Massari, Renzi e le scelte del Pd avverse alla scuola fidentina

Siamo certi che il Primo ministro Matteo Renzi abbia concluso anticipatamente i propri incontri europei in preparazione del semestre italiano per poter dedicare un pomeriggio di lavoro al candidato Andrea Massari.
Siamo certi che l’impegno assunto è anche quello di invitare a Fidenza i 24 capi di stato europei per la chiusura del semestre: i distratti avevano immaginato Firenze.
Nei prossimi mesi, se Massari diventerà sindaco, vigileremo affinché i tanti impegni assunti vengano rispettati e non si trasformino nella presa in giro che invece temiamo!
Mentre era a Roma, l’aspirante sindaco Massari poteva chiedere cosa intende fare il Pd per difendere la scuola fidentina. Ricordo, infatti, che, nel disinteresse assoluto, Fidenza sta perdendo l’autonomia della propria scuola media.
La sinistra parmense non è nuova a questo disinteresse se è vero – come è vero – che la sezione di liceo classico del D’Annunzio venne salvata grazie all’impegno dell’ex assessore Callegari con la sostanziale indifferenza degli altri
organismi politici preposti governati dalla sinistra. Che dire poi delle sezioni di scuola materna ottenute in spregio alla programmazione del Pd provinciale che preferiva una spartizione politica ad una tecnica?
Una scelta che avrebbe penalizzato Fidenza.
Per me la scuola paritaria è una risorsa per tutta la comunità e va sostenuta. Massari, invece, cosa ne pensa? Noi ci impegneremo con agevolazioni economiche per dare maggior libertà di scelta alle famiglie. Ma, in particolare, come si comporterà Massari, se dovesse essere eletto, quando gli interessi del partito saranno in contrapposizione a quelli della città? A governare Fidenza dovrà essere il sindaco e non il partito o il suo segretario.
Ciò che ci rassicura è che in ogni momento Massari potrà alzare la cornetta del telefono e chiamare il premier Renzi, che lo guiderà nelle scelte per la nostra ridente città, anche interrompendo un colloquio riservato con Barak Obama!

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