Una Regione che si prenda cura di Parma e della sua provincia

Ciao a tutti,
Dopo la bellissima esperienza delle elezioni comunali di #Fidenza, dove, grazie al sostegno di tutti voi, ho raggiunto un ballottaggio per nulla scontato, ho iniziato questa nuova avventura. Ho accettato questa candidatura, nel segno del rinnovamento che Forza Italia vuole attuare, per dare il mio contributo alla difesa nel nostro territorio in un momento di grandi stravolgimenti istituzionali. Penso all’istituzione della città metropolitana di Bologna, che renderà la Regione ancora più “Bologna-centrica”. La nostra Provincia deve far sentire la propria voce per difendere le proprie eccellenze, come l’agroalimentare, e non essere ancora più impoverita. Gli esempi sono tanti: i ritardi per il raddoppio della Pontremolese, la riduzione dei finanziamenti al Festival Verdi, il disastro delle Terme di Salso, i tagli alla sicurezza, il rischio chiusura dell’aeroporto, solo per elencarne alcuni.#difendiamolanostraprovincia Non devono più ripetersi scelte a discapito dei cittadini come l’aumento dell’Irpef regionale, che si poteva evitare con una politica diversa. Tanti sono gli ambiti in cui l’#EmiliaRomagna deve cambiare marcia: seguimi su questa pagina per conoscere me e le mie idee. Vorrei essere #latuavoceinregione per una Regione che si prenda cura di Parma e della sua provincia. Se anche tu vuoi una Regione che si prenda cura di Parma e della sua provincia, ti chiedo di darmi fiducia il 23 novembre.#lemiliaromagnacambiamarcia
Francesca Gambarini

 

Fidenza è sempre meno sicura

Esprimo la mia piena solidarietà e vicinanza alla titolare del negozio di Fidenza incendiato, vittima di atto vandalico. Alla luce di questo vergognoso gesto, è ora di darsi da fare per la sicurezza della nostra città. Devo constatare che su questo tema, nonostante i tanti annunci, il sindaco Massari non ha fatto veramente niente e questi sono i risultati. Forse, preso com’è dalle poltrone che ha accumulato e da quelle ancora cerca, non ha avuto il tempo di fare un giro per Fidenza e rendersi conto della situazione. E, smetta di prenderci tutti in giro, dicendo in televisione che il commercio a Fidenza sta andando bene. Quello che è successo ad una nostra commerciante è la dimostrazione che Fidenza è sempre meno sicura.

Francesca Gambarini

I giochi di palazzo sono quelli di Massari

Le parole di Andrea Massari e degli altri sindaci sono un affronto alla democrazia. Dimenticano forse che il Consiglio delle Terre Verdiane è un organismo autonomo e non un’emanazione della giunta? Ricordiamo a Massari che il Consiglio è stato creato per deliberare i propri atti e non per ratificare le decisioni della Giunta. Perché Massari (già sindaco di Fidenza, consigliere provinciale delegato alle politiche sanitarie e tanto altro ancora) voleva a tutti i costi fare il presidente delle Terre Verdiane? Ci spieghi il motivo, invece di prendersela con i consiglieri, rei solo di aver svolto il proprio mandato in piena autonomia. Ricordiamo al sindaco di Fidenza che noi siamo lì a rappresentare i cittadini che ci hanno votato. Si chieda, poi, perché gli esponenti del Partito Democratico hanno preferito Marco Antonioli a lui. Non crede sia il caso di fare un po’ di autocritica e di riflettere sulle scelte fatte come sindaco di Fidenza, invece di cercare nuove poltrone? Invece di accusare gli altri di tramare contro di lui, inizi a spiegare quali accordi aveva preso all’interno dell’Unione Terre Verdiane, altrimenti non si spiega un tale accanimento. Questo si che è un gioco di palazzo! E se, come dice, aveva un progetto per Utv perché non ce l’ha presentato? Spieghi. A noi e ai cittadini! Infine, chiediamo anche al sindaco di Zibello Censi e al sindaco di Polesine Fedeli che accordi avevano preso con la giunta Utv. Anche loro mettono in discussione l’autonomia del Consiglio: qualcuno ci spieghi perché. A noi sembra un attacco alla democrazia. E che dire del sindaco di Busseto Gambazza che dichiara che l’Unione Terre Verdiane deve rappresentare un contenitore di servizi in cui i cittadini possono trovare le risposte alle loro esigenze? Ebbene, inizi lei a spiegare perché il Comune di Busseto spende oltre 730 mila euro l’anno per l’Unione. La tranquillizziamo anche sulla posizione di Antonioli, il sindaco di Roccabianca è legittimamente eletto presidente, una posizione molto chiara. Segnaliamo, inoltre, che in aula non è stata fatta nessuna dichiarazione di voto per scheda bianca. Non si capisce, perciò, come abbiano potuto sbandierare nomi e cognomi sul giornale, sbagliando clamorosamente poiché al conteggio finale manca un voto, il dodicesimo, che mette Massari in netta minoranza.

 

I consiglieri dell’Unione Terre Verdiane

Francesca Gambarini (Fidenza)

Stefano Capelli (Busseto)

Paola Carrara (Roccabianca)

Massari non finisce mai di stupirci

Massari, più che un sindaco paziente, come si è auto definito scomodando addirittura Newton, è un sindaco quantomeno pasticcione. In questi giorni il primo cittadino è tutto concentrato su un bando di concorso che prima emana e poi ritira, che prima pubblica sul sito del Comune di Fidenza e poi rende invisibile, che concepisce al massimo dello stipendio possibile e poi riduce (quando gli fanno notare che non potrà mai essere assegnato a chi non è laureato), che sente di dover giustificare a tutti i consiglieri comunali per chiarire il suo operato. Siamo preoccupati e davvero increduli perché, secondo noi, Fidenza avrebbe bisogno di un sindaco concentrato sugli urgenti problemi della città e non su bandi di assunzione in Comune. Tuttavia, quando credevamo che la concentrazione del primo Cittadino fosse limitata al selezionare questo fantomatico giornalista, magari non laureato, ci cade l’occhio sull’albo pretorio del Comune di Fidenza e scopriamo un’altra interessante novità: parliamo sempre di personale dell’Ente. Nel nuovo organigramma del settore servizi finanziari e bilancio, sono stati nominati – udite, udite – ben due responsabili di servizio anziché uno! Magia delle magie, signore e signori. Non vogliamo pensar male ma, oltre a non capire perché costringere i fidentini ad una inutile spesa, chiediamo al Sindaco Massari di spiegarci il senso di questa curiosa novità. Nulla da eccepire sul lavoro di questa brava dipendente che è la moglie di un giornalista della Gazzetta di Parma molto stimato e noto in città ma il significato, l’utilità e i tempi di questa scelta proprio ci appaiono strani. Continuiamo a chiederci a questo punto: era proprio indispensabile nominare anche questa nuova responsabile? Ma perché il sindaco pasticcia continuamente con assunzioni e personale? Che anche questa mossa sia avventata e pericolosa come la prima che poi lo ha costretto a fare dietro front? Vorremmo che il sindaco si concentrasse sui problemi di Fidenza e non su faccende che non brillano di trasparenza.

Francesca Gambarini (Forza Italia)
Gabriele Rigoni (Rete civica Fidenza)

Più sicurezza per il quartiere San Leonardo

In questi giorni ho incontrato alcuni abitanti di via Trento, nel quartiere San Leonardo a Parma. Mi sono state segnalate tante problematiche; la più grave è quella legata alla sicurezza. Da parte mia, mi impegno a rimanere in contatto con loro; non è solo propagande elettorale ma un impegno segno e concreto a fianco dei cittadini. Monitorerò la situazione del quartiere e porterò le segnalazioni dei cittadini all’attenzione delle istituzioni competenti per fare in modo che le preoccupazioni dei residenti – che mi segnalano episodi di criminalità diffusi e frequenti che aumentano la loro sensazione di insicurezza – vengano ascoltate. Ogni giorno, purtroppo, in quella zona si verificano situazioni di pericolo, oltre che per i residenti del quartiere anche per chi pacificamente transita nella zona. La scarsa presenza della forze dell’ordine e della polizia municipale in un quartiere che sta diventando problematico dal punto di vista della sicurezza comporta il degrado di questa importante area della città. Mi rivolgo perciò all’amministrazione comunale perchè si faccia carico del grido di allarme che arriva da tanti cittadini e tuteli loro e le loro attività commerciali.

Francesca Gambarini

Candidata al Consiglio regionale per Forza Italia

Il Pd ha abbandonato le nostre montagne

Insieme all’onorevole Deborah Bergamini (Forza Italia), ho incontrato gli amministratori di alcuni Comuni montani. Parlando con loro abbiamo avuto la certezza che la Regione a guida Pd penalizza Parma e la sua provincia. Ci è stato fatto l’esempio della diga di Vetto. Un progetto già finanziato e immediatamente cantierabile, che creerebbe energia pulita e posti di lavoro ma è bloccato per il veto esclusivamente politico del Pd che preferisce investire su altre province e non sulla nostra. Lo stesso è successo con le frane: dalla Regione, nonostante molte promesse, ai comuni dell’appennino parmense è arrivato poco e niente. La Regione, invece, deve studiare e coordinare un progetto serio di manutenzione e messa in sicurezza dei nostri Appennini, dei torrenti e dei rii. Invece di spendere soldi in cose inutili, si utilizzino le risorse disponibili per prendersi cura del nostro territorio, iniziando dalla montagna per arrivare alla bassa. I comuni vanno messi nelle condizioni di poter intervenire per evitare di doversi sempre più spesso ritrovare a contare i danni del maltempo. Per reperire i soldi necessari, si deve iniziare un’analisi seria delle spese e degli sprechi della Regione e delle sue quasi 500 società partecipate, tagliando le spese superflue e dirottando le risorse su interventi indispensabili, come, appunto, la manutenzione del territorio E’ per questo che sono convinta che Parma abbia bisogno di rappresentanti che facciano gli interessi del territorio e non del proprio partito. Se sarò eletta, mi impegnerò a portare tutte le segnalazioni raccolte (mi hanno parlato anche degli impianti di Schia e della difficoltà legate alla sanità e alla scuole) all’attenzione della Regione e, con l’aiuto di Deborah, all’attenzione del Governo.

Francesca Gambarini

Candidata al Consiglio regionale per Forza Italia

La Regione sostenga l’agricoltura.

I piccoli imprenditori agricoli stanno, purtroppo, attraversando un periodo di forte crisi, sia per via della tassazione molto elevata, sia per via della piaga della contraffazione di prodotti come il prosciutto e il parmigiano. Oggi, insieme alla parlamentare di Forza Italia Deborah Bergamini ho incontrato la Coldiretti per discutere insieme di questi temi. La Regione deve sostenere gli agricoltori che vanno aiutati con contributi economici per sostenere il pagamento delle imposte. Inoltre, si deve investire sui giovani imprenditori agricoli e sulla loro formazione, facilitando l’accesso al credito. Le risorse vanno trovate smettendo di spendere in cose inutili e razionalizzando le partecipate ….più di 400 in Emilia Romagna!!! Gli agricoltori chiedono – e noi ci uniamo alla loro richiesta –  che la Regione si attivi presso il governo e l’Unione Europea per orientare le politiche agricole nazionali e comunitarie verso la tutela e valorizzazione del made in Italy di cui i nostri prodotti locali sono una parte importante. Spiace constatare che il bilancio per le politiche agricole comunitarie sta subendo dei taglia, serve invertire la rotta. Per la Coldiretti e per me, fondamentale sono la promozione e la tutela del made in Italy e la lotta alla contraffazione con leggi chiare e di immediata applicazione.

Francesca Gambarini

Candidata al Consiglio regionale per Forza Italia

Incontro con Michaela Biancofiore

“Difendiamo Parma e la sua provincia”. Venerdì scorso Francesca Gambarini, candidata al Consiglio regionale per Forza Italia, ha presentato, nel corso di un incontro a Palazzo Calvi a Samboseto, alcune delle sue proposte per “una Regione che si prenda cura di Parma e della sua provincia”. Presenti anche gli altri candidati Cristiano Ampollini, Francesco Bassi e Brunella Mainardi, la parlamentare di Forza Italia Michaela Biancofiore e il bussetano Nicolas Brigati, da poco coordinatore provinciale dei giovani di Forza Italia. La Gambarini si è soffermata soprattutto sul Festival Verdi: “Per il ministro Franceschini del Pd si tratta di un evento localistico: infatti ha preferito finanziare il Carnevale di Cento, in provincia di Ferrara, che, guarda caso è la sua provincia di origine”. Parlando più in generale, la candidata ha dichiarato: “Va spiegato alla gente come è gestita l’Emilia Romagna dal Pd, ossia come fosse “cosa loro”. È così nei comuni, in Provincia e in Regione! Esempi? La riduzione dei finanziamenti al Festival Verdi, la Pontremolese non inserita nel decreto Sblocca Italia, i tagli alla sicurezza o il finanziamento per l’ospedale dei bambini a Reggio, penalizzando quello di Parma! Al Pd non interessa niente di Parma e provincia!”. L’incontro, che ha avuto un notevole successo, è stato dedicato alla presentazione del libro della Biancofiore, intitolato “Il cuore oltre gli ostacoli” e edito da Mondadori. La serata è stata organizzata dall’associazione ControCorrente e dal club La voce di Busseto.

Il modello di Regione del Pd ha fallito

In Emilia Romagna cresce la cassa integrazione e calano le imprese giovanili e quelle gestite da donne. I dati usciti in questi giorni sono impietosi: in un anno abbiamo perso 1681 imprese giovanili, mentre la cassa integrazione in settembre e’ cresciuta del 206,2%. Le piccole aziende chiudono, i consumi sono fermi e non c’è nessuno segnale di riprese. Vuol dire che le ricette del Pd non funzionano: il loro progetto di regione ha fallito. Lo dimostra l’aumento dell’Irpef regionale, un ulteriore mazzata che si va a sommare a Tari, Tasi e a tutti gli altri balzelli che dobbiamo pagare. Serve aria nuova: iniziamo a smantellare quel sistema che per anni ha visto di pari passo politica e cooperative.  Basta sprechi, si faccia un’analisi seria delle spese della Regione (ad esempio, stanziare 17 milioni per gli stranieri era davvero necessario?) e della sua miriade di società partecipate e si recuperino risorse per sostenere il lavoro. Dobbiamo aiutare le piccole medie imprese e i lavoratori autonomi tartassati dalle tasse. Si semplifichi la burocrazia, si faccia un programma serio di sgravi fiscali e di sostegno al lavoro, che vada di pari passo con progetti di formazione e aggiornamento che aiutino il reinserimento di chi, purtroppo, ha perso il lavoro. Le risorse ci sono, basta decidere quali sono le priorità su cui investire. In tutti questi anni la priorità della sinistra sono stati i cittadini o il partito? Va spiegato alla gente come è gestita l’Emilia Romagna dal Pd, ossia come fosse una loro proprietà. È così nei comuni, in Provincia e in Regione! Esempi? La riduzione dei finanziamenti al Festival Verdi, la Pontremolese non inserita nel decreto Sblocca Italia o il finanziamento per l’ospedale dei bambini a Reggio, penalizzando quello di Parma!

 

Candidata al Consiglio regionale per Forza Italia

Una vergogna l’aggressione a Salvini

E’ questa la democrazia della sinistra? Aggredire chi la pensa diversamente? Ritengo vergognosa l’aggressione a Matteo Salvini da parte dei centri sociali. E’ anche ora che si facciano controlli seri su di loro e non si faccia cadere nel dimenticatoio l’aggressione ad una persona, rea soltanto di avere idee diverse. La Regione smetta di dare soldi agli immigrati e ai rom (che mandano i loro bambini ad elemosinare) e pensi agli italiani e ai loro problemi, a partire dal lavoro. Basta buonismo!

 

Francesca Gambarini

Candidata al Consiglio regionale per Forza Italia

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