Scuola europea Parma, Buzzi (FI): assurdo rescindere il contratto

Indipendentemente dalle responsabilità delle parti che saranno appurate nelle opportune sedi, è davvero strabiliante la notizia del recesso del contratto di appalto per la costruzione della nuova Scuola Europea da parte del Comune di Parma. E ciò per tre motivi fondamentali.Primo: il cantiere è fermo dal 5 agosto 2013  e da quasi due anni abbiamo assistito ad un tira e molla inconcludente in una vicenda che, a mio avviso e non solo mio, poteva essere conclusa prima, meglio e senza questa figura di incompetente inefficienza di fronte all’Europa. Secondo: questa decisione da parte del Comune avviene con una tempestività eccezionale: a meno di 5 giorni dal sopralluogo degli ispettori europei per il rinnovo dell’accreditamento che, ovviamente, troveranno un cantiere desolatamente abbandonato ed incompiuto con conseguenze più volte paventate e che speriamo non si avverino. Terzo: ritengo questa una mossa assurda, che non risolve la questione ma la complica, tra l’altro in un momento in cui si erano create le condizioni con l’intervento della Scuola per L’Europa per concludere finalmente i lavori.
C’è poi la ciliegina: il sindaco dice che con questo atto si prevede di ultimare la scuola entro la fine del suo mandato (giugno 2017) quando ripetutamente e pubblicamente in precedenza dichiarava assieme all’assessore Ferretti  che la Scuola avrebbe aperto i battenti il primo settembre 2015!  Ennesima giravolta! In realtà, in questo modo andremo verso un contenzioso che farà lievitare i costi e le spese di un’opera che solo l’insipienza di amministratori improvvisati può lasciare in questo stato.
Paolo Buzzi
Consigliere Comunale Forza Italia Parma

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