Consiglio comunale straordinario all’Ospedale di Vaio

Comunicato condiviso da Forza Italia, Rete Civica e Movimento 5 Stelle

Esiste ancora oggi una diffusa percezione di insufficienza dei servizi sanitari dedicata alla nostra comunità. Pur avendo servizi di ottimo livello, basti pensare all’ospedale di Vaio e idee di sviluppo delle cure di primo livello nelle aspettative dei cittadini del nostro territorio ci sono ancora margini di miglioramento .
Come rappresentanti di opposizione in Consiglio Comunale abbiamo chiesto, per la seconda volta, un Consiglio straordinario sul tema delle sanità per seguire sviluppi del piano riorganizzativo in corso,di questo di cui diversamente non saremmo stati messi a conoscenza. Come movimento civico intendiamo essere informati e vigilare su un tema “quello della sanità” che ovviamente non ha, ne’ può avere colori politici.
Ringraziamo per questo i due Direttori Generali, Dr.ssa Saccenti e Dr. Fabi per la loro presenza e disponibilità.
Una sanità adeguata ai bisogni è un diritto dei cittadini ed un dovere da parte delle istituzioni . La qualità dei servizi sanitari del nostro territorio ha raggiunto in questi anni “buoni livelli” che, non possono essere messi in discussione dalla ricerca di una eccessiva efficienza.che, potrebbe mettere a rischio “. il mantenimento di un servizio sanitario pubblico, universale, che garantisca accesso alle cure a tutti i cittadini.
Ci auguriamo quindi non solo che, il sistema venga “mantenuto”, ma anche che si sviluppi ed abbia le risorse adeguate : spazi, persone e tecnologie.
E’ di questi giorni l’allarme dei Sindacati che registrano un forte calo del personale causato dal blocco del turn over in parallelo all’ aumento dell’età media dei dipendenti, 10.000 le persone in meno tra medici, infermieri,Oss e tecnici della riabilitazione, nel solo 2015.
Il rischio è che il sistema collassi e che “si ‘impoverisca’, non solo di risorse economiche ma anche umane.

E’ con estrema soddisfazione che cogliamo lo stato di avanzamento della “nuova ala ospedaliera partendo dai nuovi locali del P.Soccorso, recentemente inaugurati e e già funzionanti, ma con altrettanta preoccupazione cogliamo la preoccupazione interna e dei sindacati, in merito alla inadeguatezza delle risorse umane rispetto ai nuovi spazi e la nuova organizzazione del lavoro.
Abbiamo anche molte preoccupazioni sul rischio di perdere professionalità e competenze nei ruoli dirigenziali dei dipartimenti e reparti che potrebbero causare la diminuzione dell’ attrattiva del nostro ospedale e un “ fisiologico” appiattimento verso l’ Azienda ospedaliera di Parma o verso la sanità piacentina .
Crediamo che l’ Ospedale di Fidenza possa avere un’ opportunità importante : nell’asse della Via Emilia, potrebbe fare da cerniera tra Parma- Piacenza ma potrebbe anche rischiare, con due Aziende forti, Parma e Piacenza di diventare “ un polo troppo satellite “.

Oggi non siamo qui per mettere in discussione le integrazioni già in corso, Ospedale di Fidenza con l’Ospedale di Borgotaro ; Azienda Usl e Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma, ne tantomeno i confini delle aree vaste , anche se regioni che hanno già sperimentato questi percorsi obbligati dalle minori risorse economiche , ne hanno già constatato i limiti e stanno rivedendone la progettualità .
Oggi siamo qui per ribadire che per noi, l’uso integrato degli ospedali è una strada , ma valorizzandone e non svuotandone il ruolo! Dobbiamo dare una doppia risposta: centralizzata e multi-specialistica ma non perdere “la prossimità “ con servizi di base che tengano conto di un territorio che sta invecchiando ma anche specialistici ed una territorialità rafforzata.

A riguardo, riteniamo sia necessario dotare Fidenza di più posti di Lungodenza e riabilitazione. I 10 posti programmati “ rischiano di essere insufficienti”, anche alla luce di un Ospedale di Comunità, quello di S. Secondo P.se che, svolge un ruolo prevalentemente a favore per il territorio della Bassa. Al tal proposito basti pensare che la nostra comunità sta invecchiando e sarà sempre più gravata da situazioni di perdita di autonomia e indipendenza . Oggi, molto spesso, il dopo ricovero è gestito o a Parma ( Don Gnocchi ) o a Villa Igea o nelle Case Protette della Bassa parmense con disagio per i familiari a loro volta spesso anziani. Inoltre Fidenza ha rinunciato molti anni fa ad avere posti di RSA (residenza sanitaria assistita ). Questa scelta a nostro avviso va riconsiderata, così come riteniamo vada potenziata l’attività a domicilio con particolare riguardo al tema delle cure palliative .
Per quanto riguarda la specialistica l’Ospedale di Fidenza ha potenzialità di sviluppo anche su branche “altamente specialistiche” come quella delle “malattie rare “ dando seguito al progetto avviato alcuni anni fa sulle “malattie rare neuromuscolari” , finanziato dalla Fondazione Cariparma .

Altro tema: la costante riduzione di posti letto . L’Emilia-Romagna ha attualmente 4,2 posti letto per 1000 abitanti. Per adeguarsi agli standard nazionali indicati dal decreto ministeriale (3,7 posti letto per 1000 abitanti, comprensivi di 0,7 per la riabilitazione e la lungodegenza post-acuzie ) ha disposto un ulteriore contenimento di posti letto nel 2016 :- 815 posti per gli ospedali pubblici entro il 31 dicembre 2016 . Una “riduzione rischiosa”, se si pensa che questo ulteriore calo va a sommarsi ai meno 1700 degli anni precedenti e che l’indice di occupazione media non si combina con le caratteristiche di un territorio “sempre più anziano” .Quanti e in quali ambiti avverrà in Provincia di Parma ?
La riduzione di posti letto “ purtroppo” non è bilanciata da reali politiche sanitarie di crescita delle cure primarie e dell’integrazione ospedale-territorio. Basti pensare che la nuova Casa della Salute di Fidenza è stata pensata senza la piena integrazione professionale tra medici e altri operatori sanitari, tra servizi ospedalieri e territoriali, tra sanità e sociale, giacché non abiteranno gli stessi spazi. Il che crea dispendio di energie tra gli operatori e non adeguata accessibilità ai cittadini .Come può un cittadino autodeterminarsi nel pellegrinaggio alla ricerca di risposte di salute, se queste non sono disponibili in un unico luogo ?
Come può un processo di integrazione vera svilupparsi se non in una logistica comune del mondo professionale ?
E’ necessario “ nell’applicazione dei piani di riordino e di sviluppo” garantire la qualità dei servizi e coinvolgere tutti i professionisti nelle scelte strategiche.
Per l’Ospedale di Fidenza abbiamo bisogno di una forte caratterizzazione, di obiettivi di crescita e di “forte coinvolgimento “ .
Vigileremo affinchè il sindaco garantisca i giusti livelli di assistenza nella nostra realtà e come movimento civico intendiamo dare un contributo.

Forza Italia Parma dice no alla riforma Renzi/Boschi

Forza Italia ha illustrato le regioni del proprio no al referendum costituzionale del 4 dicembre in occasione di una conferenza stampa tenuta nei giorni scorsi a Parma. Oltre a diversi esponenti parmensi del partito, era presente anche Alessandro Cattaneo, responsabile nazionale Formazione di Forza Italia. “Il nostro è un No propositivo perchè vogliamo una riforma seria e che renda davvero l’Italia più moderna ed efficiente. Bocciamo questa legge scritta male, poco chiara e complicherà ancora di più le cose per poi metterci subito al lavoro per una riforma migliore. Questa legge ha l’unico scopo di eliminare la democrazia dato che il Senato rimarrà ma sarà composto non più da eletti ma da nominati dai partiti. E, ancor peggio, il combinato di riforma e Italicum darà un potere enorme al premier, che sarò letteralmente uomo solo al comando”. Sono poi stati illustrati altri motivi per cui votare no: “Non è vero che si riducono i costi perchè il Senato rimane con tutte le sue spese di funzionamento ma solo in una forma diversa e si rende il procedimento legislativo estremamente più complicato. Non è possibile neppure che a cambiare le regole del gioco a colpi di maggioranza sia un Parlamento eletto attraverso una legge dichiarata incostituzionale. Le regole del gioco vanno cambiate insieme. Riflettiamo bene: basta il fatto che la Merkel e Obama dicano di votare sì per convincerci a votare no. Se loro si sono espressi in questo modo, vuol dire che questa legge va incontro a interessi che stanno fuori dall’Italia”. Infine una sottolineatura importante: “Ricordiamo a tutti di andare a votare e votare no il 4 dicembre. Questo referendum non ha il quorum, quindi è fondamentale andare a votare. L’astensionismo favorisce il sì”. Erano presenti alla conferenza stampa Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia a Fidenza, Paolo Buzzi, capogruppo di Forza Italia a Parma, Nicolas Brigati, coordinatore provinciale di Forza Italia Giovani, con Jacopo Rosa (coordinatore FI Giovani Parma città) e Luca Ziveri (coordinatore FI Giovani Pedemontana), e Lupo Barral, presidente del comitato per il no Parma per l’Italia.

Forza Italia, Brigati: “I giovani sono una risorsa, non un problema”

Quale futuro per il centrodestra italiano? La discussione su questo tema continua ad essere molto vivace e se ne è parlato anche lo scorso weekend a Giovinazzo (Bari) in occasione della convention “Everest” di Forza Italia Giovani, giunta alla 4^ edizione. Vi ha preso parte anche Nicolas Brigati, coordinatore provinciale di Forza Italia Giovani e consigliere comunale di maggioranza a Busseto. “E’ stata un’esperienza molto interessante. I dirigenti del partito hanno avuto la possibilità di confrontarsi e di ascoltare i ragazzi del movimento giovanile. Le ultime elezioni amministrative non sono andate bene per il centrodestra ma Forza Italia Giovani ha eletto 55 consiglieri comunali, 3 sindaci e 5 vicesindaci. Mi sembra un risultato lusinghiero che dimostra che, quando si presentano volti nuovi con buone idee, i cittadini ci premiano. Credo che questo sia un punto di partenza per il futuro – dichiara Brigati – . Da Everest è emersa la voglia dei giovani di partecipare ed essere parte attiva e di avere la possibilità di esprimere le proprie idee, ma anche la richiesta verso la dirigenza del partito di avere una linea politica chiara e definita. Noi giovani siamo una risorsa, non un pericolo da fermare, come pensa qualcuno che da anni siede su una comoda poltrona a Roma”.

Nicolas Brigati

Trasporto scolastico, Forza Italia all’attacco

Il sindaco Massari aveva liquidato gli aumenti alle tariffe del trasporto scolastico paragonandole al costo di “una manciata di caffè”. Così facendo, aveva dimostrato ancora una volta di non avere nessun rispetto per cittadini (nemmeno per quelli che l’hanno votato). Il sindaco, prendendo così sottogamba il far pagare di più alle famiglie, dimostra di essere quanto mai staccato dalla realtà cittadina. In questi giorni, infatti, abbiamo ricevuto tantissime lamentele da parte delle famiglie venute a conoscenza delle nuove tariffe. La terza fascia Isee arriva a 12 mila euro l’anno, quindi tantissime sono le famiglie che superano il limite. Facendo qualche conto, le tariffe sono aumentate da 84 euro a trimestre a 99 euro a trimestre (una follia) e, per il secondo figlio, se prima lo sconto era del 50% ora, la riduzione è del 40%. Una famiglia con due figli che usano il pulmini va a pagare 99 euro in più rispetto all’anno precedente. Ecco, quindi, come userà gli 80 euro di Renzi, chi non dovrà restituirli. Chiediamo al nuovo assessore all’Istruzione se sia d’accordo con gli aumenti approvati prima del suo ingresso in giunta (e non votati dal precedente assessore) e di adoperarsi per fare in modo che l’amministrazione ritorni sui suoi passi, evitando alle famiglie questo ulteriore salasso.

 
Gruppo consiliare Forza Italia

Forza Italia, il coordinatore Palmizio sfiduciato in tutta l’Emilia Romagna

Ieri in Romagna tantissimi esponenti di Forza Italia hanno sfiduciato il coordinamento regionale del partito. Oggi a “ribellarsi”, ancora una volta, è la provincia di Parma. A sfiduciare il coordinatore regionale di Forza Italia, on. Massimo Palmizio, in un lungo e duro comunicato stampa sono i consiglieri comunali in carica Francesca Gambarini (capogruppo Fidenza), Nicolas Brigati (capogruppo Busseto), Alessandro Saglia Codeluppi (capogruppo Varano de’ Melegari), Giuseppe Comerci (Fidenza), Silvia Barbieri (Fidenza), Gianmarco Rossi (Varano de’ Melegari), Paolo Buzzi (capogruppo Parma) e altri su tutto il territorio, ma anche ex consiglieri come per esempio Roberta Papotti (Fontanellato) o Antonella Amore (Parma), o militanti di Forza Italia Giovani come Jacopo Rosa, Luca Ziveri, Alice Brambilla e altri. E l’elenco dei ribelli non finisce qui. “Non possiamo che unirci alla richiesta degli amici di Ravenna. Infatti, a Parma e non solo, abbiamo sempre chiesto di poter scegliere, in modo democratico, il coordinamento, scegliendo chi ci rappresenta. Lo abbiamo chiesto tante volte. Invano. E la gente si è allontanata da Forza Italia, rendendosi conto che il partito, nonostante gli sforzi e l’impegno di chi ogni giorno lavora sul territorio, non è interessato alle richieste dei militanti che ancora credono nei nostri ideali”. Una situazione, ricordano, già denunciata più volte. Ad esempio nell’aprile 2015: “Forza Italia – scrivevano già più di un anno fa – è diventata un partito staccato dal mondo reale, forse perchè si è lasciata la gestione del partito a persone che da anni vivono nei palazzi romani ed hanno perso qualsiasi contatto con i territori, che, almeno in teoria, dovrebbero rappresentare. Facciano un passo indietro e lascino spazio a chi ha dimostrato di avere la fiducia dei loro concittadini”. E invece? “Abbiamo invece assistito a spartizioni di ruoli o ruolini come per esempio la nomina, mai vista da nessuna parte, da parte del coordinatore, onorevole Palmizio, della sua assistente parlamentare a vice coordinatrice regionale. Inoltre, in risposta ad una legittima ed educata richiesta, invece di confrontarsi con la base, ha a suo tempo nominato un coordinatore provinciale che non è nemmeno del parmense. Quale conoscenza della nostra provincia e della sue problematiche può avere chi non ci vive? Nessuna e i risultati, anche dove sono stati buoni, delle ultime amministrative sono esclusivamente il risultato del lavoro di eletti e militanti che lavorano sul territorio per i loro concittadini. Nonostante il trionfalismo del coordinatore, quanti dei consiglieri eletti si riconoscono nei vertici regionali o provinciali del partito? Crediamo pochissimi! Ora ci aspettiamo un nuovo giro di nomine di coordinatori comunali per piantare bandierine in vista delle elezioni amministrative del 2017”. “Poco male, l’unica autorità che noi riconosciamo è quella dei cittadini che, con il loro voto, decidono da chi vogliono essere rappresentati. E né in provincia di Parma, né in nessun’altra città dell’Emilia Romagna e dell’Italia intera vogliono essere rappresentati da un parlamentare che mai si è confrontato, nel bene e nel male, con le preferenze alle elezioni. Chiaramente, riconosciamo la leadership del presidente Berlusconi e confidiamo possa fare la scelta migliore per il futuro del nostro movimento. Cogliamo l’occasione di augurargli una pronta guarigione. La politica per noi è quella fatta ogni giorno in mezzo alla gente, ascoltando i loro problemi e elaborando insieme a loro risposte. Non è quella fatta nel chiuso dei palazzi, pensando solo a spartirsi poltrone. Continueremo il nostro impegno a favore del nostro territorio, cercando di fare qualcosa di buono per i cittadini dei paesi in cui viviamo. Non abbiamo certo bisogno di ordini da parte di chi non conosce il territorio o da parte di chi si basa su simpatie e personalismi. Forza Italia per ritornare ad essere il traino del centrodestra ha bisogno assolutamente di rinnovarsi, ancora di più in un periodo in cui il Partito democratico è in evidente difficoltà. Il momento giusto per cambiare, per farlo davvero, è questo!”

Forza Italia e Rete civica: “Il sindaco parla della Di Vittorio per giustificare Of4, scandaloso!”

Paragonare il concerto dei Subsonica allo Street Food ci sembra decisamente fuori luogo: trattasi di due eventi totalmente diversi. Ridicolo anche il calcolo delle presenze: se si fossero usati i dati di flusso ai varchi di Fidenza registrati dalle “telecamere istituzionali” e non delle effettive presenze in piazza, forse avremmo parlato di migliaia di persone in più anche per i Subsonica! Ma non tocca a noi difendere una situazione piuttosto che un’altra:  l’unico dato è che per Of4 sono stati usati 57 mila euro dei cittadini mentre per il concerto la cifra è stata sponsorizzata da privati. Ma se possiamo comprendere che il sindaco cerchi di giustificare una spesa spropositata e da far raddrizzare i capelli attaccandosi a cose che nulla c’entrano, scandaloso è che lo faccia anche tirando fuori la Di Vittorio. Il sindaco in questo modo si fa beffa di tutte le persone che hanno perso i loro soldi nel fallimento della coop Di Vittorio e anche di tutti i fidentini che rischiano di doversi accollare il pagamento dei mutui della coop. Il suo atteggiamento è scandaloso! Singolare è che il sindaco parli della Di Vittorio ora (e soprattutto che lo faccia in questo modo, senza rispetto per chi ha perso i risparmi di una vita) mentre non ha detto una parola dopo l’intervista rilasciata dai curatori della coop che hanno ben raccontato i termini del disastro. Non una parola sui 70 milioni di passivo o sui 19 milioni di mutui contratti in spregio alla legge. Questo nonostante fino al 2006 il sindaco fosse nel cda della Di Vittorio e contemporaneamente assessore del Comune di Fidenza. Immaginiamo quindi che sappia molto più di noi delle scelte che hanno portato i curatori ad affermare che nel 2008 i segni del dissesto erano già evidenti. E’ inutile che continui a far finta di niente e a parlare d’altro… Proprio lui!!!! Nei cda di Di Vittorio e Polis si sono alternati, insieme al sindaco Massari, importanti esponenti del centrosinistra locale e spiace molto vedere l’indifferenza e il menefreghismo di chi governa Fidenza verso un fallimento di queste dimensioni.

Forza Italia – Rete Civica

Fidenza, l’opposizione attacca il sindaco: “Solo slogan e niente di concreto”

Nel leggere le risposte del sindaco ad alcuni lettori, ci sembrano appropriate le parole di un “fiorentino veramente illustre“: “nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai in una selva oscura…”. Gli slogan che si trascinano dalla campagna elettorale hanno finito la loro efficacia seduttiva.
Al cittadino che chiede di poter fare attività sportiva, senza pagare tessere di qualche società, visto che paga le tasse, il sindaco propone un percorso di allenamento soft all’aria aperta…
Alla domanda sui tempi di riqualificazione di piazza Pezzana risponde che “i soldi sono quelli che sono” . Forse ha dimenticato la tassazione che strozza i cittadini e non dice che sono stati bruciati 900000 euro di utile della San Donnino.
Sul Psc pare quasi imbarazzato, rinviando al parere della maggioranza. Certo questo Psc che, a nostro avviso dovrebbe avere come obiettivo l’oculata gestione del territorio, rompendo con le logiche del passato, potrebbe creargli qualche problema sia all’interno del partito e della maggioranza sia con alcuni “importanti sostenitori”.
Sul turismo e commercio glissa di nuovo, elogiando se stesso per i parcheggi. Non entra nel tema, non lo può fare perchè per il centro storico cosa è stato fatto ? Nulla… Non si sa niente del programma del Centro Commerciale naturale. Il sito web e la pagina facebook sono abbandonate. Si sono persi finanaziamenti e i commercianti sono preoccupati.
Il multisala è diventato “utilizzo dell’ex macello” e del cortile delle orsoline”.
Ben più preoccupante è l’affermazione sul Teatro Magnani: “cerchiamo una nuova forma di gestione”. Non è forse che sta pensando di far gestire a privati il nostro Teatro e ha già in mente il nuovo gestore?
Nel futuro la fusione Fidenza -Salso se i cittadini di Fidenza lo vorranno, a ognuno i suoi grattacapi noi ne abbiamo abbastanza… E su Terre Verdiane è chiaro che non sa cosa fare.
Concludendo, un altro teatrino del sindaco con il solo scopo di autoelogiarsi. Gli annunci però sono rimasti sulla stampa!

ORDINE DEL GIORNO situazione creatasi in merito al nuovo appalto di facchinaggio presso la ditta “Bormioli”

Fidenza, 6 aprile 2016

Alla cortese attenzione del Presidente del Consiglio Amedeo Tosi

ORDINE DEL GIORNO

Oggetto: situazione creatasi in merito al nuovo appalto di facchinaggio presso la ditta “Bormioli”

PREMESSO CHE:
– dal 21 dicembre 2015 un gruppo di operatori logistici, iscritti al sindacato Si Cobas, ha scioperato ad oltranza davanti ai magazzini della ditta “Bormioli”, in via Martiri delle Carzole. Questi lavoratori, in seguito al cambio d’appalto per la logistica del magazzino e al subentro di una nuova cooperativa, non hanno accettato il nuovo accordo (sottoscritto dai sindacati confederali), ritenendolo peggiorativo rispetto al precedente;
– per diverse settimane questi lavoratori hanno scioperato giorno e notte davanti ai magazzini, impedendo in molte occasioni l’ingresso dei camion all’interno dell’area “Bormioli”;
– in alcuni giorni la situazione è divenuta molto tesa ed è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine;
– non è mai stato possibile avere conoscenza diretta delle ragioni, o non ragioni, della parte protestante.

RITENUTO CHE:
– i blocchi hanno messo in difficoltà la ditta “Bormioli” e creato disagi a tutta la città;
– un intervento tempestivo dell’Amministrazione Comunale avrebbe potuto evitare che la protesta degenerasse. Invece, il Sindaco, che dovrebbe essere super partes, si è schierato ed è intervenuto soltanto dopo molti giorni dall’inizio dei picchetti, nonostante fosse stato direttamente ed indirettamente sollecitato;
– la soluzione positiva di questa vertenza avrebbe consentito di evitare ricadute negative in termini di eventuale necessaria assistenza sociale alle famiglie dei lavoratori rimasti disoccupati (vedi quanto riportato da Parma Quotidiano il 5 aprile 2016).

CONSIDERATO CHE:
– i gruppi consiliari di opposizione Forza Italia, Rete Civica Fidenza e Movimento 5 Stelle hanno più volte chiesto, fin dall’inizio dello sciopero, all’Amministrazione Comunale di intervenire, mediando tra le due parti per arrivare ad un auspicabile accordo, con l’unico scopo di arrivare ad interrompere i blocchi;
-l’Amministrazione Comunale non ha mai ritenuto di dover informare il Consiglio Comunale e i cittadini di quanto stesse accadendo né delle diverse posizioni in campo, almeno fino a quando non è stato costretto a farlo pubblicamente,

Il CONSIGLIO COMUNALE

1. ringrazia le forze dell’ordine per la professionalità dimostrata nella gestione di questa vicenda, evitando che degenerasse totalmente;
2. impegna il Sindaco ad adoperarsi affinché la vertenza si risolva positivamente per tutti i lavoratori coinvolti;
3. impegna il Sindaco ad aggiornare periodicamente il Consiglio Comunale su questa e su altre situazioni di crisi relative alle aziende di Fidenza;
4. impegna il Sindaco ad attivare immediatamente il “Tavolo del lavoro” già regolarmente costituito dal Comune di Fidenza con delibera 149 del 1 agosto 2013, per tenere sotto osservazione i fenomeni riguardanti le tematiche del lavoro nel territorio distrettuale, e comunque in ogni caso in cui sono messe a rischio attività lavorative riguardanti aziende fidentine.

Angela Amoruso, capogruppo del Movimento 5 Stelle
Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia
Luca Pollastri, capogruppo di Rete Civica Fidenza

Qualche proposta per una “Fidenza sicur@”

Istituire la figura dell’assistente civico, videosorveglianza capillare h24, riorganizzazione della polizia municipale. Sono alcune delle proposte per la sicurezza e il decoro di Fidenza contenute nel documento «Fidenza sicur@», elaborato dai gruppo consiliari di opposizione Forza Italia e Rete Civica e illustrato ieri mattina nel corso di una conferenza stampa in Municipio. Hanno partecipato tutti i componenti dei due gruppi consiliari: Francesca Gambarini, Giuseppe Comerci e Silvia Barbieri per Forza Italia e Luca Pollastri e Gabriele Rigoni per Rete Civica. «La sicurezza è un tema che ci sta molto a cuore. Furti e truffe riempiono ogni giorno la cronaca locale. L’amministrazione esalta molto le proprie iniziative ma, nei fatti, la situazione non sta migliorando – ha spiegato Francesca Gambarini, introducendo il documento – . I dati Istat dicono che i furti sono in aumento e i cittadini si sentono sempre meno sicuri. Per questo abbiamo elaborato una serie di proposte: vogliamo dare un nostro contributo». Gabriele Rigoni ha, quindi, illustrato le proposte. «Per cominciare, nel consiglio comunale di lunedì ripresenteremo la nostra mozione sulla sicurezza, sperando che stavolta venga approvata. Prevede, tra le altre cose, la sottoscrizione di un “Patto per Fidenza sicura”, l’adesione al Forum italiano per la sicurezza urbana, per lo scambio e il confronto con altre realtà, e la formalizzazione del Tavolo comunale per la sicurezza e la legalità, che è stato approvato ma di cui non sono mai state regolamentate la composizione e le competenze». Per Forza Italia e Rete civica dovrebbe essere proprio il Tavolo per la sicurezza a elaborare un programma di azioni per la sicurezza. «Per aumentare la percezione di sicurezza – ha proseguito Rigoni – riteniamo sia necessario aumentare e distribuire in maniera migliore le telecamere di videosorveglianza in modo da avere un controllo capillare h24. Proponiamo poi l’istituzione della figura dell’assistente civico, che, in coordinamento con la polizia municipale, possa monitorare e segnalare le situazione di degrado e pericolo, aumentando la capacità di ascolto dei bisogni della comunità». Tra le altre proposte dei due gruppi politici anche un app per smartphone per consentire segnalazioni più rapide, uno sportello antitruffa permanente e una riorganizzazione della polizia municipale in modo da «rispondere in maniera più efficiente alle esigenze dei cittadini». (Gazzetta di Parma, 20 marzo 2016)

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Il voto sul bilancio, minoranza in guerra: “Non finisce qui”

Ci risiamo! Ancora una volta l’amministrazione Massari si distingue per il non rispetto della  minoranza e scarsa conoscenza delle norme .

Durante il Consiglio Comunale scorso all’ordine del giorno del dibattito consiliare l’assestamento di bilancio . Riceviamo solo in serata, in diretta,   il parere dei Revisori dei Conti, 3 pagine di relazione e non  su  di un tema di scarsa importanza bensì sullo strumento giuridico-contabile destinato ad aggiornare il bilancio di previsione annuale alle vicende economiche e finanziarie sopravvenute ed alle nuove situazioni verificatesi dopo la sua approvazione. E’ questo il motivo che ci ha indotto  a non partecipare al voto convinti che quanto avvenuto sia “irrispettoso”  nei confronti della minoranza che non è stata messa nelle condizioni di esercitare il proprio mandato con serietà, pienezza e consapevolezza, violando così la normativa , nonchè il regolamento di contabilità comunale il che potrebbe rendere, a nostro avviso, impugnabile l’atto deliberativo adottato. Sottoporremo nei prossimi giorni quanto accaduto agli organi competenti.

È evidente che il Sindaco non voglia alcun confronto con i  consiglieri di minoranza,ma atti come questo ricadono in termini di responsabilità su tutto il Consiglio Comunale. 

Forza Italia, Rete Civica, Movimento 5 Stelle

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