva fare subito un’analisi accurata delle spese e dei tanti Enti partecipati verificandone l’utilità per reperire risorse da mettere in circolo aiutando cittadini ed imprese.

Lei, insieme ad altre militanti, ai tempi della protesta sotto i Portici del Grano aveva raccolto firme “pro Vignali”. Lo rifarebbe? Cosa pensa di quella esperienza? E della sua brusca conclusione?

Ma guardi le rispondo così: la cassa di espansione sul torrente Parma ha salvato la città… quella sul Baganza, non realizzata per l’inerzia di chi è venuto dopo quella esperienza amministrativa, ha procurato un disastro che ha profondamente ferito la città.
Vede, questo esempio recente dovrebbe essere sufficiente per chiarire il mio pensiero su quella esperienza amministrativa che ha avuto tanti altri aspetti positivi oggi non ricordati.

Massari è il nuovo sindaco di Fidenza. Come giudica questo inizio di attività amministrativa? Cosa è condivisibile, e cosa proprio non va?

Quello che proprio non va è l’aumento delle tasse locali. Ci sono molti temi su cui serve maggiore chiarezza, da un bilancio costruito secondo vecchi e più volte criticati schemi alla mancanza di una visione sulle prospettive del centro storico . Inoltre purtroppo ogni giorno assistiamo ad episodi che turbano la sicurezza dei cittadini senza che si sia intrapresa la minima azione di contrasto promessa durante la campagna elettorale. Purtroppo al momento di condivisibile nulla da segnalare!

Sembra mancare davvero poco alla nomina del nuovo coordinatore del Popolo delle Libertà. Secondo lei quali caratteristiche dovrebbe avere il “designato”?

Prossimamente ci saranno i congressi e gli iscritti potranno scegliere democraticamente il Coordinatore. Si riparte quindi dalla base per rilanciare Forza Italia con persone nuove e competenti.

Pizzarotti chiarisca e poi si dimetta

L’allerta della Protezione civile per la piena del Baganza era arrivata in Municipio tre giorni prima dell’alluvione: si potevano, quindi, limitare i danni ma il fax inviato dalla Prefettura al Comune di Parma è stato ignorato per tre giorni. La conseguenza di tutto questo sono danni per oltre 100 milioni di euro. Il sindaco Pizzarotti si prenda le sue responsabilità, spieghi ai cittadini perché non ha fatto nulla e poi si dimetta. A quanto pare, il sindaco a 5 stelle era al Circo Massimo a Roma alla manifestazione di Beppe Grillo e del Movimento 5 Stelle e vorremmo sapere perché non ha ritenuto opportuno informare i suoi cittadini dell’allerta di Protezione civile. Oltretutto non si trattava di un allarme qualsiasi ma di un’allerta di tipo 1, che avvisa della “possibilità di allagamenti”. Se Pizzarotti, invece, di cercare le luci della ribalta nazionali avesse preso sul serio il fax della Prefettura si sarebbero potuti almeno limitare i danni. Questa non è la prima volta che commentiamo la leggerezza e l’inerzia di un sindaco e di un’amministrazione che stanno portando Parma nella mediocrità ma mai le conseguenze sono state così gravi. La piena del Baganza ha colpito al cuore la città, i danni superano i 100 milioni di euro e solo grazie al lavoro dei tanti volontari si sta tornando alla normalità. I cittadini hanno il diritto di avere una spiegazione. Infine, vorrei anche ricordare che, nonostante fosse tutto pronto dal 2011, non sono state costruite le casse di espansione del torrente Baganza, un’opera che avrebbe potuto salvare la città dall’alluvione. E anche qui c’è chi ha delle responsabilità.

 

Francesca Gambarini

Candidata al Consiglio regionale per Forza Italia

Forza Italia presenta i suoi candidati

Fra poco inizierà la conferenza stampa di presentazione dei candidati di#ForzaItalia alle elezioni regionali. Come sai, la mia candidatura vuole essere un segnale di rinnovamento. Serve un ricambio generazionale. Servono persone nuove che abbiano a cuore #Parma e la sua provincia.#difendiamolanostraprovincia. Avere una rappresentante donna vorrebbe dire avere qualcuno che si mette al servizio dei cittadini per affrontare insieme le difficoltà. Non si tratta solo di rispettare una “quota rosa”.#latuavoceinregione per una Regione che si prenda cura di Parma e della sua provincia.

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