Affittare rami di un’azienda pubblica senza gara è corretto?

Non si capisce che cosa abbia da stare allegro Fritelli circa la situazione tragica di Terme. Intanto perché sulla procedura messa in campo di questa affittanza fai da te ci sono grossi dubbi di legittimità dato che stiamo parlando di una azienda pubblica per privatizzare la quale, per ben due volte, si è ricorsi, correttamente a bandi ad evidenza pubblica. Inoltre è bene anche ricordare che, non più tardi di un anno e mezzo fa, lo stesso Fritelli, col neo direttore generale da lui nominato e pagato fior di quattrini, con il dott. Baldi avevano scelto un altra strada, che si è rivelata inutile e dispendiosa. Di tentare di far pagare a chi ha distrutto scientificamente l’azienda neanche a parlarne, insomma, un bel due anni buttati al vento e una bella falcidie sociale di lavoratori alle porte. L’unica cosa di per Fritelli deve essere allegro è che a Salso non esiste l’opposizione. Pensare che un’azienda che perde 4 milioni l’anno intera, affittata (e a quali professionalità!) per rami possa guadagnare è semplicemente ridicolo. Ma evidentemente Fritelli, preso da mania competitiva, doveva spararla più grossa di Renzi. E con l’affitto dei rami di terme c’è riuscito. Peccato che i lavoratori e la città non ridano più da un bel pezzo.

Francesca Gambarini

Consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane

Il dissesto idrogeologico non ha colore politico

Spiace vedere come il sindaco Fedeli e il suo capogruppo Pisaroni, invece, di valutare la nostra proposta abbiano sprecato questa opportunità, preferendo buttarla sulla polemica politica. Pare proprio che siano loro a guardare al colore politico, non noi. Nel nostro intervento, infatti, invitavamo la Regione a darsi da fare per un piano di manutenzione del territorio per prevenire almeno in parte gli smottamenti. Lo abbiamo già detto e lo ripetiamo: il nostro territorio si sta sgretolando pezzo dopo pezzo e non dobbiamo stare con le mani in mano o intervenire sempre dopo. Gli interventi a spot servono solo per una foto sul giornale e una comparsata al tg. Vanno programmati interventi di manutenzione e solo la Regione può prendere in mano la situazione e coordinare questo programma. Non può certo farlo il piccolo Comune. Il sindaco Fedeli e il capogruppo Pisaroni, invece, di rispondere nel merito parlano di tutt’altro. Parlano di partiti. Quindi chiediamo loro: è meglio cercare di fare una programmazione seria per provare a limitare i danni degli smottamenti o è meglio intervenire solo per tamponare le emergenze? Secondo noi, sarebbe meglio studiare un piano serio di manutenzione del territorio, coordinato dalla Regione. Anche Bonaccini e il ministro Galletti la pensavano così, ora hanno cambiato idea?

Francesca Gambarini, consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane

Brunella Mainardi, consigliere comunale Polesine

Gambarini (FI): si schedino i delinquenti, non i poliziotti e i carabinieri

“Il Parlamento inizia a discutere il disegno di legge per l’identificazione degli agenti di polizia e carabinieri durante le manifestazioni pubbliche. In poche parole, un numero sul casco che dà tanto l’idea di una schedatura dei poliziotti e dei carabinieri. Trovo la proposta in discussione errata per diversi motivi. Innanzitutto perché si esporrebbero gli agenti, che comunque eseguono le direttive impartite dai loro superiori, a ritorsioni visto che sarebbero facilmente identificabili da tutti, delinquenti compresi. I poliziotti che vigilano sulla nostra sicurezza andrebbero premiati per la loro attività: l’Italia sta diventando sempre più insicura e loro fanno un lavoro prezioso. Invece, come se non bastassero i continui tagli alle forza dell’ordine, ora si cerca di schedarli. Come fossero loro i delinquenti. Sono i criminali che vanno tenuti sotto controllo! I partiti di sinistra che hanno proposto questo disegno di legge dovrebbero forse dedicarsi ad altro. Ad esempio a fare proposte su come aiutare gli italiani ad arrivare a fine mese o a controllare cosa succede all’interno di quei centri sociali da loro tanto amati”. Così Francesca Gambarini (Forza Italia) commenta il disegno di legge sull’identificazione degli agenti di polizia e carabinieri in discussione al Senato.

Fiere, Gambarini (FI): non si penalizzi Parma

Bologna caput mundi. Così è per il Pd. Il presidente della Regione Bonaccini ha svelato la sua strategia per amministrare la nostra Regione: fare di Bologna il centro del mondo a scapito di tutte le altre città. L’ultima trovata è quello di riunire tutte le Fiere della Regione in un’unica società, che naturalmente, farebbe capo alle Fiere di Bologna. Che ne sarà delle Fiere di Parma? Di Cibus, a cui partecipano tutte le eccellenze dell’agroalimentare italiano, e di Mercante in fiera? Confluendo tutte in un’unica società, le diverse Fiere della nostra Regione rischiano seriamente di perdere le loro peculiarità. Per far collaborare i vari Enti fiera non c’è bisogno di fonderli, ma basta metterli attorno a un tavolo e farli dialogare. Ma forse per Bonaccini è più facile accentrare tutto che valorizzare peculiarità ed eccellenza. Parma non può perdere anche le Fiere. Pizzarotti, Fritelli, i consiglieri regionali e i parlamentari facciano sentire la voce della nostra città al presidente Bonaccini. Gli interessi della nostra città vengono prima di quelli del partito.

 

Francesca Gambarini

Forza Italia

Stupro a Parma, Gambarini (FI): più controlli nei centri sociali

“Stuprata dal branco in un centro sociale, a Parma. E’ la terribile notizia riporta oggi dalla stampa locale: una ragazza sarebbe stata violentata da 5 ragazzi negli spazi all’interno di un centro sociale nel 2010. Spero che il lavoro della magistratura, che, nonostante il tempo trascorso, non si è arresa riesca a fare chiarezza su quanto accaduto. Gli indagati, se colpevoli, devono essere puniti. Alla luce di questa notizia, penso sia necessario fare chiarezza di quanto accade all’interno di queste realtà, da sempre ostili alle forze dell’ordine, anche se dichiarano democratici, antirazzisti e antifascisti. In nome dell’ideologia, occupano illegalmente stabili e non permettono a chi la pensa diversamente da loro di manifestare il loro pensiero. E’ necessario che vengano aumentati i controlli: la legge deve essere davvero uguale per tutti. Se non hanno nulla da nascondere, aprano le porte dei loro spazi alle autorità competenti e alle forze dell’ordine. E magari invece di occupare illegalmente si cerchino una regolare sede dove svolgere le proprie attività. Nessuno avrà niente da ridire”. Così Francesca Gambarini, esponente parmense di Forza Italia, commenta la notizia di uno stupro di gruppo in un centro sociale diffusa dalla stampa locale

Di Vittorio, non cali il silenzio sul fallimento

Non deve calare il silenzio sul fallimento della cooperativa Di Vittorio. Non si protegga la casta PCI – PD che ha fatto parte dei cda della coop. Si individuino le responsabilità e non si scarichi il fallimento sui cittadini. Ieri, con il consigliere regionale Tommaso Foti di Fratelli d’Italia, ho convocato una conferenza stampa sul tema. Pubblico l’articolo che ci ha dedicato la Gazzetta di Parma, a firma Annarita Cacciamani

«Sul fallimento della cooperativa Di Vittorio e di Polis spa sta calando il silenzio, vogliamo mantenere alta l’attenzione sulla vicenda, perché le conseguenze non devono ricadere sui cittadini». L’opposizione torna sul caso Di Vittorio: ieri Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, e Tommaso Foti, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, ne hanno parlato in una conferenza stampa al caffè letterario Vetr’aria. «Su questa faccenda sta calando un silenzio che fa paura – ha esordito la Gambarini – . La paura è che si voglia tutelare la casta della sinistra che ha fatto parte dei Cda della coop a discapito di chi ha perso con il fallimento i risparmi di una vita. Insieme alle altre opposizioni vogliamo tenere alta l’attenzione sulla vicenda perché vengono individuati i responsabili. Il Pd non cerchi di sviare: basta leggere i nominativi dei membri del Cda della Di Vittorio (di cui hanno fatto parte tanti esponenti del centrosinistra) per capire che c’è un legame fra la coop e quel centrosinistra che governa e ha governato Fidenza». Foti ha parlato dei rapporti fra Di Vittorio e Regione, tema su cui ha presentato un’interrogazione. «La Regione ha concesso alla Di Vittorio finanziamenti per diversi milioni di euro ed ha nominato un legale per insinuarsi nel passivo, che ammonta a 67 milioni contro un attivo di circa 4 milioni. Davanti a noi ci sono tanti scenari e la Regione mi ha risposto che sta valutando le strade da percorrere per tutelare i propri interessi e analizzare le ricadute sul territorio e sulle famiglie che vivono negli alloggi della proprietà indivisa. Purtroppo sarà difficile recuperare i 12,5 milioni di euro del prestito sociale – ha affermato Foti – . E’ evidente però che il passivo nasce da lontano. Chi ha fatto parte dei cda della Di Vittorio dovrebbe assumersi le proprie responsabilità. Serve un’azione di responsabilità per tutelare i soci». Presente fra il pubblico Gabriele Rigoni, capogruppo di Rete Civica che ha rinnovato l’appello al sindaco «di fare chiarezza sulla questione».

L’Unione Terre Verdiane? Un costo inutile per i cittadini

Chi mantiene quel carrozzone mangiasoldi chiamato Unione Terre Verdiane? I cittadini dei comuni che ne fanno parte. Un bel modo per usare i nostri soldi! Non sono io a dirlo ma lo dicono i dati in bilancio. Mantenere Utv costa centinaia di migliaia di euro all’anno…. E nonostante questo non si riesce a pagare il gpl ?!?! Una barzelletta! Le cifre dovrebbero essere rese note a tutti, non tenute nascoste nei cassetti degli uffici dell’Unione. Il rapporto qualità/prezzo è pessimo, visto che l’Unione è distante anni luce dalle esigenze dei cittadini. C’è carenza di vigili, la sicurezza scarseggia ma si continua a pensare a fare cassa con le multe sminuendo anche le competenze di chi dovrebbe prima di tutto lavorare per la difesa e la sicurezza dei cittadini. Il sindaco di Fidenza Massari aveva proclamato che avrebbe rivoluzionato l’Unione e si era preso 60 giorni di tempo per presentare il suo progetto di cambiamento radicale. I due mesi ormai sono trascorsi e non abbiamo visto nulla. Quindi, ancora non si capisce perché il presidente doveva essere per forza lui e non poteva essere un altro. Mistero! Intanto, ha affidato all’ex presidente di Utv, il sindaco di Soragna Iaconi Farina, la delega più importante, quella alla polizia municipale. Si, l’ha affidato proprio a colui che ha gestito l’Unione in questi anni. Gestione criticata pubblicamente senza mezzi termini dai sindacati delle polizia municipale. Va sottolineato anche che il sindaco di Soragna era stato eletto promettendo di uscire da Utv ma invece, una volta eletto, ne è diventato il primo sostenitore, divenendone il presidente e oggi ne è assessore. Se l’Unione Terre Verdiane deve essere questa, tanto vale chiuderla ed evitare di dissanguare i cittadini, già oberati dalle tasse locali e nazionali.

Francesca Gambarini

Consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane

Modena, Gambarini (FI): Broglia è stato sorteggiato revisore dei conti, significa che può farlo

MODENA, 10 marzo. “Il sindaco Muzzarelli si cala, come i suoi compagni di partito, nel ruolo pure del prefetto! Se Gian Luca Broglia è stato sorteggiato a ricoprire il ruolo di revisore dei conti del comune di Modena, significa che può farlo. Con la nuova legge il Sindaco non può inserire nel collegio professionisti a lui vicini e, nonostante io capisca che sia preoccupato per ciò che un revisore può certificare, si metta l’anima in pace. È ora di finirla con queste strumentalizzazioni. Ed è bene che Muzzarelli sappia che sull’operato del commissario Ciclosi prima o poi qualcuno farà chiarezza. Cosa peraltro che già sta accadendo sul tanto discusso debito del comune di Parma. Se i conti sono a posto, Muzzarelli non ha alcun motivo per non ratificare la nomina di Broglia a revisore dei conti del suo Comune. E si ricordi di aver fatto parte della giunta Errani, l’ex presidente delle Regione condannato per aver dato un milione di euro alla coop del fratello”. Così Francesca Gambarini, esponente parmense di Forza Italia, commenta la decisione del sindaco di Modena Muzzarelli di non ratificare la nomina di Gian Luca Broglia a revisore dei conti.

ORDINE DEL GIORNO: Voucher per i disoccupati

PREMESSO CHE

  • Il Comune di Fidenza ha fra i suoi compiti quello di occuparsi della manutenzione delle strade e delle aree verdi del territorio comunale
  • Molti fidentini, a causa del perdurare della crisi economica, sono attualmente disoccupati o in cassa integrazione

CONSIDERATO CHE

  • In campagna elettorale Forza Italia, insieme alle liste alleate, aveva proposto di coinvolgere i fidentini disoccupati o cassa integrati nei lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzione di edifici, strade, parchi e monumenti e di ricompensare il lavoro svolto con dei voucher.
  • E’ nostra intenzione portare avanti le proposte del nostro programma elettorale

RITENUTO CHE

  • I voucher possono essere di 10 euro all’ora

 

SI IMPEGNANO IL SINDACO E LA GIUNTA

  • A convocare un tavolo con le delegazioni sindacali di zona per stilare un piano di coinvolgimento dei cittadini disoccupati ed in cassaintegrazione, affinchè siano in prima persona coinvolti nei processi di assistenza ai servizi comunali, di manutenzione delle aree verdi, di presidio e controllo dei parchi
  • Pubblicare un bando con l’indicazione dei requisiti necessari per poter poi formare una graduatoria da cui attingere
  • Dare mandato agli uffici competenti di predisporre gli atti necessari per la pubblicazione del bando e individuare un piccolo budget da destinare a questo progetti

Gruppo consiliare Forza Italia

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