Sparatoria Milano, Gambarini (FI): “Come ha potuto un uomo armato entrare in Tribunale?”

MILANO, 9 aprile – “Tre morti e alcuni feriti. E’ il triste bilancio di una sparatoria all’interno del Tribunale di Milano, dove un uomo ha sparato 5 colpi di pistola. Il mio pensiero va alle vittime e alle loro famiglie, a cui va tutta la mia vicinanza e solidarietà. Quello che mi chiedo, però, è come abbia fatto un uomo armato ad entrare in un tribunale. Quanto successo è gravissimo e ha messo in luce una gravissima falla del nostro sistema di sicurezza, oltretutto in un luogo pubblico, frequentato da tantissime persone e dove si celebrano processi importanti. Il ministro dell’Interno Alfano, quindi, spieghi perché un uomo armato è potuto tranquillamente entrare nel Tribunale di Milano, uccidere tre persone, ferirne altre e poi scappare. Spero che il Governo, invece di continuare a dire che va tutto bene, si convinca finalmente ad investire sulla sicurezza, anche in vista di Expo. Matteo e Angelino, noi non stiamo sereni!”. Così Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Fidenza (Pr), commenta la sparatoria avvenuta all’interno del tribunale di Milano.

Rapporto Gdf, Gambarini (FI): “Situazione allarmante, il Governo non sta affrontando il problema”

ROMA, 8 aprile – “I dati diffusi dalla Guardia di Finanza su corruzione ed evasione fiscale dipingono una situazione allarmante. Se parliamo di evasione fiscale, non dobbiamo però dimenticare che le pressione fiscale in Italia è elevatissima e ci sono artigiani e piccoli imprenditori che non pagano perché non riescono. Quindi ritengo che per combattere l’evasione fiscale si debba affiancare ai giusti controlli anche una di munizione del livello di tassazione in modo che tutti possano pagare. Riguardo, invece, alla corruzione, vorrei evidenziare che il Governo, come al solito, non sta entrando nel merito del problema ma ci sta girando intorno buttando fumo negli occhi ai cittadini. La corruzione non diminuisce aumentando le pene o allungando i tempi della prescrizione. Anzi, in questo modo si vanno ad intasare ancora di più le carceri e i tribunali. Inoltre, la legge dovrebbe anche stabilire maggiori controlli per tutto il sistema delle cooperative che ultimamente sta mostrando tutti i propri limiti”. Così Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Fidenza, commenta il rapporto 2014 della Guardia di Finanza.

Def, Gambarini (FI): “Dal premier solo annunci e nessuna proposta”

ROMA, 7 aprile –  “Il premier Renzi e il suo ministro dell’Economia Padoan hanno presentato il documento economico finanziario. Renzi, come al solito, nasconde i disastri del suo Governo dietro ad annunci che oramai non ingannano più nemmeno la minoranza Pd. Padoan snocciola una serie di numeri incomprensibili ai non addetti ai lavori. Fumo negli occhi ai cittadini. Renzi dice che nel 2015 non aumenteranno le tasse. Tralasciando il fatto che non gli crediamo, questo vuol dire che non caleranno. E quindi come pensa di far ripartire l’economia? Medie e piccole imprese, liberi professionisti, partite iva non aspettavano altro che una diminuzione delle tasse. Invece no. Se Renzi non ha nessuna proposta per l’Italia si faccia da parte. Da parte mia, penso che la flat tax proposta da Forza Italia sia una buona soluzione”. Così Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Fidenza, ha commentato il Def, presentato oggi dal premier Matteo Renzi.

Attentato Tunisi, Gambarini (FI): l’UE elabori una strategia per fermare il califfato islamico

“Duecento turisti presi in ostaggio e un bilancio di 17 persone e 2 terroristi morti che, pare, purtroppo essere destinato a salire. Sembra, inoltre, che almeno due morti e numerosi ostaggi siano italiani. Sono le tristi cifre dell’attentato terroristico a Tunisi. Una strage di matrice islamica, già rivendica dai criminali terroristi dell’Is, che stavolta tocca anche nostri concittadini e che avviene a poca distanza dalle nostre coste. Alla luce di questo ennesimo bagno di sangue, diventa sempre più urgente che l’Unione Europea elabori una strategia per fermare l’avanzata del califfato islamico. Il governo italiano, dato che il nostro Paese è il più vicino alle coste del Nordafrica, deve farsi capofila di qualsiasi iniziativa verrà presa. L’Europa non può dividersi su questo tema o disinteressarsi come ha fatto per l’immigrazione clandestina. Spero che Renzi e i suoi ministri si impegnino seriamente sulla questione, senza perdere altro tempo”. Così Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Fidenza (Pr), commenta l’attentato terroristico a Tunisi.

Gambarini (FI): si schedino i delinquenti, non i poliziotti e i carabinieri

“Il Parlamento inizia a discutere il disegno di legge per l’identificazione degli agenti di polizia e carabinieri durante le manifestazioni pubbliche. In poche parole, un numero sul casco che dà tanto l’idea di una schedatura dei poliziotti e dei carabinieri. Trovo la proposta in discussione errata per diversi motivi. Innanzitutto perché si esporrebbero gli agenti, che comunque eseguono le direttive impartite dai loro superiori, a ritorsioni visto che sarebbero facilmente identificabili da tutti, delinquenti compresi. I poliziotti che vigilano sulla nostra sicurezza andrebbero premiati per la loro attività: l’Italia sta diventando sempre più insicura e loro fanno un lavoro prezioso. Invece, come se non bastassero i continui tagli alle forza dell’ordine, ora si cerca di schedarli. Come fossero loro i delinquenti. Sono i criminali che vanno tenuti sotto controllo! I partiti di sinistra che hanno proposto questo disegno di legge dovrebbero forse dedicarsi ad altro. Ad esempio a fare proposte su come aiutare gli italiani ad arrivare a fine mese o a controllare cosa succede all’interno di quei centri sociali da loro tanto amati”. Così Francesca Gambarini (Forza Italia) commenta il disegno di legge sull’identificazione degli agenti di polizia e carabinieri in discussione al Senato.

Modena, Gambarini (FI): Broglia è stato sorteggiato revisore dei conti, significa che può farlo

MODENA, 10 marzo. “Il sindaco Muzzarelli si cala, come i suoi compagni di partito, nel ruolo pure del prefetto! Se Gian Luca Broglia è stato sorteggiato a ricoprire il ruolo di revisore dei conti del comune di Modena, significa che può farlo. Con la nuova legge il Sindaco non può inserire nel collegio professionisti a lui vicini e, nonostante io capisca che sia preoccupato per ciò che un revisore può certificare, si metta l’anima in pace. È ora di finirla con queste strumentalizzazioni. Ed è bene che Muzzarelli sappia che sull’operato del commissario Ciclosi prima o poi qualcuno farà chiarezza. Cosa peraltro che già sta accadendo sul tanto discusso debito del comune di Parma. Se i conti sono a posto, Muzzarelli non ha alcun motivo per non ratificare la nomina di Broglia a revisore dei conti del suo Comune. E si ricordi di aver fatto parte della giunta Errani, l’ex presidente delle Regione condannato per aver dato un milione di euro alla coop del fratello”. Così Francesca Gambarini, esponente parmense di Forza Italia, commenta la decisione del sindaco di Modena Muzzarelli di non ratificare la nomina di Gian Luca Broglia a revisore dei conti.

Coldiretti, Gambarini (FI): “Si intensifichi la lotta alla contraffazione alimentare”

“Condivido totalmente le preoccupazioni della Coldiretti che stamattina è scesa in piazza a Bologna per difendere le nostre produzioni di eccellenza. I dati diffusi sono molto preoccupanti: si registra una diminuzione del 20% del prezzo pagato ai produttori di Parmigiano Reggiano e una diffusione sempre maggiore di formaggi “similgrana”, che ingannano il consumatore. L’agroalimentare è la principale risorsa della nostra Regione ed è fondamentale tutelare le nostre produzioni, a partire dal Parmigiano. La lotta alla contraffazione, aumentando i controlli, e la tutela del Made in Italy devono essere delle priorità per tutti, senza distinzioni di colore politico. Inoltre, diminuire la tassazione sarebbe un altro grosso aiuto ai nostri agricoltori”. Così Francesca Gambarini, esponente parmense di Forza Italia ha commentato la manifestazione promossa dalla Coldiretti a tutela dei produttori di Parmigiano Reggiano.

Sull’immigrazione il Governo ha fallito

L’ennesima tragedia nel Canale di Sicilia, con oltre 300 migranti morti, ci mette davanti al fallimento delle politiche del Governo in materia di immigrazione. Mesi fa, dopo un altro naufragio con centinaia di morti, sull’onda dell’emozione, il ministro dell’Interno Alfano ha varato l’operazione Mare nostrum. A carico dello Stato italiano – ossia di tutti noi – , la nostra Marina militare ha fatto da taxi, andando a prendere i migranti in mezzo al mare e portandoli sulle nostre coste. Senza alcun sostegno da parte dell’Unione Europea, abbiamo speso una cifra esorbitante, senza che però diminuisse sensibilmente il numero dei migranti morti in mezzo al mare. Poi è arrivata Triton: è cambiato il nome ma non il risultato, come purtroppo dimostra quanto successo ieri. Ritengo che un’operazione come Mare nostrum abbia avuto il suo più grande difetto nel contribuire a far credere che in Italia ci siano lavoro e ricchezza per tutti, quando in realtà tantissimi italiani sono senza lavoro e non riescono ad arrivare a fine mese. Forse, a qualcuno fa comodo far credere che l’Italia sia il paese di Bengodi, date le speculazioni fatte su immigrati e centri di accoglienza di cui abbiamo avuto recentemente notizia. Si specula su persone che, disperate, investono tutto il poco che hanno e rischiano la vita, pensando di trovare il benessere in Italia. Penso sia arrivato il momento di dire basta a operazione come Mare nostrum o Triton e elaborare progetti per aiutare queste persone nei loro Paesi di origine. Il ministro Alfano e il premier Renzi, se contano qualcosa in Europa, devono pretendere che l’UE, oltre a imporci l’austerità, ci sostenga nel cercare di prevenire le partenze. Il problema va affrontato alla radice per prevenire nuove tragedie. Si lavori, però, in maniera seria, non agendo sull’onda dell’emozione.

Francesca Gambarini

Forza Italia

Nevica e l’Emilia rossa va in tilt

Nevica. E l’Emilia rossa va in tilt. Come se non avesse mai nevicato prima d’ora. Era una nevicata ampiamente prevista da giorni ma ha, comunque, bloccato tutta la Regione. Migliaia di famiglie sono rimaste senza elettricità per giorni con tutte le conseguenze del caso. Bambini, anziani e disabili sono stati lasciati al freddo e al buio. Interi paesi sono rimasti isolati senza che nessuno si interessasse dei residenti. Qualcuno li risarcirà dei danni subiti? Siamo nel 2015 ed Enel non riesce a garantire il servizio. Perché? E che dire dell’autostrada? Bloccata! Possibile che nessuno abbia ascoltato le previsioni del tempo? Nessuno ha pensato che, magari, se da giorni si parlava di questa nevicata ci si sarebbe dovuti attrezzare per tenere l’autostrada pulita? Invece no, si è preferito far bloccare tutto, impedendo alle persone di andare a lavorare e costringendo i camionisti a tornare indietro o a percorrere la via Emilia. Via Emilia che, tra l’altro, era in condizione pietose. Tutto questo in Emilia Romagna, governata da sempre dalla sinistra. Dov’erano le province e i comuni? Gli amministratori erano impegnati a scrivere su Facebook per far la gara a chi fosse più bravo? Ora ci vengono a dire che è stato un evento imprevedibile e di dimensioni straordinarie. Insomma, la colpa dei disagi non è di nessuno. In effetti, tutta l’Emilia, salvo poche eccezioni, è governata dal Partito democratico e sappiamo bene che la sinistra non ha mai colpa. Fatto sta che, ancora una volta, ci troviamo a contare i danni del maltempo. La nevicata di alcuni anni fa non ha insegnato niente alla Regione? Non è possibile arrivare sempre dopo, è ora di pensare al nostro territorio, sempre più fragile.

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia Fidenza

Lavoro, tasse e sicurezza: Forza Italia riparta da qui

I risultati delle elezioni regionali di novembre prima e quanto successo in occasione dell’elezione del Presidente della Repubblica poi hanno fatto capire che Forza Italia così com’è non può andare avanti. Forza Italia era quel partito che è stato capace di raccogliere il consenso di 15 milioni di italiani. Lo ho fatto parlando al cuore della gente, parlando dei loro problemi quotidiani e dando loro soluzioni. Tasse, lavoro e sicurezza erano i nostri cavalli di battaglia e devono tornare ad esserlo. Non dobbiamo lasciare che Salvini e la Lega facciano loro quelli che sono stati i nostri argomenti. Purtroppo è innegabile che Forza Italia è ora lontanissima dai numeri di qualche anno fa. Perché? A mio avviso perché non si parla più di tasse, sicurezza e lavoro ma di Patto del Nazareno, di riforma del Senato e di legge elettorale. Per quanto le riforme siano utili e necessarie all’Italia, gli italiani non mangiano con la riforma del Senato o con la legge elettorale. Gli italiani hanno bisogno di pagare meno tasse e di avere un lavoro sicuro. Per recuperare consenso dobbiamo, quindi, riappropriarci dei temi che ci sono cari. Ma questo non può farlo chi ha perso il contatto col territorio, chi ha tutelato solo la propria posizione, chi non ha saputo dare risposte, chi si è accomodato sulla poltrona. Tutti questi dovrebbero prendere atto di aver sbagliato e fare un passo indietro. Ripartiamo dalle idee e dal territorio con persone nuove e credibili. Ci sono tanti giovani amministratori che godono della fiducia dei loro concittadini. Ricostruiamo partendo da loro e dalla loro voglia di fare. Non possiamo più perdere tempo in chiacchiere.

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia Fidenza

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