L’accordo con l’Ivri? Un altro annuncio in stile renziano

L’accordo con l’Ivri potrebbe essere un fatto positivo, ma purtroppo devo ancora una volta constatare che l’amministrazione butta fumo negli occhi ai cittadini e agisce con scarsa trasparenza. Il sindaco e l’assessore alla Sicurezza si fanno belli di questo accordo sul giornale ma non spiegano né che compiti avranno le pattuglie dell’Ivri, né quanti uomini saranno impegnati, né come si è arrivati a questo accordo. L’Ivri ha vinto un appalto per questo servizio, partecipando ad un bando di gara o è stato un affidamento diretto? Ritengo, inoltre, visto che vengono usati soldi pubblici e data la delicatezza del tema “sicurezza” che sia necessario dare più informazioni ai fidentini. Rimango, perciò, in attesa di chiarimenti dal sindaco, sperando che, per una volta, risponda alle mie richieste, almeno per rispetto dei cittadini. In secondo luogo, vorrei capire di cose cosa prevede questo accordo con l’Ivri, visto l’amministrazione non ce lo spiega. Le guardie giurate che pattuglieranno il territorio, in caso di situazioni sospette, dovranno limitarsi ad allertare le forze dell’ordine? E il rapporto con la Polizia municipale delle Terre verdiane e le altre forze dell’ordine quale sarà? La sicurezza è un problema da affrontare seriamente e non a spot pubblicitari. Per ora, questo accordo – che, ripeto, è in sé un fatto positivo e anch’io avevo fatto una proposta simile in campagna elettorale – sembra proprio essere uno spot in stile renziano. Spero di sbagliarmi e che il sindaco o l’assessore alla Sicurezza spieghino a me e ai fidentini come si è arrivati a questo accordo e i suoi contenuti.

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia Fidenza

La sicurezza non si fa con gli spot

Ogni giorno leggiamo di furti, risse e anti vandalici e Pizzarotti cosa fa? Propone un regolamento sulla sicurezza fatto di norme inapplicabili, come le sanzioni alternative alle sanzioni pecuniarie, o di doppioni frutto del copia ed incolla con il codice della strada o con il codice penale potrà diventare operativo. Sono certa che questo regolamento non verrà mai approvato e resterà l’ennesimo spot. La situazione di degrado di Parma è sotto gli occhi di tutti: spaccio, prostituzione, vandalismi, bullismo, abusivismo molesto, movida spesso con alto grado di inciviltà. Il sindaco faccia una visita in via Trento e dintorni! La precedente amministrazione aveva messo in campo una serie di iniziative che contrastavano efficacemente la microcriminalità. Faccio alcuni esempi: il vigile di quartiere è stato messo in campo nel 2009, i presidi fissi e mobili idem. Se sono state assunte nuove unità o sono stati acquistati mezzi e dotazioni, lo si deve ai progetti presentati in precedenza. I grillini stanno solo raccogliendo i frutti di quanto seminato da chi è venuto prima, ma si dimostrano incapaci di perseguire un qualsivoglia progetto. La Carta di Parma, a mio parere, era uno strumento valido che aveva dato buoni risultati. Il legislatore, purtroppo, non ha portato avanti questo percorso. Non sono state, infatti, modificate alcune norme che avrebbero impedito l’incostituzionalità della Carta nella parte relativa al potere d’ordinanza in materia di sicurezza urbana del sindaco. Forza Italia vuole ripartire con un progetto serio in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini. Gli spot li lasciamo a Pizzarotti e a Renzi. La polizia municipale deve tornare ad avere un ruolo attivo nell’attività di prevenzione dei reati e deve essere adeguatamente sostenuta e motivata. Non deve limitarsi a fare le multe come accade ora. La vicenda degli autovelox in tangenziale per far cassa non ha bisogno di commenti.

 

Il regolamento sulla sicurezza di Pizzarotti? Inapplicabile!

Egregio direttore,

I grillini, o meglio i pizzarottini, hanno proposto un regolamento sulla sicurezza fatto di norme inapplicabili, come le sanzioni alternative alle sanzioni pecuniarie, o di doppioni frutto del copia ed incolla con il codice della strada o con il codice penale potrà diventare operativo.

Siamo certi che tale regolamento non verrà mai approvato e resterà solo uno spot. 

La situazione di degrado in città è sotto gli occhi di tutti. Spaccio, prostituzione, vandalismi, bullismo, abusivismo molesto, movida spesso con alto grado di inciviltà.

La precedente amministrazione aveva messo in campo una serie di iniziative che contrastavano efficacemente la microcriminalità.

Il vigile di quartiere è stato messo in campo nel 2009. I presidi fissi e mobili idem. I grillini stanno solo copiando. E male! Il Sindaco faccia una visita in via Trento e dintorni!

Se sono state assunte nuove unità o sono stati acquistati mezzi e dotazioni, lo si deve ai progetti presentati in precedenza. I grillini stanno solo raccogliendo i frutti di quanto seminato da chi è venuto prima ma si dimostrano incapaci di perseguire un qualsivoglia progetto.

La Carta di Parma, ad esempio, era uno strumento valido. Che aveva dato buoni risultati. Il legislatore, purtroppo, non ha insistito su questo percorso. Non sono state, infatti, modificate alcune norme che avrebbero impedito la sua incostituzionalità nella parte riguardante il potere d’ordinanza in materia di sicurezza urbana del sindaco.

Noi adesso vogliamo ripartire da li. Con un progetto serio in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini. Non spot.

La polizia municipale deve tornare ad avere un ruolo attivo nell’attività di prevenzione dei reati, e su questo deve essere adeguatamente sostenuta e motivata. Non deve limitarsi a fare le multe come accade ora. La vicenda degli autovelox in tangenziale per far cassa è sotto gli occhi di tutti.

Francesca Gambarini 

Il compito delle forze dell’ordine è garantire la sicurezza. Non si usino per fare cassa

I vigili e le altre forze dell’ordine devono avere come compito primario quello di garantire la sicurezza ai cittadini. Diverse persone, invece, mi hanno segnalato che spesso e volentieri, in tutto il territorio dell’Unione Terre Verdiane si vedono pattuglie della Polizia municipale delle Terre verdiane ferme per parecchie ore nello stesso punto. Che sia forse per fare cassa? Lo trovo un modo di far lavorare i nostri vigili che sminuisce la loro dignità e professionalità, a loro va tutta la mia solidarietà. La loro funzione deve essere quella di tutelare i cittadini e garantire la loro sicurezza. Se le pattuglie vengono fatte posizionare per diverse ore in luoghi strategici per fare multe, alla sicurezza chi ci pensa? Il problema della sicurezza diventa sempre più grave e il senso di insicurezza continua a crescere. Ricordo poi che i distretti di Polizia municipale sono sottorganico e i vigili in giro per il centro dei nostri paesi e nelle nostre frazioni sono sempre meno. E l’Unione cosa fa? Tiene le pattuglie sempre ferme nello stesso posto! Non sarebbe meglio razionalizzare le spese dell’ente e mandare i vigili in giro, invece che cercare di fargli fare più multe possibili? Se sarò eletta, mi impegnerò per far in modo che la Regione si attivi con il governo per evitare nuovi tagli alla sicurezza.

In questi giorni sono stati pubblicati, sul sito dell’Unione Terre Verdiane i dati relativi alle sanzioni elevate e riscosse negli ultimi anni, che ammontano a svariati milioni di euro. Trovo sia di cattivo gusto farsi vanto sul sito istituzionale dei soldi incassati grazie alle multe pagate dai cittadini.  Dopo aver visto sbandierati come un grande successo i dati delle multe, sono sempre più convinta che l’Unione Terre Verdiane sia un carrozzone mangiasoldi con costi elevati e distante delle esigenze dei cittadini. Non sono contraria a prescindere alle unioni di comuni, ma bisogna unire realtà con caratteristiche simili fra loro. Se sarò eletta, mi impegnerò anche su questo tema con l’obiettivo di arrivare ad avere unioni di comuni in grado di rispondere veramente ai bisogni della comunità, fornendo servizi efficienti e a basso costo.
Candidata al Consiglio regionale per Forza Italia

Più uomini delle forza dell’ordine per la Pedemontana

La nostra provincia sta soffrendo a causa della crisi economica e tante persone vedono il proprio posto di lavoro a rischio. Purtroppo, oltre alle preoccupazioni legate al lavoro e al proprio bilancio familiare, si deve anche convivere con la paura di non essere più al sicuro a casa propria e di non poter difendere le proprie attività, avviate con tanta fatica. Ciò che più mi rattrista è che le forze dell’ordine spesso non sono messe nelle condizioni di fare al meglio il proprio lavoro. Sia per problemi di organico e di risorse, ma anche per le leggi che, a mio avviso, in alcuni casi non sono abbastanza severe. L’aumento della criminalità sta interessando anche Langhirano e dintorni: ultimo episodio in ordine di tempo è il furto ad una nota officina del paese. Il proprietario, che già aveva subito una rapina nel 2010, sta prendendo in considerazione l’ipotesi di chiudere definitivamente i battenti. Ci sono stati anche furti in abitazione e la gente ha paura. Dobbiamo farci per fare in modo che le forze dell’ordine vengano messe nelle condizioni di compiere il proprio lavoro nelle migliori condizioni possibili. E, invece, il governo di Renzi e Alfano cosa fa? Elimina la polizia postale e la polizia di frontiera di Parma e la polizia ferroviaria di Fornovo. Come sempre senza i parlamentari parmensi del Pd facciano nulla per evitarlo. Nel territorio di Langhirano e Lesignano, continua a crescere la percezione di insicurezza: servono più uomini delle forza dell’ordine. Invece che continuare a tagliare, il Governo dovrebbe aumentare i finanziamenti alle forza ordine, in modo che possano dotarsi di più uomini e più mezzi e, dove necessario – come ad esempio a Langhirano – , di caserme più adeguate alle necessità del territorio. Se mi darete fiducia, sarà mio impegno portare all’attenzione della Regione anche il tema della sicurezza per fare in modo che si attivi presso il Governo per chiedere una marcia indietro sui tagli alla sicurezza.

Francesca Gambarini

Candidata al Consiglio regionale per Forza Itala

Fidenza è sempre meno sicura

Esprimo la mia piena solidarietà e vicinanza alla titolare del negozio di Fidenza incendiato, vittima di atto vandalico. Alla luce di questo vergognoso gesto, è ora di darsi da fare per la sicurezza della nostra città. Devo constatare che su questo tema, nonostante i tanti annunci, il sindaco Massari non ha fatto veramente niente e questi sono i risultati. Forse, preso com’è dalle poltrone che ha accumulato e da quelle ancora cerca, non ha avuto il tempo di fare un giro per Fidenza e rendersi conto della situazione. E, smetta di prenderci tutti in giro, dicendo in televisione che il commercio a Fidenza sta andando bene. Quello che è successo ad una nostra commerciante è la dimostrazione che Fidenza è sempre meno sicura.

Francesca Gambarini

Più sicurezza per il quartiere San Leonardo

In questi giorni ho incontrato alcuni abitanti di via Trento, nel quartiere San Leonardo a Parma. Mi sono state segnalate tante problematiche; la più grave è quella legata alla sicurezza. Da parte mia, mi impegno a rimanere in contatto con loro; non è solo propagande elettorale ma un impegno segno e concreto a fianco dei cittadini. Monitorerò la situazione del quartiere e porterò le segnalazioni dei cittadini all’attenzione delle istituzioni competenti per fare in modo che le preoccupazioni dei residenti – che mi segnalano episodi di criminalità diffusi e frequenti che aumentano la loro sensazione di insicurezza – vengano ascoltate. Ogni giorno, purtroppo, in quella zona si verificano situazioni di pericolo, oltre che per i residenti del quartiere anche per chi pacificamente transita nella zona. La scarsa presenza della forze dell’ordine e della polizia municipale in un quartiere che sta diventando problematico dal punto di vista della sicurezza comporta il degrado di questa importante area della città. Mi rivolgo perciò all’amministrazione comunale perchè si faccia carico del grido di allarme che arriva da tanti cittadini e tuteli loro e le loro attività commerciali.

Francesca Gambarini

Candidata al Consiglio regionale per Forza Italia

Basta tagliare sulla sicurezza!

Renzi e Alfano fanno un altro regalo a Parma: la “spending review” del ministero del Interno prevede il taglio di 253 presidi di polizia. Fra questi la sezione della polizia postale di Parma, il posto di polizia ferroviaria di Fornovo e l’ufficio di polizia di frontiera dell’area di Parma. Questo progetto di tagli senza senso è stato presentato nei giorni scorsi dal dipartimento della Pubblica sicurezza ai sindacati di polizia. Ancora una volta il governo di Pd ed Ncd penalizza la nostra città, naturalmente nel silenzio dei parlamentari parmensi del Pd, che dovrebbero almeno spiegarci il motivo di certe scelte del loro Governo. Vorrei ricordare che la Polizia postale – che, se andrà in porto il disegno di Pd e Ncd, perderà tantissime sezioni in tutta Italia – indaga sui reati informatici e, quindi, anche su quelli pedopornografici. Come si può penalizzare proprio chi si occupa di questo tipo di crimini? Devo anche sottolineare che di nuovo il Pd accentra tutto su Bologna, penalizzando l’Emilia occidentale. Naturalmente, nel silenzio degli eletti di quel partito a tutti i livelli. Fermo restando che tagliare sulla sicurezza è sbagliato a prescindere, nessuno ha avvertito la necessità di segnalare a Alfano che, visto il suo importantissimo ruolo, è necessario avere una sezione di Polizia postale anche a Parma? Sezione, alla quale, potrebbero far riferimento anche Piacenza e Reggio Emilia. La Regione non ha nulla da dire? La sicurezza, visto quello che succede ogni giorno, deve essere una priorità e non subire tagli. Grave è anche la possibile perdita del posto di polizia ferroviaria di Fornovo, che farebbe venir meno un punto di riferimento per i viaggiatori su una linea ferroviaria già penalizzata, quale è la Pontremolese. Infine, rischia di scomparire anche l’ufficio della Polizia di frontiera: sarebbe un altro grave disagio per il nostro aeroporto, già pieno di problemi. Alfano e Renzi tornino sui propri passi. Parlamentari di Parma, dove siete?

 

Francesca Gambarini

Candidata al Consiglio regionale per Forza Italia

Consulta per la sicurezza: non si può più aspettare

ORDINE DEL GIORNO : Consulta per la sicurezza

Il gruppo consiliare di Forza Italia

Considerato che negli ultimi tempi dilagano furti nelle abitazioni private, in luoghi pubblici ed in aziende e che questi atti delittuosi sono generalizzati sul territorio, in centro città, nei quartieri e nelle frazioni;

Considerato altresì che oltre ai furti si stanno moltiplicando atti di vandalismo sia su beni privati che pubblici;

Valutato che cresce dinanzi a questi fatti un senso diffuso di insicurezza che fa chiedere giustamente ai cittadini un’azione adeguata per contrastare quella che si sta delineando come una vera “emergenza sociale”;

Atteso che l’utilizzo delle forze dell’ordine ed il loro efficace coordinamento è fondamentale ma che anche i cittadini devono assumere un atteggiamento consapevolmente collaborativo;

Verificato che attualmente l’Amministrazione comunale non ha un organismo consultivo ad hoc;

Constatato che ogni forza politica ha parlato di sicurezza durante la recente campagna elettorale

Auspicando che la nuova Amministrazione voglia tener conto di quanto da noi sostenuto: incentivare prevenzione e controlli anche attraverso un maggior impiego della polizia municipale; attivare il servizio h24 sul territorio fidentino e migliorare il coordinamento tra essa e le forze dell’ordine; potenziare il sistema di videosorveglianza integrandolo con la centrale operativa dei Carabinieri e installando telecamere di ultima generazione realmente funzionanti nei punti nevralgici della città tra cui il cimitero urbano e le frazioni; riprendere rapidamente il progetto per la costruzione di una nuova caserma dei Carabinieri;

Impegna il Consiglio comunale

-a costituire in tempi brevissimi la consulta per la sicurezza che sia rappresentativa di tutte le realtà cittadine dotate di osservatori privilegiati (categorie economiche, associazioni di volontariato, Scuole, Parrocchie, gruppi sportivi,…) con le seguenti finalità: 1)raccogliere e confrontare informazioni; 2)creare una rete civica di solidarietà collegata con le Forze dell’Ordine; 3)recuperare la coesione sociale e potenziare la coscienza civica (anche attraverso l’istituzione dell’Osservatore civico), elementi indispensabili per fronteggiare le nuove criticità.

Massari basta chiacchiere, adesso ci vogliono i fatti

Massari gongola e intanto rubano nei quartieri e nelle frazioni. Vantandosi del risultato nella zona di Villa Ferro il candidato del PD dimentica che il 65% dei fidentini o non è andato a votare o gli ha votato contro ma dimentica anche che tale quartiere, Villa Ferro, è stato partorito dalla scienza urbanistica che ha
caratterizzato la sua storia politica. I problemi di Villa Ferro, però, restano lì con quelli degli altri quartieri che vivono solo grazie alla pazienza di chi vi abita. Prendiamo atto che Massari è pronto a cambiare rotta, inizi  intanto a farlo sulla sicurezza.
Ci sembra infatti  che la sua stagione da assessore alla polizia municipale sia solo servita ad impoverire Fidenza di mezzi, di vigili e di soldi. Il tutto donato all’Unione Terre Verdiane che li ha diluiti sugli altri comuni. Intanto a Castione continuano a svaligiare le abitazioni così come nei nostri quartieri e i nostri anziani vengo presi di mira da truffatori senza scrupoli che ingannando un anziano non solo lo privano dei denari per il sostentamento ma ne mortificano la personalità con un danno sociale che va ben oltre quello economico.
Fidenza ha bisogno di sicurezza e non di chiacchiere, ha bisogno di un’amministrazione che abbia il coraggio di mettere alla porta chi – italiano o straniero – pensa di mettere sotto sacco la città. È ora che la solidarietà sia manifestata verso chi subisce le aggressioni della delinquenza e non verso chi, privo di stabile occupazione e di legame con il territorio, viene assecondato in virtù di una malintesa accoglienza.

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