Massari aumenta le tasse e intanto è in vacanza

La sua amministrazione – in piena estate – aumenta di nuovo le tasse, ma il sindaco ed assessore al Bilancio non ha ritenuto di dover presentarsi in Consiglio comunale a spiegare ai cittadini le sue scelte. Ha preferito rimanere in vacanza. Lo ritengo una mancanza di rispetto verso tutti i fidentini, che hanno il diritto di sapere perché dovranno pagare più tasse dell’anno scorso. Un sindaco ha delle responsabilità verso la città che amministra e, invece, non si presenta il giorno in cui vengono prese decisioni così importanti. Un sindaco che solo un anno fa, in campagna elettorale, disse che sarebbe stato sindaco a tempo pieno! Per questo, e per l’ennesimo  aumento di tasse voluto da questa amministrazione, noi siamo usciti dall’aula. Già nel 2014, l’amministrazione Massari aveva aumentato tutto quello che si poteva aumentare, non risparmiando neppure i servizi cimiteriali. Quest’anno, non potendo aumentare la Tasi perché già al massimo consentito, si raschia il fondo del barile, colpendo chi guadagna poco più di 1000 euro al mese con l’abbassamento della soglia di esenzione Irpef a 12 mila euro. Chi pagherà di più? Pensionati, lavoratori part time e cassaintegrati. Il sindaco e suoi assessori parlano di manovra leggera e danno la colpa ai tagli statali: lo vadano a spiegare a chi dovrà pagare di più e a chi magari non ha i soldi per arrivare a fine mese. Inoltre, con questo ennesimo aumento l’amministrazione ha dimostrato di non aver nessun progetto per il futuro di Fidenza: invece di fare scelte innovative e coraggiose, analizzando una per una le poste di bilancio per capire dove si poteva risparmiare e andando a prendere i finanziamenti dove ci sono (Regione, Stato, Unione Europea), ha preferito la via più semplice facendo pagare i fidentini. Di nuovo.

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia Fidenza

L’Unione Terre Verdiane? La dimostrazione dell’incapacità della sinistra

A fine giugno i Consigli comunali hanno deliberato il recesso dall’Unione Terre Verdiane, che chiuderà a partire dal 1° gennaio 2017. L’ente, quindi, rimane in piedi ancora per un anno e qualche mese. E in questo periodo dovrebbe continuare a svolgere le sue funzioni e adempiere alle scadenze previste. Ma forse Massari e il Pd se ne sono dimenticati. Un esempio? Il Consiglio dell’Unione avrebbe dovuto approvare entro il 30 luglio il bilancio 2015. Il termine è scaduto. Perché ancora non se ne sa nulla? I revisori dei conti non hanno niente da dire? Dato che l’Unione ha ancora poco più di un anno di vita, il bilancio 2015 potrebbe essere l’occasione per la sinistra di dimostrare che è interessata davvero al futuro del nostro territorio. Potrebbe essere l’occasione per ascoltare almeno per una volta le idee delle opposizioni e, insieme, preparare al meglio la chiusura dell’Unione. Penso in particolar modo ai servizi e ai dipendenti. Il silenzio sul bilancio 2015 è solo l’ultimo episodio di una lunga serie di fatti, che, in tanti anni e soprattutto nell’ultimo periodo, hanno evidenziato l’incapacità della sinistra di gestire questo ente.  Forza Italia ha criticato l’Unione Terre Verdiane, un mostro di burocrazia, da sempre. Ci spiace solo che la sinistra ci abbia messo così tanti anni per rendersene conto. Anni in cui sono stati buttati tanti soldi pubblici. Troppi. Auspichiamo che adesso vengano coinvolte le opposizioni x capire come avverrà il recesso . sperando che la sinistra non si inventi qualche altro carrozzone succhia soldi.

Francesca Gambarini

Consigliere Unione Terre Verdiane

Sabotaggio Tav a Fidenza, Gambarini (FI): “Gesto stupido, vigliacco ed incivile”

“Un gesto stupido, vigliacco ed incivile”. Così Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Fidenza, commenta il tentativo di sabotaggio alla linea ferroviaria Tav, avvenuto stanotte nei pressi di Fidenza. “Atti di questo tipo mettono a rischio l’incolumità di cose e persone e sono da condannare fermamente. Tanto più se fatti solo per motivazioni ideologiche, non curanti delle conseguenze che i propri gesti possono avere. Manifestare il dissenso in questo modo, nascondendosi dietro l’anonimato con azioni al limite del terrorismo e che possono avere gravi conseguenze, è ignobile . Mi auguro che le forze dell’ordine e la magistratura riescano ad individuare i responsabili dell’accaduto”.

Stamattina ad Aria Pulita…

Stamattina sono stata ospite di Aria Pulita, la trasmissione condotta da Simona Arrigoni su 7 Gold. Si è parlato di attualità, in particolare di immigrazione.

–          L’immigrazione è un’emergenza reale. La situazione è drammatica: l’Italia si deve fare carico di tutto dato che l’Unione Europea ci ha abbandonato. Renzi, che non ha nessun peso a livello internazionale, e Alfano non hanno nessuna strategia e decidono giorno per giorno come affrontare la situazione. E’ sbagliato fare paragoni con il passato. In primo luogo, perché ora l’Italia è in una situazione di difficoltà economica. In secondo luogo perché il numero di immigrati che arriva ora è di gran lunga superiore a quello di qualche anno fa. Di conseguenza, si crea un problema di sicurezza. Si cambi il trattato di Dublino e si faccia in modo che tutta l’Europa si faccia carico dell’accoglienza degli immigrati.

–          Renzi che dice di voler tagliare le tasse non è credibile.  Finora non ha fatto altro che aumentarle. Col Jobs act non si sono creati nuovi posti di lavoro e non se ne creeranno finchè le imprese non verranno detassate e messe nella condizione di assumere. Si parla ancora di tagli alla sanità, mentre il sociale dovrebbe essere una priorità. Se si vuole tagliare, si taglia l’apparato burocratico

–          Forza Italia ha fatto tanti errori, uno di questi è stato il Patto del Nazareno. E’ necessario rinnovare il partito e andare avanti senza più inciuci con il governo Renzi. Chi sta abbandonando il partito per approdare in porti ritenuti più sicuri dimostra di aver utilizzato Forza Italia come un autobus, da dove scendere al momento opportuno.

Interrogazione: festa fine Ramadan

PREMESSO CHE

  • Alcuni giorni fa il Palasport di Fidenza, sito in via Togliatti, ha ospitato la festa di fine ramadan, alla quale hanno partecipato numerose persone

CONSIDERATO CHE

  • Diversi residenti della zona si sono lamentati per il troppo rumore proveniente dalla festa

SI INTERROGA IL SINDACO E LA GIUNTA PER SAPERE

  • Da chi è stata organizzata la festa e quante persone hanno partecipato
  • Se è stato pagato l’utilizzo del palasport e, se si, quanto è stato pagato
  • Se esiste una convenzione fra chi ha organizzato l’evento, Fidenza sport e il Comune di Fidenza e, se si, cosa prevede

Fidenza, 14 luglio 2015

Gruppo consiliare Forza Italia

“La Gruzza spieghi l’idea di cultura che ha per Fidenza”

Il vicesindaco Gruzza dichiara di aver presentato ad Expo tre eventi a suo dire eccezionali, che si terranno a Fidenza nelle prossime settimane. In attesa di conoscere meglio gli eventi di cui parla, sarebbe interessante sapere perché Fidenza era in uno stand dedicato a Piacenza. Non si può non sottolineare che la delegazione fidentina, ritratta in una foto in cui spicca la scritta Piacenza, è ospite del club di prodotto “Terre francigene piacentine e dell’Emilia”. Un club, quindi, che, come dice il suo stesso nome, promuove il territorio piacentino. La scelta di appoggiarsi a Piacenza denota, purtroppo, una mancanza di progettualità. Partendo per tempo il Comune di Fidenza, anche insieme ad altri Comuni, avrebbe potuto elaborare un progetto serio di marketing territoriale per promuovere in maniera efficace il nostro territorio. E, invece, a malapena ferma qualche treno regionale! Vorrei infine, ricordare alla Gruzza che, mentre lei va in giro, le iniziative estive dell’assessorato alla Cultura scarseggiano. Non si riesce a capire se ci sia un progetto per lo sviluppo della cultura a Fidenza, che valorizzi tutto ciò che la nostra città può offrire. Finora, purtroppo, abbiamo assistito solo ad iniziative estemporanee e fini a sé stesse. E le promesse fatte? Sarebbe interessante capire, dopo i tanti annunci, quanti turisti e visitatori dall’outlet la Gruzza ha portato a Fidenza; a noi sembra che la situazione sia sempre peggiore.

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia Fidenza

Parma, Forza Italia: “L’Università investa su didattica e innovazione”

L’Università di Parma perde 4 posizioni nella classifica delle Università italiane, stilata dal Sole 24 Ore. Il nostro ateneo si posizione al 35esimo posto. Lontano anni luce dall’Università di Bologna, terza in classifica, e molto lontana anche da altre università della Regione, quali Ferrara e Reggio Emilia e Modena. Sappiamo bene che queste classifiche non rappresentano la verità assoluta, ma il fatto che l’Università di Parma abbia perso 4 posizioni deve essere un campanello d’allarme per il Rettore Borghi. A quanto pare il tanto sbandierato nuovo corso non sta producendo i risultati sperati ed annunciati. Anzi, almeno per ora, le cose paiono andare peggio di prima. Naturalmente speriamo che l’Università riesca ad invertire il trend e torni a crescere. Il rettore dovrebbe dedicare più tempo a gestire l’Università e meno a fare il politico, sostituendosi ai servizi sociali, come ha recentemente fatto, in occasione dell’occupazione degli alloggi di borgo Bosazza. Ci preoccupa soprattutto il divario fra l’Università di Parma e la vicina Università di Modena e Reggio Emilia. Leggendo questi dati, infatti, uno studente di fuori Regione potrebbe essere invogliato a scegliere Modena, e non Parma. L’Università di Parma, quindi, torni a investire sulla didattica e sull’innovazione e predisponga un’offerta formativa valida e competitiva.

Francesca Gambarini – Capogruppo Forza Italia Fidenza

Nicolas Brigati – Coordinatore provinciale Forza Italia Giovani Parma

Gambarini (FI): “Fidenza non perda l’Agenzia delle Entrate”

Qualche settimana fa il Consiglio comunale di Fidenza ha approvato all’unanimità un ordine del giorno per scongiurare il ridimensionamento dell’Agenzia delle Entrate di Fidenza. Il sindaco si era impegnato ad intervenire in tutte le sedi possibili. Si era mosso tutto lo stato maggiore del Pd, compreso un sottosegretario. Sono stati fatti dei passi avanti? Le voci che stanno girando ultimamente non sono molto rassicuranti, ma sono, appunto, voci che spero si rivelino non vere. Chiedo, quindi, al sindaco di relazionare in Consiglio comunale o, in alternativa, in un incontro pubblico ad hoc, aperto a cittadini e dipendenti, preoccupati per il loro lavoro. Mantenere una filiale dell’Agenzia delle Entrate a Fidenza è importantissimo e serve l’impegno di tutti per scongiurarne il ridimensionamento. Si tratta di un servizio che ha un bacino di utenza di circa 100 mila abitanti, ben di più di quelli della sola Fidenza. Se venisse declassata a sportello, la gran parte del carico di lavoro verrebbe spostata sull’agenzia di Parma, creando grossi disagi agli utenti. Se il problema sono gli spazi, ci sono tanti altri locali a Fidenza che potrebbero ospitare il servizio, su tutti il Palazzo dei Gesuiti. Dopo la sezione del tribunale e del giudice di pace, Fidenza e il suo territorio non possono perdere un altro servizio.

Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia Fidenza

 

#amegliaitalia

Sabato 18 luglio ho partecipato, ad Ameglia, al convegno “Con la voglia di fare… l’Italia”, promosso da Alessandro Cattaneo per parlare del centrodestra e del suo futuro. Ecco il testo del mio intervento:

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Ringrazio Alessandro per l’opportunità, non consueta, che ci viene data per confrontarci e stabilire un comune terreno di lavoro. Tutti noi abbiamo voglia di fare l’Italia!

E’ per questo che siamo qui oggi, per cercare un senso alla nostra passione politica, per dare un contributo al futuro del nostro Paese. Un Paese messo in grave difficoltà da tre governi non eletti e da oligarchie che ne rubano la sovranità eseguendo i diktat della Germania della Merkel. Questo è del tutto evidente dopo quello che è successo all’ultimo governo Berlusconi e alle vicende certamente poco edificanti che ne sono seguite. Dobbiamo dire basta a tutto questo, ma per farlo dobbiamo essere in grado di costruire un progetto di Italia credibile.

E in questo momento Forza Italia non è in grado di farlo. Possiamo riportare gli italiani a votare se non siamo in grado di proporre soluzioni ai loro problemi? O se una certa classe dirigente si guarda l’ombelico e non è in grado di dare risposte ai bisogni di quei tantissimi italiani (penso alle partite iva, agli artigiani e ai piccoli imprenditori), che oggi non si sentono rappresentati, e si trovano costretti ad un voto di sola protesta? Io dico di no.

In tanti, troppi, hanno considerato Forza Italia non un partito nel quale confrontarsi e lavorare per gli italiani, ma come un autobus su cui salire e su cui trovare una comoda e ben remunerata poltrona. Salvo scendere per proseguire il cammino su mezzi più sicuri. La storia dice che chi se ne è andato ha dimostrato tutta la sua pochezza. Ma ci sono anche coloro che sono rimasti, mantenendo la poltrona conquistata, lavorando solo per il proprio personale futuro e ostacolando, annientando in qualche caso, tutto ciò che di spontaneo e carico di passione nasceva nei territori. Questo ha dato ai nostri elettori l’immagine di un partito staccato dalla realtà, intento solo a discutere di beghe interne e poco propenso ad essere portavoce di quella larga fetta di italiani che aveva visto nel grande partito popolare, creato da Berlusconi, la prospettiva di un futuro migliore per tutti. E così, passo dopo passo, è stato distrutto quel bagaglio di idee e progetti che il nostro Presidente aveva messo a disposizione del nostro Paese.

20150718_145901_resizedE’ ora di dire basta, dobbiamo guardare al futuro. Basta pensare che arriva Silvio e mette a posto tutto. E’ ora di dare un futuro concreto alla nostra voglia di cambiare questo paese. Che o cambia o muore. Come? Ripartendo dalla coerenza di chi ha lavorato e lavora ogni giorno sul territorio, perchè ha degli ideali e vuole mantenere impegni presi ad ogni livello con gli elettori. E dalla credibilità di chi sa quali sono i problemi delle persone e di chi si impegna per cercare di risolverli. Serve partire dal basso. Si deve fare tesoro chi ogni giorno sul territorio non ha paura di essere contro corrente per dare voce alle necessità delle persone, impegnandosi per dare una risposta vera e concreta. In alcune regioni – e vi parlo ora della mia esperienza di consigliere comunale in un paese dell’Emilia Romagna – è molto difficile. Bisogna scontrarsi quotidianamente con un muro di pregiudizi verso chi non è di sinistra. E con una sinistra che boccia qualsiasi idea di buon senso venga da noi. Esempi? Nel mio comune ho proposto di istituire voucher lavoro per i disoccupati e di esentare dalla Tari per tre anni le nuove aziende. In risposta ho ricevuto un secco no.

Le recenti elezioni regionali ci hanno proposto due modelli: quello di un centrodestra che vince e convince e quello di un centrodestra spaccato o appiattito su posizioni estreme che parlano alla pancia della gente, ma non risolvano i problemi dei cittadini e delle nostre imprese. La Liguria è l’esempio di un progetto serio, credibile e convincente. Un progetto fatto prima di tutto di idee e proposte per la gente e per il territorio. Attorno si sono riuniti partiti e movimenti guidati da un candidato moderato. Un modello per il centro destra che vuole vincere. E naturalmente credo che Giovanni Toti sia consapevole che oggi tutti noi guardiamo alla sua esperienza con grande speranza.

La mia è, però, un’esperienza diversa. Quella dell’Emilia Romagna, regione da sempre rossa. Confido che con la nostra tenacia, la nostra passione, la convinzione di essere dalla parte giusta e con il vostro aiuto di riuscire un giorno a creare quella alternanza che solo in Emilia Romagna, non c’è mai stata. Salvo alcune esperienze locali, come Parma, Piacenza e Bologna , messe a dura prova o dalla magistratura o da un sistema di potere chiuso su sé stesso.

20150718_183725_resizedLe ultime elezioni regionali in Emilia Romagna sono andate malissimo ma i dirigenti di partito non se ne sono resi conto. Spero lo facciano in fretta perchè tante sono le scadenze alle porte. Confortata dalla presenza di tanti amici, tanti amministratori locali, o da chi come Deborah Bergamini o come Alessandro Cattaneo non mi hanno mai fatto mancare sostegno e amicizia, io proseguo la mia battaglia. Sono loro che mi danno la forza di continuare un lavoro capillare, che mi fa stare vicino ai miei concittadini per ascoltare i problemi. Contino consapevole che questa passione, in una realtà difficile come quella in cui vivo, può essere in alcune occasioni anche molto pericolosa per chi come me gestisce un’impresa e non vive di politica .

Faccio mia un’affermazione fatta dal neo presidente della regione Liguria Giovanni Toti che credo debba essere per noi un punto di riferimento. “E’ un piccolissimo passo ma anche il più lungo dei cammini comincia con piccolo passo”.

Io vi ringrazio per aver avuto la pazienza di ascoltarmi, spero ci siano altre occasioni come questa che ci danno, a me personalmente molta, la carica di andare avanti perchè abbiamo voglia di fare l’Italia e so che insieme ce la potremo fare!

Modernizzare l’Italia incontra Francesca Gambarini

Qualche giorno fa sono stata intervista da Modernizzare l’Italia. Ecco il testo dell’intervista.

Sul territorio lei è molto presente sia con impegno associativo e anche nel partito, come vivi il commissariamento provinciale di Fi?
Il “commissariamento” di Forza Italia in provincia di Parma risponde alle logiche di quella vecchia politica della quale il nostro elettorato e i nostri militanti non vogliono più sentire parlare. Il coordinatore regionale ha nominato coordinatore provinciale per Parma, un piacentino che, guarda caso, è il suo vice. Una persona che non conosce il nostro territorio ma che è a lui molto vicino. Non servono altri commenti. Per quanto mi riguarda, continuo il mio impegno in Consiglio comunale a Fidenza, dove i cittadini mi hanno eletto. L’ascolto dei cittadini e dei loro problemi è la mia stella polare.

Parma e il suo territorio hanno avuto delle esperienze di centro destra; oggi da quale programmi e idee ripartire per rappresentare alternativa al partito regione e a Pizzarotti in qualità di sindaco pentastellato a Parma?
Il centrodestra deve essere in grado di proporre un’alternativa seria e credibile al centrosinistra. Dobbiamo presentare un progetto amministrativo concreto con idee chiare e realizzabili e dimostrare di essere in grado di farlo. Parma, con l’amministrazione a 5 stelle di Pizzarotti, sta vivendo un declino inesorabile. Per risollevarla, la prima cosa da fare sarebbe abbassare le tasse portate al massimo dai grillini e far ritornare i servizi a un livello dignitoso. Parma deve riprendere il suo ruolo in Regione per tornare ad essere punto di riferimento per l’Emilia occidentale così come è stata per diversi anni.

Il territorio di Parma è stato colpito dalla crisi degli ultimi anni, quali provvedimenti in primis per rilanciare un territorio dinamico come il vostro? Inoltre in un sistema regionale dominato dalle coop il vostro territorio ha pagato caro il fallimento della coop. Di Vittorio, quali le cause e quali le possibili soluzioni?
Il nostro territorio si deve liberare dal sistema pervasivo strettamente legato al Pci – Pds – Ds – Pd che lo ha soggiogato per anni, con appalti (sia lavori pubblici, sia servizi) affidati sempre ai soliti noti. Invece, si dovrebbe iniziare a guardare alle capacità e al merito quando si danno finanziamenti. Nell’immediato, si dovrebbe attuare una politica di sgravi fiscali alle imprese del territorio che vogliono investire e assumere. Il fallimento della Di Vittorio, che ha sede proprio a Fidenza, la mia città, è la dimostrazione che le cooperative devono fare le cooperative e non investire i soldi in attività che esulano dalla loro mission. Ora l’importante è che si individuino i responsabili del fallimento e che non si facciano ricadere i debiti della coop sui cittadini

Una nuova forza di centro-destra deve necessariamente rilanciarsi partendo da una nuova selezione della classe dirigente. Lei è a favore delle primarie? Aperte o chiuse?
Io sono a favore della capacità, della competenza e del merito. Sono questi i criteri su cui basarsi, pescando ad esempio fra gli amministratori locali. Le primarie, come anche i congressi, non sono la soluzione di tutti i mali ma se servono a ridare la parola ai cittadini possono essere utili. Il rischio è che le vinca non chi ha più capacità ma chi promette di più o chi può “comprare più tessere”. Nel caso, penso debba essere data a tutti la possibilità di partecipare con un sistema trasparente che eviti lo spettacolo poco dignitoso dato dal Pd alle recenti primarie.

Da amministratore che consiglio darebbe ad un movimento/partito per riavvicinare i cittadini alla politica?
Bisogna tornare ad ascoltare i cittadini. Basta parlare di correnti e di poltrone, parliamo di tasse, lavoro e sicurezza. Senza fare questo non si va da nessuna parte e non si cambierà mai questo Paese.

Taglio della spesa, abbattimento della pressione fiscale e sburorarizzazione temi chiave di un processo di modernizzazione del paese? Cosa ne pensa? Ha portato avanti iniziative locali in tal senso?
I tre temi che indicate sono sicuramente 3 temi chiave, di cui io parlo da sempre. A livello locale, abbiamo cercato di portare proposte di buon senso in Consiglio comunale. Ad esempio, proponendo l’esenzione dalla Tari per le nuove imprese. La maggioranza del Pd, purtroppo, boccia a prescindere qualsiasi proposta venga dall’opposizione.

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