Elezioni, gli elettori di centrodestra ci sono. Forza Italia torni a pensare a loro

In Italia nessuno perde mai le elezioni. Ora stiamo tutti festeggiando la vittoria del centrodestra ai ballottaggi di città come Venezia e Arezzo. Bene. I risultati di queste ed altre città ci dicono che Renzi e il centrosinistra non sono imbattibili. Gli italiani, dopo l’infatuazione iniziale di solo un anno fa, si stanno rendendo conto che le promesse e gli annunci del premier sono puntualmente smentite dai fatti (basta guardare oggi il livello di tassazione e il debito pubblico). L’altro dato che emerge è che gli elettori di centrodestra ci sono e hanno voglia di tornare a crederci e di tornare a votare. Ma attenzione: nelle coalizioni risultate vincenti non è stata Forza Italia il partito “forte” del raggruppamento. Questo è un segnale chiarissimo che ci viene dato dagli elettori, che hanno preferito votare liste civiche di area centrodestra . Forza Italia deve ripartire proprio da questo dato: gli elettori ci sono e vogliono un progetto serio e credibile, portato avanti da persone capaci e competenti. Non perdiamo tempo e torniamo a confrontarci con i nostri elettori sui temi della vita quotidiana.

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia Fidenza

Immigrazione, Gambarini (FI): “Il piano dell’Unione Europea è un palliativo”

“Con l’agenda sull’immigrazione da poco approvata, l’Unione Europea finge di farsi carico dell’emergenza sbarchi ma in realtà si prende altri 2 anni di tempo. Per quanto riguarda l’Italia, è stata decisa le redistribuzione di 24 mila profughi nei prossimi due anni. Peccato che si preveda che entro fine anno sbarchino in Italia 200 mila persone. Altre ne arriveranno i prossimi anni, senza contare tutte quelle che sono già sbarcate. Quello approvato dall’UE è un palliativo che non risolve in alcun modo l’emergenza, senza contare che alcuni Paesi membri – ad esempio l’Inghilterra – si sono già opposti alla quota di immigrati che dovrebbe toccare loro ospitare. Ancora una volta è la realtà a dire che Renzi ha fallito: l’Unione Europea non sostiene l’Italia nell’accoglienza degli stranieri e non fa niente per evitare che i barconi partano dalle coste africane”. Così Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia a Fidenza (Pr) commenta l’agenda UE sull’immigrazione.

Forza Italia deve cambiare. Non si perda altro tempo

Forza Italia sta attraversando un momento di grossa difficoltà a tutti i livelli. Bisogna parlare di temi che interessano alla gente – dalla tasse, al lavoro, alla sicurezza – e smettere di litigare per difendere ormai il nulla. Prendiamoci le nostre responsabilità e cerchiamo di capire che non possiamo sempre stare ad aspettare i voti di Berlusconi. Lo dovrebbero capire soprattutto i dirigenti del partito, gli stessi da 20 anni, che, stando comodamente seduti in Parlamento, hanno perso qualsiasi contatto con il territorio e pensano solo a coltivare il proprio orticello. L’Emilia Romagna è l’esempio perfetto di tutto questo. Per le regionali dello scorso novembre Forza Italia è stata svenduta alla Lega. Il coordinatore regionale non si è mai fatto vedere per tutta la campagna elettorale, abbandonando i candidati consiglieri che hanno dovuto fare tutto da soli. Si è lasciato fosse la Lega a parlare alla gente e il risultato è quello che sappiamo. Lo stesso errore, almeno in provincia di Parma, si sta facendo anche per le elezioni amministrative dove Forza Italia è praticamente inesistente. Anzi, il coordinatore regionale è così staccato dalla realtà che ha nominato coordinatore provinciale un piacentino, che, guarda caso, è il suo vice. Continuando così, si andrà poco lontano. La politica, quella vera, si fa fra la gente, non chiusi nel palazzo, pensando solo alla propria poltrona. Poltrona destinata a sparire, se non si tornerà fra la gente, che ormai o non vota o si sceglie altri partiti. Chi ha portato Forza Italia a questo punto dovrebbe fare un passo indietro e lasciare che siano i militanti a scegliere i dirigenti del partito.

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia Fidenza

Stamattina ad Aria Pulita…

Stamattina sono stata ospite di “Aria pulita”, la trasmissione condotta da Simona Arrigoni su 7 Gold. Abbiamo parlato di scuola, pensioni, legge elettorale e sicurezza.

“La buona scuola” non è una riforma perché non valorizza il merito. I problemi di studenti e insegnanti però non vanno strumentalizzati, come hanno fatto ieri i sindacati.

L’Italicum è una legge che piace solo a Renzi. Forza Italia, però, ha sbagliato a non partecipato al voto. Doveva votare contro e dire cosa non va di questa legge.

Aver approvato a grandissima maggioranza la legge Fornero è una vergogna per tutti. Ora bisogna capire dove trovare i soldi da restituire agli italiani penalizzati da questa legge. Dovrebbero essere Monti e la Fornero stessa a pagare per i danni fatti. I pensionati non vanno trattati come cittadini di serie b, questo governo li sta penalizzando. Vanno sostenuti: perché si stanziano soldi per immigrati e non per pensionati al minimo? Sbagliato cercare di creare uno scontro generazionale.

Expo è una grande opportunità, peccato che Parma e Fidenza non la stiano cogliendo. Sul versante sicurezza, penso non ci sia da stare così tranquilli come dice Alfano: Expo dura 6 mesi e potrebbero esserci altre manifestazioni no expo. Le forze dell’ordine dovrebbero avere più autonomia per intervenire in caso di scontri.

Gambarini (FI): “No alle strumentalizzazioni ma quella di Renzi non è una buona scuola”

“Il mondo della scuola scende in piazza contro Renzi, il ministro Giannini e la loro “buona scuola”. Anche per me quella che vuole Renzi non è una “buona scuola”, ma, al contrario dei sindacati che non vogliono nessun cambiamento e strumentalizzano insegnanti e studenti, ritengo che la scuola debba cambiare. Innanzitutto, va premiata la meritocrazia. Una riforma della scuola dovrebbe avere come obiettivo il miglioramento del sistema formativo in modo da preparare ed educare i nostri giovani nel modo migliore possibile e metterli nella condizione di entrare il prima possibile nel mondo del lavoro. Investendo di più nell’alternanza scuola – lavoro. Invece Renzi tratta la scuola come serbatoio di voti, annunciando 100 mila assunzioni che non ci saranno mai. E poi crea anche nel mondo della scuola la figura a lui tanto cara dell’uomo solo al comando, dando ai dirigenti scolastici un potere enorme. Speriamo anche che Renzi si ricordi di investire nell’edilizia scolastica, facendo in modo che i lavori vengano fatti a regola d’arte per evitare altri crolli in scuole appena ristrutturate”. Così Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Fidenza (Pr), commenta le proteste contro riforma della scuola.

1° maggio, Gambarini (FI): “è la festa del lavoro, ma lavoro non ce n’è”

FIDENZA, 1 maggio – “Oggi è il 1° maggio, festa del lavoro. E proprio ieri i dati Istat ci hanno, ancora una volta, fatto sapere che lavoro non ce n’è. La disoccupazione continua a crescere. Il quadro è desolante:  disoccupazione al 13%, disoccupazione giovanile al 43,1%, il tasso di occupazione, invece, scende al 55,5%”. Lo afferma in una nota Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Fidenza (Pr). “Dove sono i posti di lavoro creati dal Jobs Act? Perché Renzi e Poletti continuano a raccontare frottole agli italiani – prosegue – ? Se provassero a uscire dal palazzo e facessero un giro per una qualsiasi delle nostre città a parlare con la gente si renderebbero conto che la ripresa di cui loro parlano non esiste. Come detto, il quadro è desolante, ma per il premier Matteo Renzi ora le priorità sono la legge elettorale e il controllo totale del suo partito, eliminando qualsiasi forma di dissenso interno. Caro Renzi, gli italiani non mangiano con la legge elettorale ma con il loro lavoro. Quindi, se tieni almeno un po’ all’Italia, cerca di dare risposte vere ai problemi degli italiani. Cala le tasse e riduci la burocrazia in modo che le aziende possano riprendere ad investire ed assumere. E ricordati anche di tutte quelle persone che lavorano a partita Iva, che il tuo Governo ha tartassato.

Ieri a Detto da Voi…

Ieri sono stata ospite di Caterina Collovati a Detto da voi, su Canale Italia. Oltre a me sono intervenuti anche il parlamentare del Pd Emanuele Fiano e il giornalista Stefano Zurlo del Giornale. Abbiamo parlato di divorzio breve, Italicum e della morte di Lo Porto.

Renzi non deve mettere il cappello alla legge sul divorzio breve. Si tratta di una legge di civiltà e Forza Italia si batte da 10 anni per farla approvare. Se il divorzio è consensuale è giusto velocizzare i tempi. I primi a risentire di procedimenti troppo lunghi sono i figli.

L’Italicum è una legge che serve a mantenere poltrone: Renzi vuole una legge su misura per lui e per questo non ha rispettato i patti con Forza Italia. Per quanto mi riguarda, sono sempre stata contro il Patto del Nazareno e contro i capilista bloccati previsti da questa legge. Gravissimo che le riforme costituzionali siano fatte solo dalla maggioranza del Pd. Chi osa dissentire viene sostituito, come è successo agli esponenti della minoranza Pd in commissione.

Renzi deve chiarire la vicenda della morte di Giovanni Lo Porto, prima di tutto per rispetto alla sua famiglia. Se non sapeva niente, vuol dire che è debole a livello internazionale; se sapeva perché non ha detto nulla? Brutto vedere il Parlamento vuoto mentre il ministro Gentiloni relazionava su questa vicenda. Brutto anche constatare che, mentre per Greta e Vanessa c’è una grande mobilitazione, per riportare a casa Giovanni Lo Porto si sia foto poco e niente.

Forza Italia deve cambiare. Non c’è più tempo da perdere e chi è in Parlamento da 20 anni deve rendersene conto e fare un passo indietro. Servono facce e idee nuove!

Lettera ad un partito mai (ri)nato

Il rinnovamento di Forza Italia e il futuro del centrodestra sono uno dei temi caldi del dibattito politico. Anche a Parma e provincia sono tanti – militanti ed eletti – a chiedere a gran voce un segnale dal partito. Alcuni di loro hanno voluto spiegare cosa non funziona e perchè ai vertici di Forza Italia ai quali hanno indirizzato una lunga lettera. Ecco il testo.

“Forza Italia sta attraversando un periodo di grossa difficoltà a tutti i livelli. I nostri parlamentari e i nostri dirigenti (salvo alcune rare e lodevoli eccezioni) sono tutti intenti a conservare il loro posto di comando. Si dimenticano dei temi che interessano alla gente – dal lavoro, alle tasse, alla sicurezza, all’immigrazione – e di chi ogni giorno ci mette la faccia nei singoli territori e nei Consigli comunali.

Già, perchè mentre i nostri dirigenti sono concentrati nelle lotte interne al partito, che somigliano sempre di più alla guerra per conquistare il bidone vuoto, e a nominare i propri colonnelli, noi, nei nostri paesi, ancora parliamo di tasse e sicurezza e ancora riusciamo ad essere credibili per i nostri concittadini.

Purtroppo i dirigenti di Forza Italia, sempre i soliti vecchi da venti anni, si sono dimenticati di cosa significa arrivare alla gente e non hanno più nessuna credibilità. Non ci sostengono nelle nostre battaglie e non si fanno mai vedere.

Il risultato? Chi ogni giorno lavora sul territorio è abbandonato e anche non tutelato dal partito. Occorre infatti ricordare, ai tanti che siedono comodamente a Roma, che gli esponenti di centrodestra sono alle prese con mille difficoltà anche nelle realtà più piccole. Il tutto senza che da Roma pervenga la minima assistenza o si dia politicamente manforte a chi è preso di mira nei territori lontani dal centro dell’impero. Sappiamo bene che gli strumenti che usano contro di noi i nostri avversari non sono soltanto le armi “lecite” della politica. E nell’Emilia rossa, mentre i compagni possono permettersi tutto, nei comuni che amministrano o nelle partecipate, senza che nessuno faccia nulla, non appena sorgono dubbi o pervengono esposti, per noi sono tutti pronti a partire in quarta. Ed ai malcapitati non resta che sperare di saltarci fuori senza troppi danni e senza troppe spese, con la sola certezza che il tempo, galantuomo, prima o poi risarcirà. Il caso più eclatante è stato quello di Parma dove una delle migliori amministrazioni comunale del nord Italia, rea di non essersi piegata a certe logiche, è stata oggetto di diverse inchieste. Ma a distanza di 3 anni e mezzo molte, a dir la verità quasi tutte, di queste indagini spettacolari non sono approdate nemmeno alla prima udienza.

Davanti a tutto questo, in un territorio ostile dove la stampa locale minimizza tutte le magagne dei compagni, non il partito, che ormai è francamente impresentabile, ma la stampa nazionale a noi vicina potrebbe servire. Basterebbe poco per far capire che non siamo soli e che sul terreno dello scontro, anche per noi, c’è una retroguardia attrezzata per il contrattacco. Invece niente. Fallisce la più grande cooperativa edilizia dell’Emilia Romagna, legata al Pd. Il fallimento coinvolge centinaia di famiglie che hanno perso i risparmi di una vita, insomma una piccola Parmalat, e non viene spesa nemmeno una parola. Le Terme più importanti d’Europa, di proprietà di enti pubblici governati dalla sinistra sono sull’orlo del fallimento ma non interessa niente a nessuno.

Di questo passo, nei territori di infedeli come l’Emilia, si troveranno sempre meno persone valide pronte a combattere una battaglia politica poiché non più disponibili a venire triturate nell’indifferenza generale.

Gli elettori  si rivolgono a chi parla di sicurezza e immigrazione. Vale a dire la Lega Nord, a cui abbiamo lasciato tutti i nostri temi. Abbiamo lasciato i nostri argomenti a chi fa leva sulle paure delle persone per fare cassa elettorale ma senza proporre una soluzione ai problemi. Chi di dovere dovrebbe  riflettere sulla situazione del partito. Forza Italia è diventata un partito staccato dal mondo reale, forse perchè si è lasciata la gestione del partito a persone che da anni vivono nei palazzi romani ed hanno perso qualsiasi contatto con i territori, che, almeno in teoria, dovrebbero rappresentare. Facciano un passo indietro e lascino spazio a chi ha dimostrato di avere la fiducia dei loro concittadini. Non si faccia a livello nazionale lo stesso errore fatto alle elezioni regionali dell’Emilia Romagna, quando, nel totale disinteresse del partito, siamo stati abbandonati a noi stessi e svenduti alla Lega.”

Lupo Barral – FI Salsomaggiore

Francesca Gambarini –  FI Fidenza

Alice Brambilla – FI Fidenza

Tommaso Moroni – FI Fidenza

Francesca Amore – FI Fidenza

Giuseppe Comerci – FI Fidenza

Luca Ziveri – FI Langhirano

Nicolas Brigati – FI Busseto

Alberto Gnocchi – FI Busseto

Cristiano Ampollini – FI Busseto

Andrea Pizzelli – FI Busseto

Alessandro Codeluppi – FI Varano

Arnaldo Zani – FI Soragna

Brunella Mainardi – FI Polesine

Roberta Papotti – FI Fontanellato

Antonella Amore – FI Parma

Beatrice Peronaci .- FI Parma

Matteo Papi – FI Parma

Andrea Vaccaro – FI Collecchio

Jacopo Rosa – FI Mezzani

Immigrazione, Gambarini (FI): “Si elabori una strategia per aiutare queste persone nei loro Paesi”

ROMA, 15 aprile – “Continuano gli sbarchi di immigrati sulle nostre coste. Ormai il nostro sistema di accoglienza è saturo e Alfano non sa più cosa fare e vorrebbe più risorse. Questo significa che la sua strategia è un fallimento totale”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Fidenza (Pr) “Insieme alla sinistra – prosegue – , ha portato avanti una politica di accoglienza indiscriminata senza capire che l’Italia non è in grado di ospitare e soccorrere tutte queste persone. Servono più risorse prima di tutto per gli italiani che non arrivano a fine mese. Ma forse Alfano, chiuso nei palazzi romani, non se è accorto. E’ ora che finalmente l’Italia faccia sentire la propria voce nelle sedi che contano e, insieme all’Unione Europea, si inizi ad elaborare una strategia per lo sviluppo dei Paesi di provenienza degli immigrati. Dobbiamo aiutarli ma a casa loro. Mi viene, però, il dubbio che ha qualcuno interessi tenere vivo il business degli immigrati, che verrebbe bene se gli Stati interessati iniziassero un proprio percorso di sviluppo economico. La situazione è sempre più delicata e non va strumentalizzata per fare cassa elettorale. Servono proposte serie e concrete. Le urla non hanno mai risolto nessun tipo di problema e non inizieranno a farlo ora”.

Forza Italia in crisi? Si dia voce a chi lavora sul territorio!

In questi giorni tutti si riempiono la bocca parlando del rinnovamento di Forza Italia e del centrodestra. Peccato che nel concreto, in tanti, interessati a mantenere la poltrona e a distribuire incarichi agli amici, facciano di tutto per impedire il rinnovamento. Faccio un esempio concreto: parliamo dell’Emilia Romagna. Dopo le elezioni regionali, il coordinatore del partito in Emilia Romagna, invece, di assumersi le sue responsabilità, ha pensato bene di mettersi a nominare coordinatori provinciali senza consultare gli iscritti o, almeno, gli eletti. A Parma, ad esempio, ha nominato un piacentino, che è anche vice coordinatore regionale. Altro esempio? Nel mio comune, Fidenza, sono stata eletta consigliere, ho fatto le tessere del partito ma i dirigenti regionali di Forza Italia nemmeno mi lasciano vedere gli elenchi degli iscritti. E lo stesso accade in tutti gli altri comuni. Perché fanno tutto in segreto? Hanno paura che, se si andasse a congresso, gli iscritti non sceglierebbero loro? Se si continuano a fare questi giochini Forza Italia non potrà mai rilanciarsi. Può rilanciarsi con chi l’ha portato nella situazione in cui è ora? Noi vogliamo i congressi.

Francesca Gambarini

Forza Italia Fidenza

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