Gambarini contro Massari: “Ritorna la cementificazione”

Ci risiamo. La sinistra è tornata al governo di Fidenza e si ricomincia con il cemento e i centri commerciali. Siamo venuti a sapere – a dire il vero in maniera un po’ vaga, dato che il sindaco è stato insolitamente avaro di particolari – che la Coop si trasferirà al quartiere Gigliati insieme ad alcuni altri negozi. In parole povere: sarà costruito un altro centro commerciale. Nulla è dato a sapere sulle tempistiche. Sia chiaro: noi vogliamo che il quartiere Gigliati (che dopo tanti anni ancora attende di essere completato) sia un quartiere vivo, ma non pensiamo che la soluzione giusta sia riempirlo di cemento, portandoci un grosso supermercato. Ritengo sia meglio pensare ad attività che possano diventare punti di aggregazione a servizio del quartiere, come un bar, un’edicola o una tabacchiera, senza riempirlo di cemento e di traffico, snaturando la sua vocazione di zona residenziale di qualità. Non dimentichiamo neppure che con questa scelta si porta il commercio sempre più lontano dal centro storico, che sta vivendo un periodo di difficoltà. Niente, poi, sappiamo sulla fine che farà la struttura che ora ospita la Coop. Verrà riutilizzata? Come? Verrà demolita? Diverrà un’altra cattedrale nel deserto? Anche questo è un aspetto importante, su cui vorremmo spiegazioni dal sindaco, sperando che abbia quanto meno un’idea sul futuro che aspetta questo grande spazio in via Giavazzoli, a due passi dalla via Emilia. Infine, chiediamo al sindaco di fare una riflessione. La chiusura dello Sma significa anche che l’offerta di supermercati a Fidenza è più della domanda. Ha senso che la Coop si trasferisca e si ingrandisca?

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia

Una proposta per le coop

Più trasparenza, miglioramento del sistema di vigilanza, garanzie sul prestito sociale e costituzione di un fondo per le vittime delle cooperative in crisi che si vedono impossibilitate a restituire il prestito sociale. Sono alcune delle proposte elaborate da Federconsumatori e dal Coordinamento nazionale soci cooperative per tutelare il prestito sociale. E’ una bozza che mi trova totalmente d’accordo. E aggiungo un punto: evitiamo che le cooperative siano legate in maniera troppo stretta alla politica. Evitiamo, per esempio, che nei cda delle coop siedano esponenti di partiti politici o amministratori e funzionari comunali. Peccato soltanto che si corra ai ripari dopo che il danno è stato fatto. Qui a Fidenza lo sappiamo bene quali conseguenze può avere la mala gestio di una coop, dato che tanti fidentini lo hanno vissuto sulla propria pelle con il fallimento della coop Di Vittorio – legata a doppio filo alla sinistra fidentina, come si capisce dai nominativi dei suoi ex amministratori – che ha lasciato sul lastrico tante famiglie che si erano fidate e avevano affidato i propri risparmi alla coop attraverso il prestito sociale. Purtroppo il fine mutualistico con il quale era nata la Di Vittorio è stato tradito e il prestito sociale è stato usato per fare altro con le devastanti conseguenze che conosciamo bene. La proposta fatta da Federconsumatori e Coordinamento soci cooperative va nella direzione di evitare fatti del genere. Ma, come dicevo, il danno ormai è fatto e sarà la magistratura a fare chiarezza e ad individuare i responsabili del dissesto della Di Vittorio. Infine, suggerisco ai soci prestatori della Di Vittorio di provare a percorrere la strada seguita dai comitati soci prestatori nati in Friuli in occasione di due fallimenti drammaticamente analoghi a quello della Di Vittorio. Hanno coinvolto la presidente della Regione (e vicepresidente nazionale del Pd) tentando una causa civile risarcitoria in quanto è potestà delle Regioni la vigilanza sulla trasparenza e sul buon funzionamento delle coop.

Forza Italia denuncia: “Ufficio cimiteri chiuso: perchè?”

«L’ufficio Cimiteri all’interno del camposanto cittadino risulta chiuso. Perché?». Lo segnalano i consiglieri comunali di Forza Italia Francesca Gambarini e Giuseppe Comerci, che, nel corso di una conferenza stampa al cimitero, hanno chiesto chiarimenti a riguardo. «L’ufficio Cimiteri all’interno del camposanto comunale risulta chiuso. Abbiamo voluto verificare di persona la situazione e così stamattina (mercoledì 29 giugno, ndr) siamo venuti a controllare. E, sì, l’ufficio era chiuso. Non si sa né perché e nessuna indicazione è stata ai cittadini – ha dichiarato la Gambarini – . Anzi, addirittura all’ingresso del cimitero un primo cartello indica gli orari di apertura e poi si trova un altro cartello in cui gli orari sono cancellati». La capogruppo di Forza Italia è molto critica: «Ci sembra questa un’ulteriore presa in giro ai cittadini da parte di questa amministrazione, che, inspiegabilmente, ha tolto un servizio che funzionava e molto utile, dato che la presenza di questo ufficio all’interno del camposanto fa risparmiare molto tempo ai cittadini che possono sbrigare tutte le pratiche necessarie direttamente al cimitero». L’ufficio Cimiteri all’interno del camposanto era stato aperto nel 2009, quando il consigliere Comerci era assessore ai Servizi cimiteriali. «Spiace davvero molto perché era un servizio in cui noi avevamo creduto molto – ha aggiunto Comerci – . Nel 2009, in qualità di assessore ai Servizi cimiteriali, avevo fortemente voluto la creazione di questo ufficio all’interno del cimitero. Era stato il primo passo di un importante lavoro di riqualificazione dei servizi cimiteriali, che aveva ottenuto il gradimento dei cittadini. Spero che l’amministrazione comunale chiarisca la situazione e che l’ufficio Cimiteri all’interno del camposanto torni presto ad aprire regolarmente. Presenteremo un’interrogazione urgente per avere chiarimenti su questa incresciosa situazione». (dalla Gazzetta di Parma del 1° luglio 2016)

Trasporto scolastico, Forza Italia all’attacco

Il sindaco Massari aveva liquidato gli aumenti alle tariffe del trasporto scolastico paragonandole al costo di “una manciata di caffè”. Così facendo, aveva dimostrato ancora una volta di non avere nessun rispetto per cittadini (nemmeno per quelli che l’hanno votato). Il sindaco, prendendo così sottogamba il far pagare di più alle famiglie, dimostra di essere quanto mai staccato dalla realtà cittadina. In questi giorni, infatti, abbiamo ricevuto tantissime lamentele da parte delle famiglie venute a conoscenza delle nuove tariffe. La terza fascia Isee arriva a 12 mila euro l’anno, quindi tantissime sono le famiglie che superano il limite. Facendo qualche conto, le tariffe sono aumentate da 84 euro a trimestre a 99 euro a trimestre (una follia) e, per il secondo figlio, se prima lo sconto era del 50% ora, la riduzione è del 40%. Una famiglia con due figli che usano il pulmini va a pagare 99 euro in più rispetto all’anno precedente. Ecco, quindi, come userà gli 80 euro di Renzi, chi non dovrà restituirli. Chiediamo al nuovo assessore all’Istruzione se sia d’accordo con gli aumenti approvati prima del suo ingresso in giunta (e non votati dal precedente assessore) e di adoperarsi per fare in modo che l’amministrazione ritorni sui suoi passi, evitando alle famiglie questo ulteriore salasso.

 
Gruppo consiliare Forza Italia

Terre Verdiane, Gambarini (FI): “Si doveva trovare una soluzione per tempo”

Un nuovo capitolo si è aggiunto alla tragicomica saga dell’Unione Terre Verdiane. Giusto un anno dopo aver fatto votare dai Consigli comunali degli 8 Comuni membri il recesso da Utv, ora ci dicono che  “no, non si può fare: il recesso non è una via percorribile perché i debiti porterebbero i Comuni sull’orlo del default”. Quindi che si fa? La nuova geniale trovata è quella di far rimanere i Comuni di Fidenza e Salso all’interno dell’Unione con gli altri comuni che uscirebbero, collaborando però al pagamento del disavanzo e mantenendo in convenzione alcuni servizi. A me sembra una proposta raffazzonata e campata per aria. Se davvero si farà così quale futuro aspetta i fidentini e i salsesi? La mia preoccupazione è che tutti i debiti dell’Unione rimangano sul groppone di questi due Comuni, che non hanno certo bisogno di aggiungere altro debito a quello che già hanno. Attendiamo il prima possibile chiarimenti e spiegazioni su quello che ci attenderà. Con questa ennesima giravolta abbiamo una nuova dimostrazione dell’incapacità gestionale di chi ha voluto questo ente e, poi, non sapendolo gestire ha deciso di chiuderlo, non riuscendo però a fare nemmeno quello. E, così, ora si trova la peggior soluzione possibile, che spero sia stata almeno approfondita e studiata. Chiudere l’Unione Terre Verdiane era un’ottima idea ma si sarebbe dovuto studiare come fare un anno fa, non arrivare alle ultime settimane senza sapere che pesci pigliare. Infine una domanda al sindaco Massari: è sicuro che i fidentini siano contenti di tenere in piedi questo carrozzone?

Francesca Gambarini, consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane

Fidenza, Gambarini (FI): “Aperti troppi supermercati”

Alla luce di quanto emerso dal tavolo istituzionale in ‪Provincia‬, spero si riesca a trovare un punto di incontro fra le esigenze dell’azienda e dei lavoratori dello ‪Sma‬: mi auguro che nessuno di loro perda il proprio posto di lavoro. Detto questo, dobbiamo fare una riflessione. Sma ha motivato la decisione di chiudere i due punti vendita di ‪Fidenza‬ e ‪Salso‬ con le perdite fatte registrare dai due esercizi commerciali. Questo vuol dire che non c’è più spazio sul mercato per nuovi centri commerciali. Negli ultimi anni a Fidenza e Salso sono stati aperti numerosi supermercati nuovi e questo è il risultato. Bisogna dire basta alle nuove aperture di centri commerciali per evitare nuovi casi Sma. Invito, infine, l’amministrazione comunale a ricordarsi anche di tutte le persone che ogni giorno, in silenzio, perdono il lavoro e a lavorare per la salvaguardia del centro storico e delle sue attività commerciali. Dobbiamo essere al fianco di tutti.

Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

 

Terre Verdiane, Gambarini (FI): “Il presidente ci dica cosa vuole fare di questo ente”

Centinaia di migliaia di euro dei fidentini stanziati dal Comune all’Unione Terre Verdiane. Nonostante questo ente sia destinato a chiudere fra pochi mesi, il Comune con la determina 430 del 1 giugno 2016 ha impegnato 686 mila euro a favore dell’Unione Terre Verdiane. Perché? Per pagare le funzioni, le attività e i servizi gestiti dall’Unione Terre Verdiane per i primi sei mesi del 2016. Questo mentre il sindaco di Fidenza e presidente di Unione Terre Verdiane ancora non ha detto come verrà gestito il recesso da Unione Terre Verdiane. Siamo a giugno, fra 6 mesi l’Unione Terre Verdiane chiuderà fra sei mesi. Ad oggi non sono stati approvati né il bilancio 2016, né il rendiconto del bilancio 2015 e non si sa che fine farà questo ente, voluto, creato e gestito male dal Pd. Il fatto che dal sindaco Massari e dal Pd non si senta una parola su Unione Terre Verdiane fa pensare che non abbiano la minima idea di come fare per uscire dal disastro che loro stessi hanno creato. Non vorrei che, sciaguratamente, cambiassero idea e decidessero di mantenere in vita l’Unione, non sapendo come fare a chiuderla. Chiediamo risposte chiare per i dipendenti dell’ente e per i cittadini che da anni mantengono in vita con i loro soldi l’Unione Terre Verdiane. Vedendo determine come la 430/2016, ci si può fare un’idea di quanto l’Unione Terre Verdiane sia costata ai contribuenti, offrendo servizi spesso e volentieri non rispondenti alle esigenze dei cittadini. Forza Italia – da sola e inascoltata – ha sempre denunciato le criticità di questo ente. Se, per una volta, ci avessero ascoltato avremmo risparmiato tanti soldi dei cittadini.

Caso Sma, Gambarini (FI): “Esiste un problema lavoro a Fidenza?”

Sono vicina alle lavoratrici e ai lavoratori dello Sma‬ che vedono il loro posto di lavoro messo a serio rischio. Bene hanno fatto a far sentire la loro voce per cercare di far cambiare idea alla proprietà di Sma, arrivando ad una soluzione che possa salvaguardare sia i dipendenti, sia l’azienda.
Quanto successo, però, deve farci riflettere: esiste un “problema lavoro” a Fidenza‬? Oggi ad essere in difficoltà sono i lavoratori della Sma, domani potrebbero essere altri. E non dimentichiamoci dei tanti piccoli imprenditori che ogni giorno hanno a che fare con crisi, tasse e burocrazia. Invito, perciò, l’amministrazione a non ragionare a spot ma ad elaborare una strategia per sostenere tutti i lavoratori in difficoltà e a bloccare le aperture di nuovi supermercati o centri commerciali in modo che non si ripetano più altri “casi Sma”.

Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza

Forza Italia e Rete civica: “Il sindaco parla della Di Vittorio per giustificare Of4, scandaloso!”

Paragonare il concerto dei Subsonica allo Street Food ci sembra decisamente fuori luogo: trattasi di due eventi totalmente diversi. Ridicolo anche il calcolo delle presenze: se si fossero usati i dati di flusso ai varchi di Fidenza registrati dalle “telecamere istituzionali” e non delle effettive presenze in piazza, forse avremmo parlato di migliaia di persone in più anche per i Subsonica! Ma non tocca a noi difendere una situazione piuttosto che un’altra:  l’unico dato è che per Of4 sono stati usati 57 mila euro dei cittadini mentre per il concerto la cifra è stata sponsorizzata da privati. Ma se possiamo comprendere che il sindaco cerchi di giustificare una spesa spropositata e da far raddrizzare i capelli attaccandosi a cose che nulla c’entrano, scandaloso è che lo faccia anche tirando fuori la Di Vittorio. Il sindaco in questo modo si fa beffa di tutte le persone che hanno perso i loro soldi nel fallimento della coop Di Vittorio e anche di tutti i fidentini che rischiano di doversi accollare il pagamento dei mutui della coop. Il suo atteggiamento è scandaloso! Singolare è che il sindaco parli della Di Vittorio ora (e soprattutto che lo faccia in questo modo, senza rispetto per chi ha perso i risparmi di una vita) mentre non ha detto una parola dopo l’intervista rilasciata dai curatori della coop che hanno ben raccontato i termini del disastro. Non una parola sui 70 milioni di passivo o sui 19 milioni di mutui contratti in spregio alla legge. Questo nonostante fino al 2006 il sindaco fosse nel cda della Di Vittorio e contemporaneamente assessore del Comune di Fidenza. Immaginiamo quindi che sappia molto più di noi delle scelte che hanno portato i curatori ad affermare che nel 2008 i segni del dissesto erano già evidenti. E’ inutile che continui a far finta di niente e a parlare d’altro… Proprio lui!!!! Nei cda di Di Vittorio e Polis si sono alternati, insieme al sindaco Massari, importanti esponenti del centrosinistra locale e spiace molto vedere l’indifferenza e il menefreghismo di chi governa Fidenza verso un fallimento di queste dimensioni.

Forza Italia – Rete Civica

Fidenza, Forza Italia: “Ripristinare l’agibilità del guado della Granella”

Al Sindaco
All’Assessore competente

Interrogazione a risposta scritta

Oggetto: guado della Granella

PREMESSO CHE
– Dopo un lungo periodo di inagibilità, alcuni mesi fa è stato ripristinato e riaperto al traffico il guado della Granella sul torrente Stirone.

CONSTATATO CHE
– I residenti della zona segnalano che, dopo la piena del torrente Stirone dei mesi scorsi, il guado è inutilizzabile a causa dei detriti e dei rami portati dall’acqua che rendono pericolosa e non transitabile la ponzella.

RITENUTO CHE
– L’inagibilità del guado crea grossi disagi agli abitanti della zona.

SI INTERROGANO IL SINDACO E LA GIUNTA PER SAPERE
– A chi spetta occuparsi della manutenzione e della pulizia del guado della Granella;
– Perchè, a distanza di diverse settimane dalla piena del torrente Stirone, il guado della Granella non è ancora stato ripulito;
– Quando verranno effettuate le necessarie operazioni di manutenzione e pulizia in modo da poter riaprire al transito il guado della Granella.

Fidenza, 9 maggio 2016

Gruppo consiliare Forza Italia

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi