Con l’Imu agricola il Governo uccide l’agricoltura

L’amministrazione comunale di Fidenza deve dire no all’ultima assurda trovata del governo Renzi, che, approvando definitivamente l’Imu agricola, ha deciso di ammazzare l’agricoltura. Inutile dire che il nostro territorio sarà uno di quelli che ne risentirà di più, dato che l’agricoltura e l’agroalimentare sono la nostra punta di diamante. Tutto questo (come ha dichiarato la deputata del Pd Capozzolo) per concorrere alla copertura dei famosi 80 euro di Renzi, che dovevano far ripartire l’economia, ma invece non sono serviti praticamente a nulla. Il Consiglio comunale non può stare zitto, deve difendere gli interessi dei cittadini, che ci hanno eletto per rappresentarli. Per questo, insieme ai colleghi consiglieri di Forza Italia e a chi vorrà partecipare, presenterò un documento, per impegnare il sindaco e la giunta ad attivarsi presso la Regione e fare in modo che ricorra contro questa legge. Il consiglio regionale della Sardegna, guidata dal Pd, ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che impegna il presidente a fare ricorso contro l’Imu agricola. Questo dimostra che è una battaglia che non ha colore politico. Spero, quindi, che la maggioranza Pd, per una volta, si tolga i paraocchi dell’ideologia e cerchi di fare qualcosa a favore dei cittadini. Non dimentichiamo il grido d’allarme degli agricoltori della val Siccomonte, che lamentano una tassazione troppo alta sui terreni. Se il sindaco, (che, stando a quanto scrive il suo addetto stampa, è molto ascoltato a Roma) ha a cuore i suoi cittadini faccia sentire la voce di Fidenza su questo tema. E l’assessore delegato all’Agricoltura cosa dice? Si ricorda almeno di avere questa delega? Ancora una volta il Pd a tutti i livelli dice una cosa e ne fa un’altra. A parole vuole valorizzare le produzioni di eccellenza, nei fatti massacra di tasse gli agricoltori.

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia Fidenza

Una proposta per far risparmiare 56 mila euro ai fidentini

Al Sindaco

Al Presidente del Consiglio comunale

Ordine del Giorno: affitto ufficio ai Terragli

PREMESSO CHE

  • Il Comune di Fidenza ha affittato alcuni locali di proprietà della società partecipata San Donnino multi servizi all’interno dei Terragli. Questi uffici sono stati destinati all’ufficio di piano (o Urban center);
  • Il canone di affitto pagato dal Comune è di 56.425 euro annui;
  • Dopo la chiusura della sezione distaccata di Fidenza del tribunale di Parma e dell’ufficio del giudice di pace, un intero piano di palazzo Porcellini è rimasto vuoto

RITENUTO CHE

  • Uno degli obiettivi dell’amministrazione comunale deve essere la riduzione degli sprechi

CONSIDERATO CHE

  • Pagare l’affitto dei locali usati dallo Urban center è per noi uno spreco
  • In campagna elettorale Forza Italia e alleati hanno proposto di disdire questo oneroso contratto di affitto e di spostare lo Urban Center a palazzo Porcellini, recuperando così risorse da utilizzare per i cittadini

 

SI IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA A

  • Disdire il contratto di affitto con la San Donnino multiservizi per gli uffici usati dall’ufficio di piano o Urban center all’interno dei Terragli;
  • Utilizzare i soldi risparmiati per progetti a favore dei fidentini
  • Attivarsi presso la partecipata San Donnino multi servizi per individuare un nuovo locatario (possibilmente non un ente pubblico)

 

Fidenza, 15 gennaio 2014

Il gruppo consiliare Forza Italia

Stamattina ad Aria pulita…

Stamattina ho partecipato ad Aria Pulita, la trasmissione di Simona Arrigoni su 7 Gold. Insieme ad altri ospiti, ho commentato le principali notizie di oggi.

Le telefonate degli spettatori hanno fatto emergere il distacco fra la politica e i cittadini. Come ho detto in trasmissione, è per questo che io credo che Forza Italia vada rinnovata. Senza ricambio generazionale non si va da nessuna parte, da 20 anni siedono in Parlamento le stesse persone che ormai hanno perso qualsiasi tipo di contatto con la realtà. Anche il Governo è totalmente staccato dal mondo reale. Un esempio? Tutti noi chiediamo più sicurezza, ma Renzi e Alfano – che dimostra ogni giorno di più di essere interessato solo alla poltrona – invece di destinare più risorse a questo settore, continuano a fare tagli. Dovrebbero capire che gli sprechi sono all’interno dei palazzi romani e delle regioni. Perché non iniziano a tagliare lì? In questo modo si potrebbero davvero recuperare risorse.

Ho anche commentato due notizie di questi giorni: i dati sulla disoccupazione e la nuova inchiesta che ha coinvolto una cooperativa emiliana. Sulla disoccupazione ho dovuto constatare che quelli di Renzi e Poletti (ex capo delle coop rosse) sono stati solo annunci fatti per buttare fumo negli occhi agli italiani. La realtà è diversa: la disoccupazione cresce, i piccoli imprenditori sono schiacciati dalle tasse e i giovani, se vogliono lavorare, spesso sono costretti ad aprire una partita iva. Categoria che questo Governo ha deciso di uccidere con le tasse. Credo che non potrà esserci una vera ripresa del mercato del lavoro se non si diminuirà la tassazione.

Infine le coop: in Emilia conosciamo bene questo sistema, che ci governa da anni. I rapporti fra la sinistra che da sempre governa l’Emilia Romagna e le coop non sono limpidi. Una seria legge sulla corruzione avrebbe dovuto regolare anche questo settore. La recente inchiesta che ha portato all’arresto del sindaco di Ischia è solo l’ultimo esempio di un sistema che non regge più. A Fidenza ne sappiamo, purtroppo, qualcosa: centinaia di famiglie hanno perso i loro risparmi a causa del fallimento della cooperativa Di Vittorio, i cui legami con il Pci, poi Pds e ora Pd sono chiarissimi.

Interrogazione sugli adempimenti in materia di anticorruzione

Al Sindaco
All’Assessore competente

Interrogazione a risposta scritta

Oggetto: In materia di anti corruzione: adempimenti e previsioni della legge 6/11/2012 nr.
190 e con il P.N.A. approvato con delibera nr 72/2013

Premesso
– che le pubbliche amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2, del d.lgs 165/2001 sono tenute ad adottare criteri per realizzare la rotazione del personale dirigenziale;
– che l’atto di disciplina delle rotazioni è indicato nell’ambito del P.T.P.C.;
– che la Circolare nr. 1 del 25/1/2013 del Dipartimento della Funzione Pubblica al punto 2.4 prevede che il Responsabile della prevenzione anti corruzione deve “verificare l’effettiva rotazione degli incarichi negli uffici “ in attuazione delle previsioni dell’art. 1, comma 10, lett. B) della legge 190/2012;
– che con l’intesa fra Governo, Regioni ed Enti Locali per l’attuazione dell’articolo 1, commi 60 e 61, della legge 190/2012 al punto 4 si sono stabiliti i criteri per la rotazione dei dirigenti oltre che prevedere che gli enti adeguino i propri ordinamenti alle previsioni di cui all’art. 16, comma 1, lettera 1-quater del d.lgs 165/2001 in modo da assicurare la prevenzione della corruzione mediante la tutela anticipata;
– che il P.N.A. approvato con la delibera 72/2013 prevede “che la misura deve essere adottata in tutte le amministrazioni”;
– visto l’art. 147 del Tueel;

Considerato
– che recentemente nell’ambito dell’inchiesta che ha coinvolto importanti dirigenti ministeriali si è accertato che la mancata rotazione ha portato a fenomeni corruttivi di ampia portata ;

Si interroga il Sindaco e la Giunta

a) per sapere con quale atto di Giunta (organo competente individuato dalla direttiva Civit nr 12/2014) è stato adottato, entro il 31/1/2015, l’adeguamento del P.T.C.P. per il triennio 2015/2017 ai sensi e per gli effetti dell’art. 1 comma 8 della legge 190/2012 e di averne copia (si ricorda che se omesso tale adempimento costituisce elemento di valutazione della responsabilità dirigenziale) nonché di avere copia della ricevuta di trasmissione al Dipartimento della Funzione pubblica;
b) di avere conoscenza che lo stesso sia stato comunicato personalmente ad ogni collaboratore e con quale mezzo avente data certa;
c) di conoscere da quanto tempo i dirigenti in servizio ricoprono la stessa posizione e se, questo fatto, è stato oggetto di valutazione da parte del responsabile Anti Corruzione ed atal fine si chiede di avere copia di questa analisi ai sensi dell’art. 1, comma 7 della legge 190/2012;
d) di avere copia dell’attestazione da parte dell’OIV della certificazione di assolvimento degli obblighi di pubblicazione in relazione agli stessi;
e) di avere copia dell’analisi e verifica dell’efficace azione di rotazione degli incarichi da parte del responsabile della prevenzione della corruzione all’interno della relazione che lo stesso ha inviato alla Giunta per l’anno 2014 alfine di attestare il rispetto dell’attuale quadro dirigenziale ai principi richiamati dall’art. 1 comma 10 lettera c) della legge 190/2012;

Fidenza, 22 marzo 2015

Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

Salso, il Baistrocchi è l’unica realtà che cerca di reagire alla crisi

E’ necessario perdere 5 minuti per rispondere a Pinardi che interviene dicendo le solite stupidate sul Baistrocchi. Intanto notiamo che non interviene, ad esempio, sul dramma di Terme, in cui come esponente del centrosinistra è partecipe del disastro; o su ASP Fidenza, dove ricopre un ruolo imbarazzante la sua amica Guarnieri. In compenso rileva le stesse banalità sull’unica realtà che a fatica sta in piedi a Salsomaggiore. Intanto notiamo che il presunto dissesto lo avrebbe fatto il Commissario nominato dagli amici di Pinardi, mentre il vecchio cda aveva salvato la struttura. Questo se si volesse dare una risposta un tanto al chilo come fa lui. Ma anche Pinardi arriva a capire che dal 2012, anno di profonda crisi, il Baistrocchi ha recuperato 5000 presenze e quasi dimezzato la perdita. Tutti risultati che i suoi compagni a Terme si sognano. Si può dire quindi che, nella crisi, il Baistrocchi tenta di reagire e sopravvivere, nonostante squallidi figuri e i poteri cosiddetti forti del territorio giornalmente cerchino di screditarlo. Vedremo se il Baistrocchi sarà così improponibile per il privato come lo è stata terme negli ultimi 13 anni. Dopo speriamo che Pinardi trovi 5 minuti per vergognarsi.

Francesca Gambarini, consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane

Galeazzo Bignami, consigliere regionale Forza Italia

L’Unione Terre Verdiane è utile solo a sprecare soldi dei cittadini

Nei giorni scorsi, insieme a Stefano Capelli (Lega Nord), ho convocato una conferenza stampa sull’Unione Terre Verdiane. Pubblico il testo dell’articolo (a firma Annarita Cacciamani) pubblicato dalla Gazzetta di Parma.

“Le dimissioni della presidente e della vicepresidente del Consiglio delle Terre Verdiane sono l’ultimo atto di un ente allo sbando totale e senza una via d’uscita dal baratro”. E’ il duro commento alle dimissioni di Raffaella Pini, presidente del Consiglio di Utv, e della vice Paola Carrara dei consiglieri Francesca Gambarini (Forza Italia) e Stefano Capelli (Lega Nord), che mercoledì pomeriggio hanno convocato una conferenza stampa davanti alla sede dell’Unione a Fidenza. “Quelle della Pini sono dimissioni “politiche”, vuol dire che nemmeno lei crede più nell’ente. Il fatto che sia candidata sindaco non la rende incompatibile. Si sarebbe dovuta dimettere per come ha gestito la situazione nei mesi scorsi  – ha sottolineato il bussetano Capelli – . L’ente è indebitato a più non posso, non pagano i fornitori, non hanno i soldi neppure per il gpl per le macchine ma il presidente Massari, invece di pensare a ridurre i costi, dà incarichi con un bando da 20 mila per un addetto alla comunicazione. L’Unione è solo un costo. Bisogna valutare seriamente le fusioni, che darebbero la possibilità di fare investimenti”. La fidentina Gambarini ha aggiunto: “Il bando risale ai primi di marzo ma non è stato per nulla pubblicizzato e questo fa pensare. Perché è stato fatto tutto in silenzio? A cosa serve un addetto alla comunicazione per Terre Verdiane visto che nemmeno il suo presidente ci crede. Massari parla solo di collaborazione fra Fidenza e Salso e non ci ha ancora presentato il suo progetto per Utv. I 60 giorni di tempo che si era preso sono scaduti: dirà ai dipendenti quale sarà il loro futuro?”. Infine ha ribadito la sua posizione: “A contrario di altri, rimango convinta che questa Unione sia un carrozzone creato per motivi politici, ma ora questo sistema non regge più. Va smantellato”.

Parma, Gambarini (FI): “Pizzarotti continua a tagliare sui più deboli”

Duecentocinquanta posti in meno nei nidi e nelle scuole dell’infanzia di Parma. Il sindaco di Parma Pizzarotti, non contento di aver tagliato il sostegno agli alunni disabili, taglia anche i posti negli asili della città. Insomma, l’amministrazione a 5 stelle continua a prendersela con i più deboli. Prima gli alunni disabili, poi i bambini da 0 a 6 anni. Il sindaco Pizzarotti e i suoi assessori continuano, quindi, a mettere in difficoltà le famiglie. Senza dimenticare, l’eliminazione del Quoziente Parma solo per motivi ideologici. Nessuno in Comune ha pensato che le domande d’iscrizione siano calate perché le rette sono troppo alte? Sono passati ormai 3 anni da quando Federico Pizzarotti è stato eletto sindaco: dobbiamo constatare che per lui i servizi alla persona sono una questione ragionieristica e, per spendere meno, toglie i servizi. E quando i cittadini, giustamente, protestano non trova niente di meglio da dire che dare la colpa al Governo. E’ questo il modello di amministrazione che il Movimento 5 Stelle propone?

Francesca Gambarini

Forza Italia

Gramignazzo, dopo un anno il ponte è ancora chiuso. Perchè?

E’ passato ormai un anno dalla chiusura del ponte di Gramignazzo. Un anno in cui si è parlato tanto e fatto poco. Il ponte è ancora chiuso, i lavori vanno a rilento e si è accumulato un ritardo mostruoso. I disagi per i residenti sono enormi. Per passare da una parte all’altra del Taro devono fare un giro di diversi chilometri, perdendo tempo e denaro. Senza dimenticare i danni subiti dalle attività economiche della zona. La riapertura del ponte è di importanza per quella zona della Bassa! Nessuno si è ancora degnato di spiegare ai cittadini che, da mesi, lo chiedono a gran voce, quali siano i veri motivi del ritardo. Si dà la colpa al tempo, evitando così di entrare nel merito della questione. Ma siamo sicuri che sia colpa del tempo? Magari, per il Pd che governa a tutti i livelli, la colpa è del fatto che “non ci sono più le mezze stagioni”… Perché non si sono iniziati i lavori diversi mesi fa, non appena il finanziamento è stato messo a disposizione? E’ questo la vera domanda a cui rispondere, è inutile trovare scuse e divagare. In ogni modo, chi di dovere si dia una mossa: più il ponte rimarrà chiuso, più la nostra Bassa ne soffrirà!

Francesca Gambarini

Consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane

Fallimento Parma, Gambarini (FI): Parma e la sua squadra meritano imprenditori seri

“Il tribunale di Parma ha decretato il fallimento del Parma calcio. Questa sentenza mette un punto fermo a una vicenda che ha trascinato la squadra e la nostra città nel ridicolo e lasciato i dipendenti della società senza stipendio per mesi. Per settimane Parma è stata al centro delle cronache nazionali a causa di una faccenda che ha tanti aspetti poco chiari, che verranno approfonditi della magistratura. Spero che i curatori fallimentari riescano a traghettare in maniera dignitosa la squadra alla fine del campionato. Ora, il Parma calcio deve ricominciare da zero. Serve un acquirente serio che investa sulla squadra e porti nuovo lustro alla nostra città. Parma, i parmigiani e la nostra squadra di calcio meritano imprenditori capaci e onesti”. Così Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Fidenza (Pr), commenta il fallimento del Parma Fc.

Attentato Tunisi, Gambarini (FI): l’UE elabori una strategia per fermare il califfato islamico

“Duecento turisti presi in ostaggio e un bilancio di 17 persone e 2 terroristi morti che, pare, purtroppo essere destinato a salire. Sembra, inoltre, che almeno due morti e numerosi ostaggi siano italiani. Sono le tristi cifre dell’attentato terroristico a Tunisi. Una strage di matrice islamica, già rivendica dai criminali terroristi dell’Is, che stavolta tocca anche nostri concittadini e che avviene a poca distanza dalle nostre coste. Alla luce di questo ennesimo bagno di sangue, diventa sempre più urgente che l’Unione Europea elabori una strategia per fermare l’avanzata del califfato islamico. Il governo italiano, dato che il nostro Paese è il più vicino alle coste del Nordafrica, deve farsi capofila di qualsiasi iniziativa verrà presa. L’Europa non può dividersi su questo tema o disinteressarsi come ha fatto per l’immigrazione clandestina. Spero che Renzi e i suoi ministri si impegnino seriamente sulla questione, senza perdere altro tempo”. Così Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Fidenza (Pr), commenta l’attentato terroristico a Tunisi.

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