Massari, Tosi, Poletti: le Coop lanciano un’altra Opa su Fidenza

Quella che propone la Gazzetta di oggi è una foto rappresentativa del passato e del futuro di Fidenza – se vincerà Massari. L’ex presidente delle cooperative rosse (che hanno costruito le Torri) Poletti; Amedeo Tosi che da dirigente della San Donnino ne fece comprare ai fidentini spazi per 10 milioni di euro; Andrea Massari, ossia la continuità di Tedeschi.
Questa è l’immagine del ripartire che viene proposta ai fidentini dalla pagine del giornale locale. Un’immagine emblematica che dovrebbe fare riflettere tutti coloro che non vivono nell’ottundimento della pregiudiziale partitica e sanno che domenica al voto si sceglie il sindaco di Fidenza e non il segretario del partito.
Quella è l’immagine della Fidenza che Massari vuole fare ripartire: quella delle Torri! D’altra parte, se con gli indicatori della disoccupazione che avanzano verso l’alto il ministro del lavoro viene a Fidenza per fare la campagna elettorale e il ministro della cultura  – a detta di Massari – è già impegnato nella pratica dell’Unesco, o i nostri governanti non hanno nulla da fare, oppure Fidenza è un piatto veramente ghiotto e quanto lo sia per le cooperative di costruzione rosse lo sappiamo tutti molto bene!
Arriviamo a questo ballottaggio con la consapevolezza che è difficile rendere comprensibile che questo confronto non è tra centrodestra e sinistra ma tra cambiamento e restaurazione. Auspico che si possa superare il pregiudizio dell’appartenenza politica e mettere al centro la città, valutando chi sarebbe il sindaco migliore per Fidenza, un sindaco che si preoccupi delle tasche dei fidentini che non possono essere sempre chiamati a ripianare i debiti fatti dagli amministratori.  Io metto davanti i contenuti ai contenitori. Siamo invece certi che Tosi e Massari non compreranno altri 10 milioni di euro in locali nelle torri?
La città che immagino, insieme alla mia squadra, non cementifica nuove aree, ma le affida alle mani esperte dei nostri agricoltori: Fidenza è un territorio dalla spiccata vocazione agricola. Con il venir meno del ruolo delle province, maggiore dovrà essere l’attenzione del comune nei confronti del comparto agricolo che non si distingue solo per la produzione di alimenti di qualità ma anche per il ruolo sempre più importante che va assumendo nell’ambito del turismo rurale. Le aziende agricole sono un importante presidio territoriale e dobbiamo adottare quelle misure compensatorie che consentano alle aziende agricole di ridurre l’impatto economico che le politiche fiscali comporteranno.
Noi vogliamo promuovere l’acquisto e l’utilizzo dei prodotti della nostra terra e incentiveremo le occasioni di commercializzazione dei prodotti definiti a “chilometro zero” introducendo quote di prodotti locali nel sistema ristorativo  di competenza comunale.

Massari porterà a Fidenza anche la moschea?

Riportiamo per intero l’articolo della Gazzetta di Parma a firma di Annarita Cacciamani uscito questa mattina…
“Vogliamo una politica attenta che restituisca la città ai fidentini e non la renda una landa desolata frequentata principalmente da immigrati, come sta avvenendo anche nelle aree verdi che ospitano i giochi per i bimbi. Non si tratta di essere inospitali ma solo di recuperare un’identità comune che, oggi, rischia di venir meno”. Lo ha dichiarato ieri Francesca Gambarini, candidata sindaco del centrodestra. Ieri, doveva essere a Fidenza per sostenere la sua candidatura Roberto Maroni che, però non è potuto essere a Fidenza ieri: è stato trattenuto a Milano Malpensa per una questione relativa agli esuberi in Alitalia. Il governatore della Lombardia sarà a Fidenza venerdì sera. Presenti ieri in piazza Garibaldi anche Fabio Rainieri, segretario nazionale della Lega nord Emilia, e il commissario provinciale del Carroccio Maurizio Campari.
“Circolano voci insistenti che sul territorio fidentino, in caso di vittoria di Massari, potrebbe nascere una moschea con una scuola islamica – hanno dichiarato i due. I fidentini, quindi, dovranno scegliere se vogliono privilegiare la nostra cultura o se vogliono un centro culturale islamico pagato coi loro soldi. La nostra coalizione impedirà che ciò accada”. I due si sono poi rivolti anche al ministro Poletti, ospite di Massari: “Il ministro ha dichiarato che manca un miliardo di euro per i cassaintegrati. Vorremmo sapere da Massari e Poletti cosa faranno per i cassaintegrati di Fidenza”.
Ieri, inoltre, Francesca Gambarini ha diffuso un nuovo comunicato stampa. “Plaudiamo all’intervento del governo per la soluzione della vertenza Bormioli e siamo certi che il governo Renzi non farà venire meno il proprio sostegno anche se il sindaco non sarà Massari, se ciò non fosse ci troveremmo davanti ad un palese voto di scambio!” si legge nella nota. Poi prosegue, parlano della riorganizzazione della macchina comunale: “D’altra parte che Massari sia più vicino al modello Tedeschi che a quello Renzi è risaputo. Se vuole veramente smarcarsi dal passato il candidato della sinistra deve rassicurare la città sul fatto che all’interno della macchina comunale cambieranno molte cose e che l’attuale dirigente all’urbanistica non avrà più le responsabilità che è riuscito a mantenere e addirittura rafforzare durante l’ultima amministrazione. Vogliamo infatti ricordare ai fidentini che proprio su questo problema si spaccò la giunta Cerri e noi abbiamo rotto con l’amministrazione Cantini”.
Infine si rivolge al suo sfidante al ballottaggio: “Massari non può continuare a divagare: deve dire a tutti, ad esempio, di chi sono le responsabilità della situazione della cooperativa Di Vittorio e se farà il sindaco a tempo pieno o se avremo un sindaco part-time che delegherà i propri doveri ai dirigenti”.

 

A Fidenza vogliono comandare ancora loro. E Massari obbedisce

A Fidenza tornano a comandare i partiti, non perché i candidati siano sostenuti da loro, ma perché la sinistra non ha perso l’abitudine di mettere prima la ragione di partito e poi i bisogni della città. Vedere che un Pd ringalluzzito pensa già di riportare all’ovile Fidenza deve solo preoccupare i fidentini che vogliono mettere al centro la propria città. Massari, Cardinali e Bonaccini non sono Renzi. Sono solo il vecchio modello di governo della sinistra che dietro alla faccia di Renzi nasconde la continuità.
È la continuità che abbiamo cercato di evidenziare con la biciclettata dello scempio di oggi. In un percorso ideale abbiamo unito palazzo Porcellini, simbolo della mania di potenza di un sindaco del Dopoguerra, alle torri che abbiamo dedicato all’ex sindaco Tedeschi, simbolo della mania costruttrice della sinistra del terzo millennio. Il nostro impegno sarà quello di mappare tutte le brutture esistenti ed i cantieri in attesa di essere terminati per individuare un percorso che, riducendo al minimo i danni per la città, impedisca di avere opere incompiute.
Verificheremo anche la possibilità di bloccare la realizzazione del nuovo Solari, in attesa di verificare il piano finanziario e accertare che esistano i finanziamenti previsti. A non piacerci è il fatto che dietro la sua costruzione vi sia un piano di realizzazione di nuove abitazioni che andranno ancora di più a fare crollare il valore delle case dei fidentini. Come gia sottolineato, nostro impegno sarà orientare le politiche abitative al recupero delle abitazioni del centro ed all’utilizzo di quelle nuove già realizzate in modalità e forme che consentano il mantenimento del loro valore e che non deprimano ulteriormente il mercato. A tal riguardo, proporremo forme di disincentivazione alla realizzazione di nuove abitazioni e, dopo una drastica riduzione degli sprechi, ridurremo  le imposte locali sulla casa. La casa è la prima vera ricchezza delle famiglie fidentine.
Io e la mia squadra di governo, una squadra che sarà competente e fortemente rinnovata, ci dedicheremo a tempo pieno a risolvere i problemi della città. Un impegno, quello a tempo pieno, che non ci pare nelle intenzione del candidato Massari. In ogni caso restiamo, in attesa di un confronto pubblico con il candidato della sinistra affinché la città possa avere risposte sulle questioni centrali per il suo futuro.

Massari mi chiede una mano ma rifiuta il confronto pubblico…

Dopo avere sostenuto che ci pensano Renzi e i parlamentari locali, il candidato Massari mi chiede una collaborazione per portare avanti i suoi progetti: certo, se sarò sindaco terrò conto di ciò che di buono è stato proposto durante questa campagna elettorale; che si tratti di proposte del candidato Amoruso o Galli o Massari o Nardella o Rigoni – in rigoroso ordine alfabetico!
Per quanto riguarda l’intervento dei parlamentari del Pd, nella passata amministrazione abbiamo già registrato l’impegno del senatore Pagliari nel patrocinare, per esempio, una causa pagata a caro prezzo da noi fidentini e poi  persa: se i risultati dei parlamentari di Parma per Fidenza sono questi, abbiamo motivo di essere molto preoccupati…
Massari mette al centro del progetto turistico i percorsi religiosi, speriamo che serva a fargli capire che la religiosità è un elemento essenziale dell’essere umano e non uno strumento turistico. In ogni caso, una mano al turismo fidentino potremmo già darla realizzando il parcheggio per gli autobus di turisti che vorrebbero andare a visitare il Duomo ma non possono. Basterebbero due autobus di turisti al giorno per superare le previsioni del candidato della sinistra. In compenso, si sta completando un parcheggio per le biciclette da oltre un milione di euro a servizio della stazione. Non che non ci sia il bisogno ma, magari, si poteva utilizzare gran parte di questi soldi per costruire una sezione di scuola materna o un pezzo di asilo nido…
I servizi alle giovani famiglie sono, infatti, una delle nostre priorità. Uscire dalla crisi vuole anche dire mettere le giovani famiglie nelle condizioni di approcciarsi al mondo del lavoro senza tutte le difficoltà che comportano la gestione dei figli ed evitando di doverle portare a decidere tra figli e lavoro. Io immagino una Fidenza che analizzi i bisogni con sensibilità nuova e predisponga le risposte per alleviare le difficoltà di chi quotidianamente si trova a gestire famiglia, lavoro e altro. Vogliamo armonizzare i servizi della città alle esigenze di tutti Massari  tende a pensare ai contenitori, noi  pensiamo prima ai contenuti! Sarò di parte, ma Fidenza ha bisogno di un sindaco donna!
Infine, ricordo a Massari che io sono da sempre pienamente disponibile a confrontarci sui temi e che, nonostante a lui sembri che non ci sia più tempo, lo invito ad un confronto pubblico da tenersi al più presto.

Massari, basta opere faraoniche! Pensiamo a riqualificare

Ora tocca alle stazioni! Massari ha sempre in testa opere da costruire, magari dalle cooperative rosse di cui ha invitato il massimo esponente ora Ministro Poletti, ma alle persone ci pensa mai? Da anni i nostri pendolari vedono sfrecciare i treni dell’alta velocità stando a bordo di vagoni antiquati e tutt’altro che confortevoli.
Prima di immaginare nuovi collegamenti con aeroporto e alta velocità è giunto il momento di pretendere dalla Regione l’acquisto di nuovo materiale rotabile per i pendolari e collegamenti più efficaci con la Lombardia peraltro anche in vista di Expo.
Se poi l’idea di Massari è quella di una collaborazione forte con Salsomaggiore io ritengo che sia prima necessario che i due comuni risolvano i propri problemi perché l’unione di due debolezze non fa una forza. E non ci pare che Salsomaggiore sia in una situazione florida e che allearsi oggi comporti grandi benefici se non per loro: d’altra parte gli paghiamo già i vigili con le multe di noi fidentini!
Noi, invece inizieremmo dalle piccole cose.
Vogliamo immediatamente completare l’area dell’ex forno comunale realizzando un’area verde e un parcheggio. Se avessimo a disposizione i soldi utilizzati per pagare il progetto che avevano previsto di realizzare – in barba alle normative – sarebbero già costruiti ed avremmo un cantiere in meno in mezzo alla città. Il nostro impegno è chiedere il risarcimento del danno ai tecnici e agli amministratori che hanno sprecato questo denaro. Così come chiedere ragione ai tecnici e agli avvocati dei gravi errori fatti per lo spostamento dei tralicci dell’ENEL che spaccano in mezzo il quartiere Europa. Una vicenda vergognosa carica di responsabilità tecniche che non possono essere ignorate.
Non possiamo continuare ad aprire nuovi cantieri, come vorrebbe Massari, senza avere definitivamente risolto i problemi del passato.
Fidenza oggi, oltre a terminare le incompiute, ha bisogno di accurata manutenzione dell’esistente per la quale ci adopereremo con un piano straordinario vista la situazione attuale.
Il quartiere Europa e i Gigliati sono una incompiuta. Villa Ferro manca di servizi alla persona e di attività commerciali di vicinato. In un quadro desolante per la sbagliata programmazione del passato il candidato della Sinistra, che ci sembra più Bersani che Renzi, pensa di avere già smacchiato il giaguaro e di potere fare voli acrobatici!

Massari, Renzi e le scelte del Pd avverse alla scuola fidentina

Siamo certi che il Primo ministro Matteo Renzi abbia concluso anticipatamente i propri incontri europei in preparazione del semestre italiano per poter dedicare un pomeriggio di lavoro al candidato Andrea Massari.
Siamo certi che l’impegno assunto è anche quello di invitare a Fidenza i 24 capi di stato europei per la chiusura del semestre: i distratti avevano immaginato Firenze.
Nei prossimi mesi, se Massari diventerà sindaco, vigileremo affinché i tanti impegni assunti vengano rispettati e non si trasformino nella presa in giro che invece temiamo!
Mentre era a Roma, l’aspirante sindaco Massari poteva chiedere cosa intende fare il Pd per difendere la scuola fidentina. Ricordo, infatti, che, nel disinteresse assoluto, Fidenza sta perdendo l’autonomia della propria scuola media.
La sinistra parmense non è nuova a questo disinteresse se è vero – come è vero – che la sezione di liceo classico del D’Annunzio venne salvata grazie all’impegno dell’ex assessore Callegari con la sostanziale indifferenza degli altri
organismi politici preposti governati dalla sinistra. Che dire poi delle sezioni di scuola materna ottenute in spregio alla programmazione del Pd provinciale che preferiva una spartizione politica ad una tecnica?
Una scelta che avrebbe penalizzato Fidenza.
Per me la scuola paritaria è una risorsa per tutta la comunità e va sostenuta. Massari, invece, cosa ne pensa? Noi ci impegneremo con agevolazioni economiche per dare maggior libertà di scelta alle famiglie. Ma, in particolare, come si comporterà Massari, se dovesse essere eletto, quando gli interessi del partito saranno in contrapposizione a quelli della città? A governare Fidenza dovrà essere il sindaco e non il partito o il suo segretario.
Ciò che ci rassicura è che in ogni momento Massari potrà alzare la cornetta del telefono e chiamare il premier Renzi, che lo guiderà nelle scelte per la nostra ridente città, anche interrompendo un colloquio riservato con Barak Obama!

Massari è disposto ad eliminare gli sprechi e tagliare i dirigenti?

E soprattutto, ad intraprendere un’azione di responsabilità verso chi ha autorizzato lo sperpero di denaro pubblico affittando gli uffici comunali nelle Torri? Temiamo di no…
Intanto che lavora alla candidatura di Fidenza per ospitare le Olimpiadi del 2024 sarebbe utile che il candidato sindaco Massari ci spiegasse come intende affrontare il quotidiano di una amministrazione che avrà seri problemi di
bilancio.
Apprezziamo la proposta di fare di Fidenza la protagonista di un’Expo alimentare in competizione con Milano e con Cibus anche senoi preferiremmo far sì che i nostri produttori potessero vendere una punta di formaggio e qualche
altro prodotto locale ai milioni di frequentatori del Fidenza Village e di poter entrare nel circuito di November porc…
Il problema vero, però, è che come sindaco chi vincerà si troverà ad affrontare la chiusura di un bilancio consuntivo costruito su entrate inesistenti o inesigibili e senza tenere debitamente conto delle indicazione degli ispettori del ministero e dell’approvazione di un bilancio preventivo che dovrà correggere tutti gli errori del passato.
La soluzione che si prospetta è quella di costringere subito il consiglio comunale a continuare nell’errore oppure quella di fare le necessarie correzioni di bilancio per ripristinare almeno il pareggio.
Come ho ampiamente sostenuto fino ad ora la mia posizione sarà quella di eliminare gli sprechi – a partire dal costo di dirigenti di cui non c’è bisogno per arrivare agli spazi affittati nelle torri per i loro uffici – e di chiamare a rispondere del danno causato gli amministratori del passato e i tecnici che hanno fallito. Visto che Massari e il suo capolista Tosi sono tra tali amministratori ci dica se tali sciagurate scelte politiche saranno a carico dei fidentini – con un aumento delle tasse e delle tariffe – o se si impegnerà a fare le dovute azioni di responsabilità verso chi lo ha preceduto e chi ha diretto queste scelte.

Massari basta chiacchiere, adesso ci vogliono i fatti

Massari gongola e intanto rubano nei quartieri e nelle frazioni. Vantandosi del risultato nella zona di Villa Ferro il candidato del PD dimentica che il 65% dei fidentini o non è andato a votare o gli ha votato contro ma dimentica anche che tale quartiere, Villa Ferro, è stato partorito dalla scienza urbanistica che ha
caratterizzato la sua storia politica. I problemi di Villa Ferro, però, restano lì con quelli degli altri quartieri che vivono solo grazie alla pazienza di chi vi abita. Prendiamo atto che Massari è pronto a cambiare rotta, inizi  intanto a farlo sulla sicurezza.
Ci sembra infatti  che la sua stagione da assessore alla polizia municipale sia solo servita ad impoverire Fidenza di mezzi, di vigili e di soldi. Il tutto donato all’Unione Terre Verdiane che li ha diluiti sugli altri comuni. Intanto a Castione continuano a svaligiare le abitazioni così come nei nostri quartieri e i nostri anziani vengo presi di mira da truffatori senza scrupoli che ingannando un anziano non solo lo privano dei denari per il sostentamento ma ne mortificano la personalità con un danno sociale che va ben oltre quello economico.
Fidenza ha bisogno di sicurezza e non di chiacchiere, ha bisogno di un’amministrazione che abbia il coraggio di mettere alla porta chi – italiano o straniero – pensa di mettere sotto sacco la città. È ora che la solidarietà sia manifestata verso chi subisce le aggressioni della delinquenza e non verso chi, privo di stabile occupazione e di legame con il territorio, viene assecondato in virtù di una malintesa accoglienza.

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