Tagli ai servizi educativi: Pizzarotti chiarisca

Stamattina educatori, rappresentanti sindacali, insegnanti di scuole per l’infanzia sono scesi in piazza per dire no ai tagli ai servizi scolastici di integrazione dei disabili e per chiedere chiarezza sul futuro del welfare e dei lavoratori. Nel tardo pomeriggio c’è stata una fiaccolata, promossa da un gruppo di genitori, a cui hanno partecipato tantissime persone. Il sindaco Pizzarotti e la sua giunta, a questo punto, non possono più tirarsi indietro: devono spiegare quali intenzioni hanno. Serve una progettualità, non si può vivere alla giornata. Pochi giorni fa il sindaco, sconfessando il suo assessore Rossi, ha detto che per quest’anno non ci saranno tagli alle ore di sostegno agli alunni disabili. Niente ci ha detto però per il prossimo anno scolastico. A settembre cosa succederà? Lo dica una volta per tutte, per rispetto alle famiglie e agli educatori. Il sindaco, inoltre, deve fare chiarezza anche sulle scuole per l’infanzia, dato che il vicesindaco Paci ha parlato di riorganizzazione. Si ricordano, Pizzarotti e la Paci, che le rette sono al massimo? Sanno che non tutte le famiglie posso permettersi di pagarle? Siamo di fronte ad un’amministrazione che “gioca” con i servizi, dicendo un giorno una cosa e smentendola il giorno dopo. La giunta si prenda le sue responsabilità e spieghi cosa ha intenzione di fare. Troppo facile dare sempre la colpa al Governo.

Francesca Gambarini

Forza Italia

Pizzarotti spieghi cosa vuole fare con il Regio

Pizzarotti ha scelto la nuova direttrice generale del teatro Regio. Una scelta fatta nella stanza dei bottoni e senza uno straccio di progetto per il nostro teatro. E, intanto, mentre Pizzarotti ha perso tempo e denaro con un bando che si è rivelato inutile, a fine gennaio, non si sa ancora niente della programmazione del teatro per quest’anno. Il sindaco a 5 Stelle e il suo assessore alla Cultura ci propongono un nome e ci dicono “poi vi diremo il progetto”.  Speriamo, comunque, che la prescelta faccia un buon lavoro. Non si può, però, non notare come venga da un’esperienza lavorativa nel teatro di prosa e come non abbia mai diretto un teatro lirico. Non si capiscono, quindi, i motivi di questa scelta. Alla faccia della trasparenza di cui i 5 Stelle si fanno paladini! Il sindaco spieghi cosa ha in mente per il nostro teatro: vuole che diventi un teatro di paese o vuole almeno cercare di rilanciarlo? La sensazione che si ha è quella di un’amministrazione senza progettualità che tira a campare, rovinando tutto quello che di buono ha Parma. Il sindaco spieghi anche perché la scelta è caduta su questa persona. Cosa lo ho convinto? Cosa ha in più dei professionisti che hanno partecipato al bando? Spero che – nonostante le premesse – in tempi brevi la nuova direttrice presenti il suo progetto per il Regio e che sia in grado di riportarlo ai livelli di eccellenza di qualche anno fa.

Francesca Gambarini

Forza Italia

Gambarini (FI): la giunta Pizzarotti tira diritto e taglia sui più deboli

“Noto con dispiacere che il sindaco di Parma Federico Pizzarotti e il suo assessore al Sociale Laura Rossi tirano dritto sulla sciagurata decisione di tagliare le ore di sostegno agli alunni disabili. Non sono servite a farli ragionare le proteste di famiglie, educatori e presidi: le ore devono diminuire. Insomma, la giunta a 5 stelle pare decisa a tagliare sui più deboli”. Lo afferma in una nota Francesca Gambarini, esponente parmense di Forza Italia. “Possibile che all’interno del bilancio del Comune di Parma non ci siano spese a cui è possibile rinunciare o servizi non essenziali su cui risparmiare per poter dirottare le risorse sul sostegno agli alunni disabili? Pizzarotti e la Rossi se la prendono coi tagli del governo Renzi: giusto far sentire la propria voce contro un governo che non ne fa una giusta, ma i tagli non riguardano solo Parma. Perché a Parma si taglia in maniera così drastica un servizio così importante? E’ una scelta politica? Cosa si intende fare? Aspettare che il Governo cambi idea e non tagli più i fondi al Comune? Pizzaroti non sia insensibile alla voce dei cittadini che lo hanno scelto per governare Parma. Si sieda a un tavolo insieme ai colleghi di giunta, ai tecnici comunali e ai soggetti interessati e trovi una soluzione. Legga il bilancio voce per voce e trovi le risorse per sopperire ai tagli. Non devono essere gli studenti disabili a pagare il conto dei tagli del governo e dell’incapacità di questa giunta”.

Pizzarotti ha ridotto il Regio a teatro di Provincia

La metà di gennaio è passata. E ancora non si sa nulla di certo sul futuro del teatro Regio. Intanto leggiamo che a giorni dovrebbe essere nominata la nuova soprintendente, un nome che non sarebbe fra quelli individuati dal cda fra quanti avevano partecipato al bando. Mi chiedo quindi a cosa siano serviti il teatrino e le polemiche che ci hanno accompagnato in questi mesi, se non a far perdere tempo e denaro. Spero che nella prossima seduta venga del Cda finalmente individuato il nuovo direttore del teatro e che lo si lasci lavorare in pace. Dal loro insediamento il sindaco Pizzarotti e l’assessore Ferraris hanno ridotto il Regio ad un teatro di provincia, con una programmazione sempre più ridotta, senza una progettualità su ampia scala. Una stagione lirica con titoli accattivanti può attrarre finanziamenti sia da enti sovraordinati, sia da partner privati. Ma per ottenere soldi serve predisporre un progetto serio da presentare per tempo a possibili finanziatori. Non arrivare sempre all’ultimo minuto come fanno Pizzarotti e la Ferraris. E perché non pensare a collaborazioni con Università e Accademie di Belle Arti? Per quest’anno quali progetti hanno per il nostro teatro? La nuova soprintendente del Regio avrà davanti a sé un lavoro molto duro. Spero sappia riportare il teatro Regio ai livelli che gli competono, senza farsi condizionare dall’insipienza della giunta a 5 Stelle. E non dimentichiamoci che il governo Renzi ci ha anche tolto i finanziamenti per il Festival Verdi!

Francesca Gambarini

Forza Italia

Non si faccia diventare il Regio un teatro di provincia

Il 2014 sta per finire e ancora non si sa chi sarà il nuovo direttore generale del teatro Regio. Questa vicenda – e purtroppo non solo questa – dimostra l’incapacità del sindaco a 5 stelle Pizzarotti e del suo assessore Ferraris, che stanno facendo cadere nel ridicolo il nostro teatro. Fino a pochi anni fa il Regio era un’eccellenza culturale riconosciuta a livello nazionale ed internazionale ma ora rischia di diventare un teatro di provincia. In queste ultime settimane, invece di pensare alla programmazione del teatro si è perso tempo con la burocrazia per scegliere il nuovo direttore generale, che deve essere individuato esclusivamente sulla base delle capacità e della competenze attraverso una procedura chiara e trasparente. Il percorso seguito, però, lascia qualche dubbio e il tutto si è trasformato in uno scontro politico fra il sindaco, l’assessore e il senatore del Pd Pagliari. Abbiamo assistito ad uno scontro politico che non giova al nostro teatro: spero che non ne risenta la programmazione. Il senatore Pagliari e gli altri parlamentari parmensi del Pd dov’erano però quando il loro Governo toglieva i finanziamenti al Festival Verdi per darli al Carnevale di Cento, in provincia di Ferrara, terra d’origine del ministro dei Beni culturali Franceschini? Il mio augurio è si individui presto il direttore generale del teatro, scegliendolo per le sue competenze e non per l’appartenenza politica, e che lo si lasci lavorare per riportare il Regio ai livelli di eccellenza che merita.

Francesca Gambarini

Forza Italia

Il Pd manda la cultura di Parma in serie B

La biblioteca Palatina e la Galleria nazionale, due dei fiori all’occhiello di Parma, vengono retrocesse in serie B. Per volere di Renzi e Franceschini non saranno più autonome. Quindi, dopo aver relegato il Festival Verdi a manifestazione locale, togliendogli i finanziamenti, per destinarli al Carnevale di Cento (praticamente a casa sua), promosso a manifestazione internazionale, la scure del ministro dei Beni culturali si abbatte ancora su Parma. Che ne sarà delle tante iniziative culturali portate avanti negli anni scorsi? Penso, ad esempio, alle mostre di rilevanza nazionale ospitate prima dell’arrivo della giunta 5 Stelle dalla Galleria nazionale o al grande lavoro fatto dalla sua dirigente per riaprire la Palatina dopo l’incendio. Il ministro ora, per risparmiare, accorpa tutto in una grande direzione. Per la cultura di Parma sarà la stessa cosa? Prima di fare tagli lineari, si sarebbe dovuta fare un’analisi degli sprechi, tagliare dove necessario e recuperare risorse per finanziare realtà virtuose. Già nelle scorse settimane, avevo sollevato il tema del declassamento di Palatina e Galleria nazionale senza, però, ricevere risposta. Torno, quindi, a chiedere spiegazioni e mi rivolgo soprattutto ai parlamentari del Pd, che, come al solito, arrivano sempre dopo. La decisione del Governo quali conseguenze avrà sulla nostra città? E il sindaco Pizzarotti e l’assessore Ferraris sono d’accordo?

 

La beffa natalizia di Renzi agli alluvionati

Oltre ai danni la beffa: gli alluvionati dovranno pagare le tasse statali entro lunedì. E’ il regalo di Natale che Renzi, premier che nessuno ha votato, fa a tutti gli italiani colpiti dalle alluvioni di questi mesi. Il pacco natalizio è stato recapitato in Liguria, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Veneto, Friuli Venezia Giulia e in provincia di Foggia. Tutte quelle famiglie e imprese che hanno dovuto fare i conti con i danni del maltempo – e ora stanno faticosamente cercando di ricominciare – dovranno correre a pagare le tasse. Tasse altissime, aggiungo, visto che la pressione fiscale continua ad aumentare. Entro lunedì, fra meno di una settimana, chi ha visto la propria azienda messa in ginocchio dall’alluvione o ha la propria casa inagibile dovrà correre a pagare Iva, Ires,Irpef e Irap. E’ questa la sensibilità che il Governo ha verso i suoi cittadini? Era proprio necessario fare cassa colpendo gli alluvionati? Con questo gesto, il premier e il ministro dell’Economia dimostrano di non avere a cuore i cittadini. E il tutto nel silenzio della sinistra. Non abbiamo, infatti, sentito nessun esponente del Pd criticare questo bel regalo fatto agli italiani dal loro governo. Dobbiamo dedurre che gli interessi del partito, vengono prima di quelli delle persone? Anche gli alluvionati di Parma (che ha subito danni per oltre 100 milioni) dovranno pagare le tasse statali entro lunedì. I parlamentari parmensi del Pd dove sono? Arriveranno dopo come al solito? Magari, presentando un emendamento martedì, dopo la scadenza del termine per pagare? E Bonaccini? Faccia sentire la sua voce a difesa dell’Emilia Romagna! Infine, vorrei ancora una volta sollecitare Governo e Regioni ad occuparsi seriamente della cura del territorio e a predisporre un programma di manutenzione e messa in sicurezza di fiumi, torrenti e montagna in modo da poter almeno limitare i danni del maltempo.

Francesca Gambarini

Forza Italia

Il governo non tagli ancora sulla sicurezza

Leggo oggi su alcuni giornali online il comunicato stampa del sindacato autonomo di polizia di Parma che protesta contro i previsti nuovi tagli alla sicurezza del governo di Renzi e Alfano. Già un mese fa (https://www.francescagambarini.it/2014/11/basta-tagliare-sulla-sicurezza/) avevo denunciato questi tagli e mi fa molto piacere che anche qualcun’altro protesti contro questa assurda decisione del governo di Pd e Ncd. Spero che si alzino anche altre voci e che il governo faccia un passo indietro. La spending review del ministro Alfano prevede, infatti, il taglio di 253 presidi di polizia in tutta Italia. Parma perderà la sezione di Polizia postale (che indaga anche sui reati pedopornografici), la Polizia di frontiera e il posto di Polizia ferroviaria di Fornovo. Rinnovo, quindi, il mio invito al governo a rivedere i tagli alla sicurezza, che, anzi, avrebbe bisogno di nuovi investimenti. I parlamentari parmensi del Pd e i neoeletti consiglieri regionali si facciano sentire: Parma e la sua provincia non possono continuare ad essere penalizzate.

Francesca Gambarini

Forza Italia

La sicurezza non si fa con gli spot

Ogni giorno leggiamo di furti, risse e anti vandalici e Pizzarotti cosa fa? Propone un regolamento sulla sicurezza fatto di norme inapplicabili, come le sanzioni alternative alle sanzioni pecuniarie, o di doppioni frutto del copia ed incolla con il codice della strada o con il codice penale potrà diventare operativo. Sono certa che questo regolamento non verrà mai approvato e resterà l’ennesimo spot. La situazione di degrado di Parma è sotto gli occhi di tutti: spaccio, prostituzione, vandalismi, bullismo, abusivismo molesto, movida spesso con alto grado di inciviltà. Il sindaco faccia una visita in via Trento e dintorni! La precedente amministrazione aveva messo in campo una serie di iniziative che contrastavano efficacemente la microcriminalità. Faccio alcuni esempi: il vigile di quartiere è stato messo in campo nel 2009, i presidi fissi e mobili idem. Se sono state assunte nuove unità o sono stati acquistati mezzi e dotazioni, lo si deve ai progetti presentati in precedenza. I grillini stanno solo raccogliendo i frutti di quanto seminato da chi è venuto prima, ma si dimostrano incapaci di perseguire un qualsivoglia progetto. La Carta di Parma, a mio parere, era uno strumento valido che aveva dato buoni risultati. Il legislatore, purtroppo, non ha portato avanti questo percorso. Non sono state, infatti, modificate alcune norme che avrebbero impedito l’incostituzionalità della Carta nella parte relativa al potere d’ordinanza in materia di sicurezza urbana del sindaco. Forza Italia vuole ripartire con un progetto serio in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini. Gli spot li lasciamo a Pizzarotti e a Renzi. La polizia municipale deve tornare ad avere un ruolo attivo nell’attività di prevenzione dei reati e deve essere adeguatamente sostenuta e motivata. Non deve limitarsi a fare le multe come accade ora. La vicenda degli autovelox in tangenziale per far cassa non ha bisogno di commenti.

 

Folle tagliare il sostegno agli alunni disabili

Il sindaco di Parma Pizzarotti protesta contro i tagli del governo Renzi ma non si rende conto di abbandonare a se stessi gli alunni disabili, le loro famiglie e gli educatori. Il ritiro del bando è un gesto spregiudicato ed immorale che lede i diritti degli alunni in condizioni di fragilità e mette a rischio il futuro degli educatori, che oggi rischiano di perdere il posto di lavoro.
La giunta Pizzarotti ha già ampiamente dimostrato di brillare di luce propria per immobilismo, decrescita felice e mancanza di progettualità. Arrivare addirittura a ritirare un bando per l’affidamento dei servizi di integrazione scolastica è un torto che la città non può subire. Sono vicina alle famiglie,agli educatori: Forza Italia cercherà in ogni modo di impedire questa folle scelta.
La sospensione del servizio, oltre a tagliare posti di lavoro in un momento così difficile, crea un danno alle famiglie e a quel welfare a “misura di famiglia” che per anni era stato una priorità per Parma ed un obiettivo strategico di mandato della precedente amministrazione.
Ritengo che il bilancio del Comune di Parma consenta di reperire e allocare le risorse necessarie (che ammonterebbero a 2,5 milioni di euro all’anno) a salvaguardare i diritti delle famiglie, degli alunni e degli educatori, ancora una volta vittime dell’incapacità gestionale della giunta Pizzarotti.
Invito il sindaco e l’assessore Laura Rossi a riflettere e a rivedere la distribuzione delle risorse messe a bilancio per ripristinare “l’alleanza di benessere” con i cittadini (utenti- famiglie – lavoratori) ormai da tempo interrotta.

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