L’Unione Terre Verdiane? La dimostrazione dell’incapacità della sinistra

A fine giugno i Consigli comunali hanno deliberato il recesso dall’Unione Terre Verdiane, che chiuderà a partire dal 1° gennaio 2017. L’ente, quindi, rimane in piedi ancora per un anno e qualche mese. E in questo periodo dovrebbe continuare a svolgere le sue funzioni e adempiere alle scadenze previste. Ma forse Massari e il Pd se ne sono dimenticati. Un esempio? Il Consiglio dell’Unione avrebbe dovuto approvare entro il 30 luglio il bilancio 2015. Il termine è scaduto. Perché ancora non se ne sa nulla? I revisori dei conti non hanno niente da dire? Dato che l’Unione ha ancora poco più di un anno di vita, il bilancio 2015 potrebbe essere l’occasione per la sinistra di dimostrare che è interessata davvero al futuro del nostro territorio. Potrebbe essere l’occasione per ascoltare almeno per una volta le idee delle opposizioni e, insieme, preparare al meglio la chiusura dell’Unione. Penso in particolar modo ai servizi e ai dipendenti. Il silenzio sul bilancio 2015 è solo l’ultimo episodio di una lunga serie di fatti, che, in tanti anni e soprattutto nell’ultimo periodo, hanno evidenziato l’incapacità della sinistra di gestire questo ente.  Forza Italia ha criticato l’Unione Terre Verdiane, un mostro di burocrazia, da sempre. Ci spiace solo che la sinistra ci abbia messo così tanti anni per rendersene conto. Anni in cui sono stati buttati tanti soldi pubblici. Troppi. Auspichiamo che adesso vengano coinvolte le opposizioni x capire come avverrà il recesso . sperando che la sinistra non si inventi qualche altro carrozzone succhia soldi.

Francesca Gambarini

Consigliere Unione Terre Verdiane

Gambarini: “Terre Verdiane, grande sconfitta per il Pd”

Venerdì scorso Fidenza ha, finalmente, deliberato l’uscita dall’Unione Terre Verdiane. Sabato mattina ho convocato una conferenza stampa per spiegare la posizione di Forza Italia sulla questione. Pubblico l’articolo (di Annarita Cacciamani) pubblicato dalla Gazzetta di Parma.

L’uscita di Fidenza dall’Unione Terre Verdiane? «Una grande sconfitta per il Partito democratico». All’indomani dell’approvazione del recesso di Fidenza dall’Utv – grazie al voto favorevole del Pd e di Forza Italia – , Francesca Gambarini (capogruppo FI) torna sull’argomento con una conferenza stampa davanti alla sede dell’Unione. «Il recesso da Unione Terre Verdiane è sempre stato una delle battaglie portate avanti da Forza Italia. Rappresenta, invece, una grande sconfitta per il Pd, che ha voluto e creato questo ente, gestendolo nel peggior modo possibile – afferma – . Con coerenza e senza rimangiarci quanto detto in questi anni, abbiamo, quindi, votato a favore del recesso». La Gambarini è, comunque, molto critica verso il modo in cui si è arrivati al recesso. «Si è arrivati a questa decisione in maniera schizofrenica. Il Pd non sa cosa vuole: prima hanno fatto di tutto per arrivare alla nomina di Massari a presidente dell’ente per poi rendersi conto che l’ente non funziona – prosegue – . Un esempio: nella delibera si legge che l’Unione è composta da comuni con caratteristiche troppo diverse fra loro. Bene, questo noi lo diciamo da quando questo ente è nato. Ora, vigileremo sulle prossime decisioni che verranno prese e chiediamo a chi lo gestirà di tutelare i dipendenti». Per la Gambarini il bilancio dell’Unione è fallimentare: «In questi anni l’Unione è stata solo uno spreco di soldi pubblici e un baraccone utile a distribuire poltrone. Ora vogliamo che Fidenza torni ad avere i suoi vigili sul territorio in un momento in cui la sicurezza è sempre meno». «Chiedo al sindaco di coinvolgere anche le opposizioni nelle scelte future, dato che fino ad ora è stato tutto deciso dai sindaci chiusi nel palazzo».

Bignami e Aimi (FI): “I soldi per la stazione di Pontetaro ci sono ancora?”

Bologna, 16 giugno 2015

 

 

Al Presidente

dell’Assemblea Legislativa

della Regione Emilia Romagna

SEDE

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

I sottoscritti Galeazzo Bignami e Enrico Aimi, rispettivamente Presidente del Gruppo Forza Italia e Consigliere Regionale del Gruppo Forza Italia,

Premesso che

nel dicembre 2003 veniva sottoscritta l’intesa Generale Quadro tra Ministero Infrastrutture e Trasporti e Regione Emilia – Romagna, nella quale veniva dedicato un paragrafo alla linea ferroviaria Parma – Fidenza – Salsomaggiore Terme;

nel 2005 veniva inaugurato il primo treno Minuetto partendo dalla stazione di Salsomaggiore Terme e che in quella occasione l’Assessore Regionale dei Trasporti annunciava la creazione di due nuove stazioni sulla tratta – una a livello del complesso ospedaliero di Vaio ed un’altra in località Pontetaro comune Fontevivo;

il 18 maggio 2010 è stato sottoscritto il programma d’area “Azioni a sostegno dell’insediamento dell’Agenzia per la Sicurezza Alimentare a Parma” tra Regione Emilia – Romagna, Provincia di Parma, Comune di Parma, Comune di Fidenza e Comune di Salsomaggiore Terme;

il 25 ottobre 2010 è stato presentato ufficialmente dalla Provincia di Parma il progetto preliminare della stazione di Ponte Taro da realizzare sulla tratta ferroviaria Parma – Salsomaggiore Terme;

tale progetto prevede un impegno finanziario da parte della Regione Emilia – Romagna, così come previsto dall’Accordo del Programma d’Area “Azioni a sostegno dell’insediamento dell’Agenzia per la Sicurezza Alimentare a Parma”;

considerato che

il sottoscrittore dell’iniziativa “Costruzione nuova stazione ferroviaria Pontetaro” viene individuato nella Provincia di Parma e che vengono messe a disposizione le risorse necessarie alla realizzazione dell’opera con l’impegno ad iniziare i lavori entro giugno 2011;

nel 2013 il mancato inizio dei lavori è oggetto di un’interrogazione dell’allora capogruppo del PDL in Regione Emilia –Romagna, Gianguido Bazzoni, alla quale, l’Assessore competente, rispose comunicando la presenza di alcune problematiche in via di risoluzione;

ad oggi non si hanno riscontri in merito alla realizzazione di tale stazione ferroviaria;

INTERROGANO

La Giunta Regionale per sapere,

 

  1. se, considerata l’importanza di quest’opera per il potenziamento del trasporto pubblico che vedrebbe una diminuzione del traffico privato con evidenti benefici dal punto di vista ambientale, nonché economico per l’utenza, a distanza di tanti anni sono stati risolti i ventilati problemi;
  2. se, nel corso di questi anni, sono state riscontrate altre problematiche che impediscono la sua realizzazione;
  3. se sia ancora disponibile lo stanziamento economico previsto da parte delle Regione Emilia – Romagna;
  4. come la Giunta Regionale intenda procede affinché si arrivi nel breve periodo a compimento di questo progetto infrastrutturale.

 

Galeazzo Bignami

 

Enrico Aimi

Terre Verdiane, Gambarini (FI): “Finalmente chiude questo carrozzone succhiasoldi “

Finalmente l’Unione Terre Verdiane chiude. Una decisione che si doveva prendere tempo fa. Tante volte ci è stato detto che era impossibile uscire ma a quanto pare avevamo ragione noi. Forza Italia è sempre stata critica nei confronti di questo ente: fin dalla sua nascita – conducendo una battaglia spesso solitaria – lo abbiamo ritenuto uno spreco di soldi pubblici senza nessuna utilità per i cittadini. Ad esempio, la polizia municipale poteva benissimo essere gestita da ogni singolo comune in modo da essere più vicina alle esigenze dei cittadini. A distanza di anni, chi era favorevole a questo ente ha cambiato idea e chi diceva che non era possibile uscire è stato smentito dai fatti. Ora che finalmente è stata presa la decisione di chiudere questo carrozzone, vedremo come verrà gestito il recesso. La priorità deve essere la tutela dei dipendenti.

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia Fidenza

Elezioni Soragna, Forza Italia ha ignorato i suoi militanti

Egregio direttore,
Forza Italia ha bisogno di rinnovarsi nelle idee e nelle persone. Lo andiamo dicendo tutti da settimane. Peccato che ci sia qualcuno che “predica bene ma razzola male”. L’esempio perfetto sono le elezioni comunali di Soragna. Il coordinatore provinciale di Parma e vice coordinatore regionale, il piacentino Fabio Callori nominato dall’alto dal coordinatore regionale Massimo Palmizio, usa, infatti, metodi vecchi fregandosene della base del partito. Per scegliere la linea del partito, in vista appunto delle amministrative, ha fatto finta di coinvolgere noi militanti con una sola riunione che si è poi rivelata essere una farsa. Per decidere ha infatti ascoltato chi non ha mai fatto nulla per il partito, remando contro svariate volte e il risultato è quindi che Forza Italia , a queste elezioni comunali, sostiene l’amministrazione uscente fallimentare che ha perso l’appoggio di tutti gli altri partiti politici che al contrario sosteranno una diversa candidata. Inoltre Forza Italia sarà a queste elezioni l’unico partito a non presentare il proprio simbolo e a non avere candidati riconoscibili (considerando che la “amica/o di turno” che oggi fanno l’occhiolino ai dirigenti regionali e provinciali in questi anni hanno sostenuto movimenti diversi senza MAI mettere la faccia per il nostro partito e per le nostre battaglie e che per questo non possono essere riconosciuti dalla gente come esponenti del movimento). Callori ha dimostrato di non conoscere le problematiche del nostro territorio, di non conoscere gli elettori di Forza Italia a Soragna e se ne è fregato della base sbilanciandosi anche con commenti pesanti su militanti che ci mettono e ci hanno messo la faccia. Il lavoro di tanti è stato così sminuito e tutti noi ci sentiamo umiliati, offesi e avviliti oltre che amareggiati e disorientati per non vedere il partito rappresentato. Il motivo? Forse compiacere il suo “capo” e qualcuno a Soragna. Noi auspichiamo che davvero si possano ritrovare, al più presto, guide radicate nei territori, in grado di intercettare realmente i consensi e non interessi altri.
Soragna, 24 maggio 2015
Romina Fava
Angelo Misino
Emanuele Allegri
Marina Lucca
Gino Rigoni
Giorgio Romanini
Baldassarre Mussi
Adriana Dodi
Michela Carra
Alberto Zani
Luca Zani
Arnaldo Zani
Luciano Ajolfi
Mirko Ajolfi
Michelina Natalina Cianci
Giuseppe Carra

Terre Verdiane, nemmeno chi l’ha creato crede più nell’utilità dell’ente

L’ultimo Consiglio dell’Unione Terre Verdiane è saltato per mancanza del numero legale: i consiglieri di maggioranza non si sono presentati. Vuol dire che nemmeno chi ha creato questo carrozzone crede più nella sua utilità e neanche nelle scelte fatte dalla loro parte politica in passato e in quelle che sono chiamati a votare. Nella riunione che loro hanno disertato, si sarebbe, infatti, dovuto votare il nuovo statuto, quello che crea il sub ambito Fidenza – Salso all’interno dell’Unione stessa. Una decisione annunciata in pompa magna sulla stampa dal presidente dell’Unione ma che, alla prova dei fatti, non piace nemmeno alla maggioranza che lo sostiene. E, intanto, la situazione dell’ente è sempre più drammatica e, purtroppo, ancora volta sono costretta a notare come le amministrazioni di centrosinistra siano più interessate a mantenere le loro poltrone che ai veri problemi della gente. Facendo saltare il consiglio ne hanno dato l’ennesima dimostrazione. Il risultato delle loro scelte sono 35 lavoratori (fra dipendenti e agenti della polizia municipale) che rischiano di diventare esuberi. Persone che continuano a chiedere risposte agli amministratori. Risposte che forse non avranno mai. E nel frattempo si continuano a buttare soldi dei cittadini e il nostro territorio è sempre meno sicuro.

Francesca Gambarini

Consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane

Chi si ricorda della stazione di Pontetaro?

Al Presidente dell’Unione Terre Verdiane

All’Assessore competente

Oggetto: Linea ferroviaria Parma-Fidenza-Salsomaggiore Terme

PREMESSO CHE

  • nel dicembre 2003 veniva sottoscritta l’Intesa Generale Quadro tra Ministero Infrastrutture e Trasporti e Regione Emilia-Romagna;
  • all’interno dell’intesa veniva dedicato un paragrafo alla linea ferroviaria in oggetto “….riqualificazione della infrastruttura e potenziamento del servizio (compreso nuovo materiale rotabile)….”;
  • nel 2005 veniva inaugurato il primo treno Minuetto partendo dalla stazione di Salsomaggiore Terme e che in quella occasione l’Assessore Regionale dei Trasporti annunciava la creazione di due nuove stazioni sulla tratta (1 a livello del complesso ospedaliero di Vaio e 1 in località Pontetaro comune di Fontevivo);

 

CONSTATATO CHE

  • a distanza di 5 anni della messa a disposizione da parte del Ministero della Infratrutture e dei Trasporti del nuovo materiale rotabile (esattamente il 18 maggio 2010) viene sottoscritto il programma d’area “Azioni a sostegno dell’insediamento dell’Agenzia per la Sicurezza Alimentare a Parma” tra Regione Emilia- Romagna, Provincia di Parma, Comune di Fidenza e Comune di Salsomaggiore Terme;

CONSIDERATO CHE

  • viene ritenuta prioritaria la realizzazione della stazione di Pontetaro;
  • il sottoscrittore dell’iniziativa “Costruzione nuova stazione ferroviaria Pontetaro” viene individuato nella Provincia di Parma e che vengono messe a disposizione le risorse necessarie alla realizzazione dell’opera con l’impegno ad iniziare i lavori entro giugno 2011;
  • l’Amministrazione Provinciale si impegnava a coordinare le azioni necessarie con i Comuni interessati nella fattispecie il Comune di Fontevivo;
  • nel 2013 il mancato inizio dei lavori è oggetto di un atto ispettivo dell’allora capogruppo del PDL in Regione Emilia Romagna Gianguido Bazzoni che ricevette risposta dall’Assessore competente che annunciò la presenza di alcuni problemi tecnici in via di risoluzione;
  • giunti ora nel 2015 nulla si riscontra rispetto a questa infrastruttura;

SI INTERROGA IL PRESIDENTE E L’ASSESSORE COMPETENTE  PER SAPERE

  • se, data l’importanza di quest’opera per il potenziamento del trasporto pubblico su ferro con evidente beneficio dal punto di vista ambientale ed economico rispetto all’utenza (in particolare per i comuni di Fontevivo e Fontanellato appartenenti all’Unione Terre Verdiane), a distanza di tanti anni sono stati risolti i ventilati problemi tecnici;
  • se il Presidente di Terre Verdiane e la sua Giunta intendono prendere iniziative, anche con la Provincia quale ente sottoscrittore dell’accordo, affinchè quest’opera, da anni in programma e con risorse auspichiamo ancora disponibili, giunga a compimento

 

Fidenza , 27 aprile 2015

Francesca Gambarini

Consigliere Forza Italia

Gambarini (FI): smantellare Unione Terre Verdiane, è un carrozzone mangiasoldi

Sono passati ormai diversi mesi dall’elezione del sindaco di Fidenza Andrea Massari a presidente dell’Unione Terre Verdiane. In tutto questo tempo, l’ente sembra essere sparito. Il Consiglio non viene convocato da mesi e niente si sa del bilancio. Siamo in una situazione di totale assenza di democrazia con Massari che ha fatto di tutto per farsi eleggere e, nonostante avesse annunciato che entro 60 giorni avrebbe presentato il suo fantastico progetto di riforma di Utv, non si è nemmeno degnato di spiegare cosa voglia fare di questo ente. Un ente che, ricordiamo, viene mantenuto dai cittadini attraverso i contributi versati dai Comuni. La cosa più grave rimane, però, la situazione degli agenti della Polizia municipale e degli altri lavoratori dell’ente. E’ prima di tutto per rispetto verso di loro che Massari dovrebbe spiegare il suo progetto (se ce l’ha). E spieghi anche perché ha voluto diventare a tutti i costi presidente dell’Unione se poi come sindaco di Fidenza preferisce collaborare esclusivamente con il Comune di Salso del suo amico presidente della Provincia Fritelli. Insomma, è sempre più evidente che nemmeno chi l’ha fondata crede in questa Unione, un carrozzone nato per scopi elettorali e che ha vissuto di multe per anni. Per quanto mi riguarda, ribadisco ancora una volta quello che dico coerentemente da tempo: l’Unione Terre Verdiane è un carrozzone mangiasoldi dei cittadini e va smantellato il prima possibile.

Francesca Gambarini
Consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane

 

Salso, il Baistrocchi è l’unica realtà che cerca di reagire alla crisi

E’ necessario perdere 5 minuti per rispondere a Pinardi che interviene dicendo le solite stupidate sul Baistrocchi. Intanto notiamo che non interviene, ad esempio, sul dramma di Terme, in cui come esponente del centrosinistra è partecipe del disastro; o su ASP Fidenza, dove ricopre un ruolo imbarazzante la sua amica Guarnieri. In compenso rileva le stesse banalità sull’unica realtà che a fatica sta in piedi a Salsomaggiore. Intanto notiamo che il presunto dissesto lo avrebbe fatto il Commissario nominato dagli amici di Pinardi, mentre il vecchio cda aveva salvato la struttura. Questo se si volesse dare una risposta un tanto al chilo come fa lui. Ma anche Pinardi arriva a capire che dal 2012, anno di profonda crisi, il Baistrocchi ha recuperato 5000 presenze e quasi dimezzato la perdita. Tutti risultati che i suoi compagni a Terme si sognano. Si può dire quindi che, nella crisi, il Baistrocchi tenta di reagire e sopravvivere, nonostante squallidi figuri e i poteri cosiddetti forti del territorio giornalmente cerchino di screditarlo. Vedremo se il Baistrocchi sarà così improponibile per il privato come lo è stata terme negli ultimi 13 anni. Dopo speriamo che Pinardi trovi 5 minuti per vergognarsi.

Francesca Gambarini, consigliere Forza Italia in Unione Terre Verdiane

Galeazzo Bignami, consigliere regionale Forza Italia

L’Unione Terre Verdiane è utile solo a sprecare soldi dei cittadini

Nei giorni scorsi, insieme a Stefano Capelli (Lega Nord), ho convocato una conferenza stampa sull’Unione Terre Verdiane. Pubblico il testo dell’articolo (a firma Annarita Cacciamani) pubblicato dalla Gazzetta di Parma.

“Le dimissioni della presidente e della vicepresidente del Consiglio delle Terre Verdiane sono l’ultimo atto di un ente allo sbando totale e senza una via d’uscita dal baratro”. E’ il duro commento alle dimissioni di Raffaella Pini, presidente del Consiglio di Utv, e della vice Paola Carrara dei consiglieri Francesca Gambarini (Forza Italia) e Stefano Capelli (Lega Nord), che mercoledì pomeriggio hanno convocato una conferenza stampa davanti alla sede dell’Unione a Fidenza. “Quelle della Pini sono dimissioni “politiche”, vuol dire che nemmeno lei crede più nell’ente. Il fatto che sia candidata sindaco non la rende incompatibile. Si sarebbe dovuta dimettere per come ha gestito la situazione nei mesi scorsi  – ha sottolineato il bussetano Capelli – . L’ente è indebitato a più non posso, non pagano i fornitori, non hanno i soldi neppure per il gpl per le macchine ma il presidente Massari, invece di pensare a ridurre i costi, dà incarichi con un bando da 20 mila per un addetto alla comunicazione. L’Unione è solo un costo. Bisogna valutare seriamente le fusioni, che darebbero la possibilità di fare investimenti”. La fidentina Gambarini ha aggiunto: “Il bando risale ai primi di marzo ma non è stato per nulla pubblicizzato e questo fa pensare. Perché è stato fatto tutto in silenzio? A cosa serve un addetto alla comunicazione per Terre Verdiane visto che nemmeno il suo presidente ci crede. Massari parla solo di collaborazione fra Fidenza e Salso e non ci ha ancora presentato il suo progetto per Utv. I 60 giorni di tempo che si era preso sono scaduti: dirà ai dipendenti quale sarà il loro futuro?”. Infine ha ribadito la sua posizione: “A contrario di altri, rimango convinta che questa Unione sia un carrozzone creato per motivi politici, ma ora questo sistema non regge più. Va smantellato”.

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