Pizzarotti chiarisca e poi si dimetta

L’allerta della Protezione civile per la piena del Baganza era arrivata in Municipio tre giorni prima dell’alluvione: si potevano, quindi, limitare i danni ma il fax inviato dalla Prefettura al Comune di Parma è stato ignorato per tre giorni. La conseguenza di tutto questo sono danni per oltre 100 milioni di euro. Il sindaco Pizzarotti si prenda le sue responsabilità, spieghi ai cittadini perché non ha fatto nulla e poi si dimetta. A quanto pare, il sindaco a 5 stelle era al Circo Massimo a Roma alla manifestazione di Beppe Grillo e del Movimento 5 Stelle e vorremmo sapere perché non ha ritenuto opportuno informare i suoi cittadini dell’allerta di Protezione civile. Oltretutto non si trattava di un allarme qualsiasi ma di un’allerta di tipo 1, che avvisa della “possibilità di allagamenti”. Se Pizzarotti, invece, di cercare le luci della ribalta nazionali avesse preso sul serio il fax della Prefettura si sarebbero potuti almeno limitare i danni. Questa non è la prima volta che commentiamo la leggerezza e l’inerzia di un sindaco e di un’amministrazione che stanno portando Parma nella mediocrità ma mai le conseguenze sono state così gravi. La piena del Baganza ha colpito al cuore la città, i danni superano i 100 milioni di euro e solo grazie al lavoro dei tanti volontari si sta tornando alla normalità. I cittadini hanno il diritto di avere una spiegazione. Infine, vorrei anche ricordare che, nonostante fosse tutto pronto dal 2011, non sono state costruite le casse di espansione del torrente Baganza, un’opera che avrebbe potuto salvare la città dall’alluvione. E anche qui c’è chi ha delle responsabilità.

 

Francesca Gambarini

Candidata al Consiglio regionale per Forza Italia

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