INTERROGAZIONE: ufficio cimiteri al camposanto

Al Sindaco
All’Assessore competente

Interrogazione urgente
Oggetto: ufficio cimiteri al camposanto

PREMESSO CHE
– Al interno del cimitero urbano di Fidenza è ubicato l’ufficio Cimiteri, che si occupa di tutti i servizi cimiteriali.
– Come riportato anche sul sito web del Comune di Fidenza, l’ufficio all’interno del cimitero dovrebbe essere aperto il lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle ore 8.30 alle ore 13.00.

CONSIDERATO CHE
– Alcuni cittadini hanno segnalato in data 29 giugno 2016 che l’ufficio Cimiteri all’interno del camposanto risulta chiuso da diversi giorni. Situazione confermata da una nostra verifica sul posto.

RITENUTO CHE
– L’ufficio Cimiteri, trasferito al camposanto nell’ottobre 2009 per volere dell’allora assessore Giuseppe Comerci, è un servizio molto apprezzato dai cittadini.

SI INTERROGANO IL SINDACO E LA GIUNTA PER SAPERE
– se corrisponde al vero che l’ufficio Cimiteri all’interno del camposanto risultava chiuso il giorno 29 giugno 2016 e i giorni precedenti e, se sì, per quale motivo e quando tale ufficio riaprirà;
– se si ha intenzione di mantenere l’ufficio Cimiteri all’interno del camposanto o se si ha intenzione di trasferirlo e, se sì, dove.

Fidenza, 1 luglio 2016
Gruppo consiliare Forza Italia

Gambarini contro Massari: “Ritorna la cementificazione”

Ci risiamo. La sinistra è tornata al governo di Fidenza e si ricomincia con il cemento e i centri commerciali. Siamo venuti a sapere – a dire il vero in maniera un po’ vaga, dato che il sindaco è stato insolitamente avaro di particolari – che la Coop si trasferirà al quartiere Gigliati insieme ad alcuni altri negozi. In parole povere: sarà costruito un altro centro commerciale. Nulla è dato a sapere sulle tempistiche. Sia chiaro: noi vogliamo che il quartiere Gigliati (che dopo tanti anni ancora attende di essere completato) sia un quartiere vivo, ma non pensiamo che la soluzione giusta sia riempirlo di cemento, portandoci un grosso supermercato. Ritengo sia meglio pensare ad attività che possano diventare punti di aggregazione a servizio del quartiere, come un bar, un’edicola o una tabacchiera, senza riempirlo di cemento e di traffico, snaturando la sua vocazione di zona residenziale di qualità. Non dimentichiamo neppure che con questa scelta si porta il commercio sempre più lontano dal centro storico, che sta vivendo un periodo di difficoltà. Niente, poi, sappiamo sulla fine che farà la struttura che ora ospita la Coop. Verrà riutilizzata? Come? Verrà demolita? Diverrà un’altra cattedrale nel deserto? Anche questo è un aspetto importante, su cui vorremmo spiegazioni dal sindaco, sperando che abbia quanto meno un’idea sul futuro che aspetta questo grande spazio in via Giavazzoli, a due passi dalla via Emilia. Infine, chiediamo al sindaco di fare una riflessione. La chiusura dello Sma significa anche che l’offerta di supermercati a Fidenza è più della domanda. Ha senso che la Coop si trasferisca e si ingrandisca?

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia

Una proposta per le coop

Più trasparenza, miglioramento del sistema di vigilanza, garanzie sul prestito sociale e costituzione di un fondo per le vittime delle cooperative in crisi che si vedono impossibilitate a restituire il prestito sociale. Sono alcune delle proposte elaborate da Federconsumatori e dal Coordinamento nazionale soci cooperative per tutelare il prestito sociale. E’ una bozza che mi trova totalmente d’accordo. E aggiungo un punto: evitiamo che le cooperative siano legate in maniera troppo stretta alla politica. Evitiamo, per esempio, che nei cda delle coop siedano esponenti di partiti politici o amministratori e funzionari comunali. Peccato soltanto che si corra ai ripari dopo che il danno è stato fatto. Qui a Fidenza lo sappiamo bene quali conseguenze può avere la mala gestio di una coop, dato che tanti fidentini lo hanno vissuto sulla propria pelle con il fallimento della coop Di Vittorio – legata a doppio filo alla sinistra fidentina, come si capisce dai nominativi dei suoi ex amministratori – che ha lasciato sul lastrico tante famiglie che si erano fidate e avevano affidato i propri risparmi alla coop attraverso il prestito sociale. Purtroppo il fine mutualistico con il quale era nata la Di Vittorio è stato tradito e il prestito sociale è stato usato per fare altro con le devastanti conseguenze che conosciamo bene. La proposta fatta da Federconsumatori e Coordinamento soci cooperative va nella direzione di evitare fatti del genere. Ma, come dicevo, il danno ormai è fatto e sarà la magistratura a fare chiarezza e ad individuare i responsabili del dissesto della Di Vittorio. Infine, suggerisco ai soci prestatori della Di Vittorio di provare a percorrere la strada seguita dai comitati soci prestatori nati in Friuli in occasione di due fallimenti drammaticamente analoghi a quello della Di Vittorio. Hanno coinvolto la presidente della Regione (e vicepresidente nazionale del Pd) tentando una causa civile risarcitoria in quanto è potestà delle Regioni la vigilanza sulla trasparenza e sul buon funzionamento delle coop.

Parma, Forza Italia: “Prefetto e questore ascoltino la città”

Nostro malgrado ci troviamo di nuovo costretti ad intervenire per
richiamare l’attenzione sul problema della sicurezza a Parma. Potremmo
sembrare ripetitivi ma continuare a parlarne è indispensabile per non
far cadere nel dimenticatoio il problema. Ieri la stazione ferroviaria
è stata teatro di una rissa che ha creato grossi disagi (oltre che a
un grosso spavento) alle tantissime persone che erano lì. Innanzitutto
dobbiamo ringraziare gli agenti della Polizia ferroviaria che sono
intervenuti immediatamente in questa e in altre occasioni e che fanno
del loro meglio nonostante gli ultimi due governi di centrosinistra
abbiano deciso pesanti tagli alla Polizia ferroviaria della nostra
città. La stazione – porta di ingresso di Parma e utilizzata ogni
giorno da tantissimi fra pendolari e turisti – anche a causa
dell’organico e delle risorse ridotte all’osso per la polizia
ferroviaria è ormai diventata un luogo dove ciondolano tutto il giorno
bande di stranieri nullafacenti che si divertono litigando e creando
disagi agli utenti. Fa davvero male vedere come sia trascurato un
luogo che è il biglietto da visita della nostra città e per il quale è
stato investito molto per riqualificarlo e renderlo moderno e
funzionale. Ci rivolgiamo, perciò, ancora una volta al prefetto e al
questore: facciano un giro a piedi per Parma e visitino tutti i luoghi
più vissuti dai cittadini e quelli considerati sensibili per rendersi
conto della situazione, ascoltando i parmigiani. Loro compito è
garantire la sicurezza della nostra città e la sicurezza non si crea
semplicemente programmando incontri e tavoli istituzionali. Prefetto e
questore tornino tra le gente per elaborare soluzioni efficaci.

Paolo Buzzi, capogruppo Forza Italia Parma
Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza

Forza Italia denuncia: “Ufficio cimiteri chiuso: perchè?”

«L’ufficio Cimiteri all’interno del camposanto cittadino risulta chiuso. Perché?». Lo segnalano i consiglieri comunali di Forza Italia Francesca Gambarini e Giuseppe Comerci, che, nel corso di una conferenza stampa al cimitero, hanno chiesto chiarimenti a riguardo. «L’ufficio Cimiteri all’interno del camposanto comunale risulta chiuso. Abbiamo voluto verificare di persona la situazione e così stamattina (mercoledì 29 giugno, ndr) siamo venuti a controllare. E, sì, l’ufficio era chiuso. Non si sa né perché e nessuna indicazione è stata ai cittadini – ha dichiarato la Gambarini – . Anzi, addirittura all’ingresso del cimitero un primo cartello indica gli orari di apertura e poi si trova un altro cartello in cui gli orari sono cancellati». La capogruppo di Forza Italia è molto critica: «Ci sembra questa un’ulteriore presa in giro ai cittadini da parte di questa amministrazione, che, inspiegabilmente, ha tolto un servizio che funzionava e molto utile, dato che la presenza di questo ufficio all’interno del camposanto fa risparmiare molto tempo ai cittadini che possono sbrigare tutte le pratiche necessarie direttamente al cimitero». L’ufficio Cimiteri all’interno del camposanto era stato aperto nel 2009, quando il consigliere Comerci era assessore ai Servizi cimiteriali. «Spiace davvero molto perché era un servizio in cui noi avevamo creduto molto – ha aggiunto Comerci – . Nel 2009, in qualità di assessore ai Servizi cimiteriali, avevo fortemente voluto la creazione di questo ufficio all’interno del cimitero. Era stato il primo passo di un importante lavoro di riqualificazione dei servizi cimiteriali, che aveva ottenuto il gradimento dei cittadini. Spero che l’amministrazione comunale chiarisca la situazione e che l’ufficio Cimiteri all’interno del camposanto torni presto ad aprire regolarmente. Presenteremo un’interrogazione urgente per avere chiarimenti su questa incresciosa situazione». (dalla Gazzetta di Parma del 1° luglio 2016)

Trasporto scolastico, Forza Italia all’attacco

Il sindaco Massari aveva liquidato gli aumenti alle tariffe del trasporto scolastico paragonandole al costo di “una manciata di caffè”. Così facendo, aveva dimostrato ancora una volta di non avere nessun rispetto per cittadini (nemmeno per quelli che l’hanno votato). Il sindaco, prendendo così sottogamba il far pagare di più alle famiglie, dimostra di essere quanto mai staccato dalla realtà cittadina. In questi giorni, infatti, abbiamo ricevuto tantissime lamentele da parte delle famiglie venute a conoscenza delle nuove tariffe. La terza fascia Isee arriva a 12 mila euro l’anno, quindi tantissime sono le famiglie che superano il limite. Facendo qualche conto, le tariffe sono aumentate da 84 euro a trimestre a 99 euro a trimestre (una follia) e, per il secondo figlio, se prima lo sconto era del 50% ora, la riduzione è del 40%. Una famiglia con due figli che usano il pulmini va a pagare 99 euro in più rispetto all’anno precedente. Ecco, quindi, come userà gli 80 euro di Renzi, chi non dovrà restituirli. Chiediamo al nuovo assessore all’Istruzione se sia d’accordo con gli aumenti approvati prima del suo ingresso in giunta (e non votati dal precedente assessore) e di adoperarsi per fare in modo che l’amministrazione ritorni sui suoi passi, evitando alle famiglie questo ulteriore salasso.

 
Gruppo consiliare Forza Italia

INTERROGAZIONE: piano finanziario nuovo Solari

Al Sindaco
All’Assessore competente

Interrogazione a risposta scritta
Oggetto: nuovo Solari

PREMESSO CHE
– In via Croce Rossa è in costruzione la nuova sede dell’Ipsaa Solari;
– L’ultimo piano finanziario per la realizzazione dell’edificio prevedeva un investimento di circa 5 milioni 112 mila euro, Iva compresa: 1,3 milioni di contributo della Fondazione Cariparma, 1 milione della Provincia di Parma, 1 milione del Comune di Fidenza e 1,8 milioni da privati.

CONSIDERATO CHE
– Nel rendiconto dell’esercizio 2015 è inserito fra gli investimenti un milione di euro, finanziato (stando a quanto affermato dal sindaco nel corso del Consiglio comunale del 29 aprile scorso) dal Comune;
– In un’intervista pubblicata sulla Gazzetta di Parma del 30 aprile 2016, il sindaco dichiara: “Ci finanzieranno inoltre circa 7 milioni di euro mediante fondi Inail per completare l’istituto
Solari”.

RITENUTO CHE
– Dalle recenti dichiarazioni del sindaco sembra che il piano finanziario per la costruzione del Solari sia cambiato e che i costi siano lievitati di circa 2 milioni.

SI INTERROGA IL SINDACO E LA GIUNTA PER SAPERE
– se il piano finanziario per la costruzione del nuovo Solari è cambiato e, se sì, quando, come e perchè;
– se i contributi di Provincia, Fondazione Cariparma e privati messi a bilancio da anni siano mai stati effettivamente disponibili.

Fidenza, 5 maggio 2016
Gruppo consiliare Forza Italia

INTERROGAZIONE: applicazione legge 221/2015

Al Sindaco
All’Assessore competente

Interrogazione a risposta scritta
Oggetto: applicazione legge 221/2015

PREMESSO CHE
– Il 2 febbraio scorso è entrata in vigore la legge 28 dicembre 2015, n. 221, che prevede multe da 30 a 300 euro per coloro che buttano a terra mozziconi di sigaretta, gomme da masticare o rifiuti di piccoli dimensioni, come, ad esempio scontrini o fazzoletti di carta;
– La legge stabilisce che ogni Comune provveda “a installare nelle strade, nei parchi e nei luoghi di alta aggregazione sociale appositi raccoglitori per la raccolta dei mozziconi da prodotti di fumo”. E’ previsto inoltre che il 50 per cento degli introiti derivanti dalla multe comminate resteranno nelle casse comunali.

CONSIDERATO CHE
– A Fidenza ancora non sono installati (se non in numero esiguo) gli appositi contenitori per la raccolta dei mozziconi di sigaretta: ci è stato segnalato da numerosi fidentini e anche dagli amici di Fratelli d’Italia.

SI INTERROGANO IL SINDACO E LA GIUNTA PER SAPERE
– Se l’amministrazione comunale intende adeguarsi alla nuove prescrizioni di legge e, se sì, come e in che tempi;
– Se si ha intenzione di considerare l’opportunità di utilizzare i proventi di questi sanzioni per campagne di sensibilizzazione.

Fidenza, 23 aprile 2015
Gruppo consiliare Forza Italia

INTERROGAZIONE: immobile della coop Di Vittorio in via De Gasperi

Al Sindaco
All’Assessore competente

Interrogazione a risposta scritta

Oggetto: immobile di proprietà della coop Di Vittorio in via De Gasperi

PREMESSO CHE
• Una famiglia residente nell’immobile di proprietà della cooperativa Di Vittorio, sito in via De Gasperi, 14, ha segnalato infiltrazioni d’acqua nell’alloggio in cui vive.

CONSIDERATO CHE
• Nel 2008, nell’ambito del programma “Contratti di quartiere” sono stati finanziati interventi di manutenzione all’interno di questo stabile.

SI INTERROGANO IL SINDACO E LA GIUNTA PER SAPERE
• Quali interventi, di che tipo e per che cifra sono stati finanziati nello stabile di via De Gasperi, 14
• Se i lavori sono stati effettivamente eseguiti e quando.

Fidenza, 20 aprile 2015
Gruppo consiliare Forza Italia

Terre Verdiane, Gambarini (FI): “Si doveva trovare una soluzione per tempo”

Un nuovo capitolo si è aggiunto alla tragicomica saga dell’Unione Terre Verdiane. Giusto un anno dopo aver fatto votare dai Consigli comunali degli 8 Comuni membri il recesso da Utv, ora ci dicono che  “no, non si può fare: il recesso non è una via percorribile perché i debiti porterebbero i Comuni sull’orlo del default”. Quindi che si fa? La nuova geniale trovata è quella di far rimanere i Comuni di Fidenza e Salso all’interno dell’Unione con gli altri comuni che uscirebbero, collaborando però al pagamento del disavanzo e mantenendo in convenzione alcuni servizi. A me sembra una proposta raffazzonata e campata per aria. Se davvero si farà così quale futuro aspetta i fidentini e i salsesi? La mia preoccupazione è che tutti i debiti dell’Unione rimangano sul groppone di questi due Comuni, che non hanno certo bisogno di aggiungere altro debito a quello che già hanno. Attendiamo il prima possibile chiarimenti e spiegazioni su quello che ci attenderà. Con questa ennesima giravolta abbiamo una nuova dimostrazione dell’incapacità gestionale di chi ha voluto questo ente e, poi, non sapendolo gestire ha deciso di chiuderlo, non riuscendo però a fare nemmeno quello. E, così, ora si trova la peggior soluzione possibile, che spero sia stata almeno approfondita e studiata. Chiudere l’Unione Terre Verdiane era un’ottima idea ma si sarebbe dovuto studiare come fare un anno fa, non arrivare alle ultime settimane senza sapere che pesci pigliare. Infine una domanda al sindaco Massari: è sicuro che i fidentini siano contenti di tenere in piedi questo carrozzone?

Francesca Gambarini, consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane

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