No a giochi di potere e spartizioni di poltrone

Dopo il caos in Unione Terre Verdiane  ora ci si diletta con Asp.  Vorrei, infatti, ricordare a quei sindaci , che oggi sembrano averlo dimenticato ,  che Asp è l’azienda che gestisce i servizi per anziani e i servizi sociali del distretto e, quindi, non è il luogo adatto per giochi di potere e spartizioni di poltrone. Da mesi assistiamo ad un valzer di dimissioni e nomine, che hanno avuto il solo risultato di bloccare nuovamente l’azienda, che si ritrova senza una governance. Ricordo anche che qualche settimana fa il sindaco Massari aveva annunciato in pompa magna che le nomine nelle aziende pubbliche di cui il Comune di Fidenza è socio sarebbero avvenute nella totale trasparenza. Se ne è già dimenticato? La vicenda del cda di Asp mi sembra tutt’altro che trasparente e ci aspettiamo che qualcuno chiarisca. Da quanto accaduto pare che nemmeno si sia letto bene lo statuto di Asp che dice che il Cda decade con le dimissioni contemporanee di tre componenti, non di due. Si è pensato allora  di nominare altre 3 persone  che si sono poi subito dimesse. Peccato però che, di questi tre, due fossero dipendenti comunali, rispettivamente di Fidenza e Salso e sembra non potessero essere nominati!!  Insomma, qualcuno ci dica come stanno le cose e soprattutto qualcuno pensi ai servizi e agli utenti!

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia Fidenza

La beffa natalizia di Renzi agli alluvionati

Oltre ai danni la beffa: gli alluvionati dovranno pagare le tasse statali entro lunedì. E’ il regalo di Natale che Renzi, premier che nessuno ha votato, fa a tutti gli italiani colpiti dalle alluvioni di questi mesi. Il pacco natalizio è stato recapitato in Liguria, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Veneto, Friuli Venezia Giulia e in provincia di Foggia. Tutte quelle famiglie e imprese che hanno dovuto fare i conti con i danni del maltempo – e ora stanno faticosamente cercando di ricominciare – dovranno correre a pagare le tasse. Tasse altissime, aggiungo, visto che la pressione fiscale continua ad aumentare. Entro lunedì, fra meno di una settimana, chi ha visto la propria azienda messa in ginocchio dall’alluvione o ha la propria casa inagibile dovrà correre a pagare Iva, Ires,Irpef e Irap. E’ questa la sensibilità che il Governo ha verso i suoi cittadini? Era proprio necessario fare cassa colpendo gli alluvionati? Con questo gesto, il premier e il ministro dell’Economia dimostrano di non avere a cuore i cittadini. E il tutto nel silenzio della sinistra. Non abbiamo, infatti, sentito nessun esponente del Pd criticare questo bel regalo fatto agli italiani dal loro governo. Dobbiamo dedurre che gli interessi del partito, vengono prima di quelli delle persone? Anche gli alluvionati di Parma (che ha subito danni per oltre 100 milioni) dovranno pagare le tasse statali entro lunedì. I parlamentari parmensi del Pd dove sono? Arriveranno dopo come al solito? Magari, presentando un emendamento martedì, dopo la scadenza del termine per pagare? E Bonaccini? Faccia sentire la sua voce a difesa dell’Emilia Romagna! Infine, vorrei ancora una volta sollecitare Governo e Regioni ad occuparsi seriamente della cura del territorio e a predisporre un programma di manutenzione e messa in sicurezza di fiumi, torrenti e montagna in modo da poter almeno limitare i danni del maltempo.

Francesca Gambarini

Forza Italia

Il caos in Provincia è merito di Renzi

Oggi i dipendenti della Provincia di Parma protestano, preoccupati per il loro posto di lavoro. Nei giorni scorsi, la stessa cosa hanno fatto i dipendenti di tante altre Province, da nord a sud. Questo è il risultato della finta riforma voluta da Renzi e Delrio. Per ottenere consenso elettorale hanno annunciato l’abolizione delle Province. Peccato che le Province siano rimaste: l’unica cosa che è stata abolita è stata la democrazia. I cittadini non possono più votare per la Provincia e le elezioni si sono ridotte ad una spartizione di poltrone. Non sarà proprio per la necessità di avere poltrone da distribuire che il Governo non ha avuto il coraggio di abolire questo ente? Inoltre, non contenti di aver tolto ai cittadini il diritto di voto, Renzi e Delrio hanno pensato bene di fare tutto in fretta e furia, senza chiarire quali sono le competenze delle nuove province e lasciando i dipendenti in balia di sé stessi. Non sarebbe stato meglio abolire totalmente le province, definendo con chiarezza quali competenza sarebbero passate ai Comuni e quali alle Regione e ricollocando il personale? Invece no: in puro stile renziano si è buttato fumo negli occhi ai cittadini, con una finta riforma, che ha abolito il diritto di voto e ha creato solamente confusione. I cittadini non si facciano ingannare dagli annunci del premier non eletto: le Province esistono ancora però non si sa cosa devono fare. Le proteste dei dipendenti in tutta Italia sono la dimostrazione del caos creato della finta e pasticciata riforma di Matteo Renzi e Graziano Delrio.

 

Perchè altri 120 mila euro per il Psc?

Ancora una volta il sindaco Massari – oltre a prendere in giro me e i cittadini – non risponde alle mie richieste di chiarimento. Non L’ha fatto sulla tassazione, sulle tariffe, sul bando per il giornalista e ora non  lo fa per il Psc. Nel comunicato stampa di qualche giorno fa ho semplicemente chiesto chiarimenti sui contenuti della determina 993/2014 firmata dall’architetto capo. Nella determina si legge che si rende necessario “integrare l’incarico per la redazione dei nuovi strumenti urbanistici comunali per l’importo complessivo al lordo di i.v.a. ed oneri previdenziali ”. Proseguendo la lettura, ci sono altri impegni di spesa, sempre relativi al Psc, per arrivare ad un totale di circa 120 mila euro. Rinnovo la mia richiesta al sindaco: perché si è reso necessario integrare l’incarico? Non dia la colpa alla precedente amministrazione: la data di questa determina è 13 novembre 2014. E, in ogni caso, l’amministrazione sarà anche cambiata ma l’architetto capo è lo stesso da anni. Il Psc, inoltre, è già stato adottato e ora siamo nella fase di raccolta delle osservazioni prima di arrivare all’approvazione definitiva. Quindi, Massari spieghi: perché si sono resi necessari questi impegni di spesa?

Il governo non tagli ancora sulla sicurezza

Leggo oggi su alcuni giornali online il comunicato stampa del sindacato autonomo di polizia di Parma che protesta contro i previsti nuovi tagli alla sicurezza del governo di Renzi e Alfano. Già un mese fa (https://www.francescagambarini.it/2014/11/basta-tagliare-sulla-sicurezza/) avevo denunciato questi tagli e mi fa molto piacere che anche qualcun’altro protesti contro questa assurda decisione del governo di Pd e Ncd. Spero che si alzino anche altre voci e che il governo faccia un passo indietro. La spending review del ministro Alfano prevede, infatti, il taglio di 253 presidi di polizia in tutta Italia. Parma perderà la sezione di Polizia postale (che indaga anche sui reati pedopornografici), la Polizia di frontiera e il posto di Polizia ferroviaria di Fornovo. Rinnovo, quindi, il mio invito al governo a rivedere i tagli alla sicurezza, che, anzi, avrebbe bisogno di nuovi investimenti. I parlamentari parmensi del Pd e i neoeletti consiglieri regionali si facciano sentire: Parma e la sua provincia non possono continuare ad essere penalizzate.

Francesca Gambarini

Forza Italia

Basta finanziamenti ai soliti noti!

In questi ultimi giorni le cooperative sono al centro dell’attenzione mediatica e politica per via di quanto successo a Roma. Nella mia Regione, l’Emilia Romagna, le coop (nel 99% dei casi rosse) sono particolarmente attive in tutti i campi dell’economia e della società. A loro fanno capo tantissime attività e servizi: dello spirito cooperativo delle origini è rimasto ben poco. Purtroppo, sono legate a doppio filo alla politica. Gli esempi da fare sarebbero tanti. Il più eclatante è quello delle coop Terremerse con la condanna in appello dell’ex presidente della Regione Vasco Errani per un finanziamento a questa coop gestita dal fratello. La conseguenza è stata la fine anticipata del mandato di Errani: è questo il motivo per cui abbiamo votato il 23 novembre scorso e non la prossima primavera. Un altro esempio che voglio fare riguarda il mio paese, Fidenza. Da anni è attiva la cooperativa Di Vittorio, che opera nell’edilizia, realizzando alloggi a proprietà indivisa. Negli anni, centinaia di famiglie fidentine le hanno affidato i propri risparmi e ora rischiano seriamente di vederli andare in fumo. La procura ha chiesto per la Di Vittorio il fallimento e il commissario nominato dal tribunale ha evidenziato nella sua relazione gravi criticità del bilancio e ha presentato un esposto in procura. Se guardiamo i nomi degli amministratori di questa coop, vediamo che sono tutti di area di centrosinistra. Il “modello Emilia” è diffuso in tutta Italia: il legame fra cooperative e politica va spezzato. Dobbiamo avere il coraggio di “affamare” il sistema. Basta dare finanziamenti e appalti ai soliti noti; iniziamo a privilegiare il merito e le competenze. Si affidino tutti gli appalti attraverso procedure ad evidenza pubblica, alle quali deve essere data la massima pubblicità in modo che tutti possano partecipare. Basta affidamenti diretti e proroghe senza gare di appalto! Nello stesso tempo, si metta mano al carrozzone degli enti partecipati e municipalizzati: quanti sono veramente utili? Per far ripartire l’Italia, serve premiare il merito, le capacità e le competenze. Chi finora ha vissuto di rendita si cerchi un lavoro vero!

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia Fidenza

Consigliere in Unione Terre Verdiane

Intervista a Radio Forza Italia

Ieri sono stata intervistata da Radio Forza Italia. Ecco di cosa abbiamo parlato:

  • In Emilia Romagna la spesa pubblica è alle stesse. In Consiglio comunale a Fidenza, insieme agli amici del gruppo di Forza Italia, mi batto per la riduzione degli sprechi, che consentirebbe di recuperare risorse per abbassare le altissime tasse comunalei
  • In questi giorni, in seguito all’inchiesta di Roma, si parla tanto di cooperative. In Emilia Romagna, le coop (quasi sempre rosse) sono una realtà con cui dobbiamo confrontarci tutti i giorni. Il modello Emilia è basato sulle cooperative, legate a doppio filo alla sinistra
  • Ho fatto un paio di esempi di sprechi che si potrebbero eliminare, recuperando risorse per cittadini e imprese. A Fidenza potremmo evitare di pagare un affitto altissimo per alcuni locali nelle torri della stazione. La Regione potrebbe tagliare la sua miriade di partecipate, usate come parcheggio per i politici rimasti senza poltrona.
  • Parma è una città, purtroppo, in declino. La Regione rossa ci ha abbandonato e ci sta togliendo tutto
  • Il rilancio dell’Italia passa necessariamente dalla riduzione delle tasse. (https://www.francescagambarini.it/2014/12/parola-dordine-abbassare-le-tasse/)
  • La gente ci ha punito alle Regionali perché non ci ha sentito parlare di tasse, di sicurezza e di lavoro ma di Patto del Nazareno. Abbiamo lasciato i temi che stanno a cuore alle persone alla Lega. Il No tax day è stato un’ottima iniziativa, che ci ha riportato in mezzo alla gente con proposte concrete
  • Forza Italia si deve rinnovare. I congressi non sono la soluzione di tutti i mali: c’è il rischio che vinca chi può “comprare” più tessere. In tutta Italia abbiamo tanti giovani amministratori, legittimati dal voto dei cittadini. Dobbiamo ripartire da loro.

L’accordo con l’Ivri? Un altro annuncio in stile renziano

L’accordo con l’Ivri potrebbe essere un fatto positivo, ma purtroppo devo ancora una volta constatare che l’amministrazione butta fumo negli occhi ai cittadini e agisce con scarsa trasparenza. Il sindaco e l’assessore alla Sicurezza si fanno belli di questo accordo sul giornale ma non spiegano né che compiti avranno le pattuglie dell’Ivri, né quanti uomini saranno impegnati, né come si è arrivati a questo accordo. L’Ivri ha vinto un appalto per questo servizio, partecipando ad un bando di gara o è stato un affidamento diretto? Ritengo, inoltre, visto che vengono usati soldi pubblici e data la delicatezza del tema “sicurezza” che sia necessario dare più informazioni ai fidentini. Rimango, perciò, in attesa di chiarimenti dal sindaco, sperando che, per una volta, risponda alle mie richieste, almeno per rispetto dei cittadini. In secondo luogo, vorrei capire di cose cosa prevede questo accordo con l’Ivri, visto l’amministrazione non ce lo spiega. Le guardie giurate che pattuglieranno il territorio, in caso di situazioni sospette, dovranno limitarsi ad allertare le forze dell’ordine? E il rapporto con la Polizia municipale delle Terre verdiane e le altre forze dell’ordine quale sarà? La sicurezza è un problema da affrontare seriamente e non a spot pubblicitari. Per ora, questo accordo – che, ripeto, è in sé un fatto positivo e anch’io avevo fatto una proposta simile in campagna elettorale – sembra proprio essere uno spot in stile renziano. Spero di sbagliarmi e che il sindaco o l’assessore alla Sicurezza spieghino a me e ai fidentini come si è arrivati a questo accordo e i suoi contenuti.

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia Fidenza

Parola d’ordine: abbassare le tasse

Abbassare le tasse. Solo così l’Italia può ripartire. Non è semplicemente uno slogan: la pressione fiscale si può abbassare tagliando i tanti sprechi delle pubbliche amministrazioni. Finora il taglio agli sprechi è sempre stato soltanto un annuncio, è mancata la volontà di scardinare un sistema fatto di società, enti e uffici vari utilizzati come parcheggio per politici rimasti senza poltrona e che non hanno mai lavorato. Nella mia attività politica, mi sono sempre battuta per la riduzione delle tasse. A Fidenza (la cittadina della provincia di Parma dove sono consigliere comunale) ho proposto di riorganizzare la macchina comunale, riducendo il numero dei dirigenti e tagliando spese inutili. Ad esempio, il Comune spende 90 mila euro per l’affitto di alcuni locali all’interno dell’“ecomostro” costruito proprio davanti alla stazione di Fidenza. Il contratto si potrebbe disdire e i soldi usare per alleggerire la Tasi. Purtroppo il Pd ha preferito aumentare le tasse ai fidentini.

Lo stesso discorso si può fare per le Regioni. La Corte dei Conti ha, recentemente, “bocciato” l’Emilia Romagna, la mia Regione, invitandola a tagliare e riorganizzare le sue quasi 500 società partecipate. Mettendoci mano, si potrebbero recuperare tantissime risorse da investire dove servono. Lo stesso discorso vale per tutti gli altri enti pubblici.

L’economia riparte se si mettono le persone nelle condizioni di avere qualche soldo in tasca, i professionisti nelle condizioni di lavorare e le aziende nelle condizioni di assumere e investire. Ora siamo oberati dalle tasse a tutti i livelli. E’ per questo che appoggio in pieno la proposta della Flat tax di Forza Italia. Un’imposta unica al 20% (con la soglia di esenzione al 20%) è facile da calcolare e tutti pagheremo meno. Contemporaneamente, calerà l’evasione fiscale e se ne gioveranno sia le nostre tasche, sia le casse dello Stato.

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia Fidenza

Consigliere in Unione Terre Verdiane

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi