Fidenza, Gambarini (FI): “Serve un cambio di passo sulla sicurezza”

Ancora furti a Fidenza. Nonostante gli annunci e gli spot di questa amministrazione  i furti nella nostra città non accennano a diminuire. Gli annunci e gli spot, infatti, vanno bene per andare sul giornale o per i social network ma non servono per combattere furti, rapine, truffe e vandalismi. Sulla sicurezza, l’azione dell’amministrazione è totalmente insufficiente. E’ necessario quel “cambio di passo” di cui tanto si è parlato ma che dopo più di un anno ancora non si è visto. Ad esempio: l’amministrazione ha stipulato convenzioni con l’Ivri e l’Associazione nazionale carabinieri. Bene. Si rivedano queste convenzioni in modo che sia garantito un maggior presidio del territorio e una maggiore sensazione di sicurezza. Servirebbe, per lo meno, a scoraggiare vandali e balordi. Lo stesso effetto avrebbe il ripristino della figura del vigile di quartiere, che sarebbe anche un punto di riferimento a cui i residenti potrebbero rivolgersi per segnalare situazioni sospette. Terza cosa da fare è valorizzare la polizia municipale, composta da professionisti preparati. Gli agenti – anche a causa della disastrosa gestione fatta dall’Unione Terre Verdiane – dovrebbero essere in giro a presidiare il territorio, invece spesso vengono impegnati  per elevare contravvenzioni o vengono lasciati in ufficio alle prese con scartoffie senza investire sulle loro capacità e competenze . Da ultimo, vanno sensibilizzati e responsabilizzati i fidentini. Dobbiamo essere noi i primi a collaborare per la sicurezza della nostra città, segnalando alle forze dell’ordine ogni situazione sospetta.

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia Fidenza

Parma, Forza Italia: “Più uomini e più mezzi alle forze dell’ordine per proteggere i cittadini”

Nei giorni scorsi a Parma è avvenuto un episodio sconcertante: un cittadino del Comitato Antidegrado  è stato picchiato da uno spacciatore mentre insieme ad altre persone “pattugliava” le vie del quartiere Pablo. Questo episodio è gravissimo per almeno due motivi. Innanzitutto perché i cittadini, per cercare di avere un po’ di tranquillità, si sono dovuti organizzare in un comitato e scendere in strada a perlustrare le vie e segnalare episodi sospetti. Mai a Parma si era arrivati a questo punto: i cittadini devono supplire alla mancanza delle istituzioni e provare a “fare sicurezza” da soli, mettendo a rischio la propria incolumità. In secondo luogo, il pestaggio dei giorni scorsi dimostra che gli spacciatori si sentono talmente padroni del quartiere Pablo e liberi di fare quello che vogliono al punto di picchiare un semplice cittadino. L’incapacità dell’amministrazione comunale a 5 stelle in materia di sicurezza è sempre più evidente. Come può un sindaco permettere che un cittadino debba supplire alla mancanza delle istituzioni e venga picchiato? Pizzarotti vada a farsi sentire in tutte le sedi competenti e chieda un maggior presidio del territorio: le forze dell’ordine devono essere più presenti sul territorio e dovrebbero avere più uomini e mezzi per farlo. Infine, ci rivolgiamo al prefetto. Parma è allo sbando: si metta una mano sul cuore e pensi alla città, cercando di evitare l’arrivo di altri stranieri. Il rischio è che vadano ad incrementare lo schieramento di spacciatori (stranieri e italiani) che si sono ormai impossessati di Parma.

Paolo Buzzi, consigliere comunale Forza Italia Parma

Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza

La realtà boccia Massari sulla sicurezza

Furti e scippi stanno riempendo in questi giorni le cronache locali. Non passa giorno che non si legga di un furto a Fidenza. Addirittura è stato preso di mira il centro Aiuto alla vita. Quello che sta succedendo è l’evidente segnale che l’azione dell’amministrazione comunale in tema di sicurezza è totalmente insufficiente. E’ la realtà a dirlo. Gli annunci del sindaco e del suo assessore si scontrati con i fatti. La sicurezza non si fa con le foto sul giornale o annunciando questo o quel progetto. Si fa con le azioni concrete, che finora non si sono viste. Sono stati sbandierati come grandi successi l’accordo con i vigilanti privati o con i carabinieri in pensione ma non bastano. Come non bastano le telecamere: quando funzionano sono senz’altro utili ma non sono sufficienti a evitare furti e vandalismi. Se ne renda conto chi se ne fa vanto ogni giorno. I fidentini sono stanchi degli annunci, vogliono fatti e vogliono più sicurezza. Quindi, il sindaco e l’assessore si diano da fare: non valorizzino soltanto la professionalità dell’addetto stampa, ma anche quella degli agenti di polizia municipale. E’ insieme a loro che dobbiamo lavorare per costruire una Fidenza più sicura. I nostri agenti sono professionisti preparati e hanno idee e progetti da proporre per la sicurezza della nostra città. Coinvolgiamoli e valorizziamoli.

Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia Fidenza

 

Sparatoria Milano, Gambarini (FI): “Come ha potuto un uomo armato entrare in Tribunale?”

MILANO, 9 aprile – “Tre morti e alcuni feriti. E’ il triste bilancio di una sparatoria all’interno del Tribunale di Milano, dove un uomo ha sparato 5 colpi di pistola. Il mio pensiero va alle vittime e alle loro famiglie, a cui va tutta la mia vicinanza e solidarietà. Quello che mi chiedo, però, è come abbia fatto un uomo armato ad entrare in un tribunale. Quanto successo è gravissimo e ha messo in luce una gravissima falla del nostro sistema di sicurezza, oltretutto in un luogo pubblico, frequentato da tantissime persone e dove si celebrano processi importanti. Il ministro dell’Interno Alfano, quindi, spieghi perché un uomo armato è potuto tranquillamente entrare nel Tribunale di Milano, uccidere tre persone, ferirne altre e poi scappare. Spero che il Governo, invece di continuare a dire che va tutto bene, si convinca finalmente ad investire sulla sicurezza, anche in vista di Expo. Matteo e Angelino, noi non stiamo sereni!”. Così Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Fidenza (Pr), commenta la sparatoria avvenuta all’interno del tribunale di Milano.

Gambarini (FI): si schedino i delinquenti, non i poliziotti e i carabinieri

“Il Parlamento inizia a discutere il disegno di legge per l’identificazione degli agenti di polizia e carabinieri durante le manifestazioni pubbliche. In poche parole, un numero sul casco che dà tanto l’idea di una schedatura dei poliziotti e dei carabinieri. Trovo la proposta in discussione errata per diversi motivi. Innanzitutto perché si esporrebbero gli agenti, che comunque eseguono le direttive impartite dai loro superiori, a ritorsioni visto che sarebbero facilmente identificabili da tutti, delinquenti compresi. I poliziotti che vigilano sulla nostra sicurezza andrebbero premiati per la loro attività: l’Italia sta diventando sempre più insicura e loro fanno un lavoro prezioso. Invece, come se non bastassero i continui tagli alle forza dell’ordine, ora si cerca di schedarli. Come fossero loro i delinquenti. Sono i criminali che vanno tenuti sotto controllo! I partiti di sinistra che hanno proposto questo disegno di legge dovrebbero forse dedicarsi ad altro. Ad esempio a fare proposte su come aiutare gli italiani ad arrivare a fine mese o a controllare cosa succede all’interno di quei centri sociali da loro tanto amati”. Così Francesca Gambarini (Forza Italia) commenta il disegno di legge sull’identificazione degli agenti di polizia e carabinieri in discussione al Senato.

Accoltellamento a Parma, Gambarini (FI): “La città è allo sbando”

“Parma è allo sbando! Una persona è stata accoltellata su un autobus in via Mazzini, in pieno centro. Dalle prime notizie pare sia molto grave. Si tratta di un fatto di sangue gravissimo avvenuto di pomeriggio e di fronte ad altri passeggeri dell’autobus. Il sindaco Pizzarotti non può continuare a perdere tempo su Twitter e deve prendere in mano la situazione: faccia qualcosa! Ha smantellato tutto quello che era stato fatto dalla passata amministrazione in termini di sicurezza e questi sono i risultati. Sembra il Bronx: agli spacciatori e alla sporcizia, ora dobbiamo anche aggiungere questo episodio di violenza in pieno giorno e in pieno centro. Spero che le forze dell’ordine e la magistratura individuino presto la causa di quanto avvenuto”. Così Francesca Gambarini, esponente parmense di Forza Italia commenta l’accoltellamento avvenuto a Parma nel primo pomeriggio.

Parma, aumentare la presenza delle forza dell’ordine nei quartieri

Parma sta diventando sempre più pericolosa. Furti, rapine, spaccio di droga e aggressioni riempiono ogni giorno le cronache locali. I cittadini sono preoccupati e chiedono più sicurezza. Con la precedente amministrazione l’esercito contribuiva alla sicurezza di Parma. Il Pd aveva sempre criticato questa decisione, Pizzarotti non ha proseguito quell’esperienza ma, sulla Gazzetta, leggiamo che alcuni cittadini la rimpiangono. E’ ora che il sindaco a 5 stelle Pizzarotti si svegli e faccia qualcosa per tutelare i suoi cittadini. Smetta di giocare a fare il leader di partito e di litigare con il suo capo Grillo e pensi alla città. Gli ricordiamo però che fare tavoli non serve a niente, se non a sprecare tempo. Va assolutamente aumentata la presenza delle forze dell’ordine nelle zone più a rischio come il quartiere San Leonardo. Spiace anche constatare che non c’è stata la volontà di portare avanti la carta di Parma, che avrebbe dato ai sindaci più mezzi per curare la sicurezza della città. Invitiamo, quindi, il Governo a rivedere i tagli alla sicurezza. I cittadini hanno paura e i nostri governanti non eletti cosa fanno? Risparmiano sulle forze dell’ordine, dimostrando il loro distacco dal mondo reale.

Paolo Buzzi, consigliere comunale Forza Italia Parma
Francesca Gambarini, consigliere Forza Italia Unione Terre Verdiane
Nicolas Brigati, coordinatore provinciale Giovani Forza Italia

I progetti a 5 stelle sulla sicurezza? Copia incolla del passato

L’assessore alla Sicurezza Casa ed il comandante della polizia municipale Noè hanno presentato in pompa magna il rapporto sulla sicurezza 2014 ed i progetti per l’anno in  corso. Praticamente si è trattato di un copia ed incolla di quanto fatto dalla scorsa amministrazione di centrodestra in tema di sicurezza e tutela dei cittadini parmigiani. Emblematico, ad esempio, il caso delle garitte volute dalla precedente amministrazione nei punti nevralgici della città. A partire da piazzale della Pace. Appena eletto, nel 2012, Pizzarotti si affrettò a chiuderle ritenendo fossero inutili. Anzi, disse, erano solo uno spreco di denaro pubblico! A distanza di tre anni, evidentemente, deve averci ripensato. Tant’è che il suo assessore ha pure convocato una conferenza stampa per annunciare la loro riapertura dopo anni di abbandono. Lo stesso dicasi per i servizi in periferia a bordo dei furgoni attrezzati (anche questi acquistati dalla precedente amministrazione). I cosiddetti presidi mobili. Attività già svolta a partire dal 2009. Per non parlare, infine, del turno notturno. Anche questo messo in campo della precedente amministrazione e poi accantonato dalla impreparata e presuntuosa giunta grillina. Non c’è nulla di male nel copiare quanto di buono fatto da chi ti ha preceduto. Basta solo dirlo.
Francesca Gambarini
Forza Italia

 

Per la sicurezza di Fidenza servono fatti, non spot

A pochi giorni dal nebuloso accordo con l’Ivri, vediamo un nuovo spot pubblicitario sulla sicurezza. Oltre all’assessore alla Sicurezza, stavolta il cast annovera anche la parlamentare Patrizia Maestri. Naturalmente sono d’accordo con i contenuti dell’interrogazione presentata dalla Maestri, ma deve essere chiaro che si tratta di un’interrogazione, ossia una richiesta al ministro dell’Interno. Un po’ come le interrogazioni che io e gli altri consiglieri di opposizione sottoponiamo al sindaco Massari, senza avere quasi mai una risposta. Ancora una volta l’amministrazione comunale butta fumo negli occhi ai cittadini, facendo credere che si sia risolto un problema, mentre, invece, è l’inizio di un percorso. In ogni modo, spero che la risposta del ministro Alfano sia positiva e che alla polizia municipale sia davvero consentito l’accesso alle banche date delle forze dell’ordine. Dato che il governo (e l’amministrazione comunale) ci hanno abituato ad annunci non seguiti da fatti, meglio andarci piano. Vorrei anche sottolineare che la parlamentare del Pd Patrizia Maestri chiede l’applicazione di una norma contenuta in una legge del 2008, approvata dal tanto disprezzato governo Berlusconi. Ma allora qualcosa di buono è stato fatto anche dai governi di centrodestra? Concludo, invitando l’assessore alla Sicurezza a fare meno conferenze stampa e più fatti. Ogni giorno leggiamo notizie di furti o atti vandalici: di lavoro da fare ce n’è. Il problema sicurezza non risolve annunciando un’interrogazione al ministro dell’Interno.

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia Fidenza

Il governo non tagli ancora sulla sicurezza

Leggo oggi su alcuni giornali online il comunicato stampa del sindacato autonomo di polizia di Parma che protesta contro i previsti nuovi tagli alla sicurezza del governo di Renzi e Alfano. Già un mese fa (https://www.francescagambarini.it/2014/11/basta-tagliare-sulla-sicurezza/) avevo denunciato questi tagli e mi fa molto piacere che anche qualcun’altro protesti contro questa assurda decisione del governo di Pd e Ncd. Spero che si alzino anche altre voci e che il governo faccia un passo indietro. La spending review del ministro Alfano prevede, infatti, il taglio di 253 presidi di polizia in tutta Italia. Parma perderà la sezione di Polizia postale (che indaga anche sui reati pedopornografici), la Polizia di frontiera e il posto di Polizia ferroviaria di Fornovo. Rinnovo, quindi, il mio invito al governo a rivedere i tagli alla sicurezza, che, anzi, avrebbe bisogno di nuovi investimenti. I parlamentari parmensi del Pd e i neoeletti consiglieri regionali si facciano sentire: Parma e la sua provincia non possono continuare ad essere penalizzate.

Francesca Gambarini

Forza Italia

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