“Chi paga il nuovo Solari?”

15 luglio 2015. E’ il giorno in cui, secondo l’ultimo cronoprogramma approvato dal Consiglio comunale, il nuovo Solari dovrebbe essere stato consegnato alla città. Direi che l’edificio è ben lontano dall’essere finito. Fidenza, quindi, ancora non ha quella scuola di cui si parla da ormai 15 anni, Quella scuola nuova che, se si fosse presa in considerazione la nostra proposta di costruire il nuovo Solari vicino all’Itis, sarebbe già in funzione da tempo. Già alcuni mesi fa ero intervenuta sul tema, chiedendo chiarimenti sui finanziamenti previsti per costruire il nuovo edificio. Visto che, a parte essere presa in giro e sbeffeggiata dal sindaco, non ho ricevuto risposta, sono costretta a ritornare sull’argomento. Chi paga la scuola? Il piano finanziario per la realizzazione della scuola prevedeva finanziamenti da parte della Provincia e della Fondazione Cariparma. Queste risorse ci sono o no? E i finanziamenti da parte dei privati? Chi può confermare che società in difficoltà come quelle che dovrebbero cofinanziare la costruzione della scuola abbiano a disposizione il denaro necessario? L’amministrazione comunale dovrebbe dirlo chiaramente: i soldi ci sono e dove sono o dovranno pagare i fidentini? Ricordo anche che il Programma di riqualificazione urbana in cui è inserito il nuovo Solari prevede anche la realizzazione di un centro commerciale nell’area del Foro boario. Invito il sindaco a rivedere questa scelta che danneggerebbe il commercio del centro di Fidenza, già in seria difficoltà.

 

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia Fidenza

“Il dirigente amministrativo di Asp? Spreco di risorse”

L’Asp Distretto di Fidenza assume un nuovo dirigente amministrativo, che si occuperà dell’area finanziaria dell’azienda. Il tutto al costo totale di 77 mila euro. Ce n’era bisogno? Penso proprio di no. In passato, ho sempre sostenuto che la precedente direttrice generale costasse troppo, ma ora si fa peggio di prima e, oltre al direttore generale, si assume anche un dirigente amministrativo. Il risultato è che si spenderà di più. Perché? La direttrice generale da sola non basta? Senza voler entrare nel merito delle decisioni prese dai soci, dopo l’accreditamento Asp avrà da gestire solo 4 case protette dato che le altre sono state affidate al privato. La scelta più giusta da fare sarebbe stata la riduzione dei costi e degli sprechi, recuperando risorse da investire, magari, sui servizi sociali. Infatti, non dobbiamo dimenticare che Asp non si occupa solo dei servizi per anziani ma anche dei servizi sociali per adulti, disabili e minori. Settori che hanno bisogno di risorse. Invece, ci troviamo di fronte ad una scelta senza senso che avrà il solo effetto di aumentare i costi di gestione, togliendo risorse ai servizi, che tanto ne avrebbero bisogno. Se il nuovo corso di Asp (annunciato a destra e a manca dal sindaco di Fidenza e presidente dell’assemblea dei soci Asp Massari) è questo, direi che i cittadini hanno di che preoccuparsi.

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia Fidenza

Centro accoglienza a Parma, Gambarini (FI): “Persa occasione per ascoltare i cittadini”

PARMA, 10 luglio – “Ottocento firme raccolte e cinquecento persone alla fiaccolata per dire no alla trasformazione dell’ex scuola di Castelnuovo in un centro di accoglienza per profughi. Ma al prefetto di Parma non interessa e tira dritto, confermando la decisione trasformare la struttura in un centro di accoglienza”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Fidenza (Pr). “Il prefetto, che rappresenta il Governo, ha perso un’occasione per ascoltare i cittadini e cercare insieme a loro una soluzione. La richiesta dei cittadini di Baganzola è sacrosanta: si oppongono a una decisione calata dall’alto, nessuno si è confrontato con loro. Nessuno ha detto loro quante persone arriveranno e per quanto tempo rimarranno. Il rischio è quello di creare un ghetto, isolato da tutto, con i tutti i pericoli del caso. Il prefetto, quindi, ci ripensi. Da parte sua il Comune e il Movimento 5 Stelle, che lo amministra, non scarichino come al solito le colpe sugli altri e cerchino una soluzione. Perché dall’amministrazione comunale non arriva nessuna proposta alternativa?”.

“Quanto verrà a costare la centrale di cogenerazione?”

L’articolo di Annarita Cacciamani pubblicato dalla Gazzetta di Parma

“Quanto sarà costata ai fidentini la centrale di cogenerazione del quartiere Europa una volta finita?”. A riportare la centrale del quartiere Europa al centro del dibattito politico cittadino è il gruppo consiliare di Forza Italia, che presenterà un’interrogazione per chiedere conto dei costi dell’opera e delle spese che si prevedono per il suo funzionamento. Ad annunciarlo è la capogruppo Francesca Gambarini. “Il quartiere Europa, insieme alle torri della stazione, è l’emblema della megalomania delle passate amministrazioni di centrosinistra, di cui faceva parte l’attuale sindaco Andrea Massari. E’ un quartiere spacciato come all’avanguardia ma che in realtà è un quartiere incompleto e privo di servizi – spiega – . Ora, stando a quanto pubblicato sul sito del Comune diversi mesi fa, “sono in dirittura d’arrivo i lavori per la realizzazione della centrale di cogenerazione a ciclo geotermico del quartiere Europa”. Sempre, secondo il Comune, si tratta dell’”atteso completamento di un progetto residenziale che fa del nuovo quartiere un fiore all’occhiello in termini di risparmio energetico, sostenibilità ambientale e qualità della vita””. “Dando per assodato che un quartiere senza servizi non può essere un fiore all’occhiello per qualità della vita, penso sia giusto far sapere ai fidentini quanti dei loro soldi sono serviti per questa centrale” prosegue la Gambarini, che, infine, preannuncia le richieste che verranno sottoposte alla giunta: “Qual è il costo totale dell’opera finita? Quale sarà la spesa annua per il suo funzionamento? Di chi è il terreno su cui è stata costruita? Il Comune ne è già proprietario?”

ControCorrente incontra Mario Giordano

“I pescecani? Sono gli affaristi che fanno soldi mentre l’Italia affonda. Noi ‘fessi’ non dobbiamo rassegnarci e dobbiamo combatterli. La nostra arma è l’onestà”. Lo ha detto Mario Giordano, direttore del TG4, che ieri ha presentato il suo ultimo libro “Pescecani” al TPalazzo (strada al Duomo, 7, Parma).
L’incontro, molto partecipato dal pubblico, è stato organizzato dall’associazione culturale ControCorrente.
Introdotto da Alice Brambilla e Antonella Amore – entrambe socie dell’associazione – , Mario Giordano ha raccontato le storie dei “pescecani” di cui parla nel suo libro, che attraversano tutti i settori della nostra società. “La politica ha perso il contatto coi cittadini e i vitalizi sono il simbolo di una politica che non si è fermata davanti a nulla – ha spiegato Giordano – . Questo è un male: è per questo che comandano i pescecani. Il più grande esempio è Mafia capitale. La giunta può essere di centrodestra o di centrosinistra ma gli affaristi continuano a fare soldi sui nostri problemi”. Il direttore del TG4 ha, quindi, fatto alcuni esempi di pescecani.
Ad esempio il manager che si aumenta lo stipendio, mentre licenzia gli operai. Infine, ha invitato i cittadini onesti – “i fessi – a non rassegnarsi. “Da una parte abbiamo mafia capitale, dall’altra i suicidi causati dalla crisi. E’ questo che deve farci indignare e farci volere una giustizia giusta. Se ci rassegniamo, pensando che è il mondo che va così, facciamo vincere i pescecani”. Prima di lasciare spazio alle tante domande del pubblico, è intervenuta Francesca Gambarini, presidente di ControCorrente, che ha evidenziato “le difficoltà incontrate da chi non si rassegna e vuole denunciare ciò che non va”.

Buzzi (FI): “Parma and stars… nella polvere”

Ennesimo capitolo di un disastro amministrativo che ogni giorno che passa affossa sempre più la nostra città. Nelle vicende umane tutto può succedere ma quando l’improvvisazione ed il dilettantismo hanno il sopravvento non resta che una sconfortante rassegnazione. L’episodio di giovedi sera evidenzia due elementi indice di tale dilettantismo. Il primo: la commissione di vigilanza, organismo tecnico che valuta la conformità delle attrezzature e dei luoghi alle norme di legge, può dare parere negativo all’impianto, ma si tratta pur sempre di un parere non vincolante per l’amministrazione che può autorizzare la manifestazione di che trattasi con ordinanza. Dico questo in quanto è già capitato in passato che, a fronte di un parere negativo della commissione all’utilizzo di una struttura pubblica (Palasport di via Pellico) il sindaco (nella persona del vicesindaco…) si è preso la responsabilità di autorizzare con ordinanza la manifestazione in programma, da svolgersi nello stesso giorno. Nel caso di Parma and stars nessuno si è preso questa responsabilità e abbiamo visto come è andata a finire. Il secondo elemento di costernazione sta nelle modalità e nei tempi con cui si è dato l’annuncio della revoca della manifestazione di Arbore: a manifestazione praticamente iniziata, alle 10 di sera con il pubblico che gremiva Piazza Duomo in attesa da ormai due ore. La commissione si è riunita alle 14, ultimato i lavori alle 18/19….c’era tutto il tempo per diramare una comunicazione alla città ma si è inspiegabilmente ed insipientemente  aspettato il momento peggiore! Resta il fatto che non comprendiamo come si sia voluto insistere con Piazza Duomo quando Piazzale della Pilotta era collaudato da anni ed andava benissimo. Ho l’impressione che l’ansia di prestazione amministrativa si traduca con la soppressione di eventi ed iniziative elaborate in passato sostituiti da tragicomiche manifestazioni che deludono una città intera.

Paolo Buzzi – Forza Italia Parma

 

Mozione: concessione di un visto umanitario ai profughi

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
A tutti i consiglieri comunali

Mozione : Per i profughi permesso umanitario temporaneo di libera circolazione in Europa, no all’accoglienza in strutture pubbliche, creazione di un fondo per i rimpatri

PREMESSO CHE
– L’afflusso di immigrati nel nostro Paese è senza precedenti e che la condizione incessante di emergenza dimostra una totale incapacità di gestione politica del fenomeno;

CONSIDERATO CHE
– Il Ministero dell’Interno, in accordo con le Prefetture, ha programmato per la Regione Emilia Romagna il trasferimento di migliaia di immigrati, molti dei quali senza alcun diritto d’asilo;
– La diplomazia internazionale e l’Unione Europea hanno il dovere di individuare ed applicare soluzioni e metodi di corresponsabilità;

TENUTO CONTO CHE
– Per coloro che ormai sono già stati accompagnati in Italia la legge nazionale impone l’accoglienza ma, così come è ora strutturata crea una situazione non sostenibile perché i tempi burocratici di accertamento e di riconoscimento sono troppo lunghi;
– Lo sforzo economico richiesto è incompatibile con la congiuntura economica e con le situazioni di disagio che molti cittadini italiani stanno vivendo;

IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

A trasmettere alla Regione Emilia Romagna le seguenti richieste :
– Concessione ai profughi di un permesso umanitario per la libera circolazione in Europa, così che tutti gli Stati membri (e non solo l’Italia) debbano farsi carico dell’emergenza. Per il rilascio del documento non serve l’assenso dell’Unione europea; può essere concesso unilateralmente dal Governo italiano;

– Visto l’azzeramento del fondo rimpatri deciso dall’attuale Governo, si chiede predisposizione di adeguato fondo risorse europeo/statale;
– Diniego di impiego di strutture di enti comunali, provinciali o regionali per l’accoglienza. Riqualificarle invece per altri scopi inerenti le nostre comunità, in quanto la “questione profughi” va affrontata in modo coordinato e centralizzato a livello nazionale con l’impiego di strutture statali, che però non devono generare degrado e insicurezza nelle strutture che le ospitano
– Attivazione di lavori socialmente utili gratuiti per i profughi, in convenzione con i Comuni

Fidenza, 1 luglio 2015

Il gruppo consiliare di Forza Italia

Gambarini (FI): “Latte in polvere per produrre formaggi? Un danno per i nostri produttori”

PARMA, 1 luglio – “E’ di qualche giorno fa la notizia che l’Unione Europea ha inviato una diffida all’Italia, chiedendo di eliminare il divieto di produrre formaggi utilizzando il latte in polvere. A quanto pare, l’Europa dei burocrati non ha il tempo di affrontare l’emergenza profughi, ma ha il tempo di andare a scartabellare fra le nostre leggi per cercarne qualcuna che non piace troppo. Forse perché dà fastidio alle lobby. L’Italia, con una legge del 1974, ha vietato l’utilizzo di latte in polvere per produrre formaggi con lo scopo di tutelare i nostri prodotti di eccellenza che non hanno uguali nel mondo. La possibilità di utilizzare latte in polvere spalancherebbe le porte all’immissione sul mercato di prodotti di bassa qualità e a basso costo che farebbero concorrenza sleale a quelli preparati a regola d’arte dai nostri produttori. Fra i primi ad essere danneggiati ci sarebbero ad esempio, i produttori parmensi di latte e di parmigiano reggiano. Il Governo, almeno in questa occasione, faccia sentire la sua voce e tuteli il Made in Italy”. Così Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Fidenza, commenta la diffida inviata dall’UE all’Italia sull’utilizzo di latte in polvere nella produzione di formaggio.

Gambarini: “Terre Verdiane, grande sconfitta per il Pd”

Venerdì scorso Fidenza ha, finalmente, deliberato l’uscita dall’Unione Terre Verdiane. Sabato mattina ho convocato una conferenza stampa per spiegare la posizione di Forza Italia sulla questione. Pubblico l’articolo (di Annarita Cacciamani) pubblicato dalla Gazzetta di Parma.

L’uscita di Fidenza dall’Unione Terre Verdiane? «Una grande sconfitta per il Partito democratico». All’indomani dell’approvazione del recesso di Fidenza dall’Utv – grazie al voto favorevole del Pd e di Forza Italia – , Francesca Gambarini (capogruppo FI) torna sull’argomento con una conferenza stampa davanti alla sede dell’Unione. «Il recesso da Unione Terre Verdiane è sempre stato una delle battaglie portate avanti da Forza Italia. Rappresenta, invece, una grande sconfitta per il Pd, che ha voluto e creato questo ente, gestendolo nel peggior modo possibile – afferma – . Con coerenza e senza rimangiarci quanto detto in questi anni, abbiamo, quindi, votato a favore del recesso». La Gambarini è, comunque, molto critica verso il modo in cui si è arrivati al recesso. «Si è arrivati a questa decisione in maniera schizofrenica. Il Pd non sa cosa vuole: prima hanno fatto di tutto per arrivare alla nomina di Massari a presidente dell’ente per poi rendersi conto che l’ente non funziona – prosegue – . Un esempio: nella delibera si legge che l’Unione è composta da comuni con caratteristiche troppo diverse fra loro. Bene, questo noi lo diciamo da quando questo ente è nato. Ora, vigileremo sulle prossime decisioni che verranno prese e chiediamo a chi lo gestirà di tutelare i dipendenti». Per la Gambarini il bilancio dell’Unione è fallimentare: «In questi anni l’Unione è stata solo uno spreco di soldi pubblici e un baraccone utile a distribuire poltrone. Ora vogliamo che Fidenza torni ad avere i suoi vigili sul territorio in un momento in cui la sicurezza è sempre meno». «Chiedo al sindaco di coinvolgere anche le opposizioni nelle scelte future, dato che fino ad ora è stato tutto deciso dai sindaci chiusi nel palazzo».

La segnaletica stradale a Fidenza

Al Sindaco
All’Assessore competente

Interrogazione a risposta scritta

Premesso che
– Alcuni cittadini ci hanno segnalato errori ed incongruenze nella segnaletica stradale fidentina: 1) il cartello, sito nella rotonda fra via Gramizzi e via Piave che indica la scuola dell’infanzia Rodari riporta la dicitura errata “scuola primaria” 2) a Vaio si trova il cartello con l’indicazione del centro abitato di Fidenza (e quindi del limite di velocità di 50 km/h ma dopo pochi metri la velocità consentita diventa di 70 km/h 3) nell’area verde di via Mascagni si trova un cartello che indica che si può entrare con i cani, ma dopo soli 7 metri se ne trova un altro che indica il divieto d’accesso per i cani;
– Nella stessa area verde di via Mascagni si trovano piantumazioni secche e in parte
piegate;

Ritenuto che
– La segnaletica stradale deve essere chiara e precisa. Cartelli sbagliati, oltre a mettere in difficoltà i cittadini, sono uno spreco di denaro pubblico

Si inter

roga il Sindaco e la Giunta per sapere

– Se si intendono mettere a posto le incongruenze nella segnaletica sopraelencate;
– Quanto sono costati questi segnali stradali;
– Perché non si è provveduto alla manutenzione delle piantumazioni dell’area verde di via
Mascagni e quanto sono costate queste piante ora secche.

Fidenza, 19 giugno 2015

Il gruppo consiliare Forza Italia

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rotonda via Piave, via Gramizzi
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parco via Mascagni

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