Riforme, Gambarini (FI): “Renzi cancella la democrazia”

FIDENZA, 13 ottobre – “Una risicatissima maggioranza ha approvato oggi al Senato le riforme costituzionali volute dal Governo Renzi. Con la (contro)riforma votata Renzi cancella la democrazia dato che a legiferare sarà una Camera composta da parlamentari per la stragrande maggioranza scelti dalle segreterie dei partiti. E se non bastasse, grazie all’Italicum un solo partito farà quello che gli pare. E per Matteo Renzi, premier non eletto, questa è democrazia. D’altronde, cosa ci si poteva aspettare da un Governo che tira avanti grazie ai voti dei “verdianiani”? Vale a dire quei parlamentari (eletti dagli elettori di centrodestra) che fanno riferimento a colui che fino a poco tempo fa era il male assoluto ed ora diventato un padre costituente… E che dire della minoranza Pd? Dopo tante parole, hanno votato quel disegno di legge che tanto hanno criticato: a quanto pare la paura di perdere la poltrona vince su tutto”. Così Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Fidenza, commenta l’approvazione al Senato del ddl Boschi.

Fidenza, Gambarini (FI): “Saranno gli inquilini a pagare l’aumento dell’Imu per gli alloggi affittati a canone concordato”

Dalla scorsa estate a Fidenza è aumentata l’aliquota Imu per le abitazioni a canone concordato. Lo abbiamo denunciato in Consiglio comunale e lo denuncia anche Confedilizia. E il sindaco cosa fa? Lo conferma. Dice: “l’aliquota è aumentata ma affittare a canone concordato è vantaggioso lo stesso”. Poi aggiunge mille scuse, dicendo anche che chi affitta a canone concordato ha più di una casa e usufruisce già di altre agevolazioni. Presa dalla smania di fare cassa, l’amministrazione comunale non ha pensato che alla fine a dover pagare l’aumento dell’Imu saranno probabilmente gli affittuari. L’aumento della tassa per i proprietari, quasi inevitabilmente, influirà sull’affitto che, quindi, aumenterà e non sarà più agevolato. Ancora una volta, quindi, a rimetterci saranno i fidentini, magari proprio quelli che stanno vivendo un momento difficile e hanno scelto di affittare a canone concordato. Il sindaco si ricordi poi che i fidentini pagano già dallo scorso anno tasse altissime, confermate quest’anno e, dove si poteva aumentate ancora un po’. L’esempio più eclatante è sull’Irpef. L’amministrazione comunale ha abbassato la fascia di esenzione Irpef da 15 a 12 mila euro: una scelta che va a pesare sulle tasche di chi guadagna poco più di 1000 euro al mese. Più volte abbiamo chiesto al sindaco di rivedere la manovra finanziaria, ora glielo chiede anche Confedilizia. Il sindaco non snobbi le lamentele e cerchi di evitare che le sue scelte di traducano un aumento degli affitti per i fidentini, già tartassati delle tasse comunali e statali e alle prese con una crisi economica senza precedenti.

Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza

Unione Terre Verdiane, Gambarini (FI): “Questo ente va chiuso. Non si torni indietro!”

Il bilancio di Terre Verdiane è un bilancio fatto solo di debiti e con quasi 3 milioni di disavanzo che verranno scaricati sui Comuni, quindi sui cittadini. Un bilancio costruito male, su scelte sbagliate che nessuno riesce nemmeno più a spiegare. D’altronde, come si fa a spiegare il perché si è tenuto in vita per anni un ente che è stato creato per scopi elettorali e che ha fatto solo danni, spendendo soldi dei cittadini senza ottenere alcun risultato? Forza Italia, da sola, ha sempre criticato questo ente e, dopo anni, anche altri se ne rendono conto e si accorgono di questa situazione drammatica. È così si è deciso di recedere dall’Unione a partire dal 1° gennaio 2017. Tra chi non sa più cosa fare, tra chi vuole mantenere questo carrozzone e tra chi fa da stampella alla sinistra votandone il bilancio, il caos regna sovrano in Unione Terre Verdiane. L’altra sera viene presentato e fatto votare ai consiglieri un documento in cui si invitano soprattutto i Comuni di Fidenza e Salso a riconsiderare le delibere di recesso e a individuare nuove forme di gestione per mantenere la titolarità giuridica dell’ente. Fuori dal burocratese significa che Fidenza e Salso dovrebbero mantenere in vita l’Unione. Abbiamo sempre detto che crediamo alle unioni fatte in un certo modo e con certi criteri, ma se quello che ci viene presentato è il principio di una strada da intraprendere noi non ci stiamo. E ogni comune si assuma le proprie responsabilità visto che per anni i vari amministratori non hanno fatto nulla per cambiare quel sistema ma al contrario si sono comodamente seduti diventando complici del sistema. Questa è una presa in giro bella e buona verso i cittadini! Spiace vedere come qualcuno, a pochissimi mesi dalle elezioni, si rimangi già le parole pronunciate in campagna elettorale, votando a favore del bilancio di un ente che fino a pochi mesi fa era il male assoluto.

Francesca Gambarini, consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane

Immigrazione, Forza Italia: “Diamo 35 euro al giorno anche agli italiani in difficoltà”

Ci risiamo. Lo Stato, attraverso la Prefettura, stanzia nuovi soldi
per gli immigrati. E’ notizia di queste ore la pubblicazione di un
nuovo bando per l’accoglienza nella nostra provincia di 200 persone
fino alla fine dell’anno. La somma messa a disposizione è di 35 euro
al giorno per ogni immigrato. Per un totale di 427 mila euro. Sarebbe
bello che anche gli italiani in difficoltà (che pagano le tasse)
potessero usufruire di 35 euro al giorno per risolvere i loro
problemi, ma evidentemente ora la priorità sono gli stranieri. Che,
ricordiamo, vengono mantenuti con i soldi degli italiani e più ne
arrivano, più soldi servono. Più se ne usano per gli stranieri, meno
ne rimangono per gli italiani. Secondo noi, in questo modo non si
risolve l’emergenza immigrazione. Anzi la si aggrava. Ben venga
accogliere ed aiutare chi scappa davvero dalla guerra e vuole
integrarsi nella nostra società, rispettando leggi e tradizioni. Come
sappiamo bene, però, solo una piccola parte di queste persone sono
davvero profughi. Chi migra per motivi economici va aiutato creando
possibilità di sviluppo e riscatto nei Paesi di provenienza.
Naturalmente, è un problema di cui non può farsi carico l’Italia da
sola, ma va affrontato in sede internazionale coinvolgendo Unione
Europea, Stati Uniti, Russia e Onu. Per cominciare, però, i sindaci
del parmense (Pizzarotti, sindaco di Parma in primis) e il presidente
della Provincia potrebbero far capire al Governo e alla Regione che
l’accoglienza indiscriminata e il buonismo a tutti i costi non
risolvono il problema ma lo aggravano.

Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza

Paolo Buzzi, consigliere comunale Forza Italia Parma

Fidenza, Forza Italia: “Quali sono i risultati del progetto amianto?”

Al Sindaco

All’Assessore competente

 

Interrogazione a risposta scritta

Oggetto: progetto amianto e termografia

 

PREMESSO CHE

  • Con la delibera di giunta 49 del 27 marzo 2015 la giunta ha approvato il progetto “amianto e termografia”, che prevede l’utilizzo di droni per sorvolare e monitorare il territorio del Comune di Fidenza;
  • Il progetto è finanziato con 10 mila euro all’anno per 3 anni. La spesa totale è perciò di 30 mila euro.

CONSIDERATO CHE

  • Nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto l’assessore all’Ambiente Giancarlo Castellani aveva affermato che “entro l’estate” sarebbero stati resi pubblici i risultati del progetto;
  • Dal 15 settembre 2015 è in vigore un nuovo regolamento Enac (Ente nazione aviazione civile) relativo all’utilizzo dei droni;
  • L’estate è ormai finita e i risultati del progetto “amianto e termografia” non sono stati resi noti.

SI INTERROGANO IL SINDACO E LA GIUNTA PER SAPERE

  • Se l’utilizzo dei droni fatto a Fidenza rispetta le prescrizioni del nuovo regolamento Enac;
  • Quali sono i risultati del progetto e perchè non sono stati ancora resi noti, al contrario di quanto era stato annunciato.

 

Fidenza, 21 settembre 2015

Gruppo consiliare Forza Italia

 

Fidenza, Gambarini (FI): “Sul quartiere Europa si dica come è andata veramente”

Ancora una volta dobbiamo, con dispiacere, constatare che il sindaco cerca di cambiare la realtà, buttando fumo negli occhi ai cittadini. Siamo tutti felici che la centrale di cogenerazione del quartiere Europa sia stata terminata, ma il sindaco (che era assessore quando il progetto megalomane di questo quartiere è stato partorito) ha dimenticato di dire le cose come stanno, nascondendosi dietro i soliti spot e annunci. Parla di “fiore all’occhiello” e “quartiere all’avanguardia” ma dimentica di dire che stiamo parlando di un quartiere che dopo 7 anni ancora non è finito e non ha alcun servizio per i residenti. Dimentica anche di dire che a chi ha comprato casa in questo quartiere è stato presentato un progetto che è rimasto solo sulla carta perché si è rivelato irrealizzabile: troppo costoso e troppo megalomane. L’emblema è proprio la centrale: quando Massari era assessore si era pensato di alimentarla a cippato con costi spropositati e un via vai di camion che avrebbero dovuto portare il cippato. Se oggi è terminata è solo perché la precedente amministrazione, insieme all’attuale presidente di San Donnino multiservizi, ha cambiato il progetto. Spiace anche che in Consiglio comunale il sindaco non abbia risposto alla nostra interrogazione in cui chiedevamo chiarimenti sui costi passati, presenti e futuri di questa centrale. In questi anni i residenti di questo quartiere hanno sopportato tantissimi disagi ma il sindaco, invece, di dire quando il quartiere sarà finito, parla fumosamente di partecipazione. E che dire dell’interramento dell’elettrodotto? Un altro annuncio senza nessuna data. Caro sindaco, è inutile cercare di mistificare la realtà: le politiche di espansione urbanistica incontrollata che lei come assessore aveva avallato si sono rivelate un fallimento. Le torri della stazione sono lì a ricordarcelo. Per sempre.

Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza

Università di Parma, Forza Italia: “Calare le rette e migliorare la didattica”

Qual è l’Università più cara d’Italia? Quella di Parma. A dircelo è il rapporto dell’Osservatorio nazionale della Federconsumatori, realizzato in vista dell’apertura dell’anno accademico 2015/2016. “L’ateneo più caro fra quelli considerati nell’indagine si conferma l’Università di Parma”: questo è quanto si legge nel rapporto della Federconsumatori. La notizia sta girando su tutti i principali media nazionali e non è sicuramente una bella pubblicità per la nostra Università e per la nostra città. Chiediamo, perciò, al rettore: perché Parma è l’Università più cara d’Italia? Qualche settimana fa, nella classifica delle università italiane stilata dal Sole 24 Ore, Parma aveva perso diverse posizioni, classificandosi dietro all’Università di Modena e Reggio Emilia. I risultati di queste indagini e ricerche sono una pubblicità negativa per il nostro Ateneo. Il rettore, quindi, si dia un duplice obiettivo: migliorare la didattica e calare le rette. Dimostri che si merita il lauto stipendio (più alto di quello del rettore della più grande e prestigiosa università di Bologna) che percepisce e, invece, di pensare alle case occupate pensi all’Università che è stato chiamato a dirigere.

Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza

Paolo Buzzi, consigliere comunale Forza Italia Parma

Parma, il quartiere San Leonardo chiede più sicurezza

I residenti del quartiere San Leonardo tornano a chiedere più sicurezza. Dopo tante assemblee di quartiere e una partecipata fiaccolata, l’amministrazione comunale ancora non ha mosso un dito per cercare far sentire più sereni, tranquilli e sicuri i cittadini di questo quartiere. Un quartiere che, purtroppo, è ormai del tutto fuori controllo. Lo scrivono i cittadini stessi: “Via San Leonardo, la principale via d’accesso della nostra città, viene invasa al calar della sera da vere e proprie bande di pusher, che spacciano indisturbati, urlando a squarcia gola fino a tarda notte e lordando le strade; questo nella totale indifferenza del nostro Sindaco verso gli abitanti del quartiere e per il decoro della città”. Siamo al loro fianco e, insieme a loro, invitiamo il sindaco a fare qualcosa e far sentire la propria voce nelle sedi istituzionali competenti affinchè tornino ad investire sulla sicurezza. Intanto proviamo a dargli qualche suggerimento che speriamo voglia almeno prendere in considerazione. Potrebbe iniziare dall’incentivare una maggior collaborazione fra le diverse forze dell’ordine o dal diminuire il numero di agenti impegnati a fare multe per farli girare nei quartieri. Fondamentale, poi, è una riorganizzazione dei turni della municipale per garantire un maggior presidio del territorio. Un’altra buona idea potrebbe essere il ripristino dei presidi mobili della municipale iniziati con la precedente amministrazione e che l’amministrazione a 5 stelle ha eliminato per motivi puramente ideologici. Spiace, infine, che il legislatore abbia deciso di non proseguire il percorso iniziato con la Carta di Parma, che, dando più poteri in materia di sicurezza ai sindaci, avrebbe dato una grossa mano a prevenire e combattere il degrado e l’insicurezza nei quartieri.

Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza

La sinistra fidentina e le “false cooperative”…

“Misure più severe e più incisive per contrastare il fenomeno delle false cooperative, che utilizzano strumentalmente la forma giuridica della cooperazione perseguendo finalità estranee a quelle mutualistiche”. E’ quello che noi chiediamo da sempre: più controlli e leggi più severe che evitino alle cooperative di fare spericolate speculazioni e taglino il cordone ombelicale che lega tante di loro a una ben precisa parte politica. Per questo abbiamo votato a favore dell’ordine del giorno presentato dal Partito democratico per l’adesione al progetto di legge “Stop alle false cooperative”. Spero che l’aver presentato questo ordine del giorno significhi che la sinistra fidentina ha cambiato idea sulle cooperative che non si comportano da cooperative. Vorrei ricordare al Pd che proprio la nostra città, Fidenza, è stata il palcoscenico del fallimento della cooperativa Di Vittorio, la più grande cooperativa edilizia dell’Emilia Romagna. Ormai non se ne parla più, ma purtroppo il fallimento ha avuto gravi conseguenze con centinaia di famiglie che hanno perso tutti i loro risparmi. Come noto, la Di Vittorio ha costruito tantissimo a Fidenza e non solo e si è anche lanciata in operazioni che con il fine mutualistico avevano poco a che fare. E come ha scritto un autorevole esponente del Pd sul suo blog “la Cooperativa Di Vittorio e la sinistra fidentina sono stati parenti strettissimi per anni”. Ha ragione: basta vedere chi ha fatto parti dei consigli di amministrazione del coop. Quindi, non ci venga a dire che solo loro sono buoni e tutti gli altri sono cattivi…

Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza

Fidenza, Gambarini (FI): “Serve un cambio di passo sulla sicurezza”

Ancora furti a Fidenza. Nonostante gli annunci e gli spot di questa amministrazione  i furti nella nostra città non accennano a diminuire. Gli annunci e gli spot, infatti, vanno bene per andare sul giornale o per i social network ma non servono per combattere furti, rapine, truffe e vandalismi. Sulla sicurezza, l’azione dell’amministrazione è totalmente insufficiente. E’ necessario quel “cambio di passo” di cui tanto si è parlato ma che dopo più di un anno ancora non si è visto. Ad esempio: l’amministrazione ha stipulato convenzioni con l’Ivri e l’Associazione nazionale carabinieri. Bene. Si rivedano queste convenzioni in modo che sia garantito un maggior presidio del territorio e una maggiore sensazione di sicurezza. Servirebbe, per lo meno, a scoraggiare vandali e balordi. Lo stesso effetto avrebbe il ripristino della figura del vigile di quartiere, che sarebbe anche un punto di riferimento a cui i residenti potrebbero rivolgersi per segnalare situazioni sospette. Terza cosa da fare è valorizzare la polizia municipale, composta da professionisti preparati. Gli agenti – anche a causa della disastrosa gestione fatta dall’Unione Terre Verdiane – dovrebbero essere in giro a presidiare il territorio, invece spesso vengono impegnati  per elevare contravvenzioni o vengono lasciati in ufficio alle prese con scartoffie senza investire sulle loro capacità e competenze . Da ultimo, vanno sensibilizzati e responsabilizzati i fidentini. Dobbiamo essere noi i primi a collaborare per la sicurezza della nostra città, segnalando alle forze dell’ordine ogni situazione sospetta.

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia Fidenza

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