Gambarini (Noi Moderati): “Comune e Regione sostengano l’aeroporto”

Facciamo nostro e rilanciamo l’appello che il presidente dell’Unione parmense degli Industriali Gabriele Buia qualche giorno fa ha rivolto alla politica riguardo il futuro dell’aeroporto di Parma. Vediamo con piacere che l’appello di Buia ha dato i suoi frutti dato che la Regione ha confermato lo stanziamento di 12 milioni di euro a favore dell’aeroporto Verdi. Ora attendiamo che anche il Comune batta un colpo. La politica non può più tergiversare e deve prendersi le proprie responsabilità, dicendo chiaramente se sostiene il progetto di rilancio dell’aeroporto. Non è più il tempo della solita politica cerchiobottista della sinistra, è il tempo delle decisioni. Bisogna scegliere se stare dalla parte di chi dice no a tutto o dalla parte di chi ha investito tempo e denaro non per un ritorno economico privato ma per contribuire allo sviluppo e alla crescita della nostra città. Avere un aeroporto funzionante vuol dire rendere le nostre aziende più competitive e rendere Parma una meta turistica raggiungibile facilmente da ogni parte d’Europa. Questo deve essere chiaro a tutti. Il sindaco Guerra e il presidente Bonaccini dicano se sono dalla parte di Parma o dalla parte di chi dice no.

Francesca Gambarini

Noi  Moderati – Italia al Centro

Parma, Gambarini (Noi Moderati): “Aeroporto Verdi, basta con il partito dei No”

“Investiamo in efficienza energetica per rendere le nostre imprese più competitive”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, candidata alla Camera per Noi Moderati (centrodestra) nel collegio di Piacenza, Parma e Reggio Emilia. “Il caro energia è oggi il problema più grande da affrontare. Servono politiche energetiche di lungo respiro per incentivare gli investimenti di privati in efficienza energetica. Questo avrebbe sul medio e lungo termine un impatto positivo sulle bollette e sui consumi e sarebbe un volano per tutte le imprese dell’edilizia che avrebbero importanti opportunità e che potrebbero evitare una pandemia economica con perdite di posti di lavoro. La crisi non ci deve fermare, ma deve essere uno stimolo per nuove soluzioni e nuove idee. Diventa necessario estrarre gas nell’ adriatico, incentivare il fotovoltaico e l’eolico senza strumentalizzazioni . Oggi il nucleare deve superare le resistenze che ci hanno messo in una situazione di drammatica dipendenza energetica. E Anche la nostra città non deve fermarsi, non dobbiamo dire no a chi vuole investire. Troppi no, troppi tentennamenti possono farci perdere delle opportunità. Penso ad esempio all’aeroporto. Parma non può permettersi di perderlo. Quindi – e mi rivolgo ora agli esponenti del partito del no a prescindere – dobbiamo stare molto attenti prima di dire no al progetto di ampliamento e dobbiamo considerare l’apertura a soluzioni diverse. Perdere l’aeroporto e, contemporaneamente, non avere l’interconnessione con l’Alta Velocità funzionante, nonostante grandi investimenti effettuati, potrebbe avere conseguenze gravi sul lungo periodo. Senza infrastrutture importanti e efficienti, rischiamo di vedere ridursi sempre più anche un contenitore importante come le Fiere di Parma con conseguenze negative sul Made in Parma e sull’ indotto degli eventi. Svegliamoci!”

Parma, Gambarini (Cambiamo!): “Le istituzioni decidano quale futuro dare all’aeroporto”

Parma, Gambarini (Cambiamo!): “Le istituzioni decidano quale futuro dare all’aeroporto”
PARMA, 29 ago. – “Apprezziamo le buone intenzioni, ma al di là di quello il ministro De Micheli, il presidente Bonaccini e il sindaco Pizzarotti cosa intendono fare dell’aeroporto di Parma? E’ necessario che le istituzioni abbiano il coraggio di scegliere una volta per tutte quale futuro hanno in mente per l’aeroporto della nostra città”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, coordinatore regionale di Cambiamo!. “Da mesi sentiamo dire da Bonaccini e Pizzarotti che è strategico e che è una priorità – evidenzia – . Bene. Cosa facciamo per passare dalle parole ai fatti? Ieri c’è stato un incontro a cui ha partecipato anche il ministro. Poteva essere l’occasione giusta per programmare azione concrete. Invece il comunicato stampa che ne è seguito non riporta nient’altro che le solite belle parole. Se l’aeroporto di Parma è una priorità – e su questo sia chiaro siamo d’accordo – non si perda altro tempo e si lavori per renderlo finalmente efficiente. Stiamo stanchi del tira e molla che viene fatto su questa importante infrastruttura. Si agisca. Ci chiediamo se dietro alle parole della signora De Micheli ci sia l volontà di agire o se semplicemente stia prendendo tempo rimanendo tutto alle calende greche come purtroppo ha già fatto con tante altre questioni di sua competenza

Parma, Gambarini (FI): “Chiusura aeroporto è un grave danno per il territorio”

L’aeroporto Verdi di Parma chiude. L’aumento di capitale necessario a salvare il nostro aeroporto non c’è stato: l’11 giugno la società di gestione dello scalo verrà messa in liquidazione e, poi, cesserà la sua attività. Parma, quindi, perderà un’importantissima infrastruttura e sarà un grave danno per il nostro territorio. A meno che non accada un miracolo. Per salvare l’aeroporto si sarebbe dovuto elaborare un progetto di rilancio serio ed attrattivo per gli investitori privati. Invece, nulla di tutto questo è stato fatto. Anzi, si è perso tempo correndo dietro a fantomatici acquirenti cinesi che, dopo essersi impegnati addirittura davanti al premier Renzi, hanno pensato bene di svignarsela. Le istituzioni non ha fatto praticamente nulla per evitare la chiusura del Verdi. In particolare la Regione (da sempre governata dalla sinistra) avrebbe potuto darsi da fare, invece non ha messo un euro. Ha preferito investire su Rimini e Forlì. Il risultato? Forlì è chiuso, Parma lo sarà fra poco e Rimini è in grandissima difficoltà. Fra poche settimane Parma e le sue aziende saranno un po’ più isolate dal resto del mondo. Tutto questo proprio nell’anno di Expo 2015… E che dire dell’Efsa? L’Authority continuerà a rimanere a Parma anche senza aeroporto? Si tratta, purtroppo, di un altro segnale del declino della nostra città a cui dobbiamo mettere fine il prima possibile.

Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia Fidenza

 

Parma: Bergamini (Fi), governo eviti chiusura aeroporto

“L’aeroporto ‘Giuseppe Verdi’ di Parma è una risorsa importante per il collegamento di un territorio che ospita una sede universitaria di prestigio, un’alta concentrazione di attività economiche e, dal 2007, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare. La prospettata ipotesi di una chiusura dello scalo, a causa del disimpegno degli investitori, appare quindi assolutamente dannosa,  tanto più in vista di Expo”. Lo dichiara, in una nota, la deputata di Forza Italia Deborah Bergamini che, proprio sul futuro dello scalo di Parma, ha presentato un’interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. “La Regione non ha riservato alla questione la dovuta attenzione – spiega la deputata -, e il risultato è che oggi gli aeroporti emiliano romagnoli si trovano in competizione tra loro anziché cooperare nell’ambito di uno sviluppo armonico. Ora vogliamo capire se e con quali iniziative il Governo intende intervenire per evitarne la chiusura del ‘Giuseppe Verdi’”, conclude.

Che fine farà l’aeroporto di Parma?

Ricapitalizzazione o messa in liquidazione. L’aeroporto Verdi di Parma è arrivato a un bivio: se i privati saranno disposti a mettere soldi tirerà avanti ancora un po’, se andrà in liquidazione chiuderà presto. Non c’è niente di buono all’orizzonte per il nostro aeroporto e il suo futuro appare nebuloso. Se ne saprà di più lunedì, dopo l’assemblea dei soci in cui verrà deciso il da farsi. Nel frattempo il sindaco Pizzarotti, che rappresenta il socio Comune di Parma, potrebbe spiegare cosa è successo in queste settimane, ricordandosi della trasparenza di cui tanto parla. I cinesi dove sono finiti? In novembre avevano addirittura sottoscritto un impegno d’acquisto con il Governo e ora? Serve fare chiarezza e dire ai parmigiani perché l’aeroporto rischia seriamente di chiudere. E chi lavora all’interno dello scalo che fine farà? Questa storia, infatti, è tutt’altro che chiara. Alla fine a rimetterci, sarà, la città, come al solito. L’unica speranza è che, in caso di fallimento, si trovi un acquirente serio e che abbia un progetto per il nostro aeroporto. Da sottolineare è anche il totale disinteresse della Regione per la faccenda, sia oggi, sia in passato, quando ha preferito investire su Forlì e Rimini, che sono falliti. Probabilmente, un progetto coordinato dalla Regione avrebbe consentito uno sviluppo armonico degli aeroporti emiliano romagnoli, che, invece, si sono ritrovati ad essere in competizione fra loro con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. In questo marasma è da registrare anche la proposta di Vagnozzi di istituire una tassa di scopo, che sarebbe un ulteriore balzello per i cittadini, totalmente insensato e inutile visto che non c’è nessuno progetto di rilancio del Verdi.

Francesca Gambarini

Forza Italia

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi