Parma, Forza Italia: “La giunta a 5 stelle continua a mostrare la sua inadeguatezza”

La giunta a 5 stelle di Federico Pizzarotti continua a mostrare la sua totale inadeguatezza. L’ultima trovata del sindaco, che forse sente la mancanza delle luci della ribalta nazionale, è quanto meno surreale: ha scritto una lettera al premier Renzi per invitarlo a prendere Parma come modello per quanto riguarda la raccolta rifiuti. Un appello che speriamo Renzi non accolga. Forse Pizzarotti, impegnato a twittare e scrivere su Facebook tutto il giorno, non si è accorto che Parma non è mai stata così sporca. Faccia un giro per le vie della città e si renda conto di quali risultati ha portato il suo modello: sacchetti dei rifiuti in ogni dove, strade del centro che sembrano una pattumiera e cittadini costretti a tenersi in casa i rifiuti per non rischiare di vedersi aumentare la Tari. Vuole esportare questo “modello” in tutta Italia? Pizzarotti dice che seguendo il suo suggerimento si potrebbero chiudere gli inceneritori, ma si ricorda che lui non è riuscito a “spegnere” quello di Parma nonostante tutte le promesse fatte?  Non si capisce davvero il senso di questa trovata di Pizzarotti: forse vuole distogliere l’attenzione dal fatto di aver aggiudicato il servizio di sostegno agli alunni disabili a chi ha richiesto la cifra più bassa? Il ribasso d’asta presentato da chi ha vinto la gara è talmente alto da far venire dubbi anche sul rispetto delle norme di legge. Ad esempio: gli educatori verranno pagati il giusto? Dato che l’aggiudicazione, per ora, è ancora provvisoria speriamo che l’assessore al Welfare Rossi e gli uffici facciano chiarezza. A nostro avviso, un servizio così importante è delicato dovrebbe essere affidato a chi presenta il progetto migliore, non a chi presenta la richiesta economica più bassa. Non è sui disabili che il Comune deve risparmiare.

Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza
Paolo Buzzi, consigliere comunale Forza Italia Parma

Profughi a Parma, Gambarini (FI): “Ci sono tanti italiani in difficoltà, aiutiamo prima loro”

PARMA, 14 agosto – “In questi giorni la stampa parmigiana ha dipinto il ritratto di una situazione che sembra surreale ma è, invece, la realtà. Uno vicino all’altro vediamo un articolo in cui si parla di profughi ospitati in case in pieno centro storico e di persone che si prendono cura di loro. Appena sotto leggiamo la storia di 3 famiglie, di cui una italiana, che non riescono ad arrivare a fine mese. Due di loro sono costrette a dormire in macchina. Per loro non ci sono case in via Farini e in via XXII Luglio? Nessuno mette a disposizione una stanza per loro?” Così Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia a Fidenza (Pr), commenta l'”emergenza profughi” a Parma. “Come noto, lo Stato mette a disposizione circa 30 euro al giorno per i profughi, che vanno a vantaggio anche di cooperative e associazioni, mentre tanti nostri anziani che hanno lavorato e pagato le tasse per tutta la vita si ritrovano con una pensione da fame. Tutto questo non è giusto e deve finire. Leggiamo poi gli appelli di diversi sacerdoti: perché la curia che possiede numerosi immobili non mette in piedi un progetto di accoglienza e sostegno per i profughi e per i tanti italiani in difficoltà? In un momento di crisi economica che sembra non finire in cui tanti – troppi – non riescono ad arrivare a fine mese, riteniamo sia necessario fare una scelta. Non si possono aiutare tutti a prescindere, non possiamo permettercelo. A mio avviso, la priorità deve andare agli italiani, poi alle famiglie straniere residenti da più anni in Italia e, infine, se ancora ci è rimasto qualcosa possiamo accogliere i migranti. Che senso ha far passare il falso messaggio di un’Italia paese di Bengodi? Che senso ha far venire qui persone che, per forza di cose non troveranno lavoro, e dovranno “arrangiarsi” per vivere? Inoltre mi chiedo anche perché le famiglie che si sono rivolte ai servizi sociali siano costrette a dormire in macchina, mentre quelle che hanno occupato illegalmente degli alloggi hanno un tetto sopra la propria testa. A mio parere, in queste situazioni, una maggiore rigidità del Comune aiuterebbe a far capire che non è violando la legge che si risolvono i propri problemi”.

Parma, Forza Italia: “Più uomini e più mezzi alle forze dell’ordine per proteggere i cittadini”

Nei giorni scorsi a Parma è avvenuto un episodio sconcertante: un cittadino del Comitato Antidegrado  è stato picchiato da uno spacciatore mentre insieme ad altre persone “pattugliava” le vie del quartiere Pablo. Questo episodio è gravissimo per almeno due motivi. Innanzitutto perché i cittadini, per cercare di avere un po’ di tranquillità, si sono dovuti organizzare in un comitato e scendere in strada a perlustrare le vie e segnalare episodi sospetti. Mai a Parma si era arrivati a questo punto: i cittadini devono supplire alla mancanza delle istituzioni e provare a “fare sicurezza” da soli, mettendo a rischio la propria incolumità. In secondo luogo, il pestaggio dei giorni scorsi dimostra che gli spacciatori si sentono talmente padroni del quartiere Pablo e liberi di fare quello che vogliono al punto di picchiare un semplice cittadino. L’incapacità dell’amministrazione comunale a 5 stelle in materia di sicurezza è sempre più evidente. Come può un sindaco permettere che un cittadino debba supplire alla mancanza delle istituzioni e venga picchiato? Pizzarotti vada a farsi sentire in tutte le sedi competenti e chieda un maggior presidio del territorio: le forze dell’ordine devono essere più presenti sul territorio e dovrebbero avere più uomini e mezzi per farlo. Infine, ci rivolgiamo al prefetto. Parma è allo sbando: si metta una mano sul cuore e pensi alla città, cercando di evitare l’arrivo di altri stranieri. Il rischio è che vadano ad incrementare lo schieramento di spacciatori (stranieri e italiani) che si sono ormai impossessati di Parma.

Paolo Buzzi, consigliere comunale Forza Italia Parma

Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza

Parma, Forza Italia: “L’Università investa su didattica e innovazione”

L’Università di Parma perde 4 posizioni nella classifica delle Università italiane, stilata dal Sole 24 Ore. Il nostro ateneo si posizione al 35esimo posto. Lontano anni luce dall’Università di Bologna, terza in classifica, e molto lontana anche da altre università della Regione, quali Ferrara e Reggio Emilia e Modena. Sappiamo bene che queste classifiche non rappresentano la verità assoluta, ma il fatto che l’Università di Parma abbia perso 4 posizioni deve essere un campanello d’allarme per il Rettore Borghi. A quanto pare il tanto sbandierato nuovo corso non sta producendo i risultati sperati ed annunciati. Anzi, almeno per ora, le cose paiono andare peggio di prima. Naturalmente speriamo che l’Università riesca ad invertire il trend e torni a crescere. Il rettore dovrebbe dedicare più tempo a gestire l’Università e meno a fare il politico, sostituendosi ai servizi sociali, come ha recentemente fatto, in occasione dell’occupazione degli alloggi di borgo Bosazza. Ci preoccupa soprattutto il divario fra l’Università di Parma e la vicina Università di Modena e Reggio Emilia. Leggendo questi dati, infatti, uno studente di fuori Regione potrebbe essere invogliato a scegliere Modena, e non Parma. L’Università di Parma, quindi, torni a investire sulla didattica e sull’innovazione e predisponga un’offerta formativa valida e competitiva.

Francesca Gambarini – Capogruppo Forza Italia Fidenza

Nicolas Brigati – Coordinatore provinciale Forza Italia Giovani Parma

Centro accoglienza a Parma, Gambarini (FI): “Persa occasione per ascoltare i cittadini”

PARMA, 10 luglio – “Ottocento firme raccolte e cinquecento persone alla fiaccolata per dire no alla trasformazione dell’ex scuola di Castelnuovo in un centro di accoglienza per profughi. Ma al prefetto di Parma non interessa e tira dritto, confermando la decisione trasformare la struttura in un centro di accoglienza”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Fidenza (Pr). “Il prefetto, che rappresenta il Governo, ha perso un’occasione per ascoltare i cittadini e cercare insieme a loro una soluzione. La richiesta dei cittadini di Baganzola è sacrosanta: si oppongono a una decisione calata dall’alto, nessuno si è confrontato con loro. Nessuno ha detto loro quante persone arriveranno e per quanto tempo rimarranno. Il rischio è quello di creare un ghetto, isolato da tutto, con i tutti i pericoli del caso. Il prefetto, quindi, ci ripensi. Da parte sua il Comune e il Movimento 5 Stelle, che lo amministra, non scarichino come al solito le colpe sugli altri e cerchino una soluzione. Perché dall’amministrazione comunale non arriva nessuna proposta alternativa?”.

Buzzi (FI): “Parma and stars… nella polvere”

Ennesimo capitolo di un disastro amministrativo che ogni giorno che passa affossa sempre più la nostra città. Nelle vicende umane tutto può succedere ma quando l’improvvisazione ed il dilettantismo hanno il sopravvento non resta che una sconfortante rassegnazione. L’episodio di giovedi sera evidenzia due elementi indice di tale dilettantismo. Il primo: la commissione di vigilanza, organismo tecnico che valuta la conformità delle attrezzature e dei luoghi alle norme di legge, può dare parere negativo all’impianto, ma si tratta pur sempre di un parere non vincolante per l’amministrazione che può autorizzare la manifestazione di che trattasi con ordinanza. Dico questo in quanto è già capitato in passato che, a fronte di un parere negativo della commissione all’utilizzo di una struttura pubblica (Palasport di via Pellico) il sindaco (nella persona del vicesindaco…) si è preso la responsabilità di autorizzare con ordinanza la manifestazione in programma, da svolgersi nello stesso giorno. Nel caso di Parma and stars nessuno si è preso questa responsabilità e abbiamo visto come è andata a finire. Il secondo elemento di costernazione sta nelle modalità e nei tempi con cui si è dato l’annuncio della revoca della manifestazione di Arbore: a manifestazione praticamente iniziata, alle 10 di sera con il pubblico che gremiva Piazza Duomo in attesa da ormai due ore. La commissione si è riunita alle 14, ultimato i lavori alle 18/19….c’era tutto il tempo per diramare una comunicazione alla città ma si è inspiegabilmente ed insipientemente  aspettato il momento peggiore! Resta il fatto che non comprendiamo come si sia voluto insistere con Piazza Duomo quando Piazzale della Pilotta era collaudato da anni ed andava benissimo. Ho l’impressione che l’ansia di prestazione amministrativa si traduca con la soppressione di eventi ed iniziative elaborate in passato sostituiti da tragicomiche manifestazioni che deludono una città intera.

Paolo Buzzi – Forza Italia Parma

 

Stamattina ad Aria Pulita Emilia Romagna

Stamattina sono intervenuta in collegamento telefonico ad Aria Pulita Emilia Romagna su 7 Gold

– Pizzarotti è stato eletto dopo una campagna elettorale basata solo sulla promessa di non far partire l’inceneritore con l’appoggio di Beppe Grillo. E poi l’inceneritore si fa.
– Il termovalorizzatore è in comune di Parma. Quindi, fermo restando le competenze della provincia, il comune poteva controllare meglio e, se vero quanto emerso in questi giorni, vigilare sulla opere di compensazione che dovevano essere fatte come l’impianto fognario depurativo di cui parla la Gazzetta
– Un esempio di quanto conta Pizzarotti: nomina Bagnacani nel cda di Iren e questo sposa tutte le decisioni della multiutility… Forse il parere del sindaco non è così decisivo
– Non credo che Pizzarotti sia in malafede, ma credo che ancora oggi non abbia capito cosa significa fare il sindaco

Inceneritore Parma, Gambarini (FI): “Pizzarotti spieghi come sono realmente andate le cose”

PARMA, 19 giugno – “Leggo sulla Gazzetta di Parma di oggi che il sindaco a 5 stelle di Parma Federico Pizzarotti avrebbe potuto fermare l’inceneritore ma non l’ha fatto. Se le cose sono realmente andate come riportato nell’articolo del quotidiano locale, sarebbe l’ennesima presa in giro di questo sindaco ai suoi cittadini. Pizzarotti è stato eletto promettendo di bloccare l’inceneritore. Sappiamo tutti che non ha mantenuto questa promessa. Promessa che era il punto numero 1 del suo programma elettorale. Ci attendiamo che, quanto meno, Pizzarotti spieghi ai parmigiani come sono andate le cose. E se davvero poteva fermare l’inceneritore perché non l’ha fatto?”. Così Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Fidenza (Pr), commenta la notizia riportata dalla Gazzetta di Parma.

Pizzarotti e Parma: 3 anni di promesse a 5 stelle non mantenute

Tre anni fa il sindaco a 5 stelle di Parma Federico Pizzarotti, insieme al leader del suo partito Beppe Grillo, andava dicendo a destra e sinistra che non avrebbe permesso l’accensione del termovalorizzatore di Parma. Con questa promessa (praticamente impossibile da mantenere, dato che i lavori per la costruzione del termovalorizzatore erano già in fase avanzata) è diventato sindaco di Parma. A distanza di 3 anni, l’inceneritore – che, secondo il progetto iniziale avrebbe dovuto bruciare solo i rifiuti della provincia di Parma – , funziona a pieno regime e si appresta, per volere del governo Renzi, a ricevere rifiuti da altri territori. E, intanto, mentre Pizzarotti si diverte a litigare con Grillo e gioca a fare il leader nazionale, Parma sta vivendo un declino inesorabile. Dalla sporcizia nelle strade, alla sicurezza al disastro dei servizi sociali ed educativi, con Pizzarotti che ha promesso una cosa per poi fare tutto il contrario. Il risultato? Le famiglie scese in piazza per protestare contro la distruzione dei servizi scolastici ed educativi di Parma. Per distogliere l’attenzione da tutto questo e dall’insipienza della sua amministrazione, Pizzarotti lancia una manifestazione contro l’inceneritore. Come al solito, butta fumo negli occhi ai cittadini. E, in questo, devo dire che ricorda più Renzi che Grillo. Non sarà sicuramente un corteo a indurre il governo a modificare il decreto Sblocca Italia. Grazie all’inerzia di Pizzarotti, della sua amministrazione e dei parlamentari parmensi del Pd Parma si appresta a diventare la pattumiera d’Italia.

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia Fidenza

Parma, Gambarini (FI): “Chiusura aeroporto è un grave danno per il territorio”

L’aeroporto Verdi di Parma chiude. L’aumento di capitale necessario a salvare il nostro aeroporto non c’è stato: l’11 giugno la società di gestione dello scalo verrà messa in liquidazione e, poi, cesserà la sua attività. Parma, quindi, perderà un’importantissima infrastruttura e sarà un grave danno per il nostro territorio. A meno che non accada un miracolo. Per salvare l’aeroporto si sarebbe dovuto elaborare un progetto di rilancio serio ed attrattivo per gli investitori privati. Invece, nulla di tutto questo è stato fatto. Anzi, si è perso tempo correndo dietro a fantomatici acquirenti cinesi che, dopo essersi impegnati addirittura davanti al premier Renzi, hanno pensato bene di svignarsela. Le istituzioni non ha fatto praticamente nulla per evitare la chiusura del Verdi. In particolare la Regione (da sempre governata dalla sinistra) avrebbe potuto darsi da fare, invece non ha messo un euro. Ha preferito investire su Rimini e Forlì. Il risultato? Forlì è chiuso, Parma lo sarà fra poco e Rimini è in grandissima difficoltà. Fra poche settimane Parma e le sue aziende saranno un po’ più isolate dal resto del mondo. Tutto questo proprio nell’anno di Expo 2015… E che dire dell’Efsa? L’Authority continuerà a rimanere a Parma anche senza aeroporto? Si tratta, purtroppo, di un altro segnale del declino della nostra città a cui dobbiamo mettere fine il prima possibile.

Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia Fidenza

 

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