Emilia Romagna, Gambarini (Cambiamo!): “La sanità sia al servizio dei cittadini, non dei funzionari”

Emilia Romagna, Gambarini (Cambiamo!): “La sanità sia al servizio dei cittadini, non dei funzionari”

PARMA, 7 ott. – “Le parole pronunciate dall’assessore regionale alla Sanità Venturi lasciano sgomenti. Per farla breve ha accusato i medici di voler fare troppo per poi lamentarsi, suggerendo di lasciare alcune parti della loro attività ad altri professionisti, fintamente inconsapevole del fatto che accumulano ore non pagate per dare risposte ai cittadini”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, componente del comitato nazionale di Cambiamo!. “Lo invitiamo prima di tutto a fare un giro per gli ospedali pubblici: vedrà che sia medici, sia infermieri che altri professionisti sono oberati di lavoro, data la carenza sia degli uni sia degli altri. Invece di fare i conti in tasca ai medici, gli suggeriamo di provare a liberare gli operatori sanitari da tutto il carico di burocrazia che hanno sulle loro spalle e lasciare che si occupino delle cure dei pazienti – prosegue – . Venturi dice che non deve essere la politica ad occuparsi di questo: ma se la politica non detta le linee di indirizzo cosa ci sta a fare? Solo per lo stipendio da assessore? Forse Venturi e Bonaccini sono troppo occupati a nominare i vari dirigenti per pensare a come migliorare il lavoro del personale sanitario. Abbiamo chiari segnali nelle aziende di Parma che vanno in questo senso. E mentre loro cercano di assegnare tutti i posti disponibili prima delle elezioni, medici, infermieri e tutto il personale sanitario si fanno in quattro per mantenere il nostro sistema sanitario ad un livello sufficiente nonostante il Pd. Colgo l’occasione per ringraziarli dell’importantissimo lavoro svolto ogni giorno. Mi auguro che presto in Regione si cambi aria e si possa così avere un sistema sanitario che mette in cima le esigenze dei pazienti e non dei funzionari di turno”.

Gambarini (Cambiamo!): “La Regione sostenga le famiglie, non i festival pro gender”

Gambarini (Cambiamo!): “La Regione sostenga le famiglie, non i festival pro gender”

BOLOGNA, 3 ott. – “A parole il presidente uscente della Regione Emilia Romagna Bonaccini dice di sostenere la famiglia, nei fatti la Regione stanzia 100 mila euro per sostenere un festival organizzato da Cassero LGBT Center che nient’altro è che una manifestazione di propaganda LGBT e gender. Cioè, una serie di spettacoli ed incontri che hanno come loro intento quello di distruggere il concetto di famiglia tradizionale, che è alla base della nostra società. Perchè quei 100 mila euro non sono stati usate per aiutare le famiglie italiane in difficoltà? Ce ne sono tantissime! Oppure per sostenere le giovani coppie o gli anziani, insomma tanto di utile si potrebbe fare con 100 mila euro. Invece si sceglie di sostenere un festival organizzato da un’associazione che ormai altro non è che una costola del Pd e della sinistra e che non ha probabilmente nessun interesse ad aiutare tutte quelle persone (la maggioranza) che non fanno della sessualità una battaglia politica. Sarebbe poi interessante che Bonaccini e le tante associazioni LGBT che ruotano attorno al Pd ci spiegassero i loro rapporti con Federica Anghinolfi, il personaggio al centro dello scandalo di Bibbiano nonchè attivista LGBT”. Così Francesca Gambarini, componente del comitato nazionale di Cambiamo!, commenta lo stanziamento della Regione Emilia Romagna al festival Gender Bender.

Alleanza Pd . M5S in Emilia Romagna. Gambarini (Cambiamo!): “Bonaccini vuole impedire il cambiamento”

Alleanza Pd . M5S in Emilia Romagna. Gambarini (Cambiamo!): “Bonaccini vuole impedire il cambiamento”
PARMA, 25 set. – “La paura fa 90. Il governatore uscente dell’Emilia Romagna, il piddino Bonaccini, lo ha ammesso: ha paura di perdere e serve mettere insieme tutti per evitare che il centrodestra vinca le elezioni regionali in Emilia Romagna. E, infatti, ha preso tempo, fissando la data delle elezioni all’ultimo giorno possibile, per mettere insieme la sua personale armata brancaleone alleandosi con chi definiva il suo partito il partito di Bibbiano. L’importante per loro è impedire il cambiamento e quell’alternanza che può che giovare al nostro territorio. Il 26 gennaio avremo la concreta opportunità di dare alla nostra Emilia Romagna l’opportunità di liberarsi da quella cappa di potere rosso che la opprime da sempre. Cambiamo! e il centrodestra sono già al lavoro per costruire un programma di governo basato sul buonsenso e sulla concretezza. Come la Liguria, anche l’Emilia Romagna può cambiare in meglio. A noi l’onore e l’onore di lavorare per realizzarlo”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, componente del comitato nazionale di Cambiamo!.

Emilia Romagna, Gambarini (Cambiamo!): “Alternanza necessaria. Serve un governo regionale libero da ideologie”

Emilia Romagna, Gambarini (Cambiamo!): “Alternanza necessaria. Serve un governo regionale libero da ideologie” 

BOLOGNA, 6 set. – “Se non c’è alternanza le istituzioni deperiscono perché deperiscono le idee”. Il centrodestra lancia la sfida al governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini in occasione di un dibattito tenutosi ieri sera a Modena tra Bonaccini e il presidente della Regione Liguria e il leader di Cambiamo! Giovanni Toti. “È ora di cambiare l’Emilia Romagna – afferma senza mezzi termini la parmense Francesca Gambarini, componente del comitato nazionale di Cambiamo!”. Bonaccini mistifica la realtà e racconta cose che non esistono. Parla di immigrazione controllata senza dire che l’Emilia Romagna è la Regione con il più alto tasso di immigrati. Basta uno sguardo alle periferie delle città emiliano romagnole. Secondo noi non è possibile che chiunque entri in Italia e in Emilia: i flussi vanno fermati. L’Emilia non può farsi carico di tutto e tutti. Bonaccini parla poi di terremoto e ricostruzione per poi essere costretto ad ammettere che ciò che è stato fatto è merito di cittadini e imprenditori che si sono rimboccati le maniche. Se avessero aspettato la Regione sarebbe tutto ancora fermo. Come infatti è successo da altre parti con i commissari piddini Errani e De Micheli. Dulcis in fundo parla di famiglia: con che coraggio ne parla dopo che nella Regione da lui governata si è scoperto che all’interno di enti pubblici c’era chi lucrava sui bambini. Un fatto gravissimo e il Governatore nemmeno ha voluto fare una commissione esterna ma ha lasciato che a fare le verifiche fosse il Pd, lo stesso partito che aveva invitato la dr.ssa Anghinolfi a parlare di affidi in Regione”. Gambarini conclude: “Bonaccini parla per slogan e cerca di imbarcare tutti nella sua coalizione contro il centrodestra. Ha paura di perdere e di veder crollare quel sistema di potere rosso costruito dalla sinistra. Noi proponiamo un progetto di governo che guarda al futuro, alle prossime generazioni e ai nostri figli, senza piegare all’ideologia l’azione politica e amministrativa della Regione. Ha detto bene il presidente Toti: dobbiamo essere lungimiranti e lavorare per lo sviluppo del territorio, non per portare a casa una manciata di voti in più”. 

Emilia Romagna, Gambarini (Cambiamo!): “Pd, 5 Stelle e Pizzarotti: l’alleanza delle poltrone”

Emilia Romagna, Gambarini (Cambiamo!): “Pd, 5 Stelle e Pizzarotti: l’alleanza delle poltrone”

PARMA, 2 set. – “Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Pizzarotti e chi più ne ha più ne metta. L’alleanza di estrema sinistra che sta prendendo forma per le elezioni regionali in Emilia Romagna sembra sempre più un’armata brancaleone. Mi pare più che evidente che una coalizione del genere sarebbe tenuta insieme soltanto dalla paura di perdere e dal desiderio di poltrone”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, componente del comitato nazionale di Cambiamo!, il movimento di Giovanni Toti. “Il sindaco di Parma Pizzarotti, dopo aver annunciato l’alleanza del suo partito con il Pd, si è già detto pronto a candidarsi: a quanto pare allearsi anche con il suo ex partito non gli creerebbe alcun problema – prosegue Gambarini – . Anche perchè sono tenuti insieme dal comune obiettivo della poltrona. E così dopo essere stata senza sindaco in occasione della campagna elettorale per le Europee, Parma potrebbe essere dimenticata di nuovo con la campagna per le Regionali. Una campagna in cui Pizzarotti e il suo partito si preparano ad essere alleati di quel Pd che a Parma almeno formalmente fa parte dell’opposizione. Crediamo che Pizzarotti debba scegliere o fa il sindaco o si dimette e si dedica alle sue legittime ambizioni politiche. Ogni giorno che passa diventa più necessaria una coalizione di centrodestra che presenti ai cittadini un progetto chiaro di Governo per cambiare l’Emilia Romagna in alternativa ad una sinistra che sta imbarcando tutto e tutti per costruire un’alleanza contro il centrodestra”.

Forza Italia, il coordinatore Palmizio sfiduciato in tutta l’Emilia Romagna

Ieri in Romagna tantissimi esponenti di Forza Italia hanno sfiduciato il coordinamento regionale del partito. Oggi a “ribellarsi”, ancora una volta, è la provincia di Parma. A sfiduciare il coordinatore regionale di Forza Italia, on. Massimo Palmizio, in un lungo e duro comunicato stampa sono i consiglieri comunali in carica Francesca Gambarini (capogruppo Fidenza), Nicolas Brigati (capogruppo Busseto), Alessandro Saglia Codeluppi (capogruppo Varano de’ Melegari), Giuseppe Comerci (Fidenza), Silvia Barbieri (Fidenza), Gianmarco Rossi (Varano de’ Melegari), Paolo Buzzi (capogruppo Parma) e altri su tutto il territorio, ma anche ex consiglieri come per esempio Roberta Papotti (Fontanellato) o Antonella Amore (Parma), o militanti di Forza Italia Giovani come Jacopo Rosa, Luca Ziveri, Alice Brambilla e altri. E l’elenco dei ribelli non finisce qui. “Non possiamo che unirci alla richiesta degli amici di Ravenna. Infatti, a Parma e non solo, abbiamo sempre chiesto di poter scegliere, in modo democratico, il coordinamento, scegliendo chi ci rappresenta. Lo abbiamo chiesto tante volte. Invano. E la gente si è allontanata da Forza Italia, rendendosi conto che il partito, nonostante gli sforzi e l’impegno di chi ogni giorno lavora sul territorio, non è interessato alle richieste dei militanti che ancora credono nei nostri ideali”. Una situazione, ricordano, già denunciata più volte. Ad esempio nell’aprile 2015: “Forza Italia – scrivevano già più di un anno fa – è diventata un partito staccato dal mondo reale, forse perchè si è lasciata la gestione del partito a persone che da anni vivono nei palazzi romani ed hanno perso qualsiasi contatto con i territori, che, almeno in teoria, dovrebbero rappresentare. Facciano un passo indietro e lascino spazio a chi ha dimostrato di avere la fiducia dei loro concittadini”. E invece? “Abbiamo invece assistito a spartizioni di ruoli o ruolini come per esempio la nomina, mai vista da nessuna parte, da parte del coordinatore, onorevole Palmizio, della sua assistente parlamentare a vice coordinatrice regionale. Inoltre, in risposta ad una legittima ed educata richiesta, invece di confrontarsi con la base, ha a suo tempo nominato un coordinatore provinciale che non è nemmeno del parmense. Quale conoscenza della nostra provincia e della sue problematiche può avere chi non ci vive? Nessuna e i risultati, anche dove sono stati buoni, delle ultime amministrative sono esclusivamente il risultato del lavoro di eletti e militanti che lavorano sul territorio per i loro concittadini. Nonostante il trionfalismo del coordinatore, quanti dei consiglieri eletti si riconoscono nei vertici regionali o provinciali del partito? Crediamo pochissimi! Ora ci aspettiamo un nuovo giro di nomine di coordinatori comunali per piantare bandierine in vista delle elezioni amministrative del 2017”. “Poco male, l’unica autorità che noi riconosciamo è quella dei cittadini che, con il loro voto, decidono da chi vogliono essere rappresentati. E né in provincia di Parma, né in nessun’altra città dell’Emilia Romagna e dell’Italia intera vogliono essere rappresentati da un parlamentare che mai si è confrontato, nel bene e nel male, con le preferenze alle elezioni. Chiaramente, riconosciamo la leadership del presidente Berlusconi e confidiamo possa fare la scelta migliore per il futuro del nostro movimento. Cogliamo l’occasione di augurargli una pronta guarigione. La politica per noi è quella fatta ogni giorno in mezzo alla gente, ascoltando i loro problemi e elaborando insieme a loro risposte. Non è quella fatta nel chiuso dei palazzi, pensando solo a spartirsi poltrone. Continueremo il nostro impegno a favore del nostro territorio, cercando di fare qualcosa di buono per i cittadini dei paesi in cui viviamo. Non abbiamo certo bisogno di ordini da parte di chi non conosce il territorio o da parte di chi si basa su simpatie e personalismi. Forza Italia per ritornare ad essere il traino del centrodestra ha bisogno assolutamente di rinnovarsi, ancora di più in un periodo in cui il Partito democratico è in evidente difficoltà. Il momento giusto per cambiare, per farlo davvero, è questo!”

Sanità in Emilia Romagna, Gambarini (FI): “Motivare e valorizzare i professionisti per ridurre le liste d’attesa”

“La Regione Emilia Romagna sta per chiudere un accordo con il ministero della Difesa per far lavorare il personale sanitario militare negli ospedali della Regione per dare una mano a medici e infermieri della Ausl con l’obiettivo di abbattere le liste d’attesa. A mio avviso, si tratta di una soluzione che rischia di demotivare chi da anni lavora con impegno nei nostri ospedali. Perché non valorizzare loro prima di inserire personale nuovo? Iniziando dal pagare gli straordinari e dal riorganizzare le piante organiche, cercando magari di abbattere la mastodontica burocrazia con cui medici e infermieri hanno a che fare ogni giorno per liberare risorse. Le liste d’attesa vanno abbattute motivando e valorizzando il personale che già c’è. Con questa scelta, si rischia, invece, di demoralizzarlo. Bene, invece, l’affiancamento per preparare il personale sanitario militare ad intervenire nelle grandi emergenze sanitarie e, quando necessario, insieme alla protezione civile”. Così Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Fidenza (Pr), commenta l’accordo sulla sanità fra Emilia Romagna e ministero della Difesa.

Forza Italia in crisi? Si dia voce a chi lavora sul territorio!

In questi giorni tutti si riempiono la bocca parlando del rinnovamento di Forza Italia e del centrodestra. Peccato che nel concreto, in tanti, interessati a mantenere la poltrona e a distribuire incarichi agli amici, facciano di tutto per impedire il rinnovamento. Faccio un esempio concreto: parliamo dell’Emilia Romagna. Dopo le elezioni regionali, il coordinatore del partito in Emilia Romagna, invece, di assumersi le sue responsabilità, ha pensato bene di mettersi a nominare coordinatori provinciali senza consultare gli iscritti o, almeno, gli eletti. A Parma, ad esempio, ha nominato un piacentino, che è anche vice coordinatore regionale. Altro esempio? Nel mio comune, Fidenza, sono stata eletta consigliere, ho fatto le tessere del partito ma i dirigenti regionali di Forza Italia nemmeno mi lasciano vedere gli elenchi degli iscritti. E lo stesso accade in tutti gli altri comuni. Perché fanno tutto in segreto? Hanno paura che, se si andasse a congresso, gli iscritti non sceglierebbero loro? Se si continuano a fare questi giochini Forza Italia non potrà mai rilanciarsi. Può rilanciarsi con chi l’ha portato nella situazione in cui è ora? Noi vogliamo i congressi.

Francesca Gambarini

Forza Italia Fidenza

Nevica e l’Emilia rossa va in tilt

Nevica. E l’Emilia rossa va in tilt. Come se non avesse mai nevicato prima d’ora. Era una nevicata ampiamente prevista da giorni ma ha, comunque, bloccato tutta la Regione. Migliaia di famiglie sono rimaste senza elettricità per giorni con tutte le conseguenze del caso. Bambini, anziani e disabili sono stati lasciati al freddo e al buio. Interi paesi sono rimasti isolati senza che nessuno si interessasse dei residenti. Qualcuno li risarcirà dei danni subiti? Siamo nel 2015 ed Enel non riesce a garantire il servizio. Perché? E che dire dell’autostrada? Bloccata! Possibile che nessuno abbia ascoltato le previsioni del tempo? Nessuno ha pensato che, magari, se da giorni si parlava di questa nevicata ci si sarebbe dovuti attrezzare per tenere l’autostrada pulita? Invece no, si è preferito far bloccare tutto, impedendo alle persone di andare a lavorare e costringendo i camionisti a tornare indietro o a percorrere la via Emilia. Via Emilia che, tra l’altro, era in condizione pietose. Tutto questo in Emilia Romagna, governata da sempre dalla sinistra. Dov’erano le province e i comuni? Gli amministratori erano impegnati a scrivere su Facebook per far la gara a chi fosse più bravo? Ora ci vengono a dire che è stato un evento imprevedibile e di dimensioni straordinarie. Insomma, la colpa dei disagi non è di nessuno. In effetti, tutta l’Emilia, salvo poche eccezioni, è governata dal Partito democratico e sappiamo bene che la sinistra non ha mai colpa. Fatto sta che, ancora una volta, ci troviamo a contare i danni del maltempo. La nevicata di alcuni anni fa non ha insegnato niente alla Regione? Non è possibile arrivare sempre dopo, è ora di pensare al nostro territorio, sempre più fragile.

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia Fidenza

Il modello di Regione del Pd ha fallito

In Emilia Romagna cresce la cassa integrazione e calano le imprese giovanili e quelle gestite da donne. I dati usciti in questi giorni sono impietosi: in un anno abbiamo perso 1681 imprese giovanili, mentre la cassa integrazione in settembre e’ cresciuta del 206,2%. Le piccole aziende chiudono, i consumi sono fermi e non c’è nessuno segnale di riprese. Vuol dire che le ricette del Pd non funzionano: il loro progetto di regione ha fallito. Lo dimostra l’aumento dell’Irpef regionale, un ulteriore mazzata che si va a sommare a Tari, Tasi e a tutti gli altri balzelli che dobbiamo pagare. Serve aria nuova: iniziamo a smantellare quel sistema che per anni ha visto di pari passo politica e cooperative.  Basta sprechi, si faccia un’analisi seria delle spese della Regione (ad esempio, stanziare 17 milioni per gli stranieri era davvero necessario?) e della sua miriade di società partecipate e si recuperino risorse per sostenere il lavoro. Dobbiamo aiutare le piccole medie imprese e i lavoratori autonomi tartassati dalle tasse. Si semplifichi la burocrazia, si faccia un programma serio di sgravi fiscali e di sostegno al lavoro, che vada di pari passo con progetti di formazione e aggiornamento che aiutino il reinserimento di chi, purtroppo, ha perso il lavoro. Le risorse ci sono, basta decidere quali sono le priorità su cui investire. In tutti questi anni la priorità della sinistra sono stati i cittadini o il partito? Va spiegato alla gente come è gestita l’Emilia Romagna dal Pd, ossia come fosse una loro proprietà. È così nei comuni, in Provincia e in Regione! Esempi? La riduzione dei finanziamenti al Festival Verdi, la Pontremolese non inserita nel decreto Sblocca Italia o il finanziamento per l’ospedale dei bambini a Reggio, penalizzando quello di Parma!

 

Candidata al Consiglio regionale per Forza Italia

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi